COMUNICARE CON I GATTI

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COMUNICARE CON I GATTI

Gli animali “sentono”, “vedono”, “comunicano” con altri sensi. Numerosi esperimenti incruenti dimostrano come gli animali percepiscano in modo nitido gli avvenimenti anche se “privati” dei normali sensi.
Vi sono montagne di prove che indicano le capacità extrasensoriali degli animali: animali domestici che sanno quando il padrone muore o è in pericolo anche se è lontano centinaia di chilometri; capacità di leggere nella mente; predizioni di terremoti, temporali e perfino bombardamenti molto tempo prima che abbiano luogo; capacità di attraversare un continente alla ricerca del padrone perduto; il loro ritorno dall’aldilà per avvisare i padroni di un pericolo; perfino preveggenza, come nello strano caso di Missie, il Boston Terrier che sapeva contare e dialogare con gli esseri umani secondo un linguaggio convenzionale.
Sono poteri che pochi di noi, la razza “superiore” del pianeta, possiedono. E forse gli animali fanno uno sforzo maggiore per comunicare con noi di quanto noi ne siamo consapevoli, e la maggior parte dei loro messaggi non ricevono mai la nostra attenzione.
COMUNICARE CON I GATTILa capacità degli animali a trasmettere e a ricevere messaggi telepatici, è una proprietà acquisita dell’organismo animale che precede la coscienza sensoriale. La telepatia potrebbe spiegare l’improvviso cambio di direzione di uno stormo d’uccelli che volano assieme, e potrebbe anche aiutarci a capire come mai cani e gatti sono in grado di ritrovare i loro padroni anche a grandi distanze, in luoghi dove non sono mai stati.

A coloro che convivono con cani e gatti si dà il seguente suggerimento: per abituare il vostro beniamino a capire la parola seduto, per esempio, chiedetegli di sedersi mentre lo visualizzate in quella posizione. Presto l’animale risponderà al “comando”, se lo desidera, quando avrà ricevuto l’immagine da voi. Mentre viene dato questo tipo di istruzione, avviene un tipo di comunicazione ESP, ovvero si conversa nel linguaggio degli animali. Quando diventerete abili, diventerà naturale “chiacchierare” col vostro Gatto (attraverso le immagini ESP). I Gatti, più di qualsiasi altro animale, sono in grado di leggere nel pensiero e di comunicare a livello inconscio con gli esseri umani, ma accade solo quando le onde elettromagnetiche di entrambi coincidono.

Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi “stati di coscienza”. Nell’arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno, tuttavia anche gli stati di coscienza “straordinari” fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente “creativi”, insolitamente “intuitivi”, eccezionalmente “lucidi”, profondamente “rilassati”.
Ordinari o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all’incessante attività elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso onde elettromagnetiche, le onde cerebrali, appunto.

La frequenza di tali onde, calcolata in cicli al secondo, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato, e può essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde inquattro bande, che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse “attività del cervello”.

Tutti noi, anche se ignari, siamo dotati di uno strumento eccezionale che emette e capta onde elettromagnetiche. Uno strumento che, chiamato in gergo “corna del cervello”, rappresenta la proiezione della forza psichica al di fuori del corpo. Gli stati delle onde elettromagnetiche nell’uomo si dividono in:

Onde Delta (Centro di Potere Psichico)
ONDE DELTAStato di Coscienza: Sonno Profondo
Hanno una frequenza tra 0,1 e 4 Hz, e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell’abbandono totale; in questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.
Come le Theta, sono l’elettricità nervosa del Centro di Potere Psichico, o della personalità inconscia.

Onde Theta (Potere Psichico)ONDE THETAStato di Coscienza: Sonno (REM)
La loro frequenza è tra i 4 ed i 8 Hz, e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna).
Nelle attività di veglia le onde Theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche.

Onde Alfa (Mente Subcosciente)ONDE ALPHAStato di Coscienza: Dormiveglia (Stato Alfa)
Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz, e sono associate ad uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero.
Le onde Alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell’attività cerebrale di chi è impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji. Esse sono l’elettricità nervosa del subcosciente, ovvero l’elettricità nervosa della personalità subconscia.

Onde Beta (Mente Cosciente)ONDE BETAStato di Coscienza: Veglia e Attenzione.
Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz, e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde Beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda.
Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde Beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l’esecuzione rapida di azioni.
Nei momenti di stress o di ansia, le Beta ci danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi. Sono l’elettricità nervosa della mente cosciente, cioè delle regioni dei sensi e dei muscoli del cervello. Esse sono anche l’elettricità nervosa della personalità conscia.

