Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte

Angeli, Alieni e Dei Mitologici, 25 similitudini – 3′ parte

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte

Ed eccoci alla Terza parte delle similitudini dei nostri “Eroi” … Angeli/Alieni/Dei Mitologici.

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte… dopo aver parlato di come si spostano, da dove provengono, e una bella parte del loro carattere, ossia Violenti, Libidinoso e Apocalittico….Ora affrontiamo il loro essere “Soprannaturale” e “Mutante”.


17 SONO SOPRANNATURALI

Quando si tratta di Angeli o Dei, sembra esserci un consenso universale sul fatto che essi siano, di fatto, Soprannaturali. Tuttavia, quando si tratta di Alieni o Extraterrestri, la credenza sembra essere divisa a metà.


18 DILATANO IL TEMPO

dilatazione tempoMolte culture parlano di “dilatazione del Tempo” in presenza di Entità Soprannaturali; gli addotti riferiscono di aver perso la nozione per ore o talvolta per giorni interi.
Nella Bibbia, Gesù sperimenta la stessa cosa quando Satana lo tenta nel deserto.
Luca 4:5 Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, …


19 HANNO POTERI TELECINETICI

Questa è un’abilità comune tra le tre Entità.
Nella Bibbia c’è un esempio di un Angelo che fa cadere le catene da Pietro senza toccarlo:
Atti 12:7 Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: “Alzati, in fretta!”. E le catene gli caddero dalle mani.


20 COMUNICANO TRAMITE I SOGNI

Gli Dei Mitologici erano noti per entrare nei sogni degli umani, così come negli addotti dei giorni nostri. Questi affermano che gli alieni comunicano con loro tramite sogni o visioni.

E ovviamente anche nella Bibbia ci sono racconti in cui gli angeli trasmettono informazioni agli esseri umani, come il caso di Giuseppe, che viene avvertito più di una volta da un angelo di fuggire in Egitto: Matteo 1:20 – 2:13 – 2:19.


21 CAUSANO PARALISI NEL SONNO

Milioni di persone al giorno d’oggi, riferisce di aver avuto almeno una volta nella vita l’esperienza della “Paralisi del Sonno“; ossia l’incapacità temporanea di muoversi e parlare, nel momento del risveglio o poco prima dell’addormentamento. Forse il fatto più interessante di questa paralisi è che le persone spesso sentono “una presenza” nella stanza o vicino o sopra di loro.

paralisi sonnoTutto questo è stato associato più volte al rapimento alieno, e molti addotti hanno riferito di essere nella stessa stanza con altre persone, e che non si sono svegliate mentre venivano rapite.

Nella tradizione romana questa “paralisi” veniva indicata come una creatura malefica di aspetto maschile che giaceva sui dormienti, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con essa. Tale creatura trova rispondenza in figure analoghe quali l’Efialte nella tradizione greca, Incubus in quella norrena, o i folletti in Italia.

Nella Bibbia invece di queste paralisi ce ne sono abbastanza:
– Genesi 2:21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; Adamo viene addormentato da Dio per creare Eva … 
– Genesi 15:12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, !
– Samuele 26:12 nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.

… o quando Pietro si trova in prigione, e un angelo, dopo aver fatto addormentare i suoi carcerieri, lo libera dalle catene (Atti 12:6/10).


22 VENGONO PERCEPITI DAGLI ANIMALI

Alcuni addotti riferiscono che i cani abbaiano prima che gli alieni abbiano compiuto un rapimento.
Allo stesso modo, gli Dei mitici potevano essere percepiti dagli animali, anche quando gli umani non potevano vederli.
Nella storia di Balaam, nella Bibbia, l’asina vide un’angelo di fronte a Balaam per tre volte.
Risultati immagini per asina e angeloNumeri 22:23 L’asina, vedendo l’angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. … 25 L’asina vide l’angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro … 27 L’asina vide l’angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; … 31 Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l’angelo del Signore, che stava sulla strada con la spada sguainata. …


23 POSSONO CAMBIARE FORMA

Nelle storie degli Dei di tutto il mondo, molti di loro avevano la capacità di cambiare forma. Zeus è forse il Dio più famoso con questa abilità.

Nella mini serie di Steven Spielberg “Taken“, uno degli alieni cambia forma diventando un personaggio dei cartoni animati. Queste mini serie si basa su resoconti di rapimenti extraterrestri reali.

Nella bibbia, Satana appare come un serpente, e la Scrittura dice anche che può diventare un Angelo di luce.
2 Corinzi 11:14Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.


24 POSSONO APPARIRE COME ESSERE UMANI

pleiadianiMolte persone credono che la razza di alieni chiamati “Nordici” appaia così umana che è quasi impossibile notare che sono Alieni.
Nella mitologia, molti degli Dei erano indistinguibili dagli umani.
…. e la Bibbia, da parte sua, dice che gli Angeli possono apparire come esseri umani, e furono persino chiamati “uomini” da molte persone:
Ebrei 13:2 Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo.


