4′ Tavoletta [B] “L’Abzu, ed Enlil sulla Terra”

Sinossi della 4’Tavoletta  del Libro Perduto di Enki
[B] “L’Abzu, ed Enlil sulla Terra”

In cuor suo Ea già prediceva la delusione in agguato su Nibiru!
Con Alalu Ea ebbe uno scambio di opinioni; ciò che già sapevano discussero di nuovo:
Se la Terra, la testa di Tiamat, era stata troncata nella Battaglia Celeste, dov’era il collo, dove erano state tranciate le sue vene d’oro?
Dalle viscere della Terra dove sporgevano le sue vene d’oro?
A bordo della Camera Celeste Ea sorvolò montagne e vallate.
Con lo Scandaglio esaminò le terre, separate dagli oceani.
E l’indicazione continuava a essere sempre la stessa: laddove il terreno asciutto era stato separato da un altro terreno asciutto, emergevano le viscere della Terra.
Laddove la massa terrestre aveva la forma di un cuore, nella sua parte inferiore, le vene d’oro delle viscere della Terra abbondavano!
Ea chiamò la regione Abzu, Luogo Natale dell’Oro.
Allora Ea irradiò ad Anu parole di saggezza:
Di oro la Terra è invero colma; dalle sue vene non dalle sue acque l’oro si deve estrarre.
L’oro si deve estrarre dalle viscere della Terra, non dalle sue acque.
Da una regione oltre l’oceano, Abzu sarà il suo nome, si potrà ricavare oro in abbondanza!
Nel palazzo ci fu grande stupore, i saggi e i consiglieri ponderarono le parole di Ea.
Quell’oro si deve estrarre! Su questo il consenso fu unanime.
Su come ottenerlo dalle viscere della Terra, su ciò la discussione fu animata.
Nell’assemblea un principe prese la parola: era Enlil, il fratellastro di Ea.
Prima Alalu, poi Ea, suo figlio in virtù del matrimonio, avevano riposto tutte le speranze nelle acque.
Avevano fornito rassicurazioni sulla salvezza, garantita dall’oro estratto dalle acque.
Shar dopo Shar abbiamo atteso tutti noi la salvezza.
Ora ascoltiamo parole diverse, per intraprendere un compito oltremodo difficile, al di là di ogni immaginazione.
Vi è bisogno della prova delle vene d’oro, si deve assicurare un piano che garantisca il successo!
Queste parole rivolse Enlil all’assemblea; molti ascoltarono annuendo.
Che Enlil scenda sulla Terra! Così disse Anu. Che si procuri la prova, che presenti un piano.
Le sue parole saranno ascoltate, le sue parole saranno comando!
All’unanimità l’assemblea diede il consenso; la missione di Ea approvò.
Con Alalgar, suo capo luogotenente, Enlil partì alla volta della Terra; Alalgar era il suo pilota.
A ciascuno dei due uomini venne affidata una Camera Celeste.
Le parole di Anu, il re, parole di decisione vennero irradiate sulla Terra:
Enlil avrà il comando della missione, le sue parole saranno legge!
Quando Enlil giunse sulla Terra, con calore Ea abbracciò il fratellastro.
Ea accolse Enlil come un fratello accoglie il proprio fratello.
Enlil si inchinò ad Alalu, Alalu gli diede il benvenuto con parole poco calorose.
Gli eroi gridarono parole di caldo benvenuto a Enlil; grandi erano le loro aspettative dal loro comandante.
Prontamente Enlil ordinò di assemblare le camere celesti.
In una camera celeste si alzò in volo;
Alalgar, il suo capo luogotenente, era con lui come pilota.
Ea, a bordo di una camera celeste, pilotata da Abgal, mostrò loro la strada fino all’Abzu.
Compirono una ricognizione sulle terre asciutte, con attenzione perlustrarono gli oceani.
Scandagliarono le terre dal Mare Superiore fino al Mare Inferiore.
Presero nota di tutto ciò che era sopra e di tutto ciò che era sotto.
Esaminarono il suolo dell’Abzu. Vi era davvero l’oro: era frammisto a terra e a rocce.
Non era raffinato come quello delle acque, in un miscuglio era nascosto.
Tornarono a Eridu; rifletterono su ciò che avevano trovato.
A Eridu devono essere affidati nuovi compiti, non può restare unica sulla Terra!
Così parlava Enlil; formulò un grande progetto, propose una grande missione: di portare più eroi, di creare più insediamenti.
Per estrarre l’oro dalle viscere della Terra, per separare l’oro dal miscuglio.
Per trasportarlo a bordo di navi celesti e di carri, per assolvere compiti partendo dai Luoghi di Atterraggio.
Chi sarà responsabile degli insediamenti, chi assumerà il comando dell’Abzu?
Così Ea chiedeva ad Enlil.
Chi si assumerà il comando di una Eridu così ampliata, chi controllerà gli insediamenti?
Così parlava Alalu.
Chi assumerà il comando delle navi celesti e del Luogo di Atterraggio? Così chiedeva Anzu.
Che Anu discenda sulla Terra, che prenda lui la decisione! Così rispose Enlil.

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