SINOSSI PRIMA TAVOLETTA ENUMA ELISH 1/20

SINOSSI PRIMA TAVOLETTA ENUMA ELISH 1/20

ENUMA ELISH 

SINOSSI PRIMA TAVOLETTA v.1/20

La Teogonia: versi 1-20

1. Quando in alto il cielo non aveva ancora un nome
2. nè in basso la terra era chiamata per nome…

Le prime parole di apertura del poema “Quando in alto…” danno il titolo e l’inizio all’opera dell’ Enuma Elish.
L’epica Sumera della creazione narra le origini del Sistema Solare. Già milioni di anni fa i Sumeri conoscevano molto bene il nostro sistema solare e la disposizione planetaria che conosciamo oggi, compresi Urano, Nettuno e Plutone (che furono scoperti solo in epoca recente grazie all’introduzione dei moderni telescopi), ad eccezione di Ti.Amat, la quale sembra essere la primordiale Terra.i primi pianeti-dei

La narrazione del testo babilonese, ha inizio nel nulla, quando l’universo non era ancora stato creato e il sistema solare era, in origine, fortemente instabile e caotico [v. 1-2-6-7-8].
Dopodichè cominciò a prendere forma con solo tre attori celesti o entità primordiali; le “Superdivinità Primitive” (o Divinità Superiori) Apsu (il Sole), Mummu (Mercurio) e Tiamat (l’insieme delle polveri e detriti cosmici dal quale ebbe origine la Terra e tutti gli altri corpi del sistema solare), fondamenti del mondo divino, naturale ed umano.

Inizialmente vengono presentati i due princìpi divini: Apsû e Tiāmat, entrambi personificazioni divine dell’Acqua, il che è veramente significativo poichè oltre alla logica consapevolezza è l’acqua a permettere la vita e secondo la scienza, fu proprio nei mari che si sviluppò la vita complessa che ha portato fino allo sviluppo di tutte le specie.

APSU
APSU

3. Apsu, il primo, il loro generatore (del cielo e della terra) …

APSU (il Sole): “Uno che esiste fin dal principio” (l’Abzu, ZU.AB, sumerico) è l’Abisso; il primo del Sistema Solare, in quanto indica il Sole, centrale e primo del nostro sistema stellare.
Personificazione divina dell’acqua primordiale, Apsu e’ il padre di tutto il cosmo e rappresenta le acque dolci (bevibili) dell’abisso portatrici di vita che in origine ricoprivano tutto (siamo in Mesopotamia, dove l’acqua è molto importante).

4. …e madre Tiamat, che generò tutti loro, …

TIAMAT
TIAMAT

TIAMAT: “Vergine che dà la vita” Tiāmtu(m) in accadico indica il “mare”, l’Acqua salata del mare, personificazione divina della madre di tutto il Cosmo, l’insieme delle polveri stellari e nucleo da cui prendono origine i pianeti. E’, dunque, la madre di tutti i pianeti che verranno generati da qui in poi.

MUMMU: “Uno che è nato”, compagno del Sole; si fa riferimento anche a una terza divinità che interagisce con Apsu e Tiamat e anch’essa sembra far parte delle divinità primitive, e viene chiamata Mummu.
La sua identificazione è ancora dubbia, ed esistono diverse interpretazione che la descrivono.
Secondo alcuni Mummu è lo scroscio dell’acqua o lo scroscio della pioggia, per altri invece non si tratta di una terza divinità ma di un epitelio di Tiamat, forse mal copiato in passato, storpiando la parola “ummu” che significa madre, generando malintesi durante le traduzioni. Secondo un’ulteriore interpretazione, invece, Mummu è figlio/a di Tiamat ed Apsu.
H. e H.A. Frankfort, John A. Wilson, Thorkild Jacobsen e William A. Irvin sostengono, invece, che « Il caos consisteva di tre elementi mescolati: Apsu che Tiamat e Mummu che non ci è possibile ora identificare con certezza ma che potrebbe rappresentare i banchi di nubi e la nebbia.» Quindi la Nebbia, intesa come vapore acqueo, vero e proprio legame tra acqua dolce e salata.