25 POSSONO APPARIRE COME RETTILIANI

Cominciando dal Giardino dell’Eden, e muovendosi velocemente al presente, si possono trovare storie di umanoidi con fattezze animali in tutto il mondo.
Nella Bibbia ci sono Cherubini che rappresentano quattro diverse creature: leone, toro, aquila e umani.
Risultati immagini per rettilianiMa è possibile che Satana, anche descritto come un cherubino, possa rappresentare una quinta creatura?… il Serpente?

– Genesi 3:1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.
– Apocalisse 12:9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, …


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I GATTI NELLE EPOCHE

I GATTI NELLE EPOCHE

I GATTI NELLE EPOCHE

Origine del gatto domestico

Il gatto domestico ha origini africane ed è autorevole membro dei Felidi, probabile risultato dell’incrocio tra il Felis Sylvestris e il Felis Lybica. Appartiene ai mammiferi, all’ordine dei carnivori, alla famiglia dei felini, al genere Felis, alla specie Felis catus. Quando si insediò nell’Egitto dei Faraoni il gatto aveva sulle spalle cinquanta milioni di anni di vita e di esperienza ma di tutta la famiglia dei Felidi è il solo rappresentante ad aver accettato di convivere con l’uomo. Per questo il nome scientifico del gatto è “Felis domestica”. Una volta che l’uomo ne ha capito l’utilità il gatto è diventato presenza importante nella società, soprattutto per la caccia ai topi, portatori di epidemie.

50 Milioni di Anni Fa

MiacisCinquanta milioni di anni fa viveva un animale selvatico dal corpo allungato e dalle zampe corte denominato dalla scienza Miacis. Questa specie era l’antenato del gatto, del cane e dell’orso. Da una ramificazione di questa famiglia, oggi estinta, si è sviluppato il genere Felis al quale appartiene il gatto. Dal gruppo di questi Felidi e con la conseguente sua evoluzione si è sviluppato un felino chiamato Dinictis, un autentico gatto simile a quello moderno, ma di proporzioni più grandi, dalla forte dentatura e dal cervello non molto sviluppato. Attraverso lo studio di alcuni reperti si fa risalire la comparsa del Gatto Dinictis in alcune aree della terra a circa 10 milioni di anni fa, ancor prima dunque dell’apparizione dell’uomo, del cane, del cavallo, del bue, del maiale. Quando però questi animali iniziarono a far parte della vita dell’uomo nella preistoria, del gatto non si percepiva ancora la presenza. Il gatto continuava ad evolversi autonomamente, in modo indipendente senza lasciarsi schiavizzare. Nel momento in cui nel corso dei secoli il gatto si è avvicinato all’uomo lo ha fatto ad alto livello da “signore di corte”.

25 Milioni di Anni Fa

Smilodon_fatalis_SergiodlarosaCompare lo Smilodon detto anche “gatto con i denti a sciabola”, animale considerato antenato del gatto anche se somigliante di più ad una tigre che ad un gatto per la sua lunghezza superiore anche al metro. In Nord America furono trovati molti scheletri di Smilodon, esemplare di mammifero con denti grossi e cervello piccolo, diretto discendente dell’evoluzione dei “Titanotheres”, mammiferi del primo Cenozoico.

18 Milioni di Anni Fa

Pseudaelurus-11

Lo “Smilodon” si evolse in “Pseudaelurus”, molto più simile nell’aspetto al gatto dal quale derivò poi il primo animale moderno del genere Felis da cui discendono tutti i gatti: “l’Acinonyx“.

10 Milioni di Anni Fapallas

Nelle foreste iniziarono a vedersi felini come il leone, le tigri ed i leopardi mentre tra i primi gatti moderni comparve il Martelli, oggi estinto, e il gatto di Pallas”, esemplari con un corpo simile a quello degli attuali gatti con un cervello grande.

Tra i 900.000 ed i 600.000 Anni Fa

Nelle foreste c’era il Felis Silvestris, gatto selvatico europeo, dal carattere riservato e selvatico. Con le glaciazioni si spinse verso le regioni più interne diminuendo le sue dimensioni. Con il ritirarsi dei ghiacci questo gatto rimase isolato nei vari continenti. In Africa diventò Gatto del Deserto e Gatto Selvatico Africano, in Asia Gatto del Deserto Cinese e Gatto della Giungla. Mentre il gatto selvatico Europeo rimase a debita distanza dall’uomo, il gatto selvatico africano, Felis Lybica, iniziò ad avvicinarsi anche ai centri abitati, ragion per cui si pensa sia il gatto selvatico africano, originario della valle del Nilo, il progenitore dell’attuale gatto domestico.Tra i 900.000 ed i 600.000 Anni Fa

Nel 3000 a.C.

Questo antico animale intraprende il suo alto e dignitoso rapporto con l’uomo, facendosi persino divinizzare dagli antichi egizi. Gli antichi Egizi erano convinti che alcune divinità assumessero le sembianze del gatto e i grandi sacerdoti dal comportamento del gatto traessero messaggi divini. Era il Felis Lybica, il primo esemplare non ancora del tutto civilizzato ma molto vicino ad esserlo. Gli fu attribuito un nome onomatopeico “Mau”. Nel III millennio a.C. nasce l’Identità Domestica del gatto.

