IL PLAGIO DEL PADRE NOSTRO

IL PLAGIO DEL PADRE NOSTRO

IL “PADRE NOSTRO” è la preghiera più importante per la religione cristiana che Gesù diede ai suoi discepoli (?) e tutti sappiamo cosa recita. Ebbene siamo ancora una volta in Egitto dove fu rinvenuto il “Papiro di ANI” risalente alla XVIII dinastia (1530-1290a.c.) che recitava testuali parole: «Il Dio di questa Terra è il governante dell’orizzonte, è Dio per fare grande il suo nome, lo dedica all’adorazione del suo nome.
Data la sua esistenza di Dio, Egli negozierà per te, la sua somiglianza sta sulla Terra, a Dio è dato incenso e come alimento offerte quotidiane, Dio giudicherà il vero e l’onesto e perdonerà i nostri debitori, Vigila contro le cose che Dio disdegna, mi preserva dal male, Dio è il re dell’orizzonte, della potenza, e della gloria, Egli fa crescere chiunque lo faccia crescere, permettimi che sia domani come oggi. Amon. Amon. Amon.»
Sembrano evidenti le somiglianze, però andiamo oltre e diamo uno sguardo adesso alla “Lode ad Amon”, una preghiera sempre dell’antico Egitto che recita: «Oh Amon, Amon, che sei nei cieli……Padre di chi non ha madre. Quanto è dolce pronunciare il tuo nome.
Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me. Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente! Amon»

Impressionante le similitudini e anche la parola “Amen” detta a fine preghiera, che molti pensano sia latina, in realtà è egizia e veniva usata come vocativo nelle preghiere al Dio Ra (il Dio del sole) noto anche come Amon o Amon-Ra.
Le evidenze ci sono ed è impressionante come poi venga attribuita un’esclusività ad una preghiera, il Padre Nostro, quando invece è stata semplicemente copiata e leggermente modificata da versioni precedenti di molti secoli e rivolte ad un altro Dio.

Ma anche mi faccio qualche domanda…
….e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori…..
…”debiti”??..”debitori”??….sembra quasi che parli di una Banca!
….e non ci indurre in tentazione……
“non ci indurre”??????….ma non è il “demonio” a indurci in tentazione???

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IL PLAGIO DELLA TORRE DI BABELE

Il plagio della Torre di Babele.

Anche questo racconto della Bibbia, seppur di poche righe, contiene una traccia utile a identificare la storia Sumera.
Nella Bibbia mentre Nimrod che con il suo popolo si è stanziato nella “Valle di Shinar”, costruisce una città con la torre, “Dio” dopo aver visto ciò che gli uomini avevano creato si rende conto che essi si erano totalmente civilizzati da pensare non più come un “popolo” o come tribù, e vede in questo un pericolo.
Il Signore prende quindi una decisione ed esorta altri non precisati dei a seguirlo (?): Gensi 11,7 Orsù, scendiamo e confondiamo quivi il loro linguaggio, sicché l’uno non capisca il parlare dell’altro!’
Subito dopo questa esortazione ci viene raccontato di come il Signore confuse le loro lingue, e scacciò gli uomini in varie zone della terra.

Il corrispondente racconto sumero racconta la medesima storia, ma qui il protagonista è Marduk che, dopo il suo esilio, insieme a suo figlio Nabu si dirige nelle terre di Canaan, dove raggruppa dei seguaci si avvia in Mesopotamia dove fonda una nuova città, Babilonia nella quale costruisce una grande torre a gradini (una Ziggurat). Fu allora che En.Lil, considerandolo un affronto al suo ruolo, decide di intervenire per scacciare Marduk, e lancia un appello a suo padre Anu e a Damkina, madre di Marduk, ma entrambi gli rifiutano il loro appoggio.
Infine Enlil insieme suo figlio Ninirta rade al suolo la città e disperse il popolo di Marduk.

Al di la quindi degli epiteti e dei nomi, abbiamo gli stessi elementi che identificano il racconto biblico con quello sumero; la costruzione di una città con la torre, l’appello di un (singolare) dio ad altri dei (Ninurta, Anu e Damkina), la distruzione della torre, e la dispersione del popolo in varie terre.

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IL PLAGIO DEL DILUVIO UNIVERSALE

Il plagio del Diluvio Universale.

La testimonianza di Grande Alluvione è onnipresente nel mondo antico con oltre 200 differenti citazioni in differenti periodi ed epoche, ad esempio la Leggenda di Gilgamesh risalente che parla di una Grande Alluvione ordinata da Dio, di un’arca che trasportava animali e perfino della liberazione e il ritorno di una colomba che corrispondono del tutto alla storia biblica.
Ma tuttavia, diversamente dalla Bibbia, la storia di Gilgamesh è sempre stata considerata una leggenda.

