I Sacrifici Umani di Dio

I Sacrifici Umani di Dio

I Sacrifici Umani di Dio

Oggi qualsiasi persona sana di mente e ragionevole potrebbe pensare che atti religiosi come l’immolazione di animali innocenti, per placare l’ira di un dio superiore, o un sacrificio umano, lo spargimento di sangue per il perdono degli errori, l’uccisione di massa di bambini e neonati, il genocidio di interi popoli stranieri, sono crimini abominevoli e depravati di un culto satanico e perpetrati solo dalle persone più malate e demonizzate.

Risultati immagini per sacrifici umani bibbiaQualsiasi uomo di buon senso considererebbe tutte queste pratiche raccapriccianti, il ​​picco della perversione. La maggior parte delle persone normali crederebbe che tutte le atrocità sopra elencate siano azioni di Satana stesso.

Tuttavia, è interessante notare il fatto che tutte queste pratiche orribili sono stati stabiliti dal Dio biblico nella prima religione ebraica, e costituiscono la parte centrale del giudaismo autentico e sono documentati ampiamente nella Bibbia stessa e attribuiti al Signore.

I praticanti del giudaismo credono che Yahweh è giusto, e i seguaci del cristianesimo affermano che il loro dio è un essere perfetto e infinitamente benevolo e il padre amorevole dell’uomo.
Sulle pareti delle chiese cristiane si trovano spesso placche propagandistiche che dicono “Dio è amore” o “il Signore è misericordioso“.

I cristiani in genere citano versetti della Bibbia come Giovanni 3:16 che dice “il Signore ama il mondo, che ha sacrificato il suo Figlio unigenito per la salvezza” e 1 Giovanni 4: 7-12 il cui messaggio è che “il Signore è la fonte dell’amore“.
Tuttavia, è evidente che non conoscono la Bibbia nella sua interezza, non la leggono in modo onesto e obiettivo e credono ciecamente nelle dichiarazioni ingannevoli dei loro sacerdoti e pastori che sono basate su versetti selettivi.

La Bibbia letta nella sua interezza non insegna che Yahweh è amore! Questa è solo una pia menzogna della teologia cristiana ortodossa.

La Bibbia dice chiaramente che Yahweh è un dio arrabbiato e intollerante (Salmo 78), belicoso e militarista (Es 15: 3; Ps 2: 1-12; Dt 7: 23-24), omicida (2 Re 2: 23-24), genocida (Esodo 32: 27-28; Deuteronomio 20: 11-17), insensibile e crudele (1 Samuele 15: 2-3), infido (Ezechiele 20: 25-26 ), infanticida (Sal 135: 8; 137 : 9; Esodo 12:29) e intossicato dalla sua concupiscenza per il sanguinoso sacrificio (Levitico 1: 5-9).

La Bibbia chiarisce che il dio degli ebrei non è un dio di amore ma un tiranno violento, sanguinario e spietato.

Lo disse anche Gesù, quando i Farisei lo accusavano di adorare il Diavolo:
Giovanni 8:39 … “Il nostro padre è Abramo”. … 41 “noi abbiamo un solo Padre, Dio (Yahweh)!”…. 48 “Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?”.
42 Disse loro Gesù: “Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste… 44 voi che avete per padre (Yahweh) il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.

Se qualcuno crede ancora che la divinità giudeo-cristiana sia un’entità benevola e amorevole, allora si sta imbrogliando, ha inghiottito una menzogna professionale e non è onesto a livello intellettuale.

La stessa Bibbia rivela che Yahweh è un vero demone!

La verità è che l’immoralità e la crudeltà del Dio biblico non conoscono limiti.
Lontano dalla fantasia dei piccoli pastori e teologi evangelici che pensano che il loro dio è l’epitome di amore e gentilezza, il Signore Yahweh è in realtà un dio guerrafondaio e tirannico, con una sete insaziabile di conquista.

Non solo gode nell’invadere territori stranieri, ma arraffa sadicamente anche molte prede grazie alle vittime del suo popolo eletto. Secondo la Bibbia, il Signore comanda gli israeliti, non solo di uccidere i guerrieri uomini dei villaggi circostanti, ma anche di massacrare spietatamente donne disarmate, indifesi anziani, bambini piccoli e anche i neonati (1 Samuele 15: 2-3; Deuteronomio 2: 33-34; 07:16; 13:15; Giosuè 6:21; Ezechiele 9: 5-7; Isaia 13: 15-18).

Immagine correlataIn aggiunta, lo stesso dio demone e depravato, consiglia ai suoi eletti che, nel momento in cui abbiano conquistato un popolo e ucciso tutti i ragazzi e immolate tutte le donne “deflorate“, essi, per legge di Dio, devono prendere per se stessi tutte le ragazze vergini, come se fossero stivali da guerra (Numeri 31: 17-18).

Yahweh permette ai suoi guerrieri ebrei di rapire e violentare le vergini straniere.

A peggiorare le cose, il dio degli ebrei è un sionista militarista originale, poiché il suo piano per il suo popolo ebraico è sempre stato il dominio del mondo ebraico e la conquista di tutte le nazioni gentili della terra:
Salmo 2: 8 “Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. 9Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai”.

In breve, la divinità giudeo-cristiana Yahweh è, secondo la Bibbia, un’entità belligerante che gode dell’uccisione di innocenti e addirittura esige l’uccisione di bambini piccoli e neonati.

Che tipo di mostro potrebbe chiedere l’uccisione di un bambino innocente e indifeso?

Se alcuni di voi credono ancora che un infanticida degenerato come Yahweh sia un dio d’amore e degno di lode, allora non avete onestà e vi dico che avete sacrificato la vostra umanità per una menzogna flagrante.

Qualunque persona civile sa che il sacrificio della vita innocente è totalmente immorale. Infatti, per la maggior parte delle persone il massacro rituale degli esseri viventi è una pratica che è associata alle sette sataniche del nostro tempo.

Tuttavia, troppe persone hanno dimenticato che il sacrificio animale è sempre stata la questione centrale e il nucleo essenziale dell’ebraismo biblico.
La verità è che il culto di Yahweh è caratterizzato dalla continua immolazione di creature come pecore e buoi. Nei templi di Yahweh il sacrificio animale veniva offerto ogni giorno per placare la sua rabbia ardente ed espiare la trasgressione della legge mosaica.

Nel giudaismo antico sono stati eseguiti almeno cinque diversi tipi di pratiche sacrificali:

I Sacrifici Umani di Dio1) Olocausto: un “olocausto perenne” di animali (maschi senza difetti) presso l’altare del tempio e il tabernacolo, al momento di preghiera, allo scopo di lodare Yahweh e mostrargli amore e devozione (Numeri 28/29 – Levitico 1);

2) Oblazione di cibo: usata in ambito secolare, per esempio quando si portava un dono ad un sovrano, o quando si voleva onorare (per rispetto o timore) qualcuno. Era un atto di dedicazione e consacrazione a Dio come Salvatore e garante del patto. Era simbolo di ringraziamento e obbedienza (Levitico 2 – Numeri 28/29)

3) Sacrificio di Ringraziamento: (maschi o femmine senza difetti) era un’offerta di pace, un occasione per essere gioiosi di fronte a Dio (a dire dei credenti). Un sacrificio di festa il cui scopo era ringraziare la presunta grazia e la misericordia del Dio d’Israele
Ad un atto di benedizione di Dio l’uomo rispondeva con un sacrificio di ringraziamento/pace (Levitico 3)

4) Sacrificio per il peccato: (giovenco senza difetto) era un’offerta di espiazione, una pratica sacrificale particolarmente sanguinosa in cui il peccatore immolava un animale del suo bestiame sull’altare del Signore per il perdono dei suoi peccati o la trasgressione di uno dei comandamenti o delle leggi che riguardano Dio (Levitico 4)

5) Riparazione per la Trasgressione: (pecora o capra femmina) se qualcuno peccava contro qualcosa di santo che apparteneva a Dio, o dava una falsa testimonianza, commetteva un furto, o un inganno, ecc… , doveva sacrificare una pecorella e una capretta per avere il perdono (Levitico 5)!

Non sarebbe un’esagerazione se dicessimo che il continuo spargimento di sangue in modo rituale era il fondamento della religione ebraica biblica.

Infatti, la Bibbia spiega apertamente che Yahweh si compiace dei sacrifici sanguinosi e macabri (Genesi 8: 20-21, Levitico 1: 5-9, Numeri 18: 17-19). È come se fosse affascinato dall’immolazione della vita innocente.
È evidente che il dio degli ebrei è un’entità carnivora e di natura predatoria poiché nella Genesi rifiuta l’offerta vegetale di Caino e si diletta nel sacrificio animale di Abele (Genesi 4: 3-5).

Inoltre, a volte le immolazioni rituali jehovitiche divennero enormi ecatombe.
Il Primo Libro dei Re racconta che il re Salomone e il suo sacerdozio regale jehovítico hanno ucciso più di 22.000 bovini e 120.000 pecore nel tempio del Signore in un periodo di due settimane (1 Re 8: 62-64).

Il dio ebraico ha sempre avuto sete di sangue immolato!

Tuttavia, a prescindere dal fatto che il sacrificio di animali per lavare via i peccati è qualcosa di totalmente immorale e abominevole, pochissime persone sanno che uno dei segreti inquietante della Bibbia è che Dio (Yahweh) a volte chiedeva e accettava il sacrificio degli umani .

In Esodo, il secondo libro del Pentateuco, abbiamo trovato alcuni riferimenti agghiaccianti riguardanti la pratica dell’infanticidio rituale ordinato da Yahweh stesso, in cui i fedeli hanno dovuto sacrificare i loro figli primogeniti come offerta al loro signore, proprio come fanno per i primogeniti del loro bestiame, al fine di commemorare l’uccisione dei primogeniti maschi in Egitto: 

Esodo 13: 1 Il Signore disse a Mosè: 2″Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti – di uomini o di animali -: esso appartiene a me”.; … anche 12-15.

In Levitico, lo stesso dio sanguinario spiega che nessun uomo, animale o di un campo in possesso di proprietà di un Ebreo che è stato consacrato a lui possono essere salvati,

ma sicuramente muoiono senza remissione:

Levitico 27: 28 Nondimeno quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore. 29 Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte.

