Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia. 

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Dio odia le donne, di questo non c’è dubbio.
Dallo stesso momento in cui Dio decide di creare la donna, inizia il lungo, doloroso e degradante percorso della donna attraverso le linee della Bibbia.

Il Pentateuco ha centinaia di versi che offendono direttamente il genere femminile. 

Qui nomineremo il più noto e influente:

Genesi 2

21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una
delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. 23 Allora l’uomo disse:
“Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta”.

Come vediamo, la donna non è più che un “pezzo” del corpo dell’uomo. Un pezzo di lui. Qui viene creato un simbolismo implicito che lega le donne agli uomini come dipendenti da loro. Come “sei un pezzo di me”, sei “Mio”, di “me” proprietà. Un oggetto di mio possesso.


Genesi 3

16 Alla donna disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà”.

Ingiustamente Dio condanna la donna a soffrire di dolore fisico a causa del suo “errore” di mettere in discussione i comandi divini, ossia di non prendere il frutto proibito. La donna soffrirà di dolori del parto, ma l’uomo non impone alcuna sofferenza fisica, a parte il sudore per procurarsi il cibo. In questo modo la donna perde l’opzione di “nascite senza dolore”!

E, naturalmente, “Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà “, inoltre punisce la donna legando il suo desiderio all’uomo e sottoponendola al mandato e alle disposizioni maschili. La donna non ha scelte da sola, è l’uomo che decide per lei. Altre versioni bibliche dicono l’espressione “e il tuo desiderio sarà per tuo marito” o “La tua volontà sarà soggetta a quella di tuo marito”. Quando esce la prima donna dell’Eden, lei ha già sulle sue spalle la balla del maschilismo che sarà ereditata anche dalle donne di oggi.


Genesi 17:10

10 Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tuadiscendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio.

Come vediamo, qui Dio stabilisce un’alleanza con l’uomo attraverso il sanguinoso rito della circoncisione . Non c’è patto tra Dio e la donna. Ovviamente non ci può essere, la donna è subordinata all’uomo per essere un pezzo di lui. Non ha gli stessi diritti. 

Altre religioni come l’Islam eseguono una carneficina simile alla circoncisione ebraica: l’orribile “ablazione femminile” a cui le ragazze vengono rimosse il clitoride e le piccole labbra. Tutto ciò con l’intenzione di non sentire il desiderio sessuale come l’uomo. Questo viene fatto su una pietra senza la minima asepsi e molte ragazze innocenti muoiono per infezione e setticemia. Quelle che sopravvivono sono condannate a una vita sessuale frustrante e senza desiderio o divertimento. Ecco come sono gli Dei … odiano le donne.


Genesi 19

1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma … 2 E disse: “Miei signori, venite in casa del vostro servo … 4 Non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, … si affollarono intorno alla casa, …
5 Chiamarono Lot e gli dissero: “Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!”. 6 Lot uscì verso di loro sulla porta … 7 e disse: “No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora
conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, …

Lot, meraviglioso servitore di Dio che, quando gli abitanti di Sodoma e Gomorra intendono “abusare” dei due angeli, offre (gentilmente) le sue due figlie vergini per essere violentate. Molto affettuoso questo padre. 

Perché non è stato offerto uno dei tuoi figli maschi? … Nooo, meglio le figlie! Perchè sono inferiori!


Esodo 20:17

17 Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.

In questo grande comandamento biblico, la donna è qualificata come oggetto di proprietà dell’uomo, anche al di sotto di una casa e di uno schiavo, e allo stesso livello degli animali della fattoria.        ….. Questo non è sorprendente?!


Esodo 13

13 Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto; … Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi figli

Esodo 34

19 Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio,… 20 … Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.

In questi due versi, la preferenza di Dio per i “maschi” è più che ovvia. Bisogna offrire a Dio il primogenito “Maschio” … le femmine no. Dio non li vuole!


Esodo 21

7 Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8 Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. ….  9 Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10 Se egli ne prende un’altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. 

Capisci caro lettore che crede “all’amico”? Il verso non solo appoggia e sostiene la schiavitù e la vendita delle donne, ma ella deve sottostare alle regole dei maschi… e di Dio! Nessuna libera scelta!


Esodo 22

15 Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagherà la dote nuziale ed essa diverrà sua moglie. 16 Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle vergini.

