LA RELIGIONE E IL CULTO DEL SOLE

LA RELIGIONE E IL CULTO DEL SOLE

Uno dei vari argomenti che accomuna la nascita delle Religioni è il “Sole”.

In seguito al Diluvio Universale (10.000 a.c.) tutti i popoli del mondo hanno iniziato a venerare e adorare questo lucente oggetto del cielo per il semplice fatto che ogni giorno il sole sorge, illumina e riscalda e quindi “porta la vita”; ed è da questo “Potere di dare la Vita” che si crea l’appellativo di “salvatore” o “Creatore” e quindi accomunato a “Dio”.
Insieme allo studio delle stelle, della luna e dei pianeti, l’evoluzione del Sole viene ordinato e registrato dando così vita alle più antiche raffigurazioni della storia umana, le Costellazioni; queste sono state antropomorfizzate, ovvero personificate come persone o animali, reali o fantastici, che si manifestano in quel preciso periodi dell’anno, come ad esempio L’Aquario, che è l’uomo che versa l’acqua, e che pertanto porta le piogge di primavera. Da qui infatti l’etimologia del nome che deriva dal greco ζῳδιακός, “zōdiakòs”, parola a sua volta composta da ζῷον,zòon, “animale, essere vivente” e ὁδός, hodòs, “strada, percorso”.
Le Costellazioni saranno quindi raggruppati in quella che noi oggi chiamiamo “Croce dello Zodiaco”.
La croce dello Zodiaco quindi, rappresenta il viaggio del sole che attraversa le 12 costellazioni, oltre che a rappresentare i 12 mesi dell’anno, le 4 stagioni, i solstizi e gli equinozi.

Come già detto, tutte le Religioni del mondo, quasi contemporaneamente, hanno iniziato a venerare e antropomorfizzare la figura del “Dio Sole”, e questo è abbastanza strano, ma ancor più irreale è il fatto che, nononstante i nomi diversi, tutte queste culture gli abbiano attribuito caratteristiche e sopratutto “immagini” quasi del tutto identiche, in quanto queste divinità solari sembrano avere tutte la stessa struttura mitologica generale.

In Egitto abbiamo prima Iside, poi Horus col simbolo del Sole Alato; in seguito verrà venerato Ra; in Africa la Tribù dei Munsh considera il Sole figlio dell’essere supremo Awondo, la tribù dei Barotse invece crede che il Sole sia abitato dalla divinità del cielo Nyambi. Nella mitologia azteca abbiamo Tonatiuh (Nahuatl: Ollin Tonatiuh, “Movimento del Sole”), mentre in quella Inca c’è Inti, nei Veda Sanscriti degli Indù invece moltissimi inni sono dedicati a Surya/Mitra la personificazione del Sole, i Buddisti adorano la Dea Marici, mentre gli Giapponesi venerano Amaterasu, primordiale dea del sole. Nella Mesopotamia Accadica c’era Utu/ Shamash, mentre nella religione Cananea c’era Shapash, la dea del sole; e così via per il resto del mondo e dei millenni.


chiesa e sole pagano2Inoltre, questo “Emblema dello Zodiaco”, che rappresenta graficamente i movimenti del sole, viene adottato dai Pagani come simbolo spirituale, “una Croce con al centro un cerchio”; possiamo dire quindi che è tutto fuorchè cristiano, poichè è antecedente ad esso.

Ma la Cristianità se nè appropriata quasi subito associandolo a Gesù raffigurandolo nell’arte sacra sempre con la sua testa nella Croce, giustificandosi in quanto Gesù è il Sole, il Sole di Dio, la Luce del Mondo, il Salvatore Risorto che ritornerà ancora, come ritorna ogni giorno il Sole e può essere visto “arrivare dalle nuvole”, “lassù in cielo” (Giovanni 3:13), con la sua “corona di spine” o raggi solari (Giovanni 19:5).

Tutte queste strane somiglianze sono sempre state giustificate dalla Chiesa come opera del demonio per sviare i cristiani dalla vera fede, ma se tutte queste divinità sono antecedenti alla nascita di Gesù, chi e su cosa voleva sviare il demonio se la venuta di Cristo non era stata ancora predette e quindi il Cristianesimo non era ancora nato?
Forse prima di studiare teologia si dovrebbe studiare un pò di storia delle religioni.