Nel primo libro dei Re, vediamo di come Yahweh chiede l’immolazione della vita dei figli degli Ebrei per la santificazione delle città, al momento della sua ricostruzione. Questi versetti dicono che Chiel di Betel ricostruì Gèrico, ed esso ricevette il castigo annunziato da Giosuè 6:26 .. “Maledetto davanti al Signore l’uomo che si alzerà e ricostruirà questa città di Gèrico! Sul suo primogenito ne getterà le fondamenta e sul figlio minore ne erigerà le porte!”
e così fù…
1 Re 16: 34 “Nei suoi giorni Chiel di Betel ricostruì Gèrico; gettò le fondamenta sopra Abiram suo primogenito e ne innalzò le porte sopra Segub suo ultimogenito …”

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L’archeologia biblica rivela, che questa pratica barbara di seppellire i corpi dei bambini sacrificati nelle fondamenta degli edifici, era molto comune nelle regioni di Megiddo, Gerico e Guerer in Palestina (B.A. Turaiev, ‘The East classica’).

L’esempio più spaventoso della pratica di sacrificio umano si trova nel libro dei Giudici, in cui l’Israelita Jefte, dopo essere stato istigato dallo spirito del Signore, fece voto a Yahweh promettendo di sacrificare in olocausto la prima persona che lasciare la propria casa, in cambio della vittoria nella guerra contro i nemici di Israele

Giudici 11:30 Iefte fece voto al Signore e disse: “Se tu mi metti nelle mani gli Ammoniti, 31la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l’offrirò in olocausto”.

Yahweh adempì alla sua promessa e Iefte tornò alla sua casa vittoriosa. Tuttavia, purtroppo la prima persona che ha lasciato la sua casa non era altro che la sua amata figlia, e il povero Jefte fù stato costretto ad offrirla in olocausto al suo dio depravato (Giudici 11: 34-40).

La verità è che uno studio approfondito della Bibbia ebraica rivelerà che il sacrificio umano era un’usanza comune nel culto ebraico originale.
Questa orribile rivelazione non dovrebbe sorprendere gli studiosi che hanno una buona comprensione della storia della regione della Palestina.

Studi archeologici dimostrano che anche nel 2′ millennio aC la divinità semitica El, il re del pantheon levantina e precursore di El-Yahweh della Bibbia, era un dio associato a rituali di sacrifici umani, e il cui culto è stato caratterizzato dall’olocausto del primogenito (Olyan Saul, 1988).
Lo stesso culto sacrificale continuerà tra gli ebrei nel giudaismo primitivo (Smith, 2002).

Vediamo che il sacrificio cruento sia animale che umano, è sempre stato saldamente radicato nella religione jehovítica originale.

I Sacrifici Umani di DioÈ più probabile che Yahweh non solo abbia goduto dei sacrifici per il proprio divertimento, ma abbia anche avuto bisogno di nutrire la sua energia a livello astrale.

Ricorda che nel corso della storia alcune scuole esoteriche, come quello gnostico, insegnano che il male Yaldabaoth, demiurgo associato al Dio ebraico Yahweh ed i suoi predatori Arconti, si nutrono della sofferenza umana e l’energia viene trasferita attraverso i culti religiosi demiurgici.

Gli ebrei e i cristiani hanno fatto tutto il possibile per nascondere questo segreto vergognoso della proprio religione, e inventano qualsiasi scusa e menzogna pur di convincerci che non ci sono sacrifici umani nelle Sacre Scritture, e garantiscono invece che tutti i versetti biblici citati qui, ad esempio, sono “fraintesi”!

… anche se diversi passaggi della Bibbia stessa affermano chiaramente che ci sono stati molti sacrifici umani ordinati da Yahweh e persino descritti con dei raccapriccianti dettagli.

Gli apologeti nelle chiese citano spesso la Bibbia in modo selettivo e quindi i loro ministeri sono ingannevoli.
Sono disposti a dire qualsiasi cosa per giustificare il comportamento malvagio del loro dio misantropo. Impiegano tutti i loro sforzi per difendere qualcosa che è completamente immorale, e lo presentano come qualcosa di morale e giusto. Così hanno solo sacrificato la propria umanità e il loro comportamento è alquanto vergognoso!

Ma il suo orrore non finisce qui;

oltre alle sue orrende richieste, Yahweh mente al suo popolo istigandolo ad offrirgli sacrifici infanticidi, solo perchè non avevano adempiuto alle sue leggi, ma fatto l’orribile atto, Dio non li perdona lo stesso!

Ezechiele 20:25 Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26 Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore.

Come sappiamo già, la frase biblica di “passare per il fuoco ogni loro primogenito” è un riferimento all’olocausto dei bambini, un tipo di sacrificio in cui la vittima viene completamente bruciata e offerta al Signore. …. Tale è la contorta moralità del malvagio Dio degli ebrei!

Molte persone ingenue considerano la cultura giudeo-cristiana una fonte di sani valori morali.

Queste persone difendono la Bibbia per ragioni etiche.
Nelle società occidentali siamo condizionati a credere che le cosiddette Sacre Scritture sono un manuale per raggiungere la santità.

Tuttavia, una volta pienamente compresa la legge biblica, che il Signore ha rivelato a Mosè sul monte Sinai, comprendiamo che non è in alcun modo un codice morale autentico, ma piuttosto un manifesto politico, quasi il cui vero scopo è la giustificazione per la dittatura tirannica del despota cosmico Yahweh.

10 comandamentiLa Legge mosaica sembra essere un manuale etico a prima vista, ma in realtà non tenta di stabilire un sistema morale autentico e coerente, ma cerca solo di giustificare le discutibili usanze del culto Jehovitico. La moralità di Yahweh non ha coerenza.

Ad esempio come 5′ comandamento dice di “Non Uccidere“, ma allo stesso tempo ordina genocidi a destra e a manca; o il decimo “Non desiderare la roba d’altri“, e ordina di continuo di andare e conquistare territori, persone e cose.

La verità è che la legge biblica è solo una tortura sadica per l’uomo.

Questo presunto “padre amorevole” richiede inoltre, di lapidare a morte chiunque accendi una fiamma o raccolga un legno nel giorno del sabato, il giorno sacro del Signore (Esodo 31: 12-15; Numeri 15: 32-36);
ed inoltre richiede ai credenti di uccidere i loro parenti e/o amici, se essi lasciare il culto di Yahweh e seguono altri percorsi spirituali (Deuteronomio 13: 6-10).

Allo stesso modo, la teologia del Nuovo Testamento insegna che tutti coloro che non seguono la religione barbara di Dio, e del suo presunto figlio Gesù, saranno processati e bruciati in un lago di fuoco (Apocalisse 20: 10-14; Giovanni 8:24; 2 Tessalonicesi 1 : 8-9; 2: 11-12 ).
Yahweh non è un dio benevolo ma un mostro aberrante, e il suo dannato libro sacro non è altro che uno strumento malvagio per la distruzione dell’umanità!

Oltre ad essere un soggetto estremamente malvagio con un carattere sadico, il Dio ebraico Yahweh è anche un avversario che ha sempre opposto l’illuminazione dell’uomo.

La storia del Giardino dell’Eden nel Libro della Genesi inizia con una proibizione del frutto dell’Albero della Conoscenza (Genesi 2:17).

Nel terzo capitolo il Signore mente sul fatto che se Adamo avesse mangiato il Frutto, sarebbe sicuramente morto, cosa che, come tutti sappiamo, non accade! Infatti il Serpente dice all’uomo che “Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio (Genesi 3: 4-22), e verrà confermato da Dio stesso nel ventiduesimo versetto “Ecco
l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male.

Chiaramente il Signore non ha mai voluto che l’uomo si svegliasse e apprendesse la stessa conoscenza degli esseri divini; egli voleva mantenere l’uomo come uno schiavo ignorante nel suo santuario terreno.

La politica dell’oscurantismo di Yahweh non finisce qui.

La Legge mosaica proibisce qualsiasi tipo di conoscenza spirituale dalla magia e dalla divinazione alla comunicazione con spiriti familiari o entità interdimensionali (Levitico 19:26, 19:31, Deuteronomio 18: 10-12).

Perché Yahweh teme così queste pratiche, tanto da proibire ai popoli di comunicare con esseri interdimensionali?
La risposta è che Yahweh temeva che gli uomini potessero avere un contatto con i loro dei ancestrali e che quindi conoscessero la verità sulla sua autentica identità.

Ironia della sorte il Libro di Enoch, un testo apocrifo di notevole importanza nel giudaismo del Secondo Tempio, rivela che le arti e le tecniche di divinazione magiche sono radicate in cielo, e sono state insegnate alle figlie degli uomini e degli angeli, i quali avevano “tradito” dio per essersi uniti con le umane (Enoc 7: 1, 8: 3).
Gli angeli del Signore poi accusano gli angeli ribelli di aver rivelato agli uomini i “segreti del mondo che si compiono nei cieli” (Enoc 9: 6).

Risultati immagini per libro di enochDio, per tutta risposta, manda il Diluvio.

Allo stesso modo durante l’episodio della Torre di Babele, in Genesi 11, il Signore si spaventa del sorprendente progresso spirituale degli uomini, la cui torre (allegoricamente) è in procinto di raggiungere il cielo. Dio ammette con i suoi compagni divini, gli altri Dei Elohim, che nulla sarà in grado di fermarli (Genesi 11: 6).
Qui Yahweh teme che l’uomo raggiunga il regno divino e diventi un rivale. Così lui e i suoi scagnozzi celesti scendono sulla terra e confondono il linguaggio (spirituale) dell’umanità.

Questo è molto interessante dal momento che alcuni dei più antichi testi sumeri, su cui si basano molti dei racconti biblici, dicono che il più alto dio in cielo si oppose alla rivelazione della scienza del disegno del cielo e della terra all’uomo (Legend of Adapa).
La verità è che Yahweh è sempre stato contro l’illuminazione dell’umanità e quindi deve essere considerato il nemico della nostra razza.