Nel racconto biblico Dio decide di sterminare gli uomini a causa della loro ‘corruzione morale’ e decide di mandare un diluvio che avrebbe distrutto ogni forma di vita e simbolicamente lavato il peccato dal mondo, però improvvisamente leggiamo che ‘Noè trovò grazia nel suo cuore perché era un uomo giusto’.
Quindi Dio cambia idea, va da Noè e gli dà istruzioni per costruire una barca nella quale dovrà salire con la famiglia e stipare provviste, animali e vegetali per poter far ripartire la vita dopo la catastrofe.
Il racconto sumero però è molto più dettagliato e ci dice che è En.Lil che decide di distruggere i discendenti di Adamo a causa del loro proliferare: “Le loro voci mi arrecano fastidio, il loro accoppiarsi mi toglie il sonno, […]
Nel racconto sumero però troviamo una differenza significativa infatti mentre nella Genesi è Dio a cambiare idea all’ultimo momento e decidere di salvare Noè e la famiglia, nel corrispondente passaggio sumero è En.Ki (Satana) a voler salvare Ziusutra (Noè), dirigendosi fuori dalla sua casa e facendo finta di parlare a un paravento di canne (in modo che comunque Ziusutra potesse sentirlo), perché En.Lil (Yahwe) aveva fatto giurare agli altri dei di non rivelare la sua intenzione.

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IL PLAGIO DELL’EDEN

Il Plagio dell’Eden e del Paradiso Terrestre.

Secondo i Testi Sumerici quando gli Anunnaki arrivarono sulla terra costruirono un “giardino” che chiamarono E.Din “la casa dei giusti”, dove piantarono ogni sorta di piante e alberi da frutto, e in Genesi 2,8-9 troviamo scritto che “l’Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in “oriente”, …e fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare…

EDENLa Bibbia ci parla di “Oriente”, il che è esatto dato che la regione di cui sta parlando è proprio la Mesopotamia, e questo si evince poco più avanti quando descrive i 4 fiumi: Genesi 2,10-11-13-14 “E un fiume usciva d’Eden per adacquare il giardino, e di là si spartiva in quattro bracci… Il nome del primo è Pishon,… Il nome del secondo fiume è Ghihon,… Il nome del terzo fiume è Hiddekel, ed è quello che scorre a oriente dell’Assiria. E il quarto fiume è l’Eufrate.”
Le generazioni che vissero in epoca biblica sapevano bene dove si trovasse questo “giardino”, ovvero in una terra in cui scorrevano quattro grandi fiumi, tra i quali il Tigri e l’Eufrate.
Non vi è alcun dubbio quindi che il Libro della Genesi lo collocasse proprio sugli altipiani da cui nascevano questi fiumi, ossia nel nord-est della Mesopotamia.

Possiamo quindi asserire che gli Anunnaki/Elohim siano stati i fondatori del giardino dell’Eden, Bibbia e scienza dunque, sono in perfetto accordo, manca solo l’ufficializzazione.
Lo stesso Vaticano sta intensificando le sue attività in tale direzione per prepararsi a gestire il momento in cui la possibile verità non potrà più essere nascosta.

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ERE ZODIACALI NELLA BIBBIA

ERE ZODIACALI NELLA BIBBIA

La Bibbia, come già detto, è uno dei tanti libri di storia che racconta le vicende accadute ad un popolo nell’antichità e dovrebbe essere letta per com’è, senza interpretazioni o metafore come ci impone tutt’oggi la chiesa.

