Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia. 

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Dio odia le donne, di questo non c’è dubbio.
Dallo stesso momento in cui Dio decide di creare la donna, inizia il lungo, doloroso e degradante percorso della donna attraverso le linee della Bibbia.

Il Pentateuco ha centinaia di versi che offendono direttamente il genere femminile. 

Qui nomineremo il più noto e influente:

Genesi 2

21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una
delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. 23 Allora l’uomo disse:
“Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta”.

Come vediamo, la donna non è più che un “pezzo” del corpo dell’uomo. Un pezzo di lui. Qui viene creato un simbolismo implicito che lega le donne agli uomini come dipendenti da loro. Come “sei un pezzo di me”, sei “Mio”, di “me” proprietà. Un oggetto di mio possesso.


Genesi 3

16 Alla donna disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà”.

Ingiustamente Dio condanna la donna a soffrire di dolore fisico a causa del suo “errore” di mettere in discussione i comandi divini, ossia di non prendere il frutto proibito. La donna soffrirà di dolori del parto, ma l’uomo non impone alcuna sofferenza fisica, a parte il sudore per procurarsi il cibo. In questo modo la donna perde l’opzione di “nascite senza dolore”!

E, naturalmente, “Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà “, inoltre punisce la donna legando il suo desiderio all’uomo e sottoponendola al mandato e alle disposizioni maschili. La donna non ha scelte da sola, è l’uomo che decide per lei. Altre versioni bibliche dicono l’espressione “e il tuo desiderio sarà per tuo marito” o “La tua volontà sarà soggetta a quella di tuo marito”. Quando esce la prima donna dell’Eden, lei ha già sulle sue spalle la balla del maschilismo che sarà ereditata anche dalle donne di oggi.


Genesi 17:10

10 Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tuadiscendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio.

Come vediamo, qui Dio stabilisce un’alleanza con l’uomo attraverso il sanguinoso rito della circoncisione . Non c’è patto tra Dio e la donna. Ovviamente non ci può essere, la donna è subordinata all’uomo per essere un pezzo di lui. Non ha gli stessi diritti. 

Altre religioni come l’Islam eseguono una carneficina simile alla circoncisione ebraica: l’orribile “ablazione femminile” a cui le ragazze vengono rimosse il clitoride e le piccole labbra. Tutto ciò con l’intenzione di non sentire il desiderio sessuale come l’uomo. Questo viene fatto su una pietra senza la minima asepsi e molte ragazze innocenti muoiono per infezione e setticemia. Quelle che sopravvivono sono condannate a una vita sessuale frustrante e senza desiderio o divertimento. Ecco come sono gli Dei … odiano le donne.


Genesi 19

1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma … 2 E disse: “Miei signori, venite in casa del vostro servo … 4 Non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, … si affollarono intorno alla casa, …
5 Chiamarono Lot e gli dissero: “Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!”. 6 Lot uscì verso di loro sulla porta … 7 e disse: “No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora
conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, …

Lot, meraviglioso servitore di Dio che, quando gli abitanti di Sodoma e Gomorra intendono “abusare” dei due angeli, offre (gentilmente) le sue due figlie vergini per essere violentate. Molto affettuoso questo padre. 

Perché non è stato offerto uno dei tuoi figli maschi? … Nooo, meglio le figlie! Perchè sono inferiori!


Esodo 20:17

17 Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.

In questo grande comandamento biblico, la donna è qualificata come oggetto di proprietà dell’uomo, anche al di sotto di una casa e di uno schiavo, e allo stesso livello degli animali della fattoria.        ….. Questo non è sorprendente?!


Esodo 13

13 Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto; … Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi figli

Esodo 34

19 Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio,… 20 … Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.

In questi due versi, la preferenza di Dio per i “maschi” è più che ovvia. Bisogna offrire a Dio il primogenito “Maschio” … le femmine no. Dio non li vuole!


Esodo 21

7 Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8 Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. ….  9 Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10 Se egli ne prende un’altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. 

Capisci caro lettore che crede “all’amico”? Il verso non solo appoggia e sostiene la schiavitù e la vendita delle donne, ma ella deve sottostare alle regole dei maschi… e di Dio! Nessuna libera scelta!


Esodo 22

15 Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagherà la dote nuziale ed essa diverrà sua moglie. 16 Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle vergini.