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I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici

I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici.

I Testi Sumerici sono gli scritti tra i più antichi del pianeta e quindi molto più precedenti di quelli Bibblici, e come tali i racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti mesopotamici.
Anche se la civiltà Sumera si è ormai estinta da migliaia di anni, la Religione Mesopotamica sopravvive tutt’oggi influenzando le varie religioni più o meno moderne.

La Genesi e gran parte del materiale contenuto nella Bibbia non sono altro che passaggi di eventi immortalati su tavolette di argilla precedentemente dai Sumeri, e questa cosa è ormai nota a tutti.
La religione ebraica, nata dal culto del dio Enlil e della sua stirpe, è giunta a noi come religione monoteista e ha spianato la strada per il cristianesimo e l’islamismo, ma nella sua fase iniziale l’ebraismo non conosceva una singola divinità.
A questo punto è bene tenere presente che essendo l’ebraismo nato dalla devozione a En.Lil, è a lui che vengono attribuiti tutti gli eventi e le azioni principali e ‘positivi’ per la civiltà ebraica, a lui e alla sua progenie.

Storie e azioni, coerenti con i più vecchi antichi miti mesopotamici, le possiamo riscontrare nel Giudaismo, nel Cristianesimo, nell’ Islam ecc… in particolarmodo nella Creazione, nel Giardino dell’Eden, nel Diluvio Universale, nella Torre di Babele, e in personaggi biblici come Nimrod con Marduk (Dio Sumerico; Ra per gli Egiziani) o Mosè con Sargon di Akkad; per non parlare dei 10 Comandamenti che rispecchiano antichi codici legali assiro-babilonesi.

Ma vediamo alcuni esempi.

testi sumero-biblici

Quindi mi chiedo..come mai i racconti delle prime civiltà umane sono solo dei “Miti” mentre le storie raccontate (ricopiate e rivedute) della Bibbia sono le sole “Verità” “ispirate da Dio”??

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LA BIBBIA, Dubbi e Domande

LA BIBBIA, Dubbi e Domande

BIBBIA

La BIBBIA è un testo tramandato di generazione in generazione e il punto di riferimento è il cosiddetto Codice di Leningrado dei Masoreti, che sono i custodi della tradizione, dal quale derivano tutte le bibbie così come noi le conosciamo.

Secondo la religione cattolica il vecchio testamento è composto da 46 libri, “libri ispirati da Dio” e che “dobbiamo ritenere veri”, mentre secondo l’ebraismo i libri da ritenere attendibili sono soltanto 39.
Secondo la comunità cristiana-copta invece sono veri dei libri, che sia per il cristianesimo sia per l’ebraico sono falsi, come ad esempio il libro di Enoch.
Nelle nostre bibbie odierne sono citati ben 11 libri; libri che gli antichi autori biblici conoscevano e menzionavano e quindi ritenevano attendibili perché ispirati da Dio, ma che oggi sono scomparsi dalle Bibbie attuali. Questo perché nel corso della storia chi aveva in mano il potere di decidere della bibbia, decideva in base al momento storico quali erano le verità che dovevano essere conosciute e quindi di veicolare le masse verso una verità piuttosto che un’altra.
Ma allora se tutta la bibbia è ispirata da Dio quali sono i libri da ritenere attendibili? Perché non tutti i libri sono ritenuti veri? Chi decide quali sono i libri veri e quelli falsi?

Svelare la Bibbia è stato un esercizio secolare, e la maggior parte delle religioni e delle filosofie, che stanno ancora cercando queste verità assolute, hanno dato vita a incongruenze e contraddizioni tanto da rendere difficile la sua comprensione.
Ma chiunque abbia studiato la storia da vicino si rende conto che ogni vicenda viene inclinata a vantaggio degli autori stessi, e in questo caso gli eruditi Biblici l’hanno offuscata col mistero, abbandonandosi in spiegazioni utopistici tanto da imbambolare e spaventare l’umanità.

Quindi la Bibbia è realmente la Parola di Dio che non contiene errori di sorta?? In altre parole, la Bibbia è l’infallibile?

La chiesa ribadisce che la Bibbia va compresa, che quando leggiamo un versetto questo dev’essere interpretato, insomma quando dice una cosa ne intende dirne un’altra.
Ma se non fosse proprio così?? E se prendessimo atto che quando la Bibbia dice una cosa, sta esattamente dicendo quella cosa??!!

