7′ Tavoletta [D] “Gli Adam nell’Eden”

Sinossi della 7′ Tavoletta  del Libro Perduto di Enki
[D] “Gli Adam nell’Eden”

Dopo che Anu ebbe fatto ritorno su Nibiru, i capi sulla Terra nutrivano grandi aspettative: si aspettavano che gli Anunnaki lavorassero con rinnovata energia.
Così da ammucchiare in fretta l’oro, cosi da essere presto di ritorno.
Ma ahimè, non era quanto doveva accadere!

Nell’Abzu, il riposo, non la fatica continua, era quanto si aspettavano gli Anunnaki. Ora che i Terrestri si stanno moltiplicando, che siano loro a fornire la manodopera! Questo era quanto dicevano gli Anunnaki nell’Abzu.
Nell’Eden, i compiti erano più gravosi: più dimore, più rifornimenti erano necessari.
Gli eroi dell’Eden chiedevano a gran voce i Lavoratori Primitivi, confinati nell’Abzu.
Per quaranta Shar il sollievo è stato concesso soltanto all’Abzu! Così urlavano gli eroi nell’Eden.
La nostra fatica è aumentata oltre ogni sopportazione, che anche a noi siano dati Lavoratori!

Mentre Enki ed Enlil dibattevano la faccenda, Ninurta prese la decisione nelle sue mani:
Con cinquanta eroi guidò una spedizione nell’Abzu, di tutto punto gli eroi erano armati.
Nelle foreste e nelle steppe dell’Abzu andarono a caccia di Terrestri.
Li catturarono con reti, maschi e femmine portarono nell’Eden.
Li addestrarono a svolgere qualsiasi compito, nelle campagne e nelle città.
Per queste azioni Enki si incollerì, per queste azioni Enlil si infuriò:
Non avete rispettato il mio esilio di Adamo e Ti–Amat! Così disse Enlil a Ninurta.
Che l’ammutinamento che ha avuto luogo una volta nell’Abzu non si ripeta nell’Eden! Con queste parole Ninurta replicò a Enlil:
Con i Terrestri nell’Eden gli eroi si calmeranno.
Ancora pochi Shar e tutto sarà a posto! Così rispose Ninurta a Enlil.
Enlil non si era placato: Che così sia! Così borbottò al figlio.
Che l’oro sia accumulato in fretta, che tutti noi possiamo far presto ritorno su Nibiru!

Nell’Eden, gli Anunnaki osservavano con ammirazione i Terrestri: possedevano intelligenza, comprendevano i comandi.
Si assunsero tutti i compiti; privi di indumenti assolvevano ai loro compiti.
Maschi e femmine si accoppiavano di continuo, a ritmo veloce si moltiplicavano.
In uno Shar, le loro generazioni erano a volte quattro, a volte di più!
Man mano che i Terrestri crescevano di numero, gli Anunnaki avevano più lavoratori.
Gli Anunnaki, però, non erano mai sazi di cibo.
Nelle città e nelle campagne, nelle valli e nelle colline, i Terrestri procacciavano di continuo il cibo.
In quei giorni i cereali non erano stati ancora coltivati.
Non c’era la pecora, l’agnello non era stato ancora creato.
Per questo Enlil rivolgeva a Enki parole colme di rabbia:
Il vostro agire ha generato confusione, che siate voi perciò a ideare la salvezza!

Enki era compiaciuto del moltiplicarsi dei Terrestri, Enki, però, era anche preoccupato.
La sorte degli Anunnaki era di molto migliorata, il loro malcontento era diminuito.
Grazie alla moltiplicazione gli Anunnaki evitavano la fatica, i lavoratori iniziarono a diventare schiavi.
Per sette Shar la sorte degli Anunnaki era di molto migliorata, il malcontento era diminuito.
A causa della moltiplicazione dei Terrestri, però, quanto cresceva spontaneamente non bastava per saziare tutti.
Dopo altri tre Shar vi fu penuria di pesci e di volatili, di ciò che cresce spontaneamente Anunnaki e Terrestri non riuscivano più a saziarsi.
In cuor suo Enki andava progettando una nuova impresa; ideò di creare l’Umanità Civilizzata.

CONTINUA ==> Sinossi della 7′ Tavoletta  del Libro Perduto di Enki [E] “L’Uomo civilizzato – Adapa e Titi”

==> LIBRO PERDUTO DI ENKI

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