È incredibile Se qualcuno imbroglia una ragazza vergine e fa sesso con lei … Dio la costringe a sposarsi !, senza tener conto dei loro desideri o del loro consenso. (Questo vale anche per le donne che vengono violentate?), Ma se il proprietario (scusate, suo padre) non vuole darla a lui, allora viene trattata come l’ennesima merce, e procede a pagare in denaro. Umiliazione più impossibile.


Esodo 22

17 Non lascerai vivere colei che pratica la magìa.

Immagine correlataCOLEI!!… ovviamente!! Un “COLUI” non potrebbe mai praticare la Magia secondo il nostro amorevole Dio! …. quindi…. uccidiamola!


Levitico 12

2 Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; …. 3 L’ottavo giorno si circonciderà il bambino. 4 Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; …. 5 Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane …; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue. 7 Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina … 

Ecco un altra aberrazione di Dio. Se una donna dà alla luce un maschio, ella sarà impura solo sette giorni e trascorrerà 30 giorni di purificazione … perooooo, se si dà alla luce una bambina E ‘sporca due volte!, Vale a dire, due settimane impura e dovrà purificarsi per più di due mesi. L’odio e l’avversione di Dio al genere femminile è così evidente che qui mette anche dei paletti. Lui odia le donne il doppio degli uomini. 


Levitico 15:19

19 Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. 20 Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. 21 Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. 22 Chi toccherà qualunque mobile sul quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. 23 Se l’uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. 24 Se un uomo ha rapporto intimo con essa, l’immondezza di lei lo contamina: egli sarà immondo per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà sarà immondo.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.In questi versetti Dio discrimina le donne per avere una normale funzione fisiologica (le mestruazioni), che in teoria questa funzione è stata data alle donne da Dio stesso. In breve, per fare una cosa normale che Dio stesso ha imposto alle donne quando l’ha creata … la donna è sporca, … e a parte questo, qualunque mobile o giaciglio o sedia ella tocca sarà “immonda”…. quindi GUAI a toccare uno di questi oggetti o a giacere col lei… perchè sarai “immondo” anche tu, e dovrai lavarti per bene!!

Levitico 18:19

19 Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l’immondezza mestruale.

Può essere più arcaico e irrazionale?


Levitico 19:20

20 Se un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera.

Se qualcuno dorme con una donna che è schiava di un altro … saranno entrambi frustati; ma la donna non sarà libera. Non solo giustificano la schiavitù della donna, ma la privano della libertà mentre l’uomo viene liberato.


Levitico 21: 9

9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.

Se la figlia di un prete disonora suo padre … finirà in un barbecue. 


Levitico 27,1-7

1 Il Signore disse ancora a Mosè: 2 “Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno deve soddisfare un voto, per la stima che dovrai fare delle persone votate al Signore, 3 la tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant’anni, cinquanta sicli d’argento, secondo il siclo del santuario; 4 invece per una donna, la tua stima sarà di trenta sicli. 5 Dai cinque ai venti anni, la tua stima sarà di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 6 Da un mese a cinque anni, la tua stima sarà di cinque sicli d’argento per un maschio e di tre sicli d’argento per una femmina. 7 Dai sessant’anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina

Qui vediamo come Dio, senza vergogna, attribuisce un valore all’uomo e un valore alla donna. (che già questo è ripugnante!) Non ci sono dubbi … spiegato con numeri e figure, l’uomo è più prezioso della donna. Le donne valgono il 40% in meno degli uomini. E la differenza è del 50% se la tua età è compresa tra cinque e venti anni. Non c’è dubbio: la donna vale meno di un uomo!


Numeri 30:13

14 Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale essa sia obbligata a mortificarsi.

Questa è una legge mosaica che consente all’uomo di confermare o annullare i voti matrimoniali. In altre parole, l’uomo decide quando annullare un matrimonio. La donna non ha il diritto di decidere nulla. In realtà, l’intero capitolo 30 di Numeri è dedicato a questo privilegio dell’uomo (marito o padre) di annullare il suo matrimonio.


Numeri 31,14-18

14 Mosè si adirò contro i comandanti dell’esercito, … che tornavano da quella spedizione di guerra. 15 Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine? ….  17 Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.