In breve, lontano dalle fantasie di pastori evangelici e le loro vittime ingannate, il Dio della Bibbia non è il nostro padre amorevole, ma un incubo del male per l’umanità.

Può essere solo il vero diavolo.

Apologisti cristiani che hanno qualsiasi scusa per giustificare il loro dio, ignorano l’infinità di versetti biblici che raccontano il male del Signore.
Fantasticano sul fatto che questa divinità giudeo-cristiana è perfetta, benevola e infinitamente amorevole, ma a dir mio sono in malafede e ingannano solamente loro stessi. Sono caduti nella trappola dell’inversione accusatoria e ingannevole della religione sionista di Yahweh.

Anche se la Bibbia stessa è molto chiara e ne fa testimonianza sul fatto che il Signore Yahweh, ha tutti gli attributi di una entità demoniaca. La maggior parte delle persone ancora ingenuamente crede che il serpente della saggezza è il nemico dell’umanità.
In realtà, il serpente dell’Eden, il grande “Ushumgal di Eridu” e il nostro benevolo Enki; è il vero sostenitore e benefattore della razza umana e si è ribellato contro la tirannia e crudeltà del malvagio Lord Enlil per giusta causa. ….. ma questa è un’altra storia!


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fonte: https://www.enkiptahsatya.com

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parte

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parte

Angeli, Alieni, Dei, 25 similitudini – 1parte

L’esistenza degli Ufo nella nostra epoca è ormai del tutto accettata.
Ma ci sono ancora persone che ne rinnegano l’esistenza, sopratutto i religiosi cristiani che: o dicono che non esistono, o li considerano addirittura”entità demoniache”(…questo, secondo me, perchè non capiscono cosa siano)!
Queste affermazioni però sono alquanto imbarazzanti, poichè questi stessi cristiani credono fermamente all’esistenza degli Angeli!
Il Vaticano e il papa stesso hanno affermato tempo fa che gli Alieni esistono e che non sono “Entità Demoniache”, anzi sarebbero disposti anche a “Battezzarli, se loro lo chiedessero“! (Quindi, amici cristiani, mettetevi daccordo!)
… e per Coloro che affermano e assicurano che l’uomo antico ha creato queste storie per cercare di spiegare cose che non capivano, mi possono spiegare come mai queste storie stanno accadendo anche nei nostri tempi moderni?

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parteMa torniamo a noi! …

La lista che segue tratterà le varie similitudini tra “Angeli“, “Alieni” e “Divinità Mitologiche“; giusto per farvi capire che i vostri amati “Angeli” altro non sono che Esseri venuti da chissà dove, e che tutte le popolazioni del mondo antico e moderno raccontano le stesse storie.

1 – PROVENGONO DA ALTRI MONDI E DA ALTRE DIMENSIONI

Sebbene questo sia il più ovvio, è il primo elemento della lista.
La cosa interessante è che non importa il posto del mondo, o il periodo storico che tu analizzi, questi esseri sembrano interaggire sempre allo stesso modo con l’umanità, e la loro origine è sempre legata al “cielo“.
– Alieni: provengono “da un’ altro Pianeta” o “da un’altra Dimensione“.
– Gli Dei Mitologici: provengono “da altri Pianeti” o “da altre Dimensioni” a seconda la cultura.
– Angeli: Matteo 18:10 perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Come già detto, questi Esseri “Extra” provengono anche da altre Dimensioni, e questa coincidenza li rende ancora più interessanti.

Nella mitologia, le diverse divinità abitano in svariate forme di Paradiso e Inferno che non possono essere raggiunti da vivi; vedi i campi Elisi Greci, o il Valhalla nella mitologia norrena.

Ma il paradiso per eccellenza credo sia il “Paradiso” dei Cristiani, quella “dimensione” dove risiedono gli Angeli, Dio i Santi ecc.. e tutti quelli che faranno i “Buoni da vivi“! (Strano però che di questo “Paradiso” il Vecchio Testamento non ne menzioni mai!)

2 VIAGGIANO NELL’UNIVERSO

La maggior parte delle persone che credono negli Extraterrestri, crede che essi viaggiano attraverso l’universo con le loro Astronavi, e che p

rovengano ognuno da Pianeti differenti. Ugualmente, molte leggende mitologiche raccontano che i loro Dei sarebbero venuti sulla terra da altri Pianeti.

Sebbene nelle Sacre Scritture non sia mai menzionato che gli Angeli o Dio viaggino specificatamente “per l’Universo“, racconta più volte che essi si spostano da una parte all’altra con determinati “veicoli” (Carri-Cherubbini ecc..) e tutto sembra indicare che lo fanno da una Dimensione all’altra, poichè le Navi diventano visibi e invisibili.

Numeri 14:10 … ma la gloria (Kavod) del SIGNORE apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d’Israele, … 

3 HANNO NAVI VOLANTI

Molte persone pensano che le “Navi Volanti” siano un’esclusiva dei tempi moderni, ma non è così! Ogni cultura ha segnalato l’esistenza di esseri provenienti dal cielo su “Mezzi Volanti“.

Gli Alieni, come tutti sanno, si spostano su ciò che chiamiamo Ufo;
gli Dei Mitologici usavano le “Macchine Volanti“; …come dimenticare i famosi Vimana, gli oggetti volanti, descritti in numerosi testi religiosi indiani!
ANTICHI UFO - CARRI DEGLI DEAnche gli Angeli hanno macchine volanti, che la Bibbia chiama “Carri” o “Cherubini”.

2 Samuele 22:11 Salmi 18:11 Cavalcò un cherubino e volò; si librò sulle ali del vento.
Inoltre ricordiamo Il Carro di Ezechiele (Ez 1-3), quello di Elia (2 Re2:11), o la Gloria che vide passare Mosè sul monte Sinai (Esodo 33,18-23), ecc…

(per la precisione, per capire meglio di cosa parla una qualsiasi storia della Bibbia, ogni volta che trovate le parole “Spirito” o “Gloria” dovete sostituirle con quelle originali, ossia “Kavod” e “Ruach“, che significano “Oggetto pesante” e “oggetto che si sposta nell’aria” (Per approfondire Leggi Qui))

4 POSSONO APPARIRE E SCOMPARIRE

Gli addotti riferiscono di essere soli nella stanza, e che, improvvisamente sentono una presenza con loro; a volte vedono questi esseri, altre volte li percepiscono, ma su una cosa sono sicuri, “non hanno idea di come siano arrivati“.

Gli Dei di varie mitologia come sappiamo appaiono e scompaiono a loro piacimento, vedi Zeus quando fa visita alle sue “donne“.

Immagine correlataNella Bibbia, Dio (Yahweh) e gli Angeli appaiono spesso senza preavviso:
… e il Signore apparve” ad Abramo…Mosè…Giacobbe … ecc… (Genesi 12:7/17:1/26:2 ecc..)

Esodo 3:2 L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto.
Giudici 6:12 L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!”.
Luca 1:11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.


5 POSSONO ESSERE CONTATTATI TRAMITE CHANNELING

La parola “canalizzazione” qui usata, si riferisce al contatto degli extraterrestri attraverso le tavole Ouija o le pratiche spiritiche.
Coloro che hanno familiarità con la stregoneria e altre pratiche occulte, sanno di certo usare le tavole Ouija, fare una seduta spiritica, una meditazione o una divinazione per entrare appunto in contatto con gli alieni.
Molti contattati riferiscono di aver “canalizzato” con gli alieni prima di avere avuto un contatto vero e proprio con loro.
Infatti è ampiamente documentato il caso del mago britannico e occultista Aleister Crowley che sostenne di essersi messo in contatto con degli esseri denominati “Angeli Enochiani“, che secondo alcuni ufologi mostrano somiglianze con i Grigi. In particolare, questo noto spiritualista, chiamò uno di loro “Lam“, che da li in poi fu la sua guida.

Uno di questi eventi è registrato nella Bibbia, con Saul e la strega di Endor:
1 Samuele 28:7 Allora Saul disse ai suoi servitori: «Cercatemi una donna che sappia evocare gli spiriti e io andrò da lei a consultarla». I servitori gli dissero: «A En-Dor c’è una donna che evoca gli spiriti». 8 Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna e Saul le disse: «Dimmi l’avvenire, ti prego, mediante l’evocazione di uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò».

6 POSSEGGONO GLI ESSERI UMANI

Forse la cosa più strana e inquietante su Alieni, Angeli e Dei, è la loro capacità di “possedere un corpo ospitante contro la loro volontà“.
Gli Alieni che si dedicano a questo possesso vengono chiamati “Walk-in” (concetto coniato dal movimento New Age, basato su spiriti che si impossessano di un corpo, temporaneamente o indefinitamente)
Vedi studi condotti da Corrado Malanga (film 6 giorni sulla terra) o Aleister Crowley.

… e anche nella bibbia troviamo riferimenti al “richiamo” di uno spirito …
1 Samuele 28: 8 Saul … Arrivò da quella donna di notte. Disse: “Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò”. … 11 Essa disse: “Chi devo evocarti?”. Rispose: “Evocami Samuele”. … La donna disse a Saul: “Vedo un essere divino che sale dalla terra”. … 15 Allora Samuele disse a Saul: “Perché mi hai disturbato e costretto a salire?”.

…. e alla “possessione” …
Marco 1:23 Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24″Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio”. 25 E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”. 26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. …. 32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. … 34 Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; …

7 POSSEGGONO LE DONNE

Le segnalazioni di sequestro di donne da parte di “esseri provenienti dal cielo” non sono un’invenzione prettamente di credenti di Ufo. Nella Mitologia greca, gi Dei scendevano dal cielo spessissime volte, per rapire donne, avere rapporti con loro e generare figli.

Allo stesso modo ancche gli Angeli hanno fatto la stessa cosa:
Genesi 6; 1-4 … i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. … quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli …

… e lo fece anche Dio (Yahweh)
Ezechiele 23: 1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2… vi erano due donne … 4 Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L’una e l’altra divennero mie e partorirono figli e figlie. …

8 PRODUCONO UNA PROGENIE IBRIDA

La “Progenie Ibrida” più famosa di tutti i tempi sono sicuramente gli Eroi o Semidei Greci. Li vediamo sempre nei film e negli spettacoli televisivi. Ercole, Hermes o Perseo sono alcuni dei figli che gli Dei hanno avuto con donne umane.