È incredibile Se qualcuno imbroglia una ragazza vergine e fa sesso con lei … Dio la costringe a sposarsi !, senza tener conto dei loro desideri o del loro consenso. (Questo vale anche per le donne che vengono violentate?), Ma se il proprietario (scusate, suo padre) non vuole darla a lui, allora viene trattata come l’ennesima merce, e procede a pagare in denaro. Umiliazione più impossibile.


Esodo 22

17 Non lascerai vivere colei che pratica la magìa.

Immagine correlataCOLEI!!… ovviamente!! Un “COLUI” non potrebbe mai praticare la Magia secondo il nostro amorevole Dio! …. quindi…. uccidiamola!


Levitico 12

2 Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; …. 3 L’ottavo giorno si circonciderà il bambino. 4 Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; …. 5 Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane …; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue. 7 Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina … 

Ecco un altra aberrazione di Dio. Se una donna dà alla luce un maschio, ella sarà impura solo sette giorni e trascorrerà 30 giorni di purificazione … perooooo, se si dà alla luce una bambina E ‘sporca due volte!, Vale a dire, due settimane impura e dovrà purificarsi per più di due mesi. L’odio e l’avversione di Dio al genere femminile è così evidente che qui mette anche dei paletti. Lui odia le donne il doppio degli uomini. 


Levitico 15:19

19 Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. 20 Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. 21 Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. 22 Chi toccherà qualunque mobile sul quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. 23 Se l’uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. 24 Se un uomo ha rapporto intimo con essa, l’immondezza di lei lo contamina: egli sarà immondo per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà sarà immondo.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.In questi versetti Dio discrimina le donne per avere una normale funzione fisiologica (le mestruazioni), che in teoria questa funzione è stata data alle donne da Dio stesso. In breve, per fare una cosa normale che Dio stesso ha imposto alle donne quando l’ha creata … la donna è sporca, … e a parte questo, qualunque mobile o giaciglio o sedia ella tocca sarà “immonda”…. quindi GUAI a toccare uno di questi oggetti o a giacere col lei… perchè sarai “immondo” anche tu, e dovrai lavarti per bene!!

Levitico 18:19

19 Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l’immondezza mestruale.

Può essere più arcaico e irrazionale?


Levitico 19:20

20 Se un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera.

Se qualcuno dorme con una donna che è schiava di un altro … saranno entrambi frustati; ma la donna non sarà libera. Non solo giustificano la schiavitù della donna, ma la privano della libertà mentre l’uomo viene liberato.


Levitico 21: 9

9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.

Se la figlia di un prete disonora suo padre … finirà in un barbecue. 


Levitico 27,1-7

1 Il Signore disse ancora a Mosè: 2 “Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno deve soddisfare un voto, per la stima che dovrai fare delle persone votate al Signore, 3 la tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant’anni, cinquanta sicli d’argento, secondo il siclo del santuario; 4 invece per una donna, la tua stima sarà di trenta sicli. 5 Dai cinque ai venti anni, la tua stima sarà di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 6 Da un mese a cinque anni, la tua stima sarà di cinque sicli d’argento per un maschio e di tre sicli d’argento per una femmina. 7 Dai sessant’anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina

Qui vediamo come Dio, senza vergogna, attribuisce un valore all’uomo e un valore alla donna. (che già questo è ripugnante!) Non ci sono dubbi … spiegato con numeri e figure, l’uomo è più prezioso della donna. Le donne valgono il 40% in meno degli uomini. E la differenza è del 50% se la tua età è compresa tra cinque e venti anni. Non c’è dubbio: la donna vale meno di un uomo!


Numeri 30:13

14 Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale essa sia obbligata a mortificarsi.

Questa è una legge mosaica che consente all’uomo di confermare o annullare i voti matrimoniali. In altre parole, l’uomo decide quando annullare un matrimonio. La donna non ha il diritto di decidere nulla. In realtà, l’intero capitolo 30 di Numeri è dedicato a questo privilegio dell’uomo (marito o padre) di annullare il suo matrimonio.


Numeri 31,14-18

14 Mosè si adirò contro i comandanti dell’esercito, … che tornavano da quella spedizione di guerra. 15 Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine? ….  17 Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.