Questo è uno dei frammenti biblici più aberranti e mostruosi che ho letto. In uno dei suoi numerosi massacri, Dio ordina di uccidere tutti i bambini e uccide anche ogni donna che ha conosciuto un uomo. Le vergini rimarranno vive come schiave! La cosa veramente avvilente è … Come hanno fatto i soldati a verificare che le ragazze hanno incontrato il maschio o no? … questo è imbarazzante. Presumo che lo confermi fisicamente. Puoi immaginarlo, caro amico? Un soldato di Dio che controlla ogni ragazza (con le dita, suppongo) se è vergine o no, e se scopre che non è vergine, viene uccisa in flagrante.

Non ci sono parole per descriverlo. Ti fa venire voglia di vomitare.


Deuteronomio 21

11 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d’aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla
prendere in moglie, te la condurrai a casa. 12 Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, 13 si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie. 14 Se in seguito non ti sentissi più di amarla, la lascerai andare a suo piacere, ma non potrai assolutamente venderla per denaro né trattarla come una schiava, per il fatto che tu l’hai disonorata.

Ecco un altro frammento biblico umiliante e sessista. Dio concede all’uomo di prendere una donna che gli piace tra i prigionieri (come in una vetrina di un centro commerciale) e se in seguito non gli piace più , la butta via. È così semplice! Come un prodotto in vendita con una garanzia, l’uomo può restituire il suo acquisto se non soddisfa più la sua qualità. Certo, non puoi venderlo … è un prodotto usato.     …….Incredibile!


Deuteronomio 22

13 Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, la prende in odio, 14 le attribuisce azioni scandalose e diffonde sul suo conto una fama cattiva, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non l’ho trovata in stato di verginità, 15 il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità della giovane e li presenteranno agli anziani della città, alla porta. 16 Il padre della giovane dirà agli anziani: Ho dato mia figlia in moglie a quest’uomo; egli l’ha presa in odio 17 ed ecco le attribuisce azioni scandalose, dicendo: Non ho trovato tua figlia in stato di verginità;

ebbene, questi sono i segni della verginità di mia figlia, e spiegheranno il panno davanti agli anziani della città. 18 Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo castigheranno 19 e gli imporranno un’ammenda di cento sicli d’argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d’Israele. Ella rimarrà sua moglie edegli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita. 20 Ma se la cosa è vera, se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, 21 allora la faranno uscire all’ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso
un’infamia in Israele, disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te

Risultati immagini per verginità lenzuoloPiù bizzarro e degradante non può essere. 

Se il marito appena sposato dopo essere stato con sua moglie presume che non era vergine … i genitori rimuoveranno le lenzuola dal letto nuziale e lo esporranno come una bandiera alla loro casa. Se ha sangue (che secondo questi esseri arcaici è un segno inconfondibile di verginità) significa che l’uomo ha mentito e deve pagare una multa. Ma se lei non ha sangue, vuol dire che non era vergine e prendono la donna come bersaglio per le pietre e lei è orribilmente lapidata.

Tu, amico lettore, dovresti sapere che il sanguinamento NON è un segno inequivocabile della verginità. Ci sono ragazze che con forti esercizi fisici rompono l’imene; o anche a volte sono nate senza esso. Quanti giovani innocenti saranno morti ingiustamente per questo ?, inoltre accade il contrario, molte donne sanguinano durante l’atto sessuale anche se non sono più vergini.

Vediamo anche l’enorme differenza nel trattamento tra l’uomo e la donna … per l’uomo, solo una piccola multa; invece, alla donna viene offerta una solenne pioggia di pietre.

In poche parole: La Bibbia ordina di uccidere tua moglie se risulta che non è vergine!

Maschilismo e ignoranza al suo meglio!


Deuteronomio 24

1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. 2 Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito 3 e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa …

Chi ha detto che Dio non permette il divorzio? … Certo che lo permette!

Se la persona appena sposata vede qualcosa che non gli piace di sua moglie, scrive semplicemente su un foglio che la ripudia, glielo dà in mano e la butta fuori di casa … (!!!!!) così semplice. Lo sai, caro amico lettore … se non ti piace tua moglie (per niente, non importa) basta scrivere su un pezzo di carta che non ti piace più e metterlo per strada … Dio approva!!


Deuteronomio 25

5 Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato; 6il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello morto perché il nome di questo non si estingua in Israele.