Onde Gamma (Potere Psichico Profondo)ONDE GAMMAStato di Coscienza: Iperattività.
Onde eccezionali, le onde Gamma sono le onde cerebrali del medium in «trance», e provengono dal Potere Psichico. Esse hanno una frequenza da 30 a 90 Hz e sono rarissime, sono l’elettricità nervosa della personalità totalmente inconscia.

ONDE CEREBRALI

I Gatti viaggiano sulle onde Alfa che, come abbiamo visto, altro non sono che uno stato di dormiveglia, esse sono proprie dello stato di leggero dormiveglia e di molte delle pratiche di auto-aiuto (autoipnosi, meditazione, training autogeno, e via dicendo).
Le Streghe “vivono” sempre questo stato, generalmente, ecco perché comunicano con i Gatti e sono loro più “affezzionati” amici (famiglio).
La frequenza delle fusa dei Gatti coincide con il limite di 30 Hz, circa, delle onde Beta.
In base ad un articolo del 18 Marzo 2001 del Telegraph di Londra di David Harrison:

“Le fusa dei gatti hanno un meccanismo naturale curativo … tra 27 e 44 Hz … sono le frequenze dominante per un gatto domestico, e 20/50 Hz per il puma, ocelot, serval, ghepardo e caracal.
Questi dati confermano che l’esposizione a frequenze di 20/50 Hz rinforza le ossa umane e le aiuta a crescere. Quasi tutti i gatti fanno le fusa, inclusi leoni e ghepardi, non le tigri.”

Comunque, in base alle informazioni sulla Tigre del Bengala:

Le tigri (del Bengala) fanno le fusa. I gatti domestici fanno le fusa quando inspirano ed espirano, le tigri fanno le fusa solo quando espirano. … Il ruggito della tigre del Bengala può essere sentito a 2 miglia di distanza. … La tigre Siberiana, cugina della tigre del Bengala, è il gatto più grande del mondo.”


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FONTE ==>> https://giardinodellefate.wordpress.com/creature-magiche/il-gatto/

I GATTI HANNO POTERI PARANORMALI SECONDO SHELDRAKE

I GATTI HANNO POTERI PARANORMALI SECONDO SHELDRAKE

I GATTI HANNO POTERI PARANORMALI

SECONDO SHELDRAKE

I gatti hanno poteri paranormali: lo dice uno scienziato!
Che fossero animali a dir poco sorprendenti, dotati di una personalità ricca di sfumature e di una sensibilità spiccata ce n’eravamo accorti da tempo. Che avessero un’intelligenza fuori dal comune, paragonabile a quella umana, per i gattofili non è un argomento nuovo. Che sappiano consolarci nei momenti più tristi e riescano a percepire le nostre emozioni lo si sapeva.

Ma che addirittura potessero avere dei poteri paranormali questo no, non ce l’aspettavamo!
rupert sheldrakeNon si tratta dell’ultima trovata del web, di una pubblicità o del “fanatismo” del primo “gattaro” di turno. Questa tesi è stata dimostrata da Rupert Sheldrake, un biologo della Cambridge University secondo cui gatti e cani avrebbero dei poteri di chiaroveggenza e sarebbero in grado di percepire in anticipo emozioni e stati d’animo dei loro cari.
Secondo lo scienziato cani e gatti riuscirebbero anche a percepire il momento in cui al proprio padrone succede qualcosa di particolarmente brutto, come ad esempio un incidente o addirittura la morte.

Il dottor Sheldrake, a supporto della sua teoria, ha raccolto una serie di storie e testimonianze. Una in particolare narra di una sua vicina di casa, vedova, con un figlio marinaio. Il giovane aveva l’abitudine di tornare a casa senza avvisare, per non fare preoccupare la madre in caso di eventuali ritardi. Il loro gatto, molto affezionato al suo giovane padrone, riusciva a prevedere il suo arrivo e già un paio d’ore prima che facesse la sua comparsa, il gatto se ne stava seduto sullo zerbino ed iniziava a miagolare. Secondo quanto raccontato dallo studioso, il gatto non ha mai sbagliato nelle previsioni e sistematicamente dopo un paio d’ore la massimo il suo padroncino faceva ritorno a casa e suonava il campanello.
“Questa fantastica dote potrebbe aiutare l’uomo a prevedere e quindi prevenire delle catastrofi naturali quali terremoti e tsunami” ha dichiarato lo scienziato.I GATTI HANNO POTERI PARANORMALI SECONDO SHELDRAKE

E voi cosa ne pensate? Avete mai riscontrato questa dote nel vostro micio?


