3’Tavoletta [D] “Prime estrazioni”

Sinossi della 3’Tavoletta  del Libro Perduto di Enki
[D] “Prime estrazioni”
Questo è ora il racconto delle prime estrazioni e di come Enki e Abgal nascosero le armi del terrore.

Dopo che fu creato l’accampamento di Eridu e che gli eroi con il cibo furono saziati, Ea iniziò a dedicarsi al compito di estrarre l’oro dalle acque.
Nel carro le Pietre Fiammeggianti vennero risvegliate, il Grande Motore Rombante fu invigorito.
Ciò Che Risucchia le Acque si protese dal carro, allungandosi, si introdusse nelle acque paludose.
Le acque vennero convogliate in un contenitore di cristalli.
Nel contenitore di cristalli ogni metallo fu estratto dalle acque.
Poi, dal contenitore, Ciò Che Sputa Fuori risputò le acque nello stagno.
Così i metalli, che si trovavano nell’acqua, si raccolsero nel contenitore.
L’opera di Ea era ingegnosa, era davvero l’Abile Creatore!
Per sei giorni terrestri le acque della palude vennero risucchiate, per sei giorni terrestri le acque paludose vennero sputate fuori.
I metalli vennero davvero raccolti nel contenitore!
Il settimo giorno Ea e Alalu esaminarono i metalli; nel contenitore vi erano molte varietà di metallo.
C’era il ferro, c’era molto rame; ma non c’era oro in abbondanza.
Nel carro, in un altro contenitore, abile opera di Nudimmud, i metalli vennero separati in base alla varietà.
Così separati, furono trasportati a riva.
Così gli eroi lavorarono sodo per sei giorni; il settimo si riposarono.
Per sei giorni i contenitori di cristallo vennero riempiti e svuotati.
Il settimo giorno i metalli vennero esaminati.
C’era ferro e c’era rame, e c’erano anche altri metalli.
Quello dell’oro era il mucchio più piccolo.
Alla fine dell’anno si fece il conto dell’oro accumulato.
Non ce n’era molto da inviare a Nibiru.
Le acque delle paludi sono povere, portiamo il carro laddove l’oceano è profondo! Così ordinò Ea.
Il carro venne liberato dagli ormeggi, nel luogo da dove era venuto fu riportato.
Con grande cura i contenitori di cristalli furono risvegliati; l’acqua salata vi filtrava attraverso.
I metalli vennero separati a seconda della varietà; fra di loro il più scintillante era l’oro!
Dal carro Ea irradiò a Nibiru notizie sugli eventi; nell’udirle Anu fu davvero compiaciuto.
Nel suo circuito destinato Nibiru tornava alla dimora del Sole.
Nel suo circuito di uno Shar Nibiru si avvicinava alla Terra.
Con impazienza Anu indagò sull’oro.