Questa è la famosa legge del “Levirato”; dove, senza consultare l’opinione della donna, quando il marito muore viene consegnata al fratello del defunto (suo cognato). Non solo la donna ha a che fare con il dolore della morte del suo defunto marito, ma è anche data a suo cognato. La tua opinione non conta!


Deuteronomio 25

11 Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell’uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose, 12 tu le taglierai la mano e l’occhio tuo non dovrà averne compassione.

Questo non è solo sorprendente e vergognoso, ma in parte è anche divertente. Se una donna va a difendere il marito in una rissa, e accidentalmente tocca il pene di uno di loro, allora gli verrà tagliata la mano. Riesci a immaginare la situazione?

– Aspetta … fermiamo il combattimento per un momento. – Cosa è successo? – Tua moglie ha toccato il mio pene. – Ahhh, fammi tagliare la sua mano e torniamo a combattere. …. !!!!


Versi come questi sono molto frequenti nel Pentateuco. Scriverli tutti sarebbe estenuante e inutile. Questi sono solo alcuni esempi. Penso che il punto sia provato. Dio è macho e misogino.

Perché Dio odia le donne. La Misoginia nella Bibbia.Ricorda amico lettore credente, che tutto il Pentateuco è stato scritto presumibilmente da Mosè e ispirato da Dio. Perfino Dio detta direttamente molte di queste leggi umilianti e assurde. E naturalmente … lo sai già, ma lo ripeterò: Dio è immutabile; Dio non cambia. Dio è lo stesso ieri oggi e sempre. Se Dio era un misogino e un violentatore di donne nel passato … dovrebbe continuare ad essere oggi. Non lo dico io, la stessa Bibbia e Dio stesso lo afferma.

Che disgrazia è essere una donna agli occhi di Dio!

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Fonte: http://ateismoparacristianos.blogspot.com

ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

ENUMA ELISH

IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

Le parole Enûma Eliš o Enuma Elish, equivalgono alle prime parole del poema “Quando lassù…”.
E’ un poema Teogonico e Cosmogonico, in lingua accadica, appartenente alla tradizione religiosa babilonese, che tratta in particolar modo il Mito della Creazione e le Imprese del Dio Marduk.
E’ il testo scritto più antico mai documentato sulla creazione e, invece di essere annoverato tra i più validi testi di studio, viene censurato e dimenticato come tutta l’Epica Babilonese e Proto-Babilonese.

marduk e tiamat ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONELa versione originale di questo poema, è di data incerta e di autore totalmente sconosciuto, poichè presso i babilonesi non si teneva conto della paternità delle opere letterarie di nessun tipo (=>Vedi Datazione).

Dal punto di vista letterario ha un linguaggio altamente poetico e molto raffinato, che fa pensare alle classi colte. Ogni distico (strofa formata da una coppia di versi) consta di due emistichi (ciascuna delle due parti in cui un verso è suscettibile di ripartizione), separati da una specie di cesura (è la denominazione che in metrica definisce ogni demarcazione ritmica statisticamente significativa all’interno di un verso sufficientemente lungo), che non coincide solo con la pausa del ritmo e del respiro, ma anche con il senso di ciò che si dice.
I racconti Babilonesi contenuti nell’Enuma Elish, come nel caso dell’ “Epopea di Gilgamesh”, derivano da una versione originale ancora più antica; quella “Sumera”, alla quale, dopo l’improvvisa e inspiegabile scomparsa (o forse evacuazione) della Sumeria a causa del “Vento di Ur” (Esplosione atomica, di cui ne troviamo traccia anche nella Bibbia), i Babilonesi ne saranno i loro diretti prosecutori.

Come abbiamo già accennato prima, l’Enuma Elish si rivela essere un misto di Teogonia e di Cosmogonia. Essendo ogni Divinità associata ad un Pianeta o a una Stella secondo le usanze sumere e babilonesi; infatti i Sumeri solevano descrivere la creazione di tutte le cose in “Chiave Mitologica”, ma nello stesso tempo conoscevano perfettamente il Sistema Solare e la sua origine. Anzi, conoscevano qualcosa che oggi noi stentiamo a credere: la presenza di un pianeta chiamato Nibiru.