Tuttavia, non sono gli unici a possedere una “progenie ibrida“.
In Gensi 6:1/4 leggiamo che un gruppo di Angeli copulava con donne umane e che poi davano alla luce i loro figli.
4 C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
Questi bambini sono chiamati “Nephilim” o “Giganti“, e sono “Uomini di Fama“, vale a dire che sono cresciuti fino a diventare “Eroi Leggendari“.

Nel frattempo anche i nostri alieni moderni rapiscono donne, le quali affermano di aver dato alla luce bambini ibridi sulle loro Navi.
Ma il fatto più inquietante su questi rapimenti alieni, è che molte di queste donne denunciano di essere state violentate, fecondate e rapite una seconda volta per poter estrarre il feto.


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Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte

Angeli, Alieni e Dei Mitologici, 25 similitudini – 3′ parte

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte

Ed eccoci alla Terza parte delle similitudini dei nostri “Eroi” … Angeli/Alieni/Dei Mitologici.

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-3parte… dopo aver parlato di come si spostano, da dove provengono, e una bella parte del loro carattere, ossia Violenti, Libidinoso e Apocalittico….Ora affrontiamo il loro essere “Soprannaturale” e “Mutante”.


17 SONO SOPRANNATURALI

Quando si tratta di Angeli o Dei, sembra esserci un consenso universale sul fatto che essi siano, di fatto, Soprannaturali. Tuttavia, quando si tratta di Alieni o Extraterrestri, la credenza sembra essere divisa a metà.


18 DILATANO IL TEMPO

dilatazione tempoMolte culture parlano di “dilatazione del Tempo” in presenza di Entità Soprannaturali; gli addotti riferiscono di aver perso la nozione per ore o talvolta per giorni interi.
Nella Bibbia, Gesù sperimenta la stessa cosa quando Satana lo tenta nel deserto.
Luca 4:5 Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, …


19 HANNO POTERI TELECINETICI

Questa è un’abilità comune tra le tre Entità.
Nella Bibbia c’è un esempio di un Angelo che fa cadere le catene da Pietro senza toccarlo:
Atti 12:7 Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: “Alzati, in fretta!”. E le catene gli caddero dalle mani.


20 COMUNICANO TRAMITE I SOGNI

Gli Dei Mitologici erano noti per entrare nei sogni degli umani, così come negli addotti dei giorni nostri. Questi affermano che gli alieni comunicano con loro tramite sogni o visioni.

E ovviamente anche nella Bibbia ci sono racconti in cui gli angeli trasmettono informazioni agli esseri umani, come il caso di Giuseppe, che viene avvertito più di una volta da un angelo di fuggire in Egitto: Matteo 1:20 – 2:13 – 2:19.


21 CAUSANO PARALISI NEL SONNO

Milioni di persone al giorno d’oggi, riferisce di aver avuto almeno una volta nella vita l’esperienza della “Paralisi del Sonno“; ossia l’incapacità temporanea di muoversi e parlare, nel momento del risveglio o poco prima dell’addormentamento. Forse il fatto più interessante di questa paralisi è che le persone spesso sentono “una presenza” nella stanza o vicino o sopra di loro.

paralisi sonnoTutto questo è stato associato più volte al rapimento alieno, e molti addotti hanno riferito di essere nella stessa stanza con altre persone, e che non si sono svegliate mentre venivano rapite.

Nella tradizione romana questa “paralisi” veniva indicata come una creatura malefica di aspetto maschile che giaceva sui dormienti, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con essa. Tale creatura trova rispondenza in figure analoghe quali l’Efialte nella tradizione greca, Incubus in quella norrena, o i folletti in Italia.

Nella Bibbia invece di queste paralisi ce ne sono abbastanza:
– Genesi 2:21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; Adamo viene addormentato da Dio per creare Eva … 
– Genesi 15:12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, !
– Samuele 26:12 nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.

… o quando Pietro si trova in prigione, e un angelo, dopo aver fatto addormentare i suoi carcerieri, lo libera dalle catene (Atti 12:6/10).


22 VENGONO PERCEPITI DAGLI ANIMALI

Alcuni addotti riferiscono che i cani abbaiano prima che gli alieni abbiano compiuto un rapimento.
Allo stesso modo, gli Dei mitici potevano essere percepiti dagli animali, anche quando gli umani non potevano vederli.
Nella storia di Balaam, nella Bibbia, l’asina vide un’angelo di fronte a Balaam per tre volte.
Risultati immagini per asina e angeloNumeri 22:23 L’asina, vedendo l’angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. … 25 L’asina vide l’angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro … 27 L’asina vide l’angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; … 31 Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l’angelo del Signore, che stava sulla strada con la spada sguainata. …


23 POSSONO CAMBIARE FORMA

Nelle storie degli Dei di tutto il mondo, molti di loro avevano la capacità di cambiare forma. Zeus è forse il Dio più famoso con questa abilità.

Nella mini serie di Steven Spielberg “Taken“, uno degli alieni cambia forma diventando un personaggio dei cartoni animati. Queste mini serie si basa su resoconti di rapimenti extraterrestri reali.

Nella bibbia, Satana appare come un serpente, e la Scrittura dice anche che può diventare un Angelo di luce.
2 Corinzi 11:14Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.


24 POSSONO APPARIRE COME ESSERE UMANI

pleiadianiMolte persone credono che la razza di alieni chiamati “Nordici” appaia così umana che è quasi impossibile notare che sono Alieni.
Nella mitologia, molti degli Dei erano indistinguibili dagli umani.
…. e la Bibbia, da parte sua, dice che gli Angeli possono apparire come esseri umani, e furono persino chiamati “uomini” da molte persone:
Ebrei 13:2 Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo.


25 POSSONO APPARIRE COME RETTILIANI

Cominciando dal Giardino dell’Eden, e muovendosi velocemente al presente, si possono trovare storie di umanoidi con fattezze animali in tutto il mondo.
Nella Bibbia ci sono Cherubini che rappresentano quattro diverse creature: leone, toro, aquila e umani.
Risultati immagini per rettilianiMa è possibile che Satana, anche descritto come un cherubino, possa rappresentare una quinta creatura?… il Serpente?

– Genesi 3:1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.
– Apocalisse 12:9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, …


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Mauro Biglino

Mauro BiglinoMauro Biglino

Mauro Biglino

Studioso di storia delle religioni è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collaborazione che si è conclusa una volta iniziata la carriera da scrittore in cui porta alla luce le sorprendenti scoperte fatte in 30 anni di analisi dei cosiddetti testi sacri che da sempre sono state omesse. Da oltre 10 anni, Mauro Biglino, si occupa inoltre di Massoneria in quanto …. continua

 

    

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Erich von Däniken

Erich von DänikeErich von Dänikenn

Per oltre 45 anni Erich von Däniken, ha perseguito la teoria che postula che la Terra potrebbe essere stata visitata da extraterrestri nel remoto passato. Scrittore di maggior successo non-fiction al mondo di tutti i tempi, ha scritto 55 libri e di e-media sul tema e ha venduto oltre 65 milioni di copie in tutto il mondo. I suoi libri sono stati tradotti in 32 lingue. Negli Stati Uniti  ha vinto …. continua

   

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Peter Kolosimo

Peter Kolosimo

kolosimo
Peter Kolosimo

Peter Kolosimo (pseudonimo di Pier Domenico Colosimo; Modena, 15 dicembre 1922 – Milano, 23 marzo 1984) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Le sue opere sono state diffuse o tradotte in 60 paesi ed è stato uno degli scrittori italiani più popolari negli anni settanta. Noto divulgatore, è considerato, assieme al francese Robert Charroux e al britannico W. Raymond Drake e prima di Erich von Däniken, un pioniere …. continua


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Zecharia Sitchin

Zacharia-Sitchin

Zecharia Sitchin

 (Baku, 11 luglio 1920 – New York, 9 ottobre 2010) è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense. È stato autore di molti libri sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, e sostenitore della “teoria dell’antico astronauta” come spiegazione dell’origine  ……. continua
   

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GLI “SHEM” E I RECINTI SACRI

GLI “SHEM” E I RECINTI SACRI

MU - MONETA DI BIBLO2

Il re sumero Gudea, festeggiando la costruzione del tempio in onore del suo dio Ninurta, scrisse che gli era apparso «un uomo fulgido come il cielo… con un elmetto sulla testa: certamente un dio». Durante questa apparizione, Ninurta, accompagnato da altri due “dèi”, stava in piedi dietro il suo “divino uccello di vento nero”. Come risultò poi evidente il tempio era stato costruito prevalentemente allo scopo di fornire una zona riservata, un riparo cintato e sicuro per questo “uccello divino”.
Per la costruzione del recinto, riferisce Gudea, furono necessarie travi enormi e grosse pietre importate da lontano. Solo quando l’Uccello divino” fu posto all’interno del recinto, il tempio fu considerato finalmente ultimato. Una volta la suo posto, l’”uccello divino” poteva “impadronirsi del cielo” e riusciva a “unire Cielo e Terra”. La sua importanza era tale che esso era costantemente sorvegliato da due “armi divine”, armi che emettevano fasci di luce e raggi mortali.

Negli antichi testi si trova anche la descrizione di alcuni veicoli usati per portare gli aeronauti nei cieli.

Gudea affermò che, quando l’uccello divino si innalzava sopra le terre. «gettava luce sui muri di mattoni».