Ce ne è a sufficienza da inviare a Nibiru? Così chiedeva.
Ahimé, l’oro raccolto dalle acque non era sufficiente.
Facciamo passare un altro Shar, in modo da raddoppiare la quantità! Così Ea consigliò ad Anu.
Dalle acque dell’oceano continuarono a estrarre l’oro.
II cuore di Ea era colmo di apprensione.
Dal carro alcuni pezzi furono trasportati fuori, con essi fu assemblata una camera celeste.
Ea incaricò Abgal, colui che sa pilotare, di occuparsi della camera celeste.
Ogni giorno Ea si alzava in volo con Abgal, per imparare a conoscere la Terra e i suoi segreti.
Venne costruito un recinto per la camera celeste, fu collocata accanto al carro di Alalu.
Ogni giorno Ea studiò i cristalli nel carro di Alalu, per comprendere ciò che dai loro raggi veniva scoperto.
Da dove proviene l’oro? Così chiese ad Alalu.
Dove si trovano sulla Terra le vene d’oro di Tiamat?
A bordo della Camera Celeste, con Abgal, Ea si alzava in volo, per imparare a conoscere la Terra e i suoi segreti.
Sorvolarono grandi montagne, grandi fiumi scorsero nelle vallate.
Sotto di loro vi erano steppe e foreste, si estendevano per migliaia di leghe.
Annotarono la presenza di vaste terre separate dall’oceano, penetrarono il suolo con il Raggio Che Scandaglia il Suolo.
L’impazienza cresceva su Nibiru. Può l’oro fornire protezione? Tale era il grido che si innalzava con maggior frequenza.
Riunisci tutto l’oro, quando Nibiru si avvicina, devi consegnare l’oro! Così comandò Anu a Ea.
Ripara il carro di Alalu, approntalo perché possa fare ritorno su Nibiru, che sia pronto al completamento dello Shar! Così disse Anu.
Ea ascoltava con attenzione le parole del re, suo padre. Ponderò come riparare il carro di Alalu.
Una sera la Camera Celeste fu fatta così atterrare accanto al carro, con Abgal vi entrarono, per compiere nell’oscurità una missione segreta.
Rimossero le Armi del Terrore dal carro, tutte e sette le portarono via.
Le portarono alla Camera Celeste, al suo interno le nascosero.
All’alba Ea e Abgal si alzarono in volo a bordo della Camera Celeste, verso un’altra terra erano diretti.
Lì, in un luogo segreto, Ea nascose le armi; in una grotta, in un luogo sconosciuto, le depose.
Solo allora Ea impartì ad Anzu l’ordine: gli comandò di riparare il carro di Alalu.
Di approntarlo per fare ritorno su Nibiru, perché, al completamento di uno Shar, fosse pronto.
Anzu, grande conoscitore dei carri, si mise prontamente all’opera.
Fece rombare ancora i suoi propulsori; studiò attentamente le sue tavole.
Ben presto scoprì l’assenza delle Armi del Terrore!
Anzu infuriato si mise a urlare; allora Ea così motivò il fatto di averle nascoste: giurammo di rinunciare all’uso delle armi! Così disse Ea.
Non dovranno mai essere usate né nei cieli, né nelle Terre Ferme!
Ma, senza di loro, il passaggio attraverso il Bracciale Martellato non sarà mai sicuro! Così replicò Anzu.
Senza di loro, senza Ciò Che Getta l’Acqua, il pericolo è maggiore della durata del volo!
Alalu, comandante di Eridu, valutò le parole di Ea; dette ascolto alle parole di Anzu.
Le parole di Ea sono confermate dal Consiglio di Nibiru! Così disse Alalu.
Ma se il carro non farà ritorno, Nibiru sarà condannata!
Abgal, colui che sa pilotare, audacemente avanzò verso i capi.
Io sarò il pilota, affronterò valorosamente i pericoli! Così affermò.
La decisione fu così presa: Abgal sarà il pilota, Anzu resterà sulla Terra!
Su Nibiru, Coloro che Studiano le Stelle esaminarono i destini degli dèi celesti, scelsero un giorno propizio.
Nel carro di Alalu vennero portati recipienti colmi di oro.
Abgal entrò nella parte anteriore del carro, occupò il posto del comandante.
Dal suo carro, Ea gli diede una Tavola del Destino.
Sarà per te Ciò Che Mostra il Cammino, con il suo aiuto troverai la strada!
Abgal risvegliò le Pietre Fiammeggianti; il loro ronzio era come dolce musica alle sue orecchie.
Ravvivò il Grande Motore Rombante del carro, esso emanava un fulgore fiammeggiante.
La moltitudine degli eroi si era riunita intorno a Ea e Alalu; ad Abgal tutti auguravano buon viaggio.
Indi il carro si sollevò con un gran rombo, ai cieli ascese!
Notizia dell’ascesa fu irradiata a Nibiru; col fiato sospeso Nibiru restava in attesa.

CONTINUA ==> Sinossi della 4′ Tavoletta  del Libro Perduto di Enki [A] “Primi viaggi”

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