Inoltre, l’Enuma Elish, riesce a conformare le vicende degli dei e le loro battaglie rispettivamente alla fisica dei corpi celesti e alle loro collisioni,
I protagonisti sono gli “Dei” che, attraverso battaglie e divine alleanze, donano all’opera una struttura epica e avvincente, con tanto di ribellioni, uccisioni e trionfi.
I nomi di questi Dei sono attribuibili ai nomi dei pianeti; le azioni degli dei, le loro decisioni, le loro alleanze, le uccisioni coincidono incredibilmente con i moti dei corpi celesti, con le attrazioni reciproche dovute alle forze di gravità, con le loro orbite, con le loro inevitabili collisioni.
Si ottiene così un forte parallelismo tra epica e documentazione scientifica di cosmologia.

AKITù
Akītu

Queste divinità presentano caratteri antropomorfici, ma il racconto è permeato di Simbologie Astrali dell’ultimo periodo della religione mesopotamica, anche se non conosciamo con precisione il significato di questi riferimenti astrali.
Ogni dio rappresenta un carattere naturale, e lo si vede specialmente nel conflitto fra Marduk e Tiamat; il primo rappresenterebbe la primavera, il secondo l’inverno.
Il mito infatti si celebrava in primavera, per propiziare il favore degli dei sulle seminagioni: può essere il racconto del sorgere del sole (Marduk) e del suo affermarsi all’orizzonte, con riferimento all’anno che sorge. Ma l’antropomorfizzazione è talmente evoluta che si fatica a riconoscere il significato che sta dietro al racconto. Anche le prime divinità, che si riferiscono all’acqua, potrebbero avere un significato legato al ciclo delle stagioni, ma potrebbero avere anche un significato di vittoria del bene sul male, dell’ordine sul disordine.

L’Enuma Elish o “Poema della Creazione” veniva recitato durante “l’Akītu“, il quarto giorno della Festa del Capodanno di Babilonia, come Inno di Propiziazione.
L’Urigallu, il Gran Sacerdote, lo declamava davanti alla statua di “Baal” (Marduk), verso sera. In quell’occasione le statue degli altri dei dovevano restare coperte, per deferenza verso il Dio Nazionale, Marduk. Lo scopo dell’inno era pertanto celebrativo, della capacità di Marduk come ordinatore del cosmo, capacità che gli ha permesso di salire da un secondo rango di divinità fino ad essere di diritto il capo del Pantheon.
le sette tavolette dell'enuma elishL’opera è composta da Sette Tavole (la settima parte, ricordiamo, è la celebrazione dei nomi di Marduk e appare quasi come a se stante) contenenti tra le 115 e le 170 versi ciascuna e, oltre a quello celebrativo, ha anche un significato astrale con lo scopo di descrivere la cosmogonia.
Per conservare la divisione il Poeta a volte chiude nel bel mezzo di un’azione una certa parte, per proseguire l’azione nella parte successiva.

L’epopea può essere divisa in Cinque Parti:
⦁ la Genealogia degli Dei, che è certamente sumera, con qualche lieve aggiunta,
⦁ la Vicenda di Ea e Apsu (Mito Eridiano del Drago),
⦁ il Mito del Drago,
⦁ il Racconto della Creazione,
⦁ e l’Inno dei Cinquanta Nomi.

La sua traduzione ci regala una delle versioni più affascinati della creazione; è un patrimonio dell’umanità di inestimabile valore!!!


==>> DATAZIONE DEL POEMA 

==>> TRADUZIONI DELLE TAVOLETTE  1′  2′  3′  4′  5′  6′  7′ 

==>> SINOSSI DELLE TAVOLETTE

 ==>> MENU’ ENUMA ELISH

==>> VEDI ANCHE “IL LIBRO PERDUTO DI ENKI”

NEL MITO E NELLA TRADIZIONE IL GATTO IMPERA

NEL MITO E NELLA TRADIZIONE IL GATTO IMPERA

NEL MITO E NELLA TRADIZIONE IL GATTO IMPERA

Il Gatto, soprattutto quello nero, è l’animale più adatto ad affiancare le Dee lunari della notte. Nero, silenzioso e furtivo si muove nell’oscurità, caccia abilmente, ha occhi che penetrano l’oscurità, brillano e, come le Dee lunari notturne, veglia mentre gli altri dormono.

Gli antichi Greci infatti, ritenevano il Gatto un animale sacro alla dea Artemide, Dea della Caccia e della Luna. Narra la leggenda che la Dea potesse liberamente trasformarsi in un Gatto.
Anche nell’antica Roma i Gatti erano sacri a Diana (Artemide in Grecia), si credeva che avessero poteri magici, concessi loro dalla Dea. Quando moriva un Gatto nero, veniva cremato e le sue ceneri sparse sui campi per propiziare un buon raccolto ed eliminare le erbe infestanti.