Dall’Egitto, alla Grecia, all’Europa, all’Asia

Tramite i contatti commerciali con gli Egizi il gatto fu conosciuto dai Greci. Allora in Europa i topi venivano combattuti dalle donnole e dalle puzzole, animali selvatici poco gradevoli.
Quando si scoprirono le qualità del gatto, bello, domestico, pulito, inodore e ottimo cacciatore, in Grecia lo avvolsero con entusiasmo. Siccome gli Egizi non vendevano i gatti perché considerati divini, i Greci furono costretti a rubarne cinque o sei coppie per portarle in patria.
Dopo qualche anno furono in grado di vendere gatti ai Romani, ai Galli, ai Britanni.
Dall’Egitto così il gatto arrivò in tutta Europa e in Asia.
In Giappone il gatto fu apprezzato per la sua bellezza e come simbolo di pace e fortuna. Anche gli Arabi ben presto iniziarono ad accogliere il gatto con stima e rispetto. Amato e divinizzato dagli Egizi, tenuto in alta considerazione estetica e spirituale in Asia, utilizzato e difeso in Europa, il gatto era tuttavia atteso da un periodo drammatico: il Medioevo.
In questo periodo venne coinvolto in stragi e persecuzioni perché considerato simbolo del Demonio e delle streghe.

Il Gatto e la Superstizione nel Medioevo

Gatti medioevoDurante il Medioevo i gatti furono solitamente temuti e odiati, soprattutto a causa delle loro abitudini notturne e solitarie, per le quali si credeva fossero degli inviati del demonio sulla terra. Nella mentalità popolare i gatti, soprattutto se neri, erano considerati animali satanici al servizio di streghe e fattucchiere. Questo accostamento con l’occulto e la stregoneria è stato responsabile di molti atti di crudeltà e persecuzione nei confronti dei gatti che subirono ingiustamente atroci sevizie e torture di ogni sorta, condividendo spesso il martirio con i loro padroni.

Nel ‘700

Demonizzato dalla Chiesa cattolica fin dal Medioevo il gatto dovette aspettare il Settecento per occupare un posto di rilievo nell’arte europea.
In epoca medievale infatti il gatto era visto come simbolo del maligno e compare in miniature di origine pagana più che cristiana. Nell’arte cristiana il gatto simboleggia l’inganno e il peccato come raffigura il Ghirlandaio e il Tintoretto nelle loro rappresentazioni dell’Ultima Cena dove il gatto si trova ai piedi di Giuda. Nella xilografia “Adamo ed Eva” di Durer il gatto viene associato ad Eva come simbolo di malvagità e peccato. Nel Settecento cambia lo stereotipo del gatto come immagine del peccato e compare nelle nature morte di J.B. Chardin dove viene evidenziata la golosità e l’opportunismo dei gatti. Nelle contemporanee stampe di W. Hogart vengono mostrati gli abusi fatti sui gatti dall’uomo. Il Tiepolo invece ne sottolinea la sensualità e frivolezza. Leonardo da Vinci prima e J.B.Oudry dopo raffigurano il gatto con estremo realismo e precisione. (( PER VEDERE LE OPERE CLICCA QUI))

Nell’800

PRIMA ESPOSIZIONE GATTI LONDRA 1871Nel 1800, superate le stragi del Medioevo, comincia il riscatto del gatto che torna ad essere un animale da compagnia, compagno dell’uomo e apprezzato per la sua bellezza e regalità tanto che ebbero inizio anche le Prime Esposizioni, la prima a Londra il nel 1871.
L’Ottocento vede emergere l’interesse per i ritratti di gatti soprattutto tra i pittori olandesi così come l’attenzione per il loro comportamento. La sensualità del felino sarà invece al centro della pittura degli impressionisti come Renoir e Manet, ad esempio nell’opera Olympia dove una prostituta è raffigurata accanto al gatto.

Nel ‘900

david-hockney-mr-and-mrs-clark-and-percy (1)Nel Novecento rinasce l’attenzione dell’arte verso il mondo felino. Gli espressionisti come F. Marc esasperano e stilizzano alcuni aspetti del comportamento dei gatti mentre in opere di P. Picasso vengono messe in luce le doti da predatore. Pittori surrealisti come l’inglese Leonora Carrington sono attratti dal fascino mistico del gatto. Marc Chagall combina invece l’arte popolare russa con le influenze di Parigi dando una interpretazione più personale. Il gatto più famoso dell’arte contemporanea è il bianco protagonista di “Mr and Mrs Clark and Percy”, opera molto amata dal pittore britannico David Hockney.


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FONTE ==>> http://www.tuttosuigatti.it/arte.html
FONTE ==>> http://www.veterinariogennaro.it/news.php?id=36
FONTE ==>> http://www.fanpage.it/i-gatti-piu-famosi-della-storia-dell-arte/

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