Il recinto protetto veniva chiamato MU.NA.DA.TUR.TUR (“la forte pietra dove riposa il MU”).
Urukagina, sovrano di Lagash, disse riguardo al “divino uccello di vento nero”: «Il MU che emana luce come un fuoco, io l’ho fatto alto e forte».
Analogamente, Lu-Utu, che regnò a Umma nel III millennio a. C., costruì un luogo per un mu, «che emana una specie di fuoco», per il dio Utu, «nel luogo consacrato all’interno del suo tempio».
Il re babilonese Nabucodonosor II, vantandosi di aver ricostruito il recinto sacro di Marduk, disse che all’interno della fortificazione, fatta di mattoni bruciati e onice lucente:

<< Ho innalzato la testa della barca ID.GE.UL. Il Carro del principato di Mardul; La barca ZAG.MU.KU, che si vede avvicinarsi, la suprema viaggiatrice tra Cielo e Terra, ho chiuso nel mezzo del recinto, schermandone tutti i lati.>>

ID.GE.UL, il primo nome utilizzato per descrivere questa “suprema viaggiatrice” o “Carro di Marduk”, significa letteralmente “alto fino al cielo, luminoso di notte”. 
ZAG.MU.KU, il secondo nome con cui viene citato il veicolo riposto nello speciale recinto, significa “lo splendente MU fatto per andare lontano”.

Abbiamo le prove che un mu – un oggetto conico, dalla sommità ovale – era effettivamente contenuto nel recinto sacro, quello più interno, dei templi dei Grandi Dei del Cielo e della Terra.
MU - MONETA DI BIBLOSu un’antica moneta trovata a Biblo (la biblica Gebal), sulla costa mediterranea dell’odierno Libano, è raffigurato il grande Tempio di Ishtar. Sebbene la moneta lo mostri com’era nel I millennio a. C., possiamo comunque ritrovarvi gli elementi base dell’originario tempio di millenni prima, visto che gli antichi usavano ricostruire infinite volte i templi nello stesso luogo e secondo gli stessi criteri del piano originario
Dalla figura si vede che il tempio era diviso in due parti.
Anteriormente vi era la struttura principale, imponente con il suo ingresso a colonne;
dietro c’è una corte interna, o “area sacra”, nascosta e protetta da un muro alto e massiccio.
Il tempio si trovava in posizione sopraelevata ed era raggiungibile solo salendo una scala.
Al centro dell’area sacra vi è una speciale piattaforma fatta di travi incrociate (sul modello, per intenderci, della Torre Eiffel), che sembra fatta apposta per sostenere un peso ingente.
E su questa piattaforma sta l’oggetto di tutto questo apparato protettivo, un oggetto che non può essere altro che un mu.
Come la maggior parte delle parole sillabiche sumeriche, mu aveva un significato primario: “ciò che sale dritto”.
Nell’uso comune, poi, il termine assumeva una trentina di sfumature diverse, da “alture” a “fuoco”, da “comando” a “periodo di tempo circoscritto”, fino a significare, in tempi più recenti, “ciò per cui uno è ricordato”.

Un inno a Inanna/Ishtar e ai suoi viaggi sulla Barca del Cielo dimostra che il mu era il veicolo con il quale gli dei giravano in lungo e in largo per il cielo:

<<Signora del Cielo: Ella indossa il suo Abito del Cielo E arditamente sale verso il Cielo. Al di sopra di tutte le terre abitate Ella vola nel suo MU. La Signora che nel suo MU Gioiosamente vola fino alle vette celesti. Al di sopra di tutti i luoghi in pace Ella vola nel suo MU.>>

É provato che i popoli del Mediterraneo orientale avevano visto tali oggetti simili a razzi non soltanto nei recinti dei templi, ma addirittura in volo.

MU - GLIFI ITTITIAlcuni glifi ittiti, per esempio, mostravano, sullo sfondo di un cielo stellato, missili in volo, razzi montati su rampe di lancio e un dio all’interno di una camera radiante.

Parlando dei recinti più interni dei templi o dei viaggi celesti degli dei, o persino dei casi in cui furono dei mortali a salire al cielo, i testi mesopotamici usano il termine sumerico mu o i suoi derivati semitici shu-ma (“ciò che è un mu”), sham o shem. Poiché queste parole indicavano anche “ciò per cui uno è ricordato”, il termine assunse gradualmente il significato primario di “nome”, e così è stato pressoché universalmente tradotto, anche quando lo si trovava in testi antichissimi in cui il termine veniva chiaramente usato nella sua accezione originaria, quella di “oggetto usato per volare”.

Così G. A. Barton (The Royal Inscriptions of Sumer and Akkad, «Le iscrizioni reali di Sumer e Akkad») fissò quella che divenne l’incontestata traduzione dell’iscrizione trovata sul tempio di Gudea:
«Il suo MU abbraccerà le terre da un orizzonte all’altro»  è diventata «Il suo nome riempirà tutte le terre».
Un inno a Ishkur, che esaltava il suo «“MU che emana raggi” in grado di arrivare fino al Cielo», è stata parimenti tradotta con «Il tuo nome è radioso e raggiunge lo zenith del Cielo».
Alcuni studiosi, poi, intuendo che mu e shem potessero indicare un complemento oggetto e non un “nome”, lo trattarono come un suffisso o una struttura grammaticale che non richiedeva traduzione, e così hanno completamente evitato il problema.

I traduttori biblici, che hanno indiscriminatamente tradotto shem con “nome” ogni volta che si sono imbattuti nel termine, non hanno evidentemente tenuto conto di un illuminante studio pubblicato più di un secolo fa da G. M. Redslob (in Zeitschrift der Deutschen Morgenlandischen Gesellschaft) nel quale l’autore affermava, a ragione, che i termini shem eshamain (“cielo”) derivano dalla radice shamah. Che significa “ciò che è rivolto in alto”.
Quando l’Antico Testamento ci dice che re Davide “fece uno shem” per affermare la sua vittoria sugli Aramei, diceva Redslob, certamente non “fece un nome”, bensì un monumento rivolto verso il cielo.
 
Una volta compreso che mu e shem in molti testi mesopotamici non vanno tradotti con “nome”, ma con “veicoli celesti”, si leggono sotto un’altra luce anche molte altre antiche storie, compreso l’episodio biblico della Torre di Babele. ===>>> BABELE

La terminologia sumerica per indicare gli oggetti connessi al volo celeste non si limitava al me indossato dagli dèi o al mu rappresentato dai loro “carri” conici.

MU - APINI testi sumerici che descrivono la città di Sippar ci dicono che essa aveva una parte centrale nascostaeprotetta da mura possenti, al cui interno si trovava il tempio di Utu, “una casa simile a una casa nei cieli”. In un cortile interno del tempio, anch’esso protetto da alte mura, stava «eretto verso l’alto, il possente APIN» (“un oggetto che si apre da sé la via”, secondo i traduttori). Un disegno trovato presso la collina del tempio del dio Anu a Uruk rappresenta tale oggetto. 

Qualche decennio fa avremmo avuto non poche difficoltà a capire di cosa si trattava, ma oggi sappiamo che esso è un razzo spaziale a diversi comparti, in cima al quale sta il conico mu, o cabina di comando.
Le prove che gli dèi di Sumer possedessero non soltanto “camere volanti” per aggirarsi nei cieli più vicini alla Terra, ma anche vere e proprie navicelle a razzo a diversi comparti emerge anche dall’esame dei testi che descrivono gli oggetti sacri del tempio di Utu a Sippar. Vi si dice infatti che alla corte suprema di Sumer i testimoni dovevano prestare giuramento in un cortile interno, vicino a una porta attraverso la quale potevano vedere tre “oggetti divini”: la “sfera d’oro” (forse la cabina dell’equipaggio?), il GIR e l’alikmahrati, un termine che letteralmente significa “avanzatore che fa muovere il veicolo”, cioè quello che noi oggi chiameremmo motore.
É più che probabile che ci troviamo di fronte a un riferimento alle tre parti di una navicella a razzo, con la cabina a modulo di comando a una estremità, i motori all’altra estremità e il gir al centro. Quest’ultimo era un termine molto utilizzato con riferimento a voli spaziali. Le guardie che Gilgamesh incontrò presso “il luogo di atterraggio” di Shamash erano chiamati uomini-gir; nel tempio di Ninurta, l’area interna sacra, la più sorvegliata, si chiamava GIR.SU (“dove compare il gir“). É ormai universalmente riconosciuto che gir era un termine utilizzato per descrivere un oggetto appuntito. Uno sguardo attento alla rappresentazione pittorica del termine ci consente di capire meglio la sua natura “divina”: ciò che vediamo, infatti, è un oggetto allungato, a forma di freccia, suddiviso in diverse parti scompartimenti:MU - freccia

Il fatto che il mu potesse rimanere sospeso da solo nei cieli più vicini alla Terra, o volare sopra la terraferma quando era attaccato a un gir, o ancora diventare il modulo di comando di un apin a comparti plurimi testimonia l’alto livello di ingegneria che gli dèi di Sumer, gli Dèi del Cielo e della Terra, avevano raggiunto.
A questo punto, se riguardiamo l’insieme dei pittogrammi e degli ideogrammi sumerici, non possiamo più avere dubbi sul fatto che chiunque abbia tracciato quei segni conosceva bene forme e funzioni dei razzi e delle relative scie di fuoco, dei veicoli simili a missili e delle “cabine” celesti.
MU - bocca del razzoKA.GIR (“bocca del razzo”)

indicava un gir o razzo pinnato, contenuto in una struttura sotterranea simile a un pozzo.

 

MU - dimora divinaESH (“dimora divina”)
era la camera o modulo di comando di un veicolo spaziale


MU - ascendenteZIK (“ascendente”)

 

Era forse un modulo ascendente in fase di decollo?

Diamo un’occhiata, infine, al segno pittografico che indicava gli “dèi” in lingua sumerica. La parola era composta da due sillabe: DIN.GIR. Abbiamo già visto che cosa significava il simbolo di GIR: un razzo pinnato a due comparti. DIN, la prima sillaba, significava “virtuoso”, “puro”, “luminoso”. Unite, dunque, le due sillabe DIN.GIR indicavano il concetto di “virtuosi degli oggetti luminosi, appuntiti”, o, più esplicitamente, “i puri dei razzi fiammeggianti”.
Questo era il segno pittografico per din:

MU - dinViene subito in mente un motore a reazione che sprigiona fiamme dalla parte posteriore, mentre quella anteriore è stranamente aperta. Proviamo ora a “scrivere” dingir combinando i due segni pittografici: scopriremo che la coda del gir pinnato si inserisce perfettamente nell’apertura frontale deldin!