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Nella civiltà dell’antico Egitto, gli Egizi raffiguravano la loro Dea con sembianze feline, chiamata Bastet, avente corpo di donna e testa di Gatto, simbolo della vita della fecondità e della maturità. Gli Egizi onoravano ed idolatravano questo animale. Il Gatto era assurto a livello di divinità, venerato per la sua propensione alla caccia dei roditori che infestavano i granai, ed in quanto ottimo animale da compagnia.
Presso gli Egizi infatti, l’uccisione del gatto era punita più severamente di quella di qualsiasi altro animale, sia che avvenisse inavvertitamente o che fosse provocata di proposito. Chi uccideva un Gatto era sempre criminale, e tale crimine si espiava solo col supplizio.
Ma, quando un Gatto moriva naturalmente, dice Erodoto, le persone della casa piangevano il lutto come se fosse scomparso un membro della famiglia. Se moriva il Gatto di casa, tutta la famiglia egizia si rasava le sopracciglia, e il Gatto veniva imbalsamato e degnamente seppellito.
Nell’antico Egitto il Gatto era ritenuto animale sacro e divino, ed è quindi naturale che, alla loro morte, essi venissero imbalsamati e sepolti con ogni onore. Attraverso l’Egitto il Gatto giunse persino nei Paesi Arabi dove l’animale eletto era il cavallo, tuttavia anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina.
Pare anche che, mentre il Gatto era sacro al Sole e a Osiride, la Gatta era sacra alla Luna e a Iside.

Il Gatto, la cui pupilla subisce delle variazioni che ricordavano le fasi della luna, veniva paragonato alla Sfinge per la sua natura segreta e misteriosa, e per la sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche. Inoltre la sua abituale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire per giornate intere ne facevano, agli occhi degli ierofanti (guida/sacerdote), l’immagine della meditazione, mostrata come esempio ai candidati all’iniziazione rituale.

Matou contro Apophis
Matou contro Apophis

Nel Libro dei Morti egizio, il Gatto è chiamato Matou allorché combatte contro Apophis, il serpente pitone della paludi, simbolo delle forze malvagie. Si affermava infine che il Gatto possedesse nove anime, e godesse di nove vite successive.

I Gatti erano quindi considerati sacri ed attorno a loro o alle loro immagini si svolgevano riti religiosi, danze e riti sessuali.

Questo culto, anche se meno sentito, venne mutuato anche dall’Impero Romano e, mentre il Gatto continuava a vivere pacificamente, attorno ad esso si scatenavano gli istinti più brutali dell’essere umano.

Ben presto il periodo di gloria dei Gatti fu destinato a tramontare, e nei loro occhi dove un tempo era stato visto il riflesso dello sguardo degli Dèi, furono temuti come se fossero l’espressione stessa del Demonio.

Con l’avvento del Cristianesimo i “gattofili” venivano guardati con sospetto, venne persino stabilita una relazione fra i Gatti e Satana, quindi i Gatti passarono dal rango di divinità a quello di Demoni minori. Da qui a farli passare per gli alleati, complici, confidenti delle Streghe, il passo non era lungo.

In Inghilterra i Gatti ed altri presunti Demoni al servizio delle Streghe vennero spesso esibiti come prove d’accusa nei processi del XVII secolo, con l’effetto di attirare sospetti sulle persone molto attaccate ai loro animali domestici.

I Gatti Celtici del mito irlandese diventarono pian piano miniature del demone che avanza, venuti a distruggere il mondo umano e ad oscurare la marea con il sangue del sacrificio: non erano amati perché considerati incarnazione di forze malvagie, i loro occhi mutevoli venivano ritenuti simbolo di falsità, ipocrisia e cattiveria, per cui era abituale che le cerimonie di purificazione si concludessero col sacrificio di un Gatto.