Così facendo possiamo scoprire cose molto interessanti, come ad esempio la cosa più semplice, ossia che la Bibbia è uno dei tanti libri di storia scritti nell’antichità, inoltre scopriremmo che quando ci parla di Elohim non si riferisce ai “Giudici”, agli “Idoli di Pietra” ecc.., ma semplicemente ad una molteplicità di individui dotati di un corpo materiale che camminavano, mangiavano, si riposavano e si lavavano come tutti; ma sopratutto quando ci racconta del “Dio Unico” o ” Signore Iddio” “JAHWEH”, non siamo di fronte “Alla Divinità Trascendentale” che ci hanno sempre fanno credere, ma egli è solamente uno degli Elohim fatti di carne ed ossa.
Di esso infatti, anche durante le messe, vengono letti dei passi in cui viene definito come” il Signore degli eserciti” … ma la gente deve interpretare, e quindi sorvola come se nulla fosse!!

Ma l’abbiamo mai davvero interpretata la Bibbia?? O meglio..l’abbiamo mai letta sul serio??

Si sa che la BIBBIA è il libro più venduto al mondo, ma è anche un dato di fatto che essa sia il testo meno letto dalla società, e per meno letto si intende il non limitarsi alla meccanica lettura dei Salmi durante la Messa.
Nessuno di noi ha mai avuto la necessità di leggerla poichè l’educazione religiosa a noi impartita, a scuola o in chiesa, è ricca di narrazioni colorite, e quindi quasi nessuno si è mai preso la briga di verificare ciò che ci è sempre stato raccontato in maniera così pittoresca e allegorica; e se poi aggiungiamo anche la cinematografia che ha contribuito ad arricchire la “nostra” conoscenza del testo biblico, non si vede effettivamente il perché si dovrebbe leggere ciò che si conosce così “bene” generando, in questo modo, in ognuno di noi l’errata convinzione di conoscere la materia senza alcuna ombra di dubbio.

Se riflettiamo, di interrogativi ce ne sono parecchi!

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ENLILITI ed ENKILITI

ENLILITI ed ENKILITI

Gli Anunnaki aveva due fazioni in lotta tra di loro sul futuro dell’umanità. (Questo è stato codificato nei libri come il Giardino dell’Eden) :

Gli ENKILITI (seguaci di Enki) principalmente scienziati, coordinatori delle attività delle missioni quali genetisti, architetti, fisici, chimici, genetisti, ingegneri, simboleggiati dal caduceo dove possiamo distinguere il cerchio alato simboleggiante Nibiru accompagnato dalla doppia elica del DNA idealizzato da due serpenti, attraverso il quale è stato creato l’homo sapiens. Il simbolo del caduceo è utilizzato ancora oggi in ambito scientifico in particolare in medicina.

caduceo ENLILITI ed ENKILITIIl Caduceo, simbolo Enkilita (si notino i serpenti avvinghiati come il DNA)

Il retaggio della spiritualità Enkilita, necessaria a uno sviluppo sostenibile del genere umano in armonia con le risorse e le capacità del pianeta terra, è riscontrabile nelle tradizioni mistiche e spirituali di alcune culture misteriche e correnti esoteriche attuali (new age, nativi americani, tradizioni orientali,…)

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Sull’altro fronte abbiamo gli ENLILITI (seguaci di Enlil), appartenenti alla famiglia reale, principalmente soldati, generali, preposti al controllo delle attività della missione e a garanzia del raggiungimento degli obiettivi del governo Annunako presieduto da Anu.

ENLIL ENLILITI ed ENKILITIIl cerchio alato, simbolo della famiglia reale Anunnaka presieduta da Enlil

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Vi erano nella missione terra anche gli IGIGI (coloro che vedono e osservano), ovvero gli Annunaki preposti al lavoro in miniera, nelle fabbriche o nei campi agricoli. Gli Igigi sono anche i preposti agli spazioporti di Nazca, Baalbek, Isola di Pasqua e alle basi spaziali di Luna e Marte. In particolar modo da Marte, approfittando della ridotta gravità, partivano i razzi diretti verso Nibiru.
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Dopo la creazione dell’Uomo i lavori più pesanti vengono assegnati a quest’ultimo consentendo agli Igigi di concentrarsi sulle mansioni con maggiore valore aggiunto ottenendo così maggiore efficienza ed efficacia nel conseguimento degli obiettivi della Missione Terra Annunaka.