Questo è uno dei frammenti biblici più aberranti e mostruosi che ho letto. In uno dei suoi numerosi massacri, Dio ordina di uccidere tutti i bambini e uccide anche ogni donna che ha conosciuto un uomo. Le vergini rimarranno vive come schiave! La cosa veramente avvilente è … Come hanno fatto i soldati a verificare che le ragazze hanno incontrato il maschio o no? … questo è imbarazzante. Presumo che lo confermi fisicamente. Puoi immaginarlo, caro amico? Un soldato di Dio che controlla ogni ragazza (con le dita, suppongo) se è vergine o no, e se scopre che non è vergine, viene uccisa in flagrante.

Non ci sono parole per descriverlo. Ti fa venire voglia di vomitare.


Deuteronomio 21

11 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d’aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla
prendere in moglie, te la condurrai a casa. 12 Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, 13 si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie. 14 Se in seguito non ti sentissi più di amarla, la lascerai andare a suo piacere, ma non potrai assolutamente venderla per denaro né trattarla come una schiava, per il fatto che tu l’hai disonorata.

Ecco un altro frammento biblico umiliante e sessista. Dio concede all’uomo di prendere una donna che gli piace tra i prigionieri (come in una vetrina di un centro commerciale) e se in seguito non gli piace più , la butta via. È così semplice! Come un prodotto in vendita con una garanzia, l’uomo può restituire il suo acquisto se non soddisfa più la sua qualità. Certo, non puoi venderlo … è un prodotto usato.     …….Incredibile!


Deuteronomio 22

13 Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, la prende in odio, 14 le attribuisce azioni scandalose e diffonde sul suo conto una fama cattiva, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non l’ho trovata in stato di verginità, 15 il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità della giovane e li presenteranno agli anziani della città, alla porta. 16 Il padre della giovane dirà agli anziani: Ho dato mia figlia in moglie a quest’uomo; egli l’ha presa in odio 17 ed ecco le attribuisce azioni scandalose, dicendo: Non ho trovato tua figlia in stato di verginità;

ebbene, questi sono i segni della verginità di mia figlia, e spiegheranno il panno davanti agli anziani della città. 18 Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo castigheranno 19 e gli imporranno un’ammenda di cento sicli d’argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d’Israele. Ella rimarrà sua moglie edegli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita. 20 Ma se la cosa è vera, se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, 21 allora la faranno uscire all’ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso
un’infamia in Israele, disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te

Risultati immagini per verginità lenzuoloPiù bizzarro e degradante non può essere. 

Se il marito appena sposato dopo essere stato con sua moglie presume che non era vergine … i genitori rimuoveranno le lenzuola dal letto nuziale e lo esporranno come una bandiera alla loro casa. Se ha sangue (che secondo questi esseri arcaici è un segno inconfondibile di verginità) significa che l’uomo ha mentito e deve pagare una multa. Ma se lei non ha sangue, vuol dire che non era vergine e prendono la donna come bersaglio per le pietre e lei è orribilmente lapidata.

Tu, amico lettore, dovresti sapere che il sanguinamento NON è un segno inequivocabile della verginità. Ci sono ragazze che con forti esercizi fisici rompono l’imene; o anche a volte sono nate senza esso. Quanti giovani innocenti saranno morti ingiustamente per questo ?, inoltre accade il contrario, molte donne sanguinano durante l’atto sessuale anche se non sono più vergini.

Vediamo anche l’enorme differenza nel trattamento tra l’uomo e la donna … per l’uomo, solo una piccola multa; invece, alla donna viene offerta una solenne pioggia di pietre.

In poche parole: La Bibbia ordina di uccidere tua moglie se risulta che non è vergine!

Maschilismo e ignoranza al suo meglio!


Deuteronomio 24

1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. 2 Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito 3 e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa …

Chi ha detto che Dio non permette il divorzio? … Certo che lo permette!

Se la persona appena sposata vede qualcosa che non gli piace di sua moglie, scrive semplicemente su un foglio che la ripudia, glielo dà in mano e la butta fuori di casa … (!!!!!) così semplice. Lo sai, caro amico lettore … se non ti piace tua moglie (per niente, non importa) basta scrivere su un pezzo di carta che non ti piace più e metterlo per strada … Dio approva!!


Deuteronomio 25

5 Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato; 6il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello morto perché il nome di questo non si estingua in Israele.