MU - dingirEd ecco dunque lo sbalorditivo risultato: ci troviamo davanti a una vera navetta spaziale con razzo propulsore, munita di un modulo di atterraggio perfettamente agganciato: un meccanismo, dunque, non dissimile da quello dell’Apollo 11!

Si tratta di un veicolo a tre comparti collegati fra loro: il comparto propulsore contiene i motori, quello centrale i viveri e gli equipaggiamenti, mentre la conica “camera del cielo” ospita gli individui chiamati dingir, gli dèi dell’antichità, gli astronauti di tanti millenni fa.
A questo punto, possiamo avere ancora dei dubbi sul fatto che quando i popoli antichi parlavano dei loro Dèi del Cielo e della Terra intendevano riferirsi letteralmente a individui in carne e ossa, che erano scesi sulla Terra dal cielo?
Persino gli antichi compilatori dell’Antico Testamento, che dedicarono la Bibbia a un unico Dio, ritennero necessario ammettere la presenza sulla Terra, in tempi antichissimi, di tali entità divine.


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FONTE ==> http://www.art-litteram.com/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Ai-nefilim-il-popolo-dei-razzi-fiammeggianti&catid=31%3Alo-scrigno-dellarcano&Itemid=36&showall=1


 

MARIA: ASSUNZIONE O …???

MARIA: ASSUNZIONE O …???
MARIA ASCENSIONE1

Anche per quanto riguarda l’Assunzione di Maria in Cielo le teorie sono molte dato che nella Bibbia non vi è alcun riferimento a riguardo!
Il Dogma cattolico afferma che Maria, terminato il corso della vita terrena, fu trasferita in Paradiso, sia con l’anima che con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo; mentre altri teologi sostengono che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo, dopodiché sarebbe stata assunta in cielo, e da qui deriva il termine “dormizione”.

La Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”, di papa Pio XII, si limita a proclamare in modo irrevocabile il dogma dell’Assunzione senza specificare se la Madonna sia morta o meno, facendone comunque riferimento come una credenza universale dei fedeli, della liturgia, dei Padri della Chiesa, dei teologi e dell’iconografia cattolica.

Alcune fonti storiche reputate attendibili, risalgono al periodo compreso tra la fine del secolo IV e la fine del V, e parlano dell’argomento:
Efrem il Siro (373d.c.) sosteneva che il corpo di Maria non aveva subito corruzione dopo la morte.
Timoteo di Gerusalemme (sec. IV) scriveva che la Vergine era rimasta immortale perché il Cristo l’aveva trasferita nei luoghi della sua ascensione.
L’operetta siriaca Obsequia Beatae Virginis riferiva che l’anima di Maria, subito dopo la morte, si era riunita nuovamente al corpo.

Ma ci sono anche altre fonti che raccontano di questa “ascenzione” ma che “stranamente” non vengono riconosciuti come canonici, ma come leggende, e quindi reputati falsi!
I cosiddetti APOCRIFI!

Uno è La Dormizione della Santa Madre di Dio, attribuita a San Giovanni il Teologo, ovvero l’Evangelista (sec. VI).
L’altro, molto più dettagliato e descritto assai minuziosamente è Il Transito della Beata Maria Vergine, attribuito a Giuseppe d’Arimatea, vecchio di 2000 anni, che ne dovrebbe attestare l’antichità di tale fenomeno, ma che essendo troppo esplicito alcuni studiosi, anche in questo caso, hanno dovuto offuscare la verità, facendolo risalire al IV secolo, e quindi di conseguenza confonderne l’attendibilità.

Questo scritto viene attribuito, a torto o a ragione, ad un testimone oculare dell’epoca di Cristo, Giuseppe d’Arimatea, il pio ebreo che fu una delle persone maggiormente vicine alla famiglia di Gesù nelle ore della crocifissione; fu lui che donò il telo detto Sindone per avvolgere le spoglie di Cristo e fu sempre lui che ebbe in custodia il calice dell’ultima cena, il futuro Santo Graal.

In questo vangelo viene descritta puntigliosamente la morte della Madre di Gesù.
Vi si racconta che tre giorni prima del suo trapasso, la Madonna ricevette la visita di un angelo con una palma, che le preannunziava la sua prossima assunzione al cielo, senza precisare se in vita o da morta. E quando quel giorno arrivò, alla terza ora, tutti gli apostoli eccetto S. Tommaso si trovarono improvvisamente trasportati a Gerusalemme, dinanzi alla casa di Maria, a bordo di una nube.
Un po’ come nel caso dei “vimana” indu.
MARIA ASCENSIONE, ANGELIGiuseppe narra che erano tutti sbalorditi per il loro repentino trasporto; non sapevano capacitarsi di cosa stesse succedendo; uno di essi, Simon Pietro, commentò addirittura: “Nessuno sa perché siamo qui. Ero ad Antiochia e a gran velocità mi sono ritrovato qui.” Stupiti, senza alcun ricordo, tutti gli apostoli erano stati come “teletrasportati” a bordo delle “nubi” (qui gli ufologi avrebbero di che sbizzarrirsi).
L’antico vangelo prosegue poi narrando l’arrivo, la domenica sempre alla terza ora, di Gesù. É quello il momento culminante di tutta la vicenda: la Madonna muore e la sua anima viene portata in cielo; sui Transfiguration_Raphaelpresenti si verificò un effetto identico a quello toccato agli apostoli durante la trasfigurazione biblica di Gesù sul monte Tabor: tutti gli astanti caddero con il viso a terra, restando paralizzati ed incoscienti per un’ora e mezza, mentre l’anima di Maria veniva “portata via in una grande luce”; la nube che trasportava l’anima della Madre di Dio, viene detto, “si sollevò in cielo”, mentre un grande boato, un terremoto, scosse la terra.
Anche in questa antichissima narrazione troviamo degli effetti fisici tipici delle apparizioni UFO: rumori, luci, nubi e addirittura la paralisi totale di tutti i presenti e la cancellazione del loro ricordo, eccetto in uno dei presenti (ovvero, in colui il quale descrisse in questo modo “Il transito di Maria”).
Ripresisi, i discepoli, confusi e istigati da Satana, pensarono di seppellire o cremare il corpo di Maria, dice il cronista. Decisisi per l’inumazione, i discepoli si stavano apprestando a deporre il corpo della Vergine in un sepolcro, quando all’improvviso si verificava un secondo evento straordinario: di colpo appariva una misteriosa luce dal cielo che li abbatteva tutti a terra; in quel momento il corpo di Maria veniva sollevato in cielo da una forza invisibile e, secondo questo vangelo, portato in Paradiso; immediatamente dopo tutti i discepoli venivano poi riportati, a bordo della solita “spessa nube”, ognuno e singolarmente al proprio luogo di provenienza.

La storia dell’assunzione in cielo del corpo di Maria non sembra essere il frutto solo di una fantasia accesa, ma più probabilmente sono stati ispirati ad eventi “ufologici” che nulla avevano a che fare con la Madonna, ma che sono stati riletti nell’ottica di una visione mistica.

Quest’episodio è stato tramandato per secoli nell’arte slava.

MARIA MORENTE LOZMAEsiste una tavola pittorica che riproduce lo stesso evento: in essa si vede la Madonna portata in alto, mentre gli apostoli, a due a due, volano in cielo a bordo di strane nubi a goccia. Ma mentre il vangelo di Giuseppe d’Arimatea è presumibilmente di origine ebraica e vecchio di duemila anni, questo dipinto è di origine jugoslava; è un’opera del 1638 del pittore Kozma, è stato trovato a Piva ed ha soltanto trecento anni.

Impossibile pensare che i due autori, l’estensore del vangelo o il pittore della tavola, possano essersi copiati; il dipinto di Kozma è noto da tre secoli, mentre il vangelo apocrifo, di cui in epoca medievale esistevano solo alcuni frammenti in latino, è stato ricostruito dal filologo tedesco Tischendorf e riportato alla luce dai biblisti solo in questo secolo.

É dunque lecito pensare che sia lo pseudo-Giuseppe d’Arimatea che il pittore Kozma assistettero indipendentemente ad apparizioni UFO, e rilessero gli episodi in chiave sovrannaturale, come reminiscenze o visioni di passati eventi divini?
 
In tal caso Kozma avrebbe riprodotto i sorvoli di UFO servendosi dell’iconografia mistica ortodossa; il suo dipinto, difatti, è strettamente collegato ad un più antico affresco jugoslavo, presente sulla navata della Chiesa di S. Sofia a Ocrida dell’XI secolo; esistono altri dipinti analoghi, sempre con la Vergine MARIA DORMIZIONE TVERmorente attorniata da “angeli in astronave”, ma la sagoma delle nubi è totalmente differente da quelle di Kozma; nella Galleria d’arte Tretjakov di Mosca ne troviamo almeno tre; uno è del XV secolo, dellaScuola di Tver; un altro, intitolato “La dormizione”, è degli inizi del XIII secolo (detto “icona del monastero delle Decime di Novgorod”); è una tempera su legno che chiaramente riproduce uno schema classico per l’arte russo-ortodossa: la Madonna morente al centro di un letto, Gesù e gli apostoli al capezzale, gli angeli che scendono dal cielo. In questo caso però gli apostoli che arrivano volando sono dentro nubi rozzamente accennate, che non hanno alcuna relazione con i dipinti jugoslavi e che contornano banalmente le figure umane; esse scompaiono addirittura nella “Dormizione” realizzata da Teofane il Greco nel 1392, anch’esso custodito nella Galleria Tretjakov.

Gli “angeli in astronave” della Dormizione, dunque, non sempre sono una costante nell’arte slava. Ed occasionalmente sono dipinti “a goccia” come nella visione di Kozma.

Siccome non è stato possibile stabilire alcun legame diretto tra l’opera del pittore di Piva ed i vangeli apocrifi sopracitati, sino a prova contraria, dobbiamo dedurne che questi episodi siano indipendenti, e di natura ufologica. Inoltre la paralisi dei testimoni (evento oggigiorno associato a diversi casi UFO, come pure la cancellazione della memoria) la si trova anche nel papiro Bodmer, noto come “Natività di Maria” o “Protovangelo di Giacomo” che narra come durante la nascita di Gesù la gente di Betlemme, e persino gli animali, rimasero come pietrificati.