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FONTE ==>> http://www.amoremiao.it/2779-i-gatti-poteri-paranormali-dice-scienziato/

L’ESOTERISMO DEL GATTO

L’ESOTERISMO DEL GATTO

L’ESOTERISMO DEL GATTO

Il micio è da diecimila anni compagno e amico dell’Uomo, ma i poteri che contraddistinguono questo piccolo carnivoro sono ancora tutti da scoprire.L'ESOTERISMO DEL GATTO

Chiunque ami i gatti sa che questi piccoli felini sono esseri viventi straordinari, capaci di sentimenti e condotte incredibili. Hanno comportamenti eccezionalmente comici che li rendono irresistibili ma compaiono spesso anche in vicende eroiche ai limiti dell’irreale. I poteri definiti impropriamente “magici” rendono questo animale domestico un vero mistero casalingo.

Il gatto infatti è un predatore abilissimo, dotato di capacità fisiche stupefacenti e in parte comunemente note.
gatto saltaBenché si tratti di uno dei più piccoli carnivori della Terra, il gatto è capace di saltare da fermo fino a tre metri d’altezza; può correre raggiungendo punte di cinquanta km orari ed effettuare salti di cinque-sei metri in orizzontale, può cadere da quindici metri senza grossi danni, è in grado di vedere nel buio attraverso “occhi sensibilissimi”, ed è dotato di “baffi-radar” (le vibrisse) in grado di farlo muovere nei cunicoli senza luce nel più assoluto silenzio, grazie ai cuscinetti carnosi posti sotto le zampe.
Le unghie sono sempre affilate grazie alla caratteristica di essere retrattili e hanno la potenza di coltelli. Udito incredibile (in grado di percepire il respiro di un topo a decine di metri sottoterra), olfatto paragonabile a quello di un cane benché soltanto a distanza ravvicinata completano il quadro di una macchina da guerra progettata per cacciare.

Se in natura il gatto selvatico è un animale solitario perché può trovare facilmente anfratti e rocce in cui ripararsi, il gatto addomesticato, nelle più pericolose città, invece ha sviluppato una vita sociale basata su Colonie Feline che possono comprendere decine e decine di individui, che si proteggono e si accudiscono a vicenda. colonia felinaLa vita casalinga in una famiglia umana altro non è che la riproposizione della società base del gatto, quella della mamma gatta che alleva i suoi cuccioli. Nella colonia felina il componente più importante sarà la femmina più anziana; nelle famiglie umane il capofamiglia sarà la persona che si occupa di preparare i pranzi (solitamente, la donna di casa).
Questo atteggiamento matriarcale ha fatto sì che il gatto storicamente fosse apprezzato maggiormente in quelle società più aperte e tolleranti nei confronti della donna, venendo ferocemente avversato in quelle più patriarcali.

Storicamente la sua incredibile giocosità e le sue prestazioni fisiche hanno incantato gli esseri umani fin dalla Preistoria e almeno da diecimila anni scheletri di gatti accompagnano quelli di esseri umani, anche se vi è il dubbio che un primo addomesticamento fosse già praticato dai Neanderthal circa 150mila anni fa.
Il fatto che popolazioni preistoriche umane dedite ai culti sacri alla “Dea Madre” avessero avuto, in tempi remoti, un rapporto forte con il gatto, è importante perché costituì una base culturale, in cui le prime società organizzate, svilupparono un forte legame religioso con questo bellissimo mammifero.

bastetIn Egitto, in Mesopotamia, in India ma anche nel Mediterraneo, tutte le società matriarcali primigenie iniziarono ad adorare il gatto come animale divino. L’esempio per eccellenza sicuramente è quello dell’Egitto, in cui il gatto era personificazione della Dea Bastet. Bastet era alter-ego di IsideHathor, quindi a tutti gli effetti la Dea Madre nel suo aspetto più dolce e materno, contrapposto alla forza spaventosa della Dea-leonessa Sekhmet.
Mentre questa rappresenta la crudeltà più incontrollabile, la mamma gatta Bastet viene raffigurata come una figura umana con la testa di gatto, con ai piedi una cesta piena di adorabili gattini.