Gli Igigi allora si dividono tra Enkiliti ed Enliliti in egual misura a seconda della loro personale visione politica.

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Il problema della gestione del genere umano da parte Enkilita ed Enlilita.

Se è vero che Enki e i suoi scienziati e seguaci hanno risolto forse il più grave problema che stava per compromettere l’intera missione, è altresì vero che l’inserimento della nuova specie animale (Homo Sapiens) nell’ecosistema terrestre, circa 300.000 anni fa, comportava tutta una serie di nuove problematiche di gestione degli stessi.

Il dualismo tra Enkiliti ed Enliliti si accentua nel momento in cui gli Enkiliti contravvenendo al volere di Enlil, il quale rimaneva comunque il capo di tutta la missione e vicario di An, suo padre, con il conferimento all’uomo della capacità di procreare, fatto impossibile per le specie ibride. Ciò fu fatto per il semplice motivo che in questo modo si potevano ottenere numerosi nuovi lavoratori naturalmente, senza dover continuare al ricorso all’ingegneria genetica, costosa e poco efficiente. Rappresentava anche una necessità, considerando il ridotto ciclo vitale dei Sapiens.

Enlil e i suoi soldati percepivano invece una serie di grossi rischi che portarono alla cacciata dell’Uomo dai campi di Eden:
-Enlil non voleva gli esseri umani erano uguali a loro.
– la possibilità che Enki costituisse un esercito di Sapiens antagonista agli Enliliti per prendere il potere;
– l’incapacità dei sapiens di autogestirsi e il pericolo che questo comportava per il pianeta e le sue risorse (è importante notare come la Terra essendo un pianeta particolarmente adatto alla vita, viene tenuto in grande considerazione dagli Annunaki e non solo);
– la possibilità che i Sapiens, aumentati di numero possano un giorno ribellarsi al potere Annunako.

– Enki, invece, era favorevole a consentire agli umani un auto-dominio, il rispetto e l’uguaglianza, al fine di garantire ogni beneficio alla loro discendenza.
Gli Enkiliti, infatti, ritengono che gli uomini, se debitamente istruiti, possano diventare una risorsa importante per gli Annunaki e auspicano un futuro nel quale saranno proprio gli uomini a governare il pianeta in armonia con la natura e il proprio spirito sfruttando quelle capacità cerebrali insite nel DNA ibrido Homo-Annunaki. Certamente questo percorso prevede una ‘guida’ evolutiva di lungo periodo (decine di migliaia di anni) che però gli Annunaki Enkiliti desiderano voler percorrere.

Lo scontro tra le due fazioni e la rottura definitiva avviene verso la fine della missione Annunaka quando elementi Enkiliti si uniscono fisicamente con elementi Sapiens generando quelli che la tradizione biblica e cabalistica ebraica definisce come Nephilim, Giganti, Figli di Anak, ovvero i semi-dei, uomini famosi (così come la Bibbia stessa li descrive) che verranno utilizzati dagli Enkiliti per guidare l’evoluzione del genere umano trasferendo ad essi determinate conoscenze descritte nei miti di Lucifero, Prometeo e in generale di tutti quegli dei o semi-dei che portano luce (o fuoco) all’uomo conferendogli determinate particolari conoscenze.

Gli Enliliti non possono accettare ciò, ma non fanno in tempo a procedere altrimenti, poiché la morte di Anu e il concomitante passaggio di Nibiru, mettono fine alla missione Annunaka circa 100.000 anni fa.
Enki allora, approfittando della situazione, nonostante la decisione di Enlil di dichiarare conclusa la Missione e di ricondurre tutti gli Annunaki verso Nemesis, decide di rimanere sulla Terra avviando il suo sogno di condurre l’uomo a un livello evolutivo pari a quello dei creatori Annunaki. Enlil è contrario ma non può scatenare una guerra contro il fratello in una situazione particolare come quella che il popolo Annunako sta vivendo dopo la morte del sovrano Anu e pertanto concede a Enki questa libertà lasciando sul pianeta un avamposto con il compito di controllare l’operato di Enki, gli IGIGI; quegli stessi IGIGI celebrati dai Mohai sull’isola di Pasqua.
La permanenza di Enki e della sua fazione a partire da 100.000 anni fa darà il via a ciò che i miti ricordano come l’età dell’oro…
Questo dualismo, chiaro nelle religioni sumero-assiro-babilonesi, viene decisamente meno nella tradizione giudaico-cristiana, condizionata dalla cattività babilonese.