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FONTI ==>> https://it.wikipedia.org/wiki/Assunzione_di_Maria
FONTI ==>> http://www.alfredolissoni.net/carri1.htm


 

GIOBBE, DIO E SATANA

GIOBBE, DIO E SATANA

GIOBBE

In un famoso episodio biblico, Dio permette che Giobbe sia messo alla prova da Satana e di tutta questa faccenda ci sono tre episodi che meritano di essere citati e rivisti alla luce delle conoscenze moderne ed ufologiche.

Il primo riguarda quando il Signore domanda a Satana (entrambi sono apparsi davanti Giobbe) da dove quest’ultimo veniva e Satana risponde che praticamente era in orbita intorno alla Terra.

Giobbe: 1,7  <<Il Signore chiese a satana: “Da dove vieni?”.

Satana rispose al Signore: “Da un giro sulla terra, che ho percorsa”>>.

Il secondo episodio interessante riguarda un attacco dal cielo di Satana su alcune proprietà di Giobbe, le quali vengono disintegrate da qualcosa di simile a raggi laser.

Giobbe: 1,16 Mentr’egli ancora parlava, entrò un altro e disse:

“Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle
pecore e ai guardiani e li ha divorati.

18 …..”I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e
bevendo in casa del loro fratello maggiore,
19 quand’ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il
deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti.

Il terzo episodio riguarda la risposta del Signore alle invocazioni di Giobbe, che nomina anche il Leviatan, risposte che avvengono tramite un veicolo aereo in cui vi è il presunto “Signore” che parla a Giobbe.

Giobbe 3,1 <<Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno; 8 La maledicano quelli che imprecano al giorno, che sono pronti a evocare Leviatan.>>

38: 1 << Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:>>

40: 25 <<Puoi tu pescare il Leviatan con l’amo……..? >>

41: 1……al solo vederlo uno stramazza. ……chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
4 Non tacerò la forza delle sue membra: in fatto di forza non ha pari.
5 Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
6 Le porte della sua bocca chi mai ha aperto? Intorno ai suoi denti è il terrore!
7 Il suo dorso è a lamine di scudi, saldate con stretto suggello;
8 l’una con l’altra si toccano, sì che aria fra di esse non passa:
9 ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi.
10 Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora.
11 Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco.
12 Dalle sue narici esce fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13 Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme.
14 Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura.
16 Il suo cuore è duro come pietra, duro come la pietra inferiore della macina.
18 La spada che lo raggiunge non vi si infigge, ….
22 …….e striscia come erpice sul molle terreno.
23 Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso da unguenti.
24 Dietro a sé produce una bianca scia e l’abisso appare canuto.

In quest’ultima conversazione il “Signore” parla a Giobbe del mostro Leviatan descrivendolo come una potente astronave da guerra con capacità aeree, terrestri e specialmente anfibie. Questa astronave è di forma cilindrica o sigariforme, ha una doppia corazza impenetrabile, ha l’entrata posta sul davanti ed oblò luminosi, emette luminosità ed una nebbiolina, i suoi meccanismi vitali sono posti sulla parte anteriore, quando è in acqua la fa ribollire (quindi emette calore), ha sotto dei meccanismi che ne permettono l’uso anche sulla terra ferma, quando si muove lascia una scia bianca dietro di essa ed ha molte armi poste sulla parte anteriore, una delle quali è qualcosa di simile ai raggi laser.


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FONTE ==>> http://www.noiegliextraterrestri.it/2009/08/ufo-nella-bibbia.html#sthash.AKqWVDjr.dpuf777

EZECHIELE E IL CARRO DEGLI ELOHIM

EZECHIELE E IL CARRO DEGLI ELOHIM

EZACHIELE

Ancora più famoso e certamente meglio descritto, è il carro celeste che vide uno fra i più importanti profeti biblici, il profeta Ezechiele.

Nel 580 a.c. viveva in un ghetto di Babilonia il profeta biblico Ezechiele, un membro delle tribù israelitiche lì deportate qualche anno prima da parte del Re Nabucodonosor dopo la presa di Gerusalemme.
Nell’anno 584 Ezechiele, ancor giovane, durante una delle sue peregrinazioni nel deserto, vive un’avventura straordinaria, ed è testimone oculare di un avvenimento incredibile tanto da descriverlo per un intero capitolo:

“Un carro celeste” si posa al suolo davanti ai suoi occhi; in cima ad esso egli scorge la figura, che di li a poco incominciava a rivolgergli la parola.

Nel testo biblico si legge:

<< Il cinque del quarto mese dell’anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi “visioni divine” >>…….


Quello che Ezechiele vide era unentità con sembianze umane, avvolta da un alone di luce, seduta su un trono che poggiava su un “firmamento” di metallo all’interno del carro. Il veicolo stesso che poteva muoversi in tutte le direzioni per mezzo di ruote concentriche e sollevarsi verticalmente da terra, era descritto dal profeta come un turbine splendente.

La frase “visioni divine” è molto generica ed infatti viene sempre tradotto in questo modo, ma la differenza sostanziale sta proprio nel Testo Originale dove è espressamente indicato il termine “ELOHIM” ovvero “Quelli dell’alto”, quindi è chiaro che il Profeta ha visto una moltitudine di soggetti quando il “cielo si aprì”.

<< Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente.>>

Ezechiele osserva un oggetto nel cielo che emette luce propria, e fino a pochi decenni fa poteva sembrare tutto inspiegabile ciò che Ezechiele aveva visto ma già oggigiorno con molte più conoscenze ingegneristiche è più facile comprendere che non si tratta di un evento inventato o per lo meno inspiegabile.

Ezechiele ci dice che questa grande massa di fuoco era posizionata nel mezzo, quindi quale termine migliore poteva trovare quest’uomo nel descrivere un “sistema di propulsione?”

Cerchiamo ora di immedesimarci nella situazione che visse Ezechiele: un sacerdote degli Israeliti, ha improvvisamente uno straordinario incontro con un “carro celeste”, ma noi sicuramente lo avremmo identificato con la parola UFO ma a quel tempo non si conosceva tale epiteto. Ma sono solo lo incontra, ma lo studia bene perchè ne riconosce la struttura, che lui denomina “ali”, “gambe metalliche”, “ruote”, un corpo centrale ed infine un essere posto al centro sulla sommità, seduto su di un trono che gli si rivolge verbalmente.

EZACHIELE aEzechiele descrive quindi quattro corpi, che ai suoi occhi avevano sembianze umane, in ognuno dei quali egli ravvisa quattro ali e quattro facce.
E’ bene precisare che Ezechiele non li definisce umani ma SIMILI, e oggi noi li definiremo “umanoidi”.
Nel testo originale è scritto che avevano sembianze di “Adam” ovvero diEZECHIELE SCAFANDRO “terrestri” per farci intendere che aveva visto personaggi dall’aspetto umano.
Inoltre è da notare che il Profeta dice “quattro FACCE” e no quattro TESTE…..quindi possiamo dedurre che potevano essere le “facce” di un qualche tipo di casco spaziale?
Gli scafandri da sommozzatori, ad esempio, a modo loro hanno quattro “facce”!

<< Da questi corpi si sprigionavano a più riprese dei lampi e avevano qualcosa di simile a mani umane sulle loro “gambe”. Tali “gambe” erano dritte e presentavano dei “piedi” arrotondati come dei piedi di un vitello che rilucevano come “rame lucido”>>.

Le “gambe diritte” potrebbe essere un effetto tubolare della presunta “tuta spaziale” che indossavano questi esseri? E per quanto riguarda l’aspetto dei loro piedi “arrotondati come dei piedi di un vitello che rilucevano come rame lucido”, non sembra che stesse descrivendo proprio degli stivali indossati dagli astronauti che sono appunto arrotondati e che presentano delle bande fluorescenti alla base?

Tutto questo è molto probabile visto che ai tempi di Ezechiele e parliamo del 600 a.c., esistevano solo sandali aperti, quindi immaginiamoci vedere delle scarpe a forma di tubolare!
E sicuramente se nel 1969 ci fosse stato un Ezechiele sulla Luna e avesse visto Amstrong, Aldrin e Collins sbarcare sul suolo lunare con le loro tute spaziali, forse li avrebbe descritti, magistralmente, allo stesso modo, e in effetti i tre astronauti erano tutti e tre “uguali”!

Ancora poi Ezechiele ci dice che questi esseri avevano quattro ali:

<< Le loro ali erano spiegate verso l’alto ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo>>.

Per la prima coppia di “ali che si toccavano” forse Ezechiele ha notato un qualche tipo di bombole di respirazione, proprie degli astronauti?….e la seconda coppia di ali che coprivano il corpo forse aveva notato qualcosa che indossavano questi esseri e non sapendo cosa fosse le ha chiamate impropriamente “ALI”…….ma la traduzione letterale di questo passo è questa:

<< le loro facce e le loro ali erano separate dal di sopra ciascuno aveva due uniti uno all’altro e due coprenti il loro corpo>>.

Alcuni studiosi sostengono che quando Ezechiele dicesse “al di sopra” intendesse dire “dalle spalle”, quindi non erano normali ali come per gli uccelli….
Infatti i versetti successivi ci aiutano a capire meglio la strumentazione che gli Elohim usavano per spostarsi e la loro velocità nei movimenti…

A questo punto sorge una domanda…..Ezechiele parla espressamente di Elohim ma li descrive con un aspetto nettamente diverso dagli altri personaggi biblici che ne hanno parlato….perchè?
Forse Ezechiele ha visto degli Elohim che indossavano speciali tute e maschere? E perchè se così fosse?

Forse la risposta viene dal luogo e contesto storico in cui Ezechiele si trovava al momento della visione.
Ricordiamoci che Ezechiele e gli altri Israeliti erano in schiavitù a Babilonia, in un territorio governato sicuramente da altri Elohim di fazione opposta agli Elohim degli Israeliti.
E se essi erano, come dice Ezechiele, gli “Angeli mandati dal Dio degli Israeliti”, forse erano una specie di militari in territorio nemico, potremmo dire oggi senza alcun problema “una spedizione”….