5. …mescolavano insieme le loro acque, …

In questo stato primordiale le forze degli Dei celesti, Abzu e Tiamat, personificazioni divine delle acque dolci e delle acque salate, si mescolarono insieme a Mummu dando così origine a nuovi dei/pianeti che, a loro volta, ne generarono altri.
APSU E TIAMAT MUMMU ACQUE SINOSSI PRIMA TAVOLETTA ENUMA ELISH 1/20Qui possiamo fare un riferimento al caos primordiale esiodeo, l’abisso scuro, l’apertura primordiale, un universo non ancora ordinato; In tutti i miti orientali c’è questa affermazione, che all’inizio c’è una mescolanza di acque e Dio che pone il fondamento del cielo e della terra.
La scienza moderna, infatti, ritiene che il nostro Sistema Solare si sia formato circa 4,5 miliardi di anni fa, quando una nube vorticosa di polvere cosmica che circondava il Sole cominciò ad agglomerarsi, dando origine ad alcuni pianeti che gli orbitavano intorno, pianeti distanziati sullo stesso piano orbitale (chiamato eclittica) e che si muovevano in cerchio nella stessa direzione in senso antiorario.
La teoria della creazione secondo la scienza moderna concorda perfettamente con quanto decritto nell’epica mesopotamica, ma quest’ultima offre una sequenza diversa nella formazione dei pianeti.

9. … allora in Apsu-Tiamat alcuni dèi furono creati.
10. Lahmu (e) Lahamu emersero, i loro nomi pronunciati.

LAHAMU - ISHTAR - VENERE
LAH.AMU
LAHMU -MARTE2
LAHMU

Qui incomincia la narrazione dell’esistenza dei Nuovi Dei.
Non sono tutti posti nell’ordine geneaologico, perché le prime due divinità che emergono da questo mondo primordiale, emergono proprio dalla terra, vengono al mondo ma non si sa per opera di chi.
Pare che siano rappresentanti della luce e delle tenebre o del principio maschile e del principio femminile (luce maschile e tenebre femminile).
Fu allora che in mezzo al caos, nello spazio fra loro (Apsu/Sole, Mummu/Nebbia/Mercurio e Tiamat), prese forma la prima coppia dei nuovi dèi (i pianeti); Nacquero LAH.AMU (Venere “Signora delle battaglie”) e il suo compagno LAHMU (Marte “Dinività della guerra”)

11. Prima che fossero maturati e formati pienamente,
12. nacquero Anshar e Kishar, superiori a loro.

ANSHAR
ANSHAR
KISHAR
KISHAR

Mentre quest’ultimi crescevano, venne alla luce una nuova generazione di divinità. Superiori in statura, appare la coppia più grande, per dimensione e per posizione esterna nel sistema, formata da;
ANSHAR: (Saturno) il cielo “Il primo dei cieli” (l’insieme del Cielo)
e KISHAR (Giove) la terra “Il primo delle terre ferme” (l’insieme della Terra). ,
Il testo, infatti, dice “…superiori a loro” [v.12], ed effettivamente Giove e Saturno sono molto più grandi di Venere e Marte e probabilmente si sono formati in un secondo momento in quanto essendo pianeti gassosi la gravità ha impiegato più tempo per accorparli. Il chè conferma ulteriormente la traduzione di Zecharia Sitchin che indica in questo testo sumerico che i pianeti Saturno e Giove sono più grandi di Marte e Venere.

14. Anu fu il loro figlio primogenito e divenne simile ai suoi genitori: …

ANU
ANU

Da Anshar (il cielo) e Kishar (la terra) a loro eguale, venne poi generato ANU (Urano), (l’An sumerico) “Quello dei cieli” dio della volta celeste, inteso come cosmo, ovvero ciò che si trova oltre la terra (Kishar) e l’aria (Anshar).
Questa distinzione è molto importante perché testimonia il fatto che gli antichi erano consapevoli che la nostra atmosfera è limitata e che oltre ad essa si estendono le profondità del cosmo.
Anu era considerato in tutte le religioni mesopotamiche il Padre degli Dèi e “capo” di tutti gli altri Dèi che da lui discendevano, era lui a presiedere le riunioni degli Anunnaki e presso di lui (nel cosmo) si rifugiarono gli dèi al tempo del diluvio.

ENKI - Nudimmud
ENKI – Nudimmud

16. Anu ugualmente ha generato Nudimmud a sua somiglianza.

E infine Anu genera, “a propria somiglianza“, Nudimmud (Nettuno), (…ed effettivamente nella realtà Urano e Nettuno appaiono simili sia per colore che per dimensione), chiamato anche Ea/Enki “Abile creatore”, “Generatore degli uomini” (inteso come appellativo di Ea, l’Enki sumerico).
Il testo dedica molto spazio alla descrizione di Nudimmud/Enki, esaltandolo e descrivendolo più potente dei suoi futuri fratelli e di suo padre Anshar, una divinità che rappresenta la sapienza, la forza, la saggezza.


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