Questa è la famosa legge del “Levirato”; dove, senza consultare l’opinione della donna, quando il marito muore viene consegnata al fratello del defunto (suo cognato). Non solo la donna ha a che fare con il dolore della morte del suo defunto marito, ma è anche data a suo cognato. La tua opinione non conta!


Deuteronomio 25

11 Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell’uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose, 12 tu le taglierai la mano e l’occhio tuo non dovrà averne compassione.

Questo non è solo sorprendente e vergognoso, ma in parte è anche divertente. Se una donna va a difendere il marito in una rissa, e accidentalmente tocca il pene di uno di loro, allora gli verrà tagliata la mano. Riesci a immaginare la situazione?

– Aspetta … fermiamo il combattimento per un momento. – Cosa è successo? – Tua moglie ha toccato il mio pene. – Ahhh, fammi tagliare la sua mano e torniamo a combattere. …. !!!!


Versi come questi sono molto frequenti nel Pentateuco. Scriverli tutti sarebbe estenuante e inutile. Questi sono solo alcuni esempi. Penso che il punto sia provato. Dio è macho e misogino.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.Ricorda amico lettore credente, che tutto il Pentateuco è stato scritto presumibilmente da Mosè e ispirato da Dio. Perfino Dio detta direttamente molte di queste leggi umilianti e assurde. E naturalmente … lo sai già, ma lo ripeterò: Dio è immutabile; Dio non cambia. Dio è lo stesso ieri oggi e sempre. Se Dio era un misogino e un violentatore di donne nel passato … dovrebbe continuare ad essere oggi. Non lo dico io, la stessa Bibbia e Dio stesso lo afferma.

Che disgrazia è essere una donna agli occhi di Dio!

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Fonte: http://ateismoparacristianos.blogspot.com

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LA MOGLIE DI YAHWEH

LA MOGLIE DI YAHWEH 

Tre miliardi di persone guardano al loro Dio trascendente, creatore dell’Universo, onnipotente e metafisico ricercando in esso quei precetti di una spiritualità destinata alla salvezza della loro anima e del loro spirito, adeguandosi ai dogmi e agli insegnamenti delle grandi religioni monoteistiche mondiali. Questi sono cristiani, musulmani ed ebrei e il loro Dio è Yahweh.

asherah02Ciò che questi tre miliardi di individui non sanno è che il loro dio trascendente e metafisico… aveva dei genitori… e sposò sua madre. Qualcosa questo che non coincide con l’idea di un dio appartenente alla sfera spirituale metafisica.

Nel corso dei millenni, i Traduttori Biblici hanno oscurato una divinità che nei tempi antichi veniva messa alla pari del “nostro Creatore”: Asherah, una divinità femminile della fertilità che godeva delle stesse attenzioni da parte dei suoi adoratori.

Francesca Stavrakopoulou, ricercatrice del dipartimento di Teologia e Religione all’università di Exeter, ha indagato la connessione tra Yahweh e Asherah, cercando di svelare i motivi per cui la divinità femminile sia scomparsa quasi completamente dalla narrazione biblica.

“Forse lo conoscete come Yahweh, Allah o Dio, ma su un solo punto concordano ebrei, musulmani e cristiani, i popoli delle tre grandi religioni abramitiche: c’è un solo Dio” dice Stavrakopoulou. “E’ una figura solitaria, unica, creatore universale, non un Dio tra tanti…o forse è quello che ci piace credere. Dopo anni di ricerca specializzata nella storia e nella religione di Israele, sono giunta alla conclusione, che alcuni potrebbero giudicare scomoda, che Dio avesse una moglie”.

Stavrakopoulou basa la sua teoria su testi antichi, amuleti e statuette scoperte prevalentemente nella città costiera di Ugarit, elementi che mostrerebbero che il culto di Asherah sia stato parecchio diffuso tra le popolazioni israelite del tempo.

La teoria di una divinità femminile adorata parallelamente a Yahweh non è nuova: già nel 1967 Raphael Patai, orientalista e antropologo propose l’idea di un “doppio culto” di Yahweh e Asherah. Patai, ricercatore di fama internazionale che lavorò per le Nazioni Unite come direttore di progetti di ricerca antropologica in Siria, Libano e Giordania, Asherah sarebbe stata la “regina dei cieli”, come viene chiamata nel Libro di Geremia.