Chiunque abbia avuto la fortuna di avere una gatta con i piccoli, sa che il sentimento di protettività assoluto della mamma gatta è qualcosa che non può che commuovere l’essere umano, una specie che analogamente ai felini presta moltissime cure alla prole.
mamma gatta

La mamma sviluppa verso i micini un rapporto simbiotico, quasi che la loro esistenza possa essere più importante della sua. In un ambiente naturale in cui solitamente l’istinto di conservazione è più forte di quello materno, salvo rare eccezioni, il gatto in questo senso diventa davvero un esempio di amore assoluto, come quello che prova la Dea Madre verso i suoi figli.

Anche in Estremo Oriente, specialmente nel Sud-Est asiatico, il gatto divenne un campione di sacralità diventando, anche grazie alle sue doti occulte paranormali, un tramite con la divinità.
Ancor oggi i siamesi sono sacri in Thailandia, per non parlare della razza del Sacro di Birmania, allevato da millenni nei monasteri buddhisti.

Un altro popolo che ebbe grande amore verso i gatti fu quello dei Fenici (e prima ancora i loro mentori, i Micenei), che adottarono i gatti a bordo delle loro navi. Iniziò qui il legame tra il gatto e il mare, elemento odiato da tutti i felini eppure uno dei fattori chiave che contribuì alla sua diffusione mondiale.
Il gatto selvatico africano infatti, addomesticato in Egitto, fu diffuso in tutta l’area mediterranea dalle navi che trasportavano merci già in tempi remoti. In Europa si fuse con il gatto selvatico europeo e qui, in epoche più recenti, fu ampiamente apprezzato anche dai Romani, fortemente patriarcali ma anche assai pratici nella mentalità, che lo impiegarono per la custodia dei granai, analogamente a quanto accadeva in Egitto e in Mesopotamia.
Il gatto “romano” visse un momento di gloria durante l’Impero, quando da animale da cortile divenne un elemento di decoro dello sfarzo imperiale. I Romani anche in questo caso copiarono le usanze orientali, in quanto da secoli in Persia e in India il gatto era partecipe della vita di sovrani e nobili, per via della sua intrinseca bellezza ed armonia.
Selezioni e accoppiamenti mirati crearono razze nuove e indubbiamente da animale utile ed evocativo della Dea Madre, il micio divenne anche uno status-symbol di lusso e prestigio.

gatti e stregheIn Oriente questo atteggiamento rimase fino a tempi moderni; in Europa invece il gatto divenne, a seguito degli assurdi strali dell’Inquisizione, un simbolo del Male, del Satanismo, delle Streghe.
Le Streghe sono state ideologicamente create dal Cristianesimo come figure negative, mentre al contrario erano sacerdotesse pagane, erboriste e guaritrici naturali che furono colpite nella loro condizione per realizzare il duplice scopo di estirpare il paganesimo e fornire al popolo sottomesso un capro espiatorio in cui incanalare le loro ansie e le loro paure.
Parimenti il Satanismo fu creato a tavolino come una religione del male da quella stessa Inquisizione che ipocritamente si faceva portabandiera degli ideali cristiani di amore e tolleranza: un atteggiamento criminoso che ancor oggi ha le sue vittime sacrificali in quei gatti neri che nelle notti attorno alla festa di Ognissanti, il 1° Novembre, vengono massacrati a migliaia dagli adoratori del presunto diavolo, figura ancora una volta inventata di sana pianta da un Cristianesimo degenerato come quello medievale. (Sembra assurdo, ma le associazioni animaliste arrivano al punto di non dare in adozione i gatti neri randagi nelle settimane precedenti questa ricorrenza).

La persecuzione cristiana contro i gatti raggiunse livelli assurdi a partire dalla metà del ‘200, quando vi fu un’estremizzazione della Chiesa contro le pratiche esoteriche, dovuta alla Crociata contro gli Albigesi in cui la Chiesa Romana vide il suo predominio in Occidente messo in pericolo dall’Eresia Catara. Questa radicalizzazione a cuì i contrasti con tutto quanto veniva percepito come una minaccia alla diffusione del Cristianesimo e i gatti finirono nel mirino come esponenti terreni di Satana. Per quanto assurda sia questa considerazione, vennero scritti trattati sulla pericolosità dei gatti, specialmente quelli neri. E così, milioni di felini in tutta Europa vennero rastrellati, uccisi bruciati in massa in enormi roghi nella festa di San Giovanni, il 26 giugno. Una data che come Halloween era una festività pagana legata alla vita e alla fecondità…

Un insulto all’Antica Religione e alla sacralità del simbolo, ma più ancora uno sterminio indiscriminato che ha portato il gatto domestico medievale all’estinzione totale. Il risultato? L’assenza di predatori specifici consentì la proliferazione del ratto nero, un roditore vorace e prolifico che proveniva direttamente dall’Asia portando con sé il terribile morbo della Peste Nera. Questa malattia, che ebbe tassi di mortalità altissimi, si diffuse inizialmente dall’assedio di Costantinopoli da parte di soldati saraceni, che portarono in quell’area i ratti contagiati; una nave genovese, con a bordo i roditori infetti, diffuse il morbo in vari porti.