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In seguito al Diluvio Universale Enlil vide che nemmeno questa grande catastrofe fu in grado di estinguere l’uomo, e comprese la tenacia che questi possiedono e di conseguenza decise di concedere all’uomo la sovranità sul pianeta e vedere cosa succede.
La narrazione biblica in particolare si conclude con il dialogo tra Dio e Noè e i suoi figli con lui, dicendo:

(Genesi 9:8-11)
«Quanto a me, ecco, stabilisco il mio patto con voi, con i vostri discendenti dopo di voi e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi; da tutti quelli che sono usciti dall’arca, a tutti gli animali della terra. Io stabilisco il mio patto con voi; nessun essere vivente sarà più sterminato dalle acque del diluvio e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra».

Il patto menzionato nel versetto biblico corrisponde al patto di tregua tra Enliliti ed Enkiliti dove i primi concedono all’umanità il pianeta Terra per un limitato periodo di tempo la cui scadenza è prevista in ciò che noi conosciamo come “Giudizio Universale”; agli Enkiliti è concesso di iniziare il genere umano alla civiltà nei luoghi che hanno resistito alla furia del diluvio.
L’accordo prevede:
– il divieto assoluto di conferire tecnologie Annunaki troppo evolute al fine di garantire armonia nello sviluppo della civiltà umana e evitare i potenziali rischi di un utilizzo spropositato.
– il divieto assoluto di perseguire unioni miste Annunaki-Umani
– e la riduzione graduale dell’intervento Annunako Enkilita nello sviluppo umano.
– infine il ruolo dell’avamposto Enlilita di controllo viene preso dagli uomini sumeri di Ur la cui discendenza diventerà, a partire da Abramo, gli Ebrei.

Se l’uomo si dimostrerà degno allora verrà concessa definitivamente la sovranità sul pianeta, in caso contrario verranno distrutti e nemmeno Enki questa volta potrà intervenire per salvarli; questo è quanto narrato nell’Apocalisse di Giovanni relativamente agli eventi dell’ultimo giorno e al Giudizio Universale, e viente rammentato dallo stesso Gesù Cristo anche nei vangeli gnostici.

Gli Enkiliti hanno tempo circa 3.600 anni, equivalenti a un’orbita di Nibiru, per portare a compimento la ‘Rinascita’ del genere umano (periodo post-diluviano), dopo di che anche gli Enkiliti torneranno su Nibiru e in patria, lasciando il pianeta in attesa del ‘Giudizio’ sugli uomini.

ANUNNAKI

ANUNNAKI

Il termine Anunnaki significa “coloro che dal cielo scesero sulla terra“;

Anunnaki1
I signori provenienti da Nibiru, hanno avuto un ruolo importante nella veloce evoluzione della civiltà umana; e sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta.

Anunnaki per i Sumeri – Nephilim per i versi della Bibbia – Neteru li chiamarono gli Egiziani – e Signori delle Stelle per il Mesoamerica.

 – Nella mitologia sumerica il termine Anunna, poi reso in akkadico come Anunnaki/Anunnaku, indica l’insieme degli dèi sumeri, e più tardi assiro-babilonesi.
Nelle cronache giornaliere, compilate dai Sumeri, con abbondanti particolari, gli Anunnaki venivano spesso menzionati mediante un altro epiteto, i Din.Gir. letteralmente ” I Puri dei razzi fiammeggianti“,

– Nella bibbia ebraica invece trovano riscontro negli equivalenti “NEPHILIM” (termine il cui significato è “coloro che sono stati buttati giù”)

– La bibbia italiana gli Annunaki vengono descritti come giganti nei miti dei nostri antenati;
cita in Genesi, cap.6, vers.1, i “famosi eroi giganti”, nati da un incrocio tra le figlie degli uomini e i figli di dio; “Numeri 13,33 e Deuteronomio 9,2 addirittura si citano i figli di Anak, della razza dei giganti.

I vertici di questo popolo presiedeva un’assemblea, composta dai 7 dei supremi; ne facevano parte: i 4 principali Creatori, AN ( il dio del cielo),ENLIL ed ENKI ( figli di AN), e NINHURSAG; con l’aggiunta di INANNA, UTU e NANNA.
Inoltre vi erano 50 dei minori, detti IGIGI.

La monarchia di allora era basata su un concetto matematico di Ereditarieta’ Esagesimale :
Anu aveva il rango di 60
ENLIL ( figlio successore non primogenito ) avevea il rango di 50
ENKI ( primogenito ) fu’ declassato al rango di 40 ( non si conoscono le ragioni)

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Si racconta anche che spesso indossavano maschere e abiti strani e possedevano alcune abilità sorprendenti. Avevano lati buoni e anche alcuni lati davvero terribili, ed erano dotati di una tecnologia incomprensibile per l’essere umano di quel tempo.
Secondo il Libro di Enoch, il popolo Anunnako aveva dei tratti fisici ben precisi; erano molto alti con corporatura talmente imponente da terrorizzare i piccoli umani che vi avevano contatto, e avevano la pelle color del latte quindi bianca. I loro visi splendevano come il sole e i loro occhi chiari/azzurri come lampade. I loro piedi erano purpurei e le loro mani più bianche della neve. Capelli molto chiari dal biondo al rossiccio e la testa probabilmente allungata.

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Secondo alcune teorie e ipotesi, La civilità Annunaka si sviluppò a partire da milioni di anni fa sul pianeta Annunakia, un pianeta orbitante attorno alla nana bruna Nemesis orbitante a sua volta a 300-400 UA; unità di misura pari a circa la distanza media tra il pianeta Terra e il Sole (circa 150 milioni di km) dal Sole.

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A partire da 10 milioni di anni fa, quando gli ANUNNAKI avessero già un grado tecnologico sufficiente da costituire sul proprio pianeta delle colonie autosufficienti ed autosostenibili. Iniziarono a esplorare i pianeti orbitanti attorno a Nemesis colonizzando quelli adatti alla vita (NIBIRU fu già 600.000 anni fa), e sfruttando le risorse degli altri (Sedna ed Hercobulus a partire da 200.000 anni fa).
Ma per consentire meglio il sostentamento della vita su NIBIRU, (450.000 anni fa) dato che andava lentamente estinguendosi a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta, gli Annunaki hanno avuto bisogno di molte più risorse naturali quali oro, uranio e altri minerali, oltre che del prezioso elio-3.
E così, sfuttando le orbite di questi ultimi pianeti più esterni, e utilizzandoli come “Astronavi Generazionali”, gli ANUNNAKI riuscirono a raggiungere il nostro sistema solare.

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In un tempo, che per comodità definiremo pre-diluviano e che abbraccia un arco temporale che va da 500.000 anni fa a 100.000 anni fa, quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, questi esseri ancestrali misero piede su KI (Terra), colonizzandola alla ricerca di un materiale molto prezioso, l’oro, che doveva servire per rigenerare l’atmosfera di NIBIRU, gravemente compromessa, e quindi per la sopravvivenza del proprio mondo.

Ecco spiegata l’importanza riconosciuta all’ORO da parte degli ANUNNAKI, ed ecco perchè, forse, spiegata la tanta devozione da parte dei nostri antichi antenati umani nei confronti di questa pietra, che in realtà doveva apparire del tutto inutile non avendo quegli scopi pratici che invece sono tipici di società più avanzate; basti pensare all’utilizzo dell’oro nei circuiti integrati dell’industria elettronica odierna.

I popoli antichi consideravano così importante l’oro perchè lo collegavano agli dei, e possederne in quantità era per loro motivo di vanto, perché permetteva loro di assomigliarli ed esercitare il potere sulle genti.
Pensiamo ai sovrani Egizi, ai Sumeri o ai Maya, essi si ricoprivano di monili d’oro, nonostante fosse un materiale perfettamente inutile.
L’oro traeva importanza sul semplice fatto che la sua raccolta era uno degli scopi principali della Missione Terra Annunaka e ciò è rimasto come retaggio nelle prime civiltà umane.

 

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