Ezechiele pregava da tempo il Dio degli Israeliti di liberarli dalla schiavitù in cui si trovavano, e sembra che questa visita fu fatta apposta per dare un messaggio ad Ezechiele….anche se per un semplice messaggio sembrano tanti quattro Elohim, ma se pensiamo che si trovavano in territorio ostile allora abbiamo una spiegazione logica sul numero e sicuramente sull’equipaggiamento che indossavano.

<< Sotto le ali ai quattro lati avevano mani d’uomo tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali e queste ali erano unite l’una all’altra. Essi avanzavano senza girarsi ciascuno avanzava diritto davanti a se. Procedevano dove tirava “quel vento” dello spirito senza girarsi>>.

Qui abbiamo una descrizione tipica degli apparecchi spinti da motori a razzo, infatti la parola “VENTO” è preceduta da “QUEL”, che indica la frase precedente e fa capire che non è il vento normale dell’aria, bensì il fuoco che esce dai “propulsori” che li spinge in direzione.

<< Le loro facce erano di uomo poi fattezza di leone a destra di toro a sinistra e ognuno dei quattro fattezze d’aquila. >>

Qui notiamo sempre una descrizione del loro abbigliamento o forse perchè era una loro simbologia ufficiale oppure perchè forse sempre in base al luogo dove si trovavano, per passare inosservati, avevano scelto di adottare una specie di travestimento indossando simboli tipici degli Elohim babilonesi in modo da passare inosservati e confondersi con loro, difatti “toro”, “aquila”, “leone” erano i simboli più ricorrenti della metropoli mesopotamica, ma queste sono solo delle ipotesi.

<< Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco di tutti e quattro>>

Qui Ezechiele fa capire che loro i “quattro” si muovevano in aria con molta velocità forse dall’alto controllavano che la zona fosse tranquilla ovvero che non ci fossero altri intrusi oltre Ezechiele.

<< e l’aspetto delle ruote era come il topazio tutt’e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un’altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni senza aver bisogno di voltare nel muoversi >>

EZACHIELEruotaEzechiele magistralmente non dice che la ruota è come il topazio, ma bensì la struttura e per gli ebrei antichi “topazio” è un’estensione, un gergo per dire: “portare l’anello al dito”, quindi intendendo un qualcosa di circolare e ancora con l’espressione << una ruota in mezzo un’altra ruota >>, quale meglio descrizione di un odierno disco volante? << senza aver bisogno di voltare nel muoversi >> Che può muoversi in quattro direzioni senza voltarsi?
Ricordiamoci che siamo nel 593 a.c. e si cercava di descrivere ciò che si vedeva, in base a ciò che si conosceva a quel tempo.

Se non si è convinti che Ezechiele stesse descrivendo un disco volante allora aspettate di leggere cosa dice ora….

<< La loro circonferenza era assai grande
e i cerchi di tutt’è quattro erano pieni di occhi tutt’intorno >>

Quindi Ezechiele sta descrivendo un oggetto circolare assai grande con una serie di oggetti luminosi tutt’intorno che lui identifica con l’appellativo di occhi.

<< Quando quegli esseri viventi si muovevano anche le ruote si muovevano accanto a loro e quando gli esseri si alzavano da terra anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse spinte le ruote andavano e ugualmente si alzavano perchè lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote. Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste >>

Qui abbiamo una chiara e precisa descrizione di quei tempi di qualcosa simile ad un cristallo splendente, noi avremmo detto un casco o oblò riflettente, difatti se immaginiamo un casco da astronauta ci rendiamo subito conto di come la visiera di vetro del casco rifletta come uno specchio.

<< e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese l’una di contro all’altra ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. Quando essi si muovevano io udivo il rombo delle ali simile al rumore di grandi acque come il tuono dell’Onnipotente come il fragore della tempesta come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano ripiegavano le ali >>

Sicuramente Ezechiele stava ammirando questi esseri che si accingevano a scendere sul terreno con le loro tute dotate di qualche sistema di propulsione ad “endoreattori”… << ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo >> quindi ogni tuta era dotata di due endoreattori localizzati ai fianchi delle tute che con il loro movimento dall’alto al basso permettevano a questi esseri di muoversi liberamente in aria.

<< Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste >>, qui Ezechiele sente subito un altro rumore e ci parla di un altro “firmamento” ma questa volta non “disteso sulle loro teste”, ma bensì “sopra le loro teste”, come se per guardare abbia dovuto alzare lo sguardo….

<< E al di sopra della volta posta sulle loto teste, si scorgeva una specie di trono brillante come uno zaffiro, sul quale sedeva un essere simile ad un uomo >>

Ezechiele ci parla di una specie di trono che dall’alto sembra scendere in basso con sopra un essere che somigliava ad un uomo….forse Ezechiele stava osservando una specie di sedile con comandi direzionali come usano gli astronauti nello spazio o qualcosa di simile?

<< Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della Gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava >>

Ezechiele ci dice di essere entrato in un arcobaleno di colori e di esserne rimasto estasiato e dopo di aver sentito la voce di qualcuno che parlava.

Il tutto avvenne in forma telepatica infatti Ezechiele scrive: << Mi disse: “Figlio dell’uomo, alzati, ti voglio parlare”. Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava. >>

Nulla di strano se il giovane profeta, di fronte ad un tale spettacolo cade in preda ad uno shock per l’esperienza vissuta; parecchi giorni dopo infatti scrive: << Mi riunii agli esiliati che vivevano lungo il fiume Kebar, a Tel Abib. Rimasi con loro sette giorni, completamente sconvolto>>.

Ezechiele descrive nel suo libro i ripetuti incontri che ebbe con tale veicolo spaziale ed il suo equipaggio. Per due volte egli venne preso a bordo, per essere portato in un luogo lontano.

Nel 40° capitolo scrive:

<< Nel venticinquesimo anno della nostra prigionia, all’inizio dell’anno, al decimo giorno del mese, la mano del Signore venne verso di me, per portarmi laggiù; là essa mi ripose su di un’alta montagna, ove stavano edificando qualcosa di simile ad una città rivolta verso sud>>.

Ezechiele, che non può sapere dove in realtà è stato portato, pensa di trovarsi in una qualche regione di Israele. Davanti al tempio, sotto la porta di accesso, stazionava un uomo di aspetto “metallico”, che in mano aveva una squadra ed un cordoncino di seta.

Quanto segue nel libro di Ezechiele è una dettagliata descrizione, di numerose pagine, relativa ad una strana struttura provvista di mura esterne, atri, cortili, interni, porte di accesso, scale, camere e dell’intero tempio. Di tale edificio si sono avuti nel passato ripetuti tentativi di ricostruzione, ma essi fallirono per l’imprecisione dei dati forniti da Ezechiele in merito alle dimensioni complessive ed al perimetro e la mancanza di indicazioni relative all’altezza delle strutture.

Pertanto i teologi si sono sinora accontentati della versione ufficialmente nota, secondo la quale Ezechiele non si sarebbe trovato di fronte ad un tempio vero e proprio, ma alla visione del futuro tempio di Gerusalemme. Che queste siano conclusioni quanto meno frettolose e semplicistiche, è stato sinora ampiamente dimostrato. Una cosa è certa: il tempio di Ezechiele più che “visione”, pare un qualcosa di realmente esistito: le misure da lui riferite sono esatte, risultano tra loro coerenti e descrivono un grande edificio costruito in qualche regione del nostro pianeta intorno all’anno 580 a.c.

Ma la domanda che si pone è: dove si trova attualmente questa struttura? Certamente non in Israele, non a Gerusalemme e forse neppure nel Medio Oriente, in quanto in tal caso essa sarebbe già stata scoperta. Il tipo di edificazione fa pensare ad un complesso sito in qualche regione del Sud o del Centro America. Una simile scoperta avrebbe sensazionali implicazioni. E se il tempio veniva effettivamente usato dagli extraterrestri come base logistica, è possibile che nella sua zona di ubicazione ancora oggi siano reperibili resti delle strutture di ricovero dell’astronave, vale a dire delle vestigia di una tecnologia extraterrestre.

In tal modo la ricerca del tempio di Ezechiele potrà affermarsi come uno dei più straordinari ed importanti compiti per la futura paleoastronautica.

Un esempio è il libro “Chariots of the gods” (I carri degli dèi) dello svizzero Erich von Daniken (ciò vale anche per il film che è stato tratto dal suo libro). L’autore sosteneva che il libro biblico di Ezechiele, al capitolo 1 conterrebbe una descrizione di dischi volanti provenienti dallo spazio che visitano la terra. Mentre recentemente alcuni studiosi (tra cui Josef F. Blumrich della NASA) si sono occupati di questo passo della Bibbia e hanno concluso che il carro visto da Ezechiele era un elicottero formato da una cabina poggiata su quattro sostegni, ciascuno dei quali munito di ali rotanti un vero e proprio turbine.


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FONTE ==> http://www.art-litteram.com/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Ai-nefilim-il-popolo-dei-razzi-fiammeggianti&catid=31%3Alo-scrigno-dellarcano&Itemid=36&showall=1

 

GIONA: BALENA O SOTTOMARINO?

GIONA: BALENA O SOTTOMARINO?

GIONA

Nella Bibbia troviamo frequentemente riferimenti ad oggetti strani che ci portano ad immaginare ad oggetti volanti artificiali.

Giona, probabilmente, era figlio di Amittai profeta in Ninive in Mesopotamia (Iraq).
Il racconto di Giona è uno dei più corti della Bibbia, composto da soli 4 capitoli di 48 versetti, ma non per questo meno interessante.
Il profeta Giona è menzionato nel II° Libro dei Re ed è contemporaneo di Gereboamo II (783-743) quarto re di Israele della dinastia JEHU.

Nel Capitolo 1 il Signore comanda a Giona di andare a predicare in Ninive, ma egli disobbedisce all’ordine e si dirige verso Tarsis.
La città biblica di Tarsis era conosciuta come “la città delle navi” proprio per la flotta navale di Re Salomone, ed è ancora oggi una località oggi sconosciuta.

Si presuppone però che Tarsis potrebbe essere una località a