Grazie alla sporcizia, le condizioni di malnutrizione e l’assoluta assenza di norme igieniche, la Peste Nera spopolò il continente europeo in meno di tre anni, uccidendo venti milioni di persone. L’antidoto fu anch’esso portato dall’Oriente: navi veneziane reintrodussero il gatto andandolo a recuperare direttamente a Bagdad, cuore deli regni musulmani che avevano imparato ad amare i gatti dall’Egitto.

MUEZZAE’ infatti risaputo che Maometto avesse una gatta chiamata Muezza a cui voleva un bene infinito e seguendo il loro Profeta i fedeli islamici presero l’abitudine di ospitare i gatti nelle proprie case.
I gatti soriani derivano il nome dal quartiere siriano della città, Sorian: le caratteristiche erano quelle che siamo abituati vedere nei gatti comuni, con un mantello grigio o marrone tigrato. Non a caso il termine inglese con cui si descrive questa tigratura, “tabby“, deriva dal nome stesso della regione di Bagdad, Attabiyah, che designava nel Medioevo l’attuale Irak.
Introdotto in Europa, il gatto tabby si accoppiò con quei pochi esemplari selvatici non ancora sterminati e in poco tempo riacquistò la sua diffusione originaria. Ma non è un caso che ai picchi di intolleranza e brutalità dell’Inquisizione e delle cacce alle streghe protestanti del Nord Europa faceva riscontro una maggior proliferazione delle epidemie di peste…

Ma perché questa paura, questo terrore dei vertici ecclesiastici per i gatti?
Si tratta dell’ennesima ipocrisia, perché al sicuro nei loro conventi i monaci cristiani allevavano gatti eccezionali come i Certosini che facevano della caccia al topo la loro particolare abilità. Ma al di fuori dei monasteri, la Chiesa temeva nel gatto il suo aspetto magico, la sua capacità di vedere l’invisibile e quindi di essere un valido ausilio nelle pratiche occulte. Come sostenevano gli Egizi, il gatto pare vedere gli spiriti dei morti (chiunque abbia un gatto può riferire come il micio di casa, sonnacchioso e pigro, qualche volta alzi lo sguardo, addirittura a volte ringhi o soffi furiosamente, verso qualcosa che il padrone non scorge). gatto e orbsFantasie del felino, sogni ad occhi aperti? Non proprio. La capacità che i mici riescano a vedere con i propri occhi quel particolare fenomeno che è costituito dagli Orbs, le sfere che appaiono nelle fotografie realizzate con le macchine digitali o con le pellicole più sensibili, è facilmente dimostrabile. Esistono varie foto che mostrano il gatto osservare con curiosità e interesse in direzione delle sfere Orbs, peraltro invisibili all’Uomo. Com’è possibile? Se si trattasse di un difetto ottico dovuto al pulviscolo, come sostengono gli scienziati, come potrebbe il gatto dimostrare interesse o paura per un semplice granello di polvere? Se viceversa si trattasse di entità diverse, non necessariamente spiritiche ma anche solo energetiche, allora la speciale abilità del gatto di percepire vibrazioni e frequenze ignote all’uomo potrebbe spiegarsi in termini scientifici. La particolare sensibilità sensoriale consentirebbe al micio di vedere oggetti e fenomeni che i sensi umani, non particolarmente sviluppati, non riescono a percepire. Non è detto che ciò che non si vede non debba esistere: solo perché gli scienziati non hanno gli strumenti per osservare un fenomeno, non vuol dire che non esista, come invece stupidamente molti di questi soloni affermano. questo potrebbe spiegare una serie di abilità specifiche del gatto, come la sua empatia. Sempre chi possiede un micio ha sicuramente sperimentato che quando non si sta bene, il nostro amico in qualche modo lo “senta” e cerchi di trasmettere energia alla parte malata. Esempio classico è un mal di stomaco, un disturbo intestinale: ecco che il nostro felino si accoccola sulla pancia, donandoci un calore e una sensazione di benessere incredibile. Non a caso oggi si utilizza questa empatia per la celebre Pet Therapy, che cura con successo svariati malanni anche psichici.