Oltre alle accuse dettate soltanto da gelosie o asti personali, consideriamo anche che una donna sola od uomo, che abbia come unica compagnia un animale, è portato a parlarci e a considerarlo quasi come un membro di una ipotetica famiglia, pertanto, in un periodo in cui gli animali erano considerati o carne da macello oppure esseri fondamentalmente inutili, questo atteggiamento nei confronti di alcuni animali faceva dunque nascere timori e sospetti: nella migliore delle ipotesi, la persona veniva considerata quantomeno bizzarra; nella peggiore delle ipotesi, finiva sul rogo poiché ritenuta una Strega. Del resto non si era ancora sviluppata la coscienza del legame profondo che può stabilirsi fra esseri umani ed animali. Durante la caccia alle Streghe, le donne sospettate di praticare la stregoneria venivano torturate e messe al rogo, ma anche i Gatti venivano arsi vivi, se ne sono contati otto milioni…

Un’antica leggenda ad esempio, dice che le Streghe usassero il cervello dei Gatti per provocare la morte del loro peggior nemico, ma solo se era direttamente minacciata la loro vita: il sacrificio del loro animale preferito era giustificato dalla gravità della situazione. E se il Gatto uccideva la Strega alla quale apparteneva, diventava invece un Demone quasi impossibile da eliminare, per merito delle sue nove vite.

Tuttavia i Gatti non erano gli unici animali che attiravano le attenzioni dell’Inquisizione: furetti, merli, gufi, civette, rospi e rane, venivano ugualmente ritenuti validi alleati delle Streghe.

Particolare attenzione fu data al Gatto nero: portatore di magia, egli era rappresentante delle tenebre, ma grazie alla pelliccia capace di assumere il bagliore luminoso del chiaro di luna, poteva contare su una duplice identità.

gatto neroInoltre il nero era un sottoprodotto del fuoco, che per gli antichi era una realtà positiva. Tutti questi aspetti erano, e sono ancora oggi, presenti nel Gatto nero e nelle leggende che ne derivano.

Nella mentalità occidentale viene visto in maniera sostanzialmente negativa, in quanto legato al buio delle tenebre, alla morte, al lutto, all’ignoto, ma in altre culture ha valenze positive: è il colore del vuoto primordiale, del principio, dell’assoluto che racchiude le potenzialità che precedono la creazione del mondo, quindi della creatività latente.
Era collegato alla morte anche per gli Egiziani, ma in senso positivo: infatti era il colore dell’aldilà, dove il defunto subiva le trasformazioni che gli avrebbero conferito la vita eterna. Osiride signore dell’Oltretomba era chiamato anche Il Nero.
Per le popolazioni classiche (greci e romani) era semplicemente il colore della notte con la Luna e le stelle. Era una delle tonalità preferite da Iside, la Dea della buona sorte dall’anima felina e, di conseguenza, il Gatto nero era il più sacro per suoi devoti.

Il nero era anche il colore del limo portatore di fertilità e rinnovamento, quindi era simbolo di rinascita e rigenerazione. 
Il nero, se indossato, assicura una certa inaccessibilità, una sorta di barriera protettiva. È il colore usato dalle Streghe per la sua capacità di ostacolare, assorbire e neutralizzare energie negative. Occorre fare però una distinzione fra il nero opaco, che è associato spesso a sensazioni negative (ad esempio il colore del lutto è opaco), e il nero lucido che ci trasmette sensazioni positive: è brillante, elegante e sensuale. Il Gatto nero, se in buona salute, ha un pelo lucidissimo che riflette la luce.

La prima donna, quando ancora Eva non era “nata”, la pura e la ribelle, Lilith, l’incontrollabile, l’imprevedibile, la vergine selvaggia, sovrana delle ombre, scelse per compagno lo spirito stesso della notte e del mistero: il Gatto.
Già ad opinione degli Gnostici, nel XVI secolo, il Gatto era legato a tutti gli aspetti diabolici della femminilità. “Il Gatto sta al cane”, dicevano, come “la donna sta all’uomo. La sua natura, la sua voluttà, la sua dolcezza, la sua astuzia sono simili a quelle della donna. Gatti dalle movenze sinuose, tanto da essere stati identificati con la femminilità, ma non la femmina positiva, madre e moglie, bensì quella seduttrice, misteriosa ed affascinante, affine alla notte e alle trame nascoste.