L’ipotesi che Dio potesse avere una moglie fu avanzata in passato da Patai e da altri ricercatori sulla base di un’iscrizione risalente all’ VIII° secolo a.C., e di riferimenti all’interno della Bibbia stessa. “L’iscrizione era una richiesta di benedizione” dice Stavrakopoulou. “L’iscrizione chiede una benedizione da Yahweh e Asherah”. Era la prova che presentava Yahweh e Asherah come una coppia divina. 

FRAMMENTO YAHWEHQuesto frammento ceramico è stato datato all’VIII sec. a.C recante sopra la rappresentazione di tre figure e un’iscrizione di richiesta di benedizione. Negli anni sessanta, durante uno scavo in una località remota del Sinai, denominata Kuntillet ‘Ajrud, è stata ritrovata una parete di anfora rotta che, con ogni probabilità, fu riutilizzata da un mercante o da un semplice viaggiatore come “foglio” su cui scrivere una richiesta di protezione,durante il suo tragitto, alle divinità.
Questo frammento, fortunatamente fotografato e documentato e di cui si è riuscito a realizzare una copia, è stranamente scomparso! Cosa c’era di tanto sconvolgente su questo manufatto riutilizzato?

Una richiesta di protezione durante il viaggio rivolta a Yahweh (il Dio della Bibbia) e alla sua paredra Asherah e due delle tre figure erano queste due divinità.

Qui si apre un mondo di discussioni, e ognuno potrebbe utilizzare tale frammento o copia a suffragare le proprie convinzioni, unica nota stonata è: come mai tale frammento e scomparso e l’archeologo di Tel Aviv è visto come un “simpatico vecchietto dalle idee un po’ balzane?”.
La sparizione da, ovviamente, adito a dei sospetti. Inoltre solo ora è stata ritrovata una manciata di altre iscrizioni, e tutte ci aiutano a rafforzare l’idea che il Dio della Bibbia avesse una moglie e che quindi le idee dell’archeologo di Tel Aviv non fossero così ‘balzane’.

FRAMMENTO YAHWEH- ASHERALa stessa Bibbia sembrerebbe confermare il culto di Ashera nel Libro dei Re, in cui si cita una statua di Asherah  nel Tempio di Yahweh a Gerusalemme. A questa statua venivano offerti oggetti di tessuto prodotti dal personale femminile del Tempio. Il testo usa anche il termine “asherah” in due sensi, per riferirsi ad un oggetto religioso, o per definire il nome della divinità. “Molte traduzioni in inglese preferiscono tradurre ‘Asherah’ con Albero Consacrato” dice Wright. “Questo sembra essere parzialmente dovuto ad un desiderio moderno, ispirato chiaramente dalla narrativa biblica, di nascondere Asherah dietro ad un velo ancora una volta”.
“Asherah non è stata completamente cancellata dalla Bibbia dai suoi editori maschili” dice J. Edward Wright, presidente del The Arizona Center for Judaic Studies e del The Albright Institute for Archaeological Research. “Alcune sue tracce rimangono, e basandosi su queste tracce, sulle prove archeologiche e sui riferimenti a questa dea nei testi provenienti dai territori confinanti con Israele e il Regno di Giuda, possiamo ricostruire il suo ruolo nelle religioni del Levante meridionale”.

Asherah non è una divinità che appartiene alle sole religioni abramitiche: nota anche come Ishtar e Astarte, era una divinità potente e celebrata in molte culture, dai Fenici ai Babilonesi, e le cui origini risalirebbero a ben oltre un millennio prima di Cristo. Le sue tracce si possono trovare in testi ugaritici risalenti a un periodo precedente al 1200 a.C., testi che la definiscono con il suo nome completo “Colei che cammina sul mare”. Ricorda qualcosa, non vi pare?

“I riferimenti alla dea Asherah nel Vecchio Testamento sono rari, e sono stati pesantemente modificati dagli antichi autori che hanno messo raccolto i testi sacri” aggiunge Aaron Brody, direttore del Bade Museum e professore associato alla Pacific School of Religion.

Brody è convinto del fatto che gli antichi israeliti fossero politeisti, con solo una piccola minoranza che venerava solo Yahweh prima degli eventi storici del 586 a.C., anno in cui venne distrutto il Tempio di Gerusalemme, cosa che secondo Brody “portò ad una visione più universale del monoteismo: un solo dio non solo per il Regno di Giuda, ma anche per le altre nazioni d’Israele”.