reticolo-di-hart

Non è il solo potere che dispone la nostra meraviglia a quattro zampe: caso unico tra gli animali, il gatto cerca di dormire sopra i cosiddetti Nodi di Hartmann, ossia quelle particolari intersezioni delle linee del campo magnetico terrestre che avviluppano tutto il pianeta a intervalli regolari.
Se un uomo sostasse a lungo sopra uno di questi nodi, proverebbe una sensazione di spossatezza: non così il micio, che sembra al contrario rilassarsi in questi nodi evitati da tutti gli altri animali. Perché? Questa percezione del magnetismo è nota in tanti animali, come ad esempio tutti i migratori. Ma il gatto fa di più, è come se fosse in connessione con l’Energia Oscura che permea tutto l’Universo. E’ questo il segreto dei gatti? E’ questo il calore curativo che ci trasmette quando stiamo male? Se pensiamo che questa energia, teorizzata e dimostrata attraverso calcoli matematici ma non ancora avvistata per il già citato deficit sensoriale degli esseri umani, è in relazione con i riti magici ancestrali legati al concetto della Dea Madre, si comprende come gli Egizi avessero potuto divinizzare il gatto come esponente terreno della stessa divinità femminile universale.

Ma in tutto questo, quali sono le conseguenze pratiche? Da un lato, occorre considerare il micio come un essere evoluto, intelligente e sensibile, forse anche più dell’Uomo a livello emotivo. Per tale motivo occorre trattarlo in maniera sempre rispettosa e riverente, comportamento peraltro che si dovrebbe tenere con tutti gli esseri viventi. E dall’altro osservare le sue sfumature e imparare a percepire i mondi sottili, le dimensioni invisibili che ci circondano.


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FONTE ==>> http://renovatio-zak.blogspot.it/2015/02/il-gatto-e-lesoterismo.html

3′ ILLUMINAZIONE

3′ ILLUMINAZIONE

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– Una questione di Energia –

“Ci renderemo conto che ogni cosa è generata da un’energia divina che tutti cominciano a percepire e a comprendere.”

La Terza Illuminazione avviene quando cominciamo a renderci conto che l’univer­so in cui viviamo è composto di energia dinamica, e non di semplice materia. Quindi iniziamo e riusciamo a percepire/intuire che tutto ciò che esiste è “energia sacra”.
Scopriamo finalmente che c’è un’altra fonte dentro di noi, e che dobbiamo connetterci con essa aprendoci completamente, e così il modo in cui vediamo il mondo cambia. Ma dobbiamo credere che questa esperienza possa avvenire, dobbiamo aprirci all’idea che ci sia qualcosa di più, che è proprio di fronte ai nostri occhi.

E così, dopo aver trovato questa fonte potremmo sentire e percepire questa energia e scoprire così che possiamo assorbire quest’energia sacra che si irradia da tutto ciò che ci circonda, in particolare dalla bellezza; e possiamo anche proiettarla concentrandoci nella direzione scelta («dove va l’attenzione, l’energia scorre») influenzando altri sistemi ener­getici e aumentando la velocità con cui si verificano le coinci­denze nella nostra esistenza.

Questa energia è “l’Aura”, o “alone luminoso”, (parola che deriva dal greco alos «corona»), e denota un sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonderebbe e animerebbe tutti gli esseri viventi (persone, animali e piante) come una sorta di bozzolo o alone, capace di riflettere l’anima dell’individuo cui tale aura appartiene, e di sopravvivere al decadimento della sua vita biologica.
Hai presente le aureole che i pittori un tempo dipingevano sulle teste dei santi? persi che se le inventassero o le vedessero davvero? E’ l’energia! E rivela ciò che facciamo agli altri.



Un piccolo esperimento che puoi fare è avvicinare le dita. Adesso osserva lo spazio tra le due dita. quando l’immagine si sfoca, che cosa vedi? guarda attentamente. Le dita ora sono fuori fuoco. cosa vedi adesso?
E’ come un filo di fumo. E’ l’energia!
Guardati attorno ora. Osserva una pianta; lei non si sforza di far succedere qualcosa, lasciati andare anche tu, osserva bene la pianta, la sua bellezza, i colori, il modo in cui spicca tra le altre. Inspira profondamente, vedrai tutta la vera bellezza.  ( (PER VEDERE ALTRE TECNICHE =>CLICCA QUI<= ))

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