7′ Tavoletta [A] “Passaggio di Nibiru”

Sinossi della 7′ Tavoletta  del Libro Perduto di Enki
[A] “Passaggio di Nibiru”

Questo è ora il racconto di come nei cieli Nibiru si avvicinava.

Fra gli Anunnaki, Coloro Che dal Cielo Scesero sulla Terra, vi furono matrimoni e nascite.
I figli di Enlil e di Enki presero moglie fra sorelle e sorellastre, scelsero la sposa fra le eroine guaritrici.
Sulla Terra nacquero loro figli maschi e figlie femmine.
Sebbene avessero i cicli vitali di Nibiru, essi si accelerarono seguendo i cicli della Terra. Colui che su Nibiru sarebbe stato ancora in fasce, sulla Terra era già un bambino. Chi su Nibiru muoveva i primi passi, sulla Terra camminava e correva.
Un momento di grande gioia fu quando a Nannar e a Ningal nacquero due gemelli: erano un maschio e una femmina;
Ningal li chiamò UTU E INANNA:. Con loro sulla Terra iniziava la terza generazione di Anunnaki!

Ai discendenti dei capi furono assegnati i compiti. Compiti vecchi furono suddivisi, fra i discendenti vennero resi più leggeri. Nuovi compiti furono aggiunti a quelli vecchi.

Sulla Terra il calore aumentava, la vegetazione diventava rigogliosa, le creature selvatiche invadevano il territorio. Le piogge erano più violente, i fiumi traboccavano, le dimore avevano bisogno di riparazioni. Sulla Terra il caldo aumentava sempre più, le nevi bianche si scioglievano, trasformandosi in acqua. Gli oceani non riuscivano più a contenere i confini dei mari. Dalle viscere della Terra i vulcani eruttavano fuoco e zolfo.
II suolo tremava, a ogni istante la Terra tremava. Nel Mondo Inferiore, il luogo bianco come la neve, la Terra gemeva.

In cima all’Abzu, Enki stabilì un posto di osservazione. Ne affidò il comando a suo figlio Nergal e alla sua sposa Ereshkigal.
Una cosa ignota, una cosa spiacevole sta avvenendo proprio sotto i nostri piedi! Così disse Nergal a Enki, suo padre.
A Nibru–ki, il luogo del Legame Cielo–Terra, Enlil osservava i circuiti celesti.Confrontava i moti celesti tramite i ME delle Tavole dei Destini.
Vi è subbuglio nei cieli! Così disse Enlil a suo fratello Enki.
Dal pianeta Lahmu, luogo della stazione di passaggio, Marduk si lamentava con Enki, suo padre:
Ci disturbano forti venti che sollevano fastidiose tempeste di polvere!
Queste parole irradiava Marduk a Enki, suo padre: Nel Bracciale Martellato stanno avvenendo disordini!
Dai cieli frammenti di zolfo ricadevano sulla Terra. Impietosi demoni che causavano distruzione, che con violenza alla Terra si avvicinavano, nei cieli si trasformavano in fuochi fiammeggianti.
Su di un giorno dal cielo terso calava così l’oscurità con tempeste e Venti del Male così infuriavano.
Attaccavano la Terra come razzi di pietra.
Kingu, la Luna della Terra, e anche Lahmu, erano afflitte da questi cataclismi.
I volti di tutti e tre erano butterati da un numero infinito di cicatrici!
Enlil ed Enki irradiavano messaggi urgenti ad Anu, il re, i saggi di Nibiru misero in allerta.
La Terra, la Luna e Lahmu devono fronteggiare una calamità sconosciuta!
Da Nibiru i saggi risposero; le loro parole, però, non placarono il cuore dei capi.

Nei cieli si andava posizionando la famiglia del Sole. I pianeti celesti, dei quali la Terra è il settimo nella fila, si stavano scegliendo ciascuno il proprio posto. Nei cieli Nibiru si avvicinava, alla dimora del Sole si stava avvicinando.
Nibiru era distratta dai sette, messi in fila. Non riusciva a centrare il varco attraverso il Bracciale Martellato. Dal Bracciale aveva spostato frammenti e pezzi! Privi della barriera celeste, Lahamu e Mummu si rannicchiavano vicino al Sole.
Nei cieli Lahamu abbandonava la sua gloriosa dimora. Era attratta da Nibiru, il re celeste; una regina celeste bramava essere!
Per placarla, dalle profondità celesti Nibiru fece comparire un demone mostruoso.
Un mostro che una volta era appartenuto alla schiera di Tiamat, un mostro creato dalla Battaglia Celeste.
Dalle profondità celesti si fece strada, dal suo sonno Nibiru lo risvegliò.
Come un drago fiammeggiante si allungava dall’orizzonte verso il centro della volta celeste.
La sua testa era lunga una lega, in tutto era lungo cinquanta leghe, spaventosa era la sua coda.
Di giorno oscurava i cieli della Terra. Di notte sul volto della Luna gettava un sortilegio fatto di oscurità.
Lahmu chiedeva aiuto ai propri fratelli, gli esseri celesti:
Chi bloccherà il dragone, chi lo fermerà e lo ucciderà? Così chiedeva.
Solo il valoroso Kingu, un tempo protettore di Tiamat, si fece avanti per rispondere.
Kingu si affrettò a intercettare il dragone lungo il suo cammino: violento fu lo scontro, una tempesta di nubi si levò su Kingu;
Kingu venne scossa nelle sue viscere, per la violenza dell’impatto la Luna tremò e sussultò.
Poi il cataclisma celeste si placò.
Nibiru fece ritorno alla sua dimora distante, nel Profondo.
Lahamu la sua posizione non abbandonò.
I razzi di pietra cessarono di piovere sulla Terra e su Lahmu.

Enki ed Enlil si riunirono con Marduk e Ninurta, fecero un controllo dei danni subiti.

Enki controllò le fondamenta della Terra, esaminò ciò che era accaduto alle piattaforme.
Le profondità degli oceani egli misurò, negli angoli più estremi della Terra scandagliò le montagne dell’oro e del rame.
Non vi sarà MANCANZA dell’oro vitale. Così parlò Enki.

Nell’Eden Ninurta era colui che controllava. Laddove le montagne tremavano e le vallate sussultavano, si alzò in volo e viaggiò a bordo della sua nave spaziale. La Piattaforma di Atterraggio era intatta; nelle valli del nord la Terra riversava liquidi ardenti!
Questo riferì Ninurta a Enlil, suo padre; aveva scoperto nebbie sulfuree e bitumi.

L’atmosfera su Lahmu era danneggiata, le tempeste di polvere interferivano con la vita e con il lavoro.
Questo Marduk riferì a Enki. Desidero fare ritorno sulla Terra! Così confessò al padre.

Enlil riesaminò i suoi vecchi progetti, riprese in considerazione i suoi progetti delle città e a ciò cui erano destinate.
Nell’Eden bisogna creare un Luogo dei Carri! Così disse agli altri.
Sulla tavola di cristallo mostrò loro i vecchi progetti.
Il trasferimento dal Luogo dell’Atterraggio alla stazione di passaggio su Lahmu non è più certo:
Dobbiamo essere in grado di levarci in volo dalla Terra alla volta di Nibiru! Così diceva loro Enlil.
Dal primo ammaraggio, erano trascorsi ottanta Shar.(212.000ac)

CONTINUA ==> Sinossi della 7′ Tavoletta  del Libro Perduto di Enki [B] “Enki e Marduk sulla Luna”

==> LIBRO PERDUTO DI ENKI

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