Il Gatto come “bestia satanica”

Partiamo dall’ovvio e con le dicerie che sentiamo oggigiorno: “il gatto nero che attraversa la strada porta sfortuna”; “guai a lasciar dormire il gatto sul letto accanto a sé, con il suo alito pestilenziale sarà causa di morte”; “il pelo del gatto è non soltanto nocivo, ma perfino velenoso”; “il gatto sparisce misteriosamente anche in una casa, riapparendo sempre altrettanto misteriosamente”; “il martedì grasso i gatti, essendo intenti a festeggiare con il demonio, non sono visibili in giro”; infine, essendo un animale infernale, “il gatto soffre particolarmente il freddo, quindi durante l’inverno ricerca il calore della fiamma del focolare, e perfino d’estate si crogiola al calore del sole”.
Queste sono soltanto alcune delle leggende luttuose o inquietanti che accompagnano il piccolo felino domestico, ne è passato di tempo da quando era deizzato nell’antico Egitto…

1090 SABBA2Fin dal primo Sabbah, di cui si ha notizia nel 1090, il Gatto fa la sua comparsa da protagonista, la Strega officiante infatti era travestita da gatto nero e le donne che partecipavano al festino danzavano attorno a Satana, con pelli di gatto o gatti appesi al corpo.
In uno Scritto del 1180 si descrive l’attesa per la discesa di un mostruoso gatto nero, personificazione del Demonio da parte degli eretici.

1231 Guillaume d’Auvergne
Guillaume d’Auvergne


Guillaume d’Auvergne, vescovo di Parigi (1231-1236), affermò senza ombra di dubbio che Satana si mostrasse ai suoi fedeli sotto forma di gatto.

1233 gregorioIX
Gregorio IX

 

 

Il Papa Gregorio IX, nella bolla Vox in Roma del 13 giugno 1233, fece menzione al gatto nero che cadde dal cielo, indicando in questa visione Lucifero, e che il giorno del giudizio si sarebbero visti i gatti arrampicarsi sui muri dell’inferno.

 

1427 San Bernardino da Siena
San Bernardino da Siena

San Bernardino da Siena, nel 1427, scrisse che le Streghe potevano trasformarsi in gatti tramite uno speciale unguento preparato la notte di San Giovanni, o la notte dell’Ascensione, a base di erbe cotte segrete.

Nel 1579 venne bruciata la strega Dewell di Windsor, il cui gatto Gille era stato testimone dei suoi patti col diavolo.

Nel 1586 anche la Strega Anna Winzelkipfel venne bruciata viva a Bergheim, in quanto colpevole di essersi introdotta, indossando pelli di gatto nero, nella camera di tale Jacques Potter per lanciargli il malocchio.
A Vesoul, nel 1620, la Strega Jeanne Boille confessò di essere in contatto con un potente demone che le appariva sotto le spoglie di un mostruoso gatto nero.
nel 1662, colpevole del medesimo crimine Isabel Gowdie, ad Auldearn, nella contea di Nairn, seguirà la medesima sorte di Jeanne sul rogo.

1681 JFRegnard
JFRegnard

 

Il drammaturgo Jean-François Regnard, a seguito di un viaggio nelle terre lapponi nel 1681, raccontò che in quella terra gli Stregoni vantavano di poter operare sulle persone malvagie una trasformazione: quella in gatti neri, poiché tali animali erano affini al demonio.

1764 voltaire
Voltaire

Qualcosa di diabolico in questo felino era trovato anche dall’illuminista Voltaire che, nel suo dizionario filosofico (1764), trattando delle costellazioni celesti fece notare che non vi si vede mai la costellazione di un gatto, ma sempre di altri animali, quasi i primi fossero perfino banditi dalla volta celeste.

 

 

Infine, non si può non menzionare un’assurda quanto crudele “ricetta” per ottenere una pozione per l’invisibilità: procurarsi una pentola nuova, una pietra d’agata, un gatto nero e dell’acqua attinta da una fontana a mezzanotte in punto. Mettere l’acqua nella pentola con l’agata, quindi metterci il gatto nero tenendo il coperchio con la mano sinistra (altrimenti la ricetta pare non si attivi), lasciar bollire per 24 ore, mettere la carne in un piatto nuovo, e gettarsela dietro le spalle. Guardatevi allo specchio e non vi vedrete più.

Non c’è limite alla crudeltà umana, e alla sua idiozia…!!!


NEL MITO E NELLA TRADIZIONE IL GATTO IMPERA


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FONTE ==>> https://giardinodellefate.wordpress.com/creature-magiche/il-gatto/

 

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