Nella rivisitazione del pantheon ugaritico cananeo lo stesso Brody riconosce la figura di Asherah, la moglie di El, come particolarmente affascinante. Una figura che i redattori e i traduttori dell’Antico Testamento hanno lentamente fatto scomparire nonostante le numerose statuine della dèa ritrovate e risalenti al Regno di Israele e a quello di Giuda a testimonianza, proprio, della popolarità di Asherah tra gli israeliti con il loro presunto monoteismo.

El (אל, אלהים) è uno dei tanti nomi di Dio nell’Antico Testamento. Gli autori si riferiscono a lui sia con El che con Yahweh (יהוה, oppure אדני). Pur di non citare Asherah (אשרה) nelle traduzioni, ovvero per nascondere la moglie della maggiore divinità israelita del nascente monoteismo, i traduttori si sono arrampicati sugli specchi.

Nella Bibbia ci sono circa 40 citazione del sostantivo Asherah (‘SHRH, אשרה). Ma sono state mascherate.
Ecco alcuni esempi:
Geremia, 7,17/18 “Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo…
 Geremia, 44:17 “…bruceremo incenso alla Regina del cielo e le offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme…
Geremia, 44,18/19 “…allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità; ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.
E le donne aggiunsero: Quando noi donne bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?”

Abbiamo detto più sopra come Asherah nel libro di Geremia venisse definita “Regina dei cieli” esattamente come si presentò l’entità riconosciuta universalmente come la Madonna di Fatima. Bene, a partire da questa premessa, siamo certi che l’entità apparsa fosse davvero la madre di Gesù Cristo? Ella ha parlato di un figlio, adirato nei confronti degli uomini per i loro comportamenti… sembrerebbe essere Enlil, oppure Enki, deluso dal mancato raggiungimento del suo progetto di sviluppo della civiltà umana, iniziato subito dopo il Diluvio.
La Madonna di Fatima potrebbe allora essere stata Ishtar? Inanna? O addiritura Nammu, che nei miti sumeri si rivolge al fratello Enki dicendo: «… O fratello mio, svegliati dal mio letto, dal mio sonno, fai ciò che è saggio, modella i servi per gli Dei, affinché possano produrne il loro pane…»

O ancora potrebbe essere la nostra Asherah, moglie e madre di Yahweh, un Elohim adirato da migliaia di anni per un torto subito decine di migliaia di anni fa, subito dopo il Diluvio. Un errore di valutazione da parte di Enki ed Enlil che costò la vita a più di 35 milioni di persone, uomini, donne, bambini uccise durante le guerre di Yahweh. Tante sono le vittime dei genocidi perpetrati direttamente dal “dio” adorato da tre miliardi di persone…

Che i templi israeliti fossero adibiti al culto contemporaneo di diverse divinità risulta dalla Bibbia, dove questo sacrilegio viene spostato a tempi recenti per essere attribuito alla corruzione del popolo ebreo (Geremia, 7:30) e specialmente di alcuni re (2Cronache, 28:1; Geremia, 32:34).
Il fatto, però, risale almeno a circa il 700 aC ed è attestato da prove archeologiche (cocci e graffiti su intonaco, in cui Yhwh viene invocato insieme ad altri dèi) e dalle immagini trovate nel tempio di Taanach, dove è rappresentata la coppia divina Yhwh-Asherah. Intorno al 400 aC, nel tempio di Elefantina Yhwh era tranquillamente adorato insieme a diverse divinità cananee, senza che le autorità di Gerusalemme muovessero obiezioni.
Del resto, di tutte le popolazioni cananee, compresi i Giudei e con la sola eccezione dei Fenici, non si sa praticamente nulla. Il loro contributo all’enorme patrimonio archeologico del Vicino Oriente consiste in pochissimi bronzetti votivi, in figurine di una donna munita di tamburello ed in grossolane statuette che vengono interpretate come immagini della dea Asherah (la moglie di Yhwh).
 La coppia Yhwh-Asherah è in un tempio di Taanach (Israele settentrionale). 

In breve, l’invenzione del monotesimo ebraico dalle divinità cananee ha portato con sé anche Asherah; consorte di El, moglie di Yahweh. La sposa del Dio di ebrei e cristiani.

FONTE ==> http://www.progettoatlanticus.net/2013/04/la-moglie-di-yahweh.html

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