I CARRI DEGLI DEI

I CARRI DEGLI DEI

CARRI DEGLI DEI

Riferimenti ad oggetti volanti non identificati, o UFO nel termine propriamente letterale, la nostra storia moderna ne è piena; ma forse pochi di noi sanno che non sono una caratteristica solo di questo secolo, o di questo continente.

Provando ad osservare minuziosamente i quadri sacri che troviamo in giro per le chiese e nei musei
e a leggere più attentamente i Testi Antichi, e sopratutto accantonando i riferimenti vari dell’interpretazione soggettiva canonica che l’uomo ha operato nei secoli, potremmo arrivare ad una conclusione tutt’altro che sacrale e direi anche fantasiosa, ma che piuttosto porta alla luce trasparenza e veridicità.

In tutte le cronache dell’antichita del mondo si parla di questi Dei che “miracolosamente” si alzano dalla terra per salire in cielo emettendo una luce brillante e facendo molto rumore e che vagano a loro piacimento da un luogo all’altro.
Ma era davvero un miracolo? Oppure questi presunti “Dei” avevano un qualcosa con cui spostarsi? Magari una macchina volante?

Sta di fatto che TUTTE le culture dell’antichità chiamarono queste apparizioni “Carri degli Dei”, ed altre varianti:
Immagine Carri, Gloria, Shem, ecc.. sono quindi una costante sia negli episodi canonici che in tutte le altre ideologie e credenze in linea e non con quelle dominanti e maggiormente diffuse, ed aventi tutti quanti le stesse specifiche oggettive che oggi possiamo riscontrare negli UFO.

Ma da dove nasce l’archetipo di queste cosiddette manifestazioni soprannaturali? Sono davvero accadute?

Secondo uno studioso americano, Joseph Campbell, questi sarebbero solo dei semplici miti legati alla vita di tutti i giorni di specifiche tribù o popolazioni (concetto che ci propinano ormai da secoli), ma forse o più sicuramente, potremmo affermare che qualcosa di reale e tangibile avrebbe comunque dovuto generare quell’IDEA di apparizioni totalmente estranee a quelle singole culture; ossia una tribù, che viveva in modo semplice di coltivazione o di caccia e che si spostava con carretti e cavalcature, è molto improbabile o meglio impossibile, che si sarebbe inventata dal nulla certi “oggetti volanti splendenti e rumorosi”, possiamo quindi affermare che queste tribù “semplicemente” LI abbiano visti di persona, e di conseguenza li avrebbero descritti con le sole parole che conoscevano, come carri, nubi, uccelli, ecc…

Ma se quindi questi “carri celesti” erano comuni a tutti gli abitanti di quelle epoche e visibili nella vita di tutti i giorni, cosa centrano con la religione?

Centrano e come!
Dato che ad un certo punto questi personaggi sono spariti nel nulla lasciando dietro di loro solo una scia di ricordi e speranze, ecco che spunta fuori la Religione con i suoi sacerdoti che, come ha fatto con tantissime altre situazioni, per manipolare e controllare le società, ha inserito anche questi “Ufo” nel suo contesto sacro interpretandoli col suo misticismo come il transito di una “nube divina” e trasformandoli infine come manifestazioni soprannaturali.


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