IL VENTO DI UR

IL VENTO DI UR
VENTO DI UR2

Quando, al conto di mille anni, a Unug.Ki venne tolta la sovranità della Prima Regione, per passare ad Urim, città di Nannar, chi avrebbe potuto prevedere la calamità che si sarebbe abbattuta alla fine del successivo millennio, chi avrebbe potuto evitare il disastro?
L’amara fine venne scatenata da Inanna e Marduk; Ninurta e Nergal furono essi stessi i latori di una fine indicibile.

Ciò che era stato affidato a Inanna, lei lo trascurava, covava in cuor suo il desiderio di avere altri domini.
Non era soddisfatta del proprio dominio, inquieta e non gratificata, non riusciva a perdonare Marduk.

Nel Sacro Recinto di Unug.Ki creò la Casa del Piacere Notturno. A Gigunu con dolci lusinghe attirava giovani eroi la sera delle loro nozze.
Prometteva loro una vita lunga e felice; si illudeva che il suo amante fosse Dumuzi.
Ciascuno di loro, al mattino, giaceva morto nel suo letto.
Fu in quel periodo che l’eroe Banda, creduto morto, fece ritorno vivo a Unug–ki, e in preda al delirio Inanna lo scambiò per il suo amato Dumuzi.
Passarono la notte insieme e quando il mattino seguente Banda era ancora vivo, Inanna decise di assurgere a dea con il Potere dell’Immortalità.

Sul trono di Unug.Ki Banda succedette al proprio padre Enmerkar: Lugal, Grande Uomo, fu il suo titolo.
GILGAMESHLa dèa Ninsun, del seme di Enlil lo prese quale suo sposo.
L’eroe Gilgamesh, loro figlio, seguì Lugal.Banda sul trono di Unug.Ki (2.600 a.c. circa).
Dopo Gilgamesh altri sette re regnarono a Unug.Ki, poi la sua sovranità giunse alla fine.
[13’Tav. “Ritoro di Lugal.Banda e Gilgamesh”]

La sovranità della Prima Regione venne trasferita da Unug.ki a Urim, città di Nannar, che d’ora in poi verrà venerato come Dio della Luna.
In tutta la Prima Regione, in onore degli dèi Anunnaki, vennero eretti templi e santuari dove la gente poteva pregare direttamente le sue divinità.
La civiltà si diffuse pian piano alle terre limitrofe, nuovi re venivano designati, e commercio e matrimoni iniziarono a diffondersi tra le varie città.
Abbondanza e felicità regnavano sulle terre; ma vi erano anche litigi e usurpazioni.

Inanna nel frattempo, a bordo della sua nave celeste, continuava a viaggiare di terra in terra, si divertiva con Utu nei pressi del Mare Superiore.
Si recò nel dominio di Ishkur, suo zio; Dudu, Amato, così lo chiamò.
Inanna si invaghì della gente che abitava nella pianura superiore dei due fiumi.
La chiamarono Ishtar, nella loro lingua e chiamarono Uruk la sua città Unug.Ki, nella loro lingua pronunciavano Dudu come Adad.
Chiamarono suo padre Nannar Sin, Signore degli Oracoli: la città di Urim la chiamarono Ur.
Nella loro lingua chiamarono Utu Shamash, Sole Splendente, venerarono anche lui.
Enlil lo chiamarono Padre Elil; Nippur per loro divenne Nibru.Ki.
Ki.Engi, Terra dei Supremi Osservatori, nella loro lingua chiamarono Sumer.

Abbondanza e felicità regnavano sulle terre; ma vi erano anche litigi e usurpazioni; per trecento anni la sovranità di Sumer passava a turno fra le città, e a tutti gli avvenimenti delle altre Regioni, Marduk prestava molta attenzione.
Era ben deciso ad opporsi ai progetti di espansione di Inanna che ancora alludevano al dominio di Dumuzi.
Ma ad una questione molto importante il figlio di Enki rifletteva profondamente; la resurrezzione e l’immortalità.
Il pensiero di assurgere a divinità, come fece poco prima la stessa Inanna, lo attraeva molto, quindi si proclamò egli stesso una divinità.
Inoltre era abbastanza infuriato per quanto era stato concesso dagli altri suoi parenti ai loro figli per metà umani, ma lo ritenne un buon sistema per assicurarsi la lealtà dei re e del popolo.
Ai semidei era stata mostrata la porta per l’immortalità, così adottò lo stesso sistema per i re della sua regione.
Nominò re e sacerdoti discendenti di Neteru insegnando loro come costruire tombe rivolte a oriente, e dettò agli scribi due lunghi libri nel quale veniva descritto in ogni particolare il viaggio dell’Aldilà; il primoindicava i pericoli che l’anima incontrava nel suo viaggio (Libro delle due Vie), mentre l’altro offriva formule e riti magici che associati agli incantesimi e agli amuleti le avrebbero permesso di vincere tutte le prove (Il Libro dei Morti).

Libro dei morti2

Il popolo a questo punto era completamente assoggetato ai suoi voleri, quindi per lui fu facile convincerli a compiere spedizioni nell’Abzu per procurarsi l’oro.
Il dio Ra diceva ai suoi re che l’oro è lo splendore della vita, è la carne degli dèi, e quando, con la forza delle loro armi, i re di Ra conquistarono terre non loro, Ra invase i regni dei suoi fratelli, facendo così nascere e crescere la loro ira.
Nella Seconda Regione, Marduk/Ra non permetteva cambiamenti, desiderava regnare da solo e rivendicò così i diritti a lui sempre negati; era il primogenito tra gli Anunnaki, il potere spettava a lui.
In cuor suo progettava di essere il Signore delle Quattro Regioni dato che la sua Era, quella dell’Ariete, si stava avvicinando.
I capi Anunnaki erano profondamente allarmati per queste sue rivendicazioni, ma dopo attenti studi dei cieli constatarono che l’era dell’Ariete era ancora remota.
A questo scopo Ningishzidda, insieme a Ninurta ed Ishkur, edificarono strutture in pietra affinchè anche la gente potesse imparare l’osservazione dei cieli.
Nei suoi domini Marduk non si placava, continuava a fare rivendicazioni mentre Nàbu lo assisteva.
[13’Tav. “L’inquietudine di Marduk”]

Con l’aumento delle città, gli Anunnaki decisero di unificare le terre della Prima Regione sotto un unico capo, desideravano un re guerriero, e affidarono a Inanna, avversaria di Marduk, il compito di trovare l’uomo giusto.

Sargon_ancienInanna indicò a Enlil un uomo forte che lei, nel corso dei suoi viaggi, aveva conosciuto e amato; il suo nome era Sargon.
Suo padre era Arbakad, comandante di quattro guarnigioni, sua madre era una somma sacerdotessa.
Enlil gli affidò scettro e corona e lo nominò Sharru.Kin, “Giusto Reggente”.
La sua carriera inizia come coppiere del Re di Kish, (quando la sovranità di Ur passa a Kish), quando quest’ultimo viene sopraffatto dagli attacchi di Lugalzaggesi (re di Ur fino a poco prima), Sargon assume il potere e sbaraglia rapidamente ogni avversario
Inanna con le sue armi accompagnava i suoi guerrieri.
Le sue truppe stazionavano ai confini della Quarta Regione per proteggerla, e tutte le terre dal Mare Inferiore al Mare Superiore gli giurarono obbedienza. Conquista l’intero Medioriente che entra così nei domini di Inanna.
Così come veniva fatto un tempo su Nibiru, fu creata una nuova città regale per unificare i territori, e Sharru.Kin/Sargon fonda una nuova capitale, Agade (Akkad) “la Città Unificata”, situata non distante da Kish. Nasce così l’impero accadico.

Con occhio attento Ra teneva costantemente sotto controllo Inanna e Sharru.Kin, e quando la sovranità passa da Babilonia ad Agade, Marduk si avventa come un falco sulla preda.
Insieme al figlio Nabu e a i suoi seguaci, si affretta alla Prima Regione
nel luogo dove aveva tentato di costruire la torre alta fino al cielo(Babilonia), esigendo che la sovranità restasse alla sua città, non ad una che non rientrasse tra quelle scelte dai Grandi Dei del Cielo e della Terra.
Così infuriato, innalzò dighe e muri nel luogo della Torre, e per Marduk, Nabu costruì l’Esagila, la Casa del Dio Supremo, la chiamò Babili, Porta degli Dèi, in onore del proprio padre.
Marduk così si insediò nel cuore dell’Eden, nel centro della Prima Regione.
Divampa così di nuovo il conflitto tra i due Dei.
La furia di Inanna non conobbe limiti, con le sue armi colpì a morte i seguaci di Marduk; il sangue della gente, come mai prima visto sulla Terra, scorreva a fiumi.
I conflitto si attenua solo quando Nergal si reca dal Sud dell’Africa a Babili da Marduk, suo fratello, e lo persuade ad abbandonare la città.
Marduk acconsentì a partire e viaggiò di terra in terra per osservare i cieli.
Con l’assenza di Ra, in Egitto si ha una spaccatura del paese: è il 2180 a.C. circa e il Basso Egitto resta in mano ai faraoni, mentre l’Alto Egitto, con capitale Tebe, si dichiara fedele a Marduk e ai suoi seguaci.
Da allora Ra, nella Seconda Regione, viene chiamato Amon.Ra, il Nascosto o l’Invisibile.

Naram_SinPer un po’ Inanna si placa, mentre sul trono di Agade ascende il nipote di Sharru.Kin, Naram.Sin, “Colui Che è Amato da Sin”, questo era il suo nome.

Siamo nel 2130 a.C. circa, e nella Prima Regione Enlil e Ninurta erano assenti perchè si erano recati nelle terre al di là degli oceani; anche la Seconda Regione era priva di un capo, poichè Ra viaggiava in altre terre come Marduk.
Allora Inanna intuì la possibilità di riunire tutto il potere nelle sue mani.
Ordinò a Naram.Sin di conquistare tutte le terre.
Il nuovo Re di Agade, spinto dalla bellicosa Inanna penetra così nella penisola del Sinai commettendo il sacrilegio di far attraversare la Quarta Regione da un esercito di Terrestri, per poi marciare contro i domini di Marduk, invadendo Magan e tentando di penetrare a Ekur, “la Casa sigillata Che è Come una Montagna”.
Enlil era infuriato dai sacrilegi e dalle trasgressioni; invocò allora una maledizione su Naram.Sin e Agade: Naram.Sin morì per il morso di uno scorpione, e qualche anno dopo Agade fu rasa al suolo da truppe fedeli a ENLIL e NINURTA. INANNA fugge.
[13’Tav. “Sargon”]

Dopo la distruzione di Agade, nella Prima Regione c’era disordine, e la confusione regnava, la sovranità si spostava dalle Città degli Dèi alle Città degli Uomini; da Unug.Ki a Lagash, da Urim a Kish e in altri luoghi lontani.
ALTO E BASSO EGITTOAnche nella Seconda Regione la sovranità si disintegrò, dopo che Marduk divenne Amon.Ra. L’Egitto viene diviso tra i seguaci di Marduk, che mantengono l’alto Egitto (il sud), e i Faraoni, suoi avversari, che ottengono il trono del basso Egitto (il Nord).

Nel 2193 a.c. nasce Tirhu (Terah, padre di Abramo, discendente di Sem, figlio di Noè). Nasce a Nippur in una famiglia di alto rango sacerdotale-politico, Discendeva da Ibru, nipote di Arbakad, era la sesta generazione di sacerdoti di Nibru.Ki.
e nel 2123 a.c. nasce Ibru.Um (l’Abramo della Bibbia).
Dopo 10 anni Enlil affida la sovranità a Nannar e Urim viene dichiarata capitale del nuovo impero per la terza volta.

A Urim, Nannar nominò re Ur.Nammu, fratello minore di Gilgamesh, e viene chiamato Protettore di Nippur.
Ur.Nammu decretò l’uguaglianza nelle terre, ponendo fine a violenza e a lotte; in tutte le terre abbondava la prosperità.

E fu a quei tempi che di notte Enlil ebbe una visione: gli apparve l’immagine di un uomo, era risplendente come i cieli; era Galzu, l’uomo dai capelli bianchi.
Galzu parlò a Enlil e così gli disse: “II tempo giusto di benevolenza e pace sarà seguito da atti malvagi,
colui che si è da solo proclamato Dio Supremo, avrà la supremazia sulla Terra.
Si verificherà una calamità senza precedenti, decretata dal Fato!
Come al tempo del Diluvio, si deve scegliere un uomo giusto e degno.
che dal suo seme l’Umanità Civilizzata sarà conservata così come era nelle intenzioni del Creatore di Tutte le Cose!”
A nessuno dei suoi figli Enlil raccontò della visione.

Tirhu (Terah), nel frattempo diventa un sacerdote oracolo e va a Urim per stringere un legame con la corte reale.
Lì che viene indicato dal sommo sacerdote ad Enlil, per osservare i cieli e il passaggio delle costellazioni.

Mentre Enlil rifletteva sulla visione e sui segni premonitori, Marduk con suo figlio Nabu andava di terra in terra ad annunciare la sua supremazia con lo scopo di raccogliere seguaci, causando così feroci scontri fra gli abitanti dell’ovest e gli abitanti dell est; progettava di conquistare la Quarta Regione.

Enlil pose di nuovo il suo sguardo su Tirhu e sui suoi figli di nobili origini; pensò che fosse lui l’uomo indicato da Galzu.
Allora chiamò suo figlio Nannar e gli fece costruire Harran, una nuova città nella terra fra i fiumi, al cui centro eresse un santuario, e come custode nominò Tirhu.
(2096a.c.) Tirhu si reca con la sua famiglia ad Harran (Charan) come sommo sacerdote del tempio di Nannar.

A quel tempo nelle terre occidentali Ur.Nammu, “la Gioia di Urim”, muore in battaglia, cadendo dal suo carro. Il popolo considera la sua morte un tradimento di Anu ed Enlil.
2080 a.c. Principi tebani fedeli a Ra/Marduk, durante il regno di Mentuhotep II, si spingono a nord, estendono così il dominio di Tebe e di Marduk fino alle pendici occidentali del Sinai.
Nabu, figlio di Marduk, intanto si fa proselite per suo padre a Canaan e spinge il popolo alla rivolta per emanciparsi dal dominio di Ur; continua poi l’operato del padre nell’Asia occidentale.
Sul trono di Urim nel frattempo succede Shulgi figlio di Ur.Nammu che rafforza i legami imperiali.
Shulgi era pieno di viltà e aveva sete di battaglie; a Nibru.Ki si unse come sommo sacerdote e a Unug.Ki cede al fascino di Inanna divenendo suo amante, e concede Larsa agli Elamiti in cambio dei loro servigi come legione straniera.
Con il loro aiuto qualche anno dopo invade le terre occidentali, e su ordine di Nannar, manda truppe elamite a sedare la rivolta delle città cananee.
Dopodichè gli Elamiti arrivano ai confini della penisola del Sinai e del suo porto spaziale, e ignorando l’inviolabilità del Centro Controllo Missione, misero piede nella Sacra Quarta Regione; Shulgi si proclama Re delle Quattro Regioni.

Per la profanazione Enlil era furioso, e incolpava Marduk come ispiratore di tutti i guai che stavano capitando.
Enlil rivolse allora la propria attenzione su Ibru.Um (Abramo), il figlio maggiore di Tirhu; Ibruum era un discendente di prìncipi, coraggioso e a conoscenza dei segreti sacerdotali.

ENLIL affidò il compito a Ishkur (El Shaddai), suo figlio, di recarsi da Ibru.Um e dargli la missione di proteggere i luoghi sacri del Sinai.
Ad Ibru.Um fu così ordinato di prendere la propria famiglia e la propria gente, e trasferirsi nel paese di Canaan.
Non appena Ibruum ebbe lasciato Harran, proprio in quella città giunse Marduk; anche lui aveva osservato le profanazioni, le considerava come i dolori del travaglio per la nascita di un Nuovo Ordine.
Qualche anno dopo Shulgi muore, e Marduk progetta il suo attacco finale; da Harran, situata al margine dei domini di Ishkur, ai confini di Sumer, diresse il sollevamento degli eserciti verso la terra degli Ittiti e di Ishkur (Anatolia).
Intanto Amar.Sin (il biblico Amraphel, figlio di Shulgi) diventa re di Ur, mentre Ibruum va in Egitto e ci resta cinque anni, poi ritorna con un corpo scelto di cavalieri.
2041 Amar.Sin, spinto da Inanna, forma una coalizione di re d’Oriente e lancia una spedizione militare verso Canaan con a capo l’elamita Kedorla’Omer. Ma va oltre gli ordini ricevuti e cerca di penetrare nel territorio sacro del Sinai.
Ibruum/Abramo blocca la loro avanzata alle porte della penisola.

Nella guerra tra le forze di Inanna e di Marduk, la Casa di Abramo è neutrale; egli combatte per Ishkur (Yahweh biblico), per lui è il dio più alto, possessore del Cielo e della Terra. L’intenzione di Abramo, quindi, è preservare l’inviolabilità dei luoghi sacri del Sinai;

Mentre l’impero va disintegrandosi, gli scontri riprendono a Canaan, e sul trono di Ur subentra Ibbi.Sin, nipote di Amar.Sin, mentre le province occidentali sono sempre più inclini a riconoscere MARDUK come loro divinità.

Quando furono trascorsi ventiquattro anni terrestri del suo soggiorno ad Harran, Marduk agli altri dèi rivolse un accorato appello.
Confessò le sue colpe ma nello stesso tempo insisteva sul suo potere, e ribadendo la venuta della sua Era chiedeva che il suo patto fosse accettato; Marduk annunziò agli altri dèi la propria venuta.

Ma gli dèi Anunnaki furono disturbati e infastiditi dalla sua richiesta di sottomissione; siamo nel 2.024.
[13’Tav. “Ibruum (Abramo)”]

“Che ora sia registrata e che venga ricordata per i tempi a venire.”
Così disse il Dio Enki. Scritte sotto dettatura del grande Signore Enki, nessuna parola è stata omessa, nessuna parola è stata aggiunta.

Siamo nel 2.024 ed Enlil convoca tutti in consiglio in una grande assemblea. Tutti i capi Anunnaki si riunirono a Nibru.Ki; giunsero anche Enki e i fratelli di Marduk.
Tutti erano agitati per gli avvenimenti, le accuse dilagavano, le recriminazioni riempivano la stanza, tutti erano contro Marduk e Nabu.
Enlil chiede che Marduk e Nabu vengano puniti, ma Enki si oppone, ripetendo di accettare la supremazia del figlio.
Con l’arrivo dell’Era dell’Ariete, Enlil chiese di distruggere il legame cielo-terra di Marduk, e Nergal suggerì di utilizzare le armi nucleari; tutti concordarono, tutti tranne Enki.

Ninurta e Nergal furono scelti per compiere l’atto malvagio.

Prima di prendere la terribile decisione a nessuno Enlil aveva rivelato la visione segreta di Galzu e a nessuno svelò di conoscere il nascondiglio delle Armi del Terrore.
Quando venne presa la decisione di fare ricorso alle Armi del Terrore, Enlil tenne per sé due segreti.

Quando Enki, irato e sconvolto, lasciò la camera del consiglio, egli era in cuor suo tranquillo: soltanto lui sapeva dove erano nascoste le armi! Almeno, così credeva. Prima che Enlil giungesse sulla Terra, era stato lui, Enki, insieme ad Abgal, ad avere nascosto le armi in un luogo segreto.
Enki ignorava però che Abgal ne avesse rivelato il nascondiglio a Enlil in esilio, e fu così che, senza aver bisogno di Enki, Enlil svelò il nascondiglio ai due figli, uno di Enlil e uno di Enki.
Nergal partì per primo, mentre Ninurta fu trattenuto dal proprio padre, che gli raccontò della profezia di Galzu e del prescelto Ibruum/Abramo e che solo lui doveva essere avvisato dell’immane catastrofe, dopodichè partì verso il luogo delle armi dove Nergal lo stava gia aspettando pronto con le armi del terrore.
Per sette giorni e sette notti i due attesero il segnale di Enlil.

Marduk nel frattempo fece ritorno a Babili.
Alla presenza dei suoi seguaci, armati di tutto punto, proclamò la propria supremazia.
Quel giorno, quel fatidico giorno, Enlil inviò il segnale a Ninurta, che partì alla volta del Monte Mashu, Nergal lo seguiva.

Dai cieli allora Ninurta liberò la prima arma del terrore.
Recise con un lampo la cima del Monte Mashu, in solo un istante fuse le viscere del monte (montagna sinaitica El-Paran).
vento di ur in mesopotamiaPoi liberò la seconda arma sopra il Luogo dei Carri Celesti e distrusse le rampe di lancio delle navi Monte Sinai (conosciuto anche come Monte Horeb; a tutt’oggi i livelli di radiazione della penisola del Sinai sono decisamente superiori alla norma) .
I cieli, dopo la brillantezza, si oscurarono.

Poi Nergal desiderò emulare Ninurta, il suo cuore lo sollecitava a essere Erra, l’Annientatore, e seguendo la Strada dei Re (la costa meridionale del Mar Morto), volò fino alla valle verdeggiante delle cinque città (Sodoma e Gomorra UR ERIDU SIPPAR), dove Nabu nel frattempo stava convertendo la gente.
Sulle cinque città, l’una dopo l’altra, Erra inviò dai cieli un’arma del terrore tramutandole in desolazione.
Furono sconvolte dal fuoco e dallo zolfo, tutto ciò che in esse aveva vita si trasformò in vapore.
Laddove le acque del mare erano sbarrate, il fulmine ne ruppe gli argini che tracoccarono nelle valli, per poi riversarsi sulle ceneri della città; il vapore saliva fino ai cieli.

La brillantezza fu seguita da un oscuramento dei cieli, prese poi a soffiare una tempesta che spinse la nube scura verso le terre abitate d’oriente; ovunque giungesse, senza pietà portava morte a tutto quanto viveva.
Dalla Valle del Sinai la morte venne trasportata verso Sumer.
Ninurta e Nergal lanciarono l’allarme agli dèi di Sumer; dalle loro città fuggirono gli dèi.
La mano della Tempesta del Male catturò la gente delle terre; inutile fu la loro fuga.
Furtiva giungeva la morte, come un fantasma attaccò campi e città.
Nessuno poteva arrestarla, niente poteva deviarla.
Coloro che nelle loro case si erano nascosti dietro porte chiuse, come mosche furono abbattuti.
Di coloro che riuscirono a scappare in strada, i corpi si ammucchiarono.
Quando, non visto, il Vento del Male avviluppava le persone, le loro bocche si riempivano di sangue.

Lento e inesorabile il Vento del Male soffiò sulle terre, viaggiò da occidente a oriente, superando montagne e sorvolando pianure.
Tutto ciò che aveva vita, dietro di sé lo lasciava morto o agonizzante; uomini e bestie, lo stesso destino di morte.
Le acque erano avvelenate, nei campi la vegetazione appassì.
Da Eridu a sud, fino a Sippar a nord, il Vento del Male sopraffece la terra.

Babili, dove Marduk aveva proclamato la propria sovranità, fu però risparmiata dal Vento del Male.[13’Tav. “Il Vento di Ur”]

Il Vento del Male divorò tutte le terre a sud di Babili, colpì anche il cuore della Seconda Regione.
La Prima Regione è desolata, la Seconda Regione è in confusione, la Terza Regione è ferita; il Luogo dei Carri Celesti non esiste più.
Fu anche la fine della grande civiltà Sumera, ma poichè solo Ibruum/Abramo fu avvertito dell’attacco, l’umanità potè proseguire attraverso la sua progenie, in quanto, all’età di cento anni generò Isacco.
Enlil in fine accettò il trionfo di Marduk sulle Regioni, e con la fine di Sumer ebbe inizio l’era Babilonese ed il principio dell’epoca di Marduk.

Solo restò Enki; rimase solo in compagnia dei pensieri del suo cuore.
Rimase seduto a riflettere su come tutto aveva avuto inizio e su come tutto era giunto al termine.
Era stato il Destino o era stato il Fato a determinare gli eventi?
Se il cielo e la Terra sono regolati da cicli all’interno di cicli, ciò che è accaduto, accadrà di nuovo? Il Passato è forse il Futuro? I Terrestri emuleranno forse gli Anunnaki?

Con la testa carica di pensieri, Enki prese una decisione: di annotare gli eventi a partire da Nibiru fino a quell’infausto giorno sulla Terra. Che fossero registrati, per fungere da guida per le generazioni future! Che i posteri, in un tempo designato dal Destino, leggano queste annotazioni, ricordino il Passato, comprendano il Futuro quale profezia. Che il Futuro sia giudice del Passato! Così parlò Enki, Primogenito di Anu, re di Nibiru.
“Che ora sia registrata e che venga ricordata per i tempi a venire.”
Le Parole del Dio Enki. Scritte sotto dettatura del grande Signore Enki, Nessuna parola è stata omessa, nessuna parola aggiunta Dal maestro scriba Endubsar, uomo di Eridu, figlio di Udbar. Dal dio Enki sono stato benedetto con una lunga vita.
[14’Tav. “Incontro di Enki ed Enlil dopo la devastazione”]

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