Tra le molte “metafore” (come ci dice la chiesa, ma che mai ci spiega) che riscontriamo in questo Testo “Sacro”, una molto importante riguarda l’astrologia, e più precisamente si riferisce alle ERE, ossia la suddivisione dell’età del mondo su base zodiacale, resa possibile dal fenomeno astronomico della precessione degli equinozi.
Secondo Charles Dupuis, un erudito illuminista, e molti altri studiosi, i riferimenti a questo argomento sono numerosi, e affermano inoltre che nella Bibbia sarebbero delineate le transizioni fra quattro ere.
La curiosità è che “per coincidenza”, anche altre culture parlano di ERE, come quella Sumera che racconta di Tempi e di Domini, ad ogni Era, un “Dio” dominava. Ad Enlil, capo degli Anunnaki apparteneva la costellazione del Toro, a Marduk quella dell’ Ariete, a Inanna la Vergine e così via.
Nella Bibbia la Prima Era che riscontriamo è quella del Toro e la troviamo in Esodo 32, quando gli Israeliti venerano un falso idolo, il vitello d’oro, e questo Totem bovino in effetti rappresenta Taurus, ossia il Toro (3400-2150 a.c.), mentre Mosè rappresenta la nuova Era di Aries, l’Ariete (2150 a.c. – 1 d.c.) e questa è la ragione per cui gli Ebrei ancora oggi suonano il corno di Ariete.
Mosè rappresenta la nuova era e con la nuova era tutti devono abbandonare quella vecchia, e Gesù quindi è la figura che introduce l’era successiva a quella di Mosè (Aries): l’Era dei Pesci (1-2150 d.c.).
Il Pesce è un simbolismo molto comune nel Nuovo Testamento, essendo Gesù conosciuto come il Grande Pescatore che ha sfamato 5000 persone con pane e due pesci (Matteo 14:17); inoltre la Mitra (cappello) del Papa è incontrovertibilmente una testa di pesce che rappresenta quindi l’Era dei Pesci di jesus lives2Gesù; e credo che tutti conosciamo il simbolo del pesce “Jesus Lives” ma pochi sanno realmente cosa significa veramente, esso è un simbolo astrologico pagano per il Regno del Sole durante l’Era dei Pesci.
In Luca (22:10), quando i discepoli chiedono a Gesù dove si preparerà la Pasqua dopo la sua morte, Gesù replicò:” Appena entrati in città, vi verrà incontro in uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà.”
Questa scrittura è di gran lunga uno fra i più significativi riferimenti astrologici della Bibbia, l’uomo che porta la brocca d’acqua è l’Acquario che è sempre rappresentato come un uomo che versa acqua da una brocca.
Esso rappresenta l’era dopo i Pesci, e quando il Sole, il “Dio Sole”, lascerà l’era dei Pesci (Gesù) entrerà nella Casa (Era) dell’Acquario (2150-4300 d.c.), dato che Acquario segue i Pesci nella Precessione degli Equinozi.
Gesù sta solo dicendo ai suoi discepoli che dopo l’Era dei Pesci, arriverà l’Era dell’Acquario, quindi nessuna fine dei tempi o fine del mondo, perchè in Matteo (28:20) dove Gesù disse: “Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, la traduzione della parola “mondo” è errata, (assieme a molti altri errori di traduzione che ritroviamo nella Bibbia), o meglio è stata sostituita, in quanto la parola originale del versetto è “AEON”, che significa “ERA” pertanto: “Io sarò con voi fino alla fine dell’era”, è solamente la personificazione dell’Era dei Pesci in Gesù-Sole che terminerà quando il Sole entrerà nell’Era dell’Acquario e quindi l’intero concetto di fine dei tempi e di fine del mondo è un errore di interpretazione.

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I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici

I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici.

I Testi Sumerici sono gli scritti tra i più antichi del pianeta e quindi molto più precedenti di quelli Bibblici, e come tali i racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti mesopotamici.
Anche se la civiltà Sumera si è ormai estinta da migliaia di anni, la Religione Mesopotamica sopravvive tutt’oggi influenzando le varie religioni più o meno moderne.

La Genesi e gran parte del materiale contenuto nella Bibbia non sono altro che passaggi di eventi immortalati su tavolette di argilla precedentemente dai Sumeri, e questa cosa è ormai nota a tutti.
La religione ebraica, nata dal culto del dio Enlil e della sua stirpe, è giunta a noi come religione monoteista e ha spianato la strada per il cristianesimo e l’islamismo, ma nella sua fase iniziale l’ebraismo non conosceva una singola divinità.
A questo punto è bene tenere presente che essendo l’ebraismo nato dalla devozione a En.Lil, è a lui che vengono attribuiti tutti gli eventi e le azioni principali e ‘positivi’ per la civiltà ebraica, a lui e alla sua progenie.

Storie e azioni, coerenti con i più vecchi antichi miti mesopotamici, le possiamo riscontrare nel Giudaismo, nel Cristianesimo, nell’ Islam ecc… in particolarmodo nella Creazione, nel Giardino dell’Eden, nel Diluvio Universale, nella Torre di Babele, e in personaggi biblici come Nimrod con Marduk (Dio Sumerico; Ra per gli Egiziani) o Mosè con Sargon di Akkad; per non parlare dei 10 Comandamenti che rispecchiano antichi codici legali assiro-babilonesi.

Ma vediamo alcuni esempi.

testi sumero-biblici

Quindi mi chiedo..come mai i racconti delle prime civiltà umane sono solo dei “Miti” mentre le storie raccontate (ricopiate e rivedute) della Bibbia sono le sole “Verità” “ispirate da Dio”??

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LA BIBBIA, Dubbi e Domande

LA BIBBIA, Dubbi e Domande

BIBBIA

La BIBBIA è un testo tramandato di generazione in generazione e il punto di riferimento è il cosiddetto Codice di Leningrado dei Masoreti, che sono i custodi della tradizione, dal quale derivano tutte le bibbie così come noi le conosciamo.

Secondo la religione cattolica il vecchio testamento è composto da 46 libri, “libri ispirati da Dio” e che “dobbiamo ritenere veri”, mentre secondo l’ebraismo i libri da ritenere attendibili sono soltanto 39.
Secondo la comunità cristiana-copta invece sono veri dei libri, che sia per il cristianesimo sia per l’ebraico sono falsi, come ad esempio il libro di Enoch.
Nelle nostre bibbie odierne sono citati ben 11 libri; libri che gli antichi autori biblici conoscevano e menzionavano e quindi ritenevano attendibili perché ispirati da Dio, ma che oggi sono scomparsi dalle Bibbie attuali. Questo perché nel corso della storia chi aveva in mano il potere di decidere della bibbia, decideva in base al momento storico quali erano le verità che dovevano essere conosciute e quindi di veicolare le masse verso una verità piuttosto che un’altra.
Ma allora se tutta la bibbia è ispirata da Dio quali sono i libri da ritenere attendibili? Perché non tutti i libri sono ritenuti veri? Chi decide quali sono i libri veri e quelli falsi?

Svelare la Bibbia è stato un esercizio secolare, e la maggior parte delle religioni e delle filosofie, che stanno ancora cercando queste verità assolute, hanno dato vita a incongruenze e contraddizioni tanto da rendere difficile la sua comprensione.
Ma chiunque abbia studiato la storia da vicino si rende conto che ogni vicenda viene inclinata a vantaggio degli autori stessi, e in questo caso gli eruditi Biblici l’hanno offuscata col mistero, abbandonandosi in spiegazioni utopistici tanto da imbambolare e spaventare l’umanità.

Quindi la Bibbia è realmente la Parola di Dio che non contiene errori di sorta?? In altre parole, la Bibbia è l’infallibile?

La chiesa ribadisce che la Bibbia va compresa, che quando leggiamo un versetto questo dev’essere interpretato, insomma quando dice una cosa ne intende dirne un’altra.
Ma se non fosse proprio così?? E se prendessimo atto che quando la Bibbia dice una cosa, sta esattamente dicendo quella cosa??!!

Così facendo possiamo scoprire cose molto interessanti, come ad esempio la cosa più semplice, ossia che la Bibbia è uno dei tanti libri di storia scritti nell’antichità, inoltre scopriremmo che quando ci parla di Elohim non si riferisce ai “Giudici”, agli “Idoli di Pietra” ecc.., ma semplicemente ad una molteplicità di individui dotati di un corpo materiale che camminavano, mangiavano, si riposavano e si lavavano come tutti; ma sopratutto quando ci racconta del “Dio Unico” o ” Signore Iddio” “JAHWEH”, non siamo di fronte “Alla Divinità Trascendentale” che ci hanno sempre fanno credere, ma egli è solamente uno degli Elohim fatti di carne ed ossa.
Di esso infatti, anche durante le messe, vengono letti dei passi in cui viene definito come” il Signore degli eserciti” … ma la gente deve interpretare, e quindi sorvola come se nulla fosse!!

Ma l’abbiamo mai davvero interpretata la Bibbia?? O meglio..l’abbiamo mai letta sul serio??

Si sa che la BIBBIA è il libro più venduto al mondo, ma è anche un dato di fatto che essa sia il testo meno letto dalla società, e per meno letto si intende il non limitarsi alla meccanica lettura dei Salmi durante la Messa.
Nessuno di noi ha mai avuto la necessità di leggerla poichè l’educazione religiosa a noi impartita, a scuola o in chiesa, è ricca di narrazioni colorite, e quindi quasi nessuno si è mai preso la briga di verificare ciò che ci è sempre stato raccontato in maniera così pittoresca e allegorica; e se poi aggiungiamo anche la cinematografia che ha contribuito ad arricchire la “nostra” conoscenza del testo biblico, non si vede effettivamente il perché si dovrebbe leggere ciò che si conosce così “bene” generando, in questo modo, in ognuno di noi l’errata convinzione di conoscere la materia senza alcuna ombra di dubbio.

Se riflettiamo, di interrogativi ce ne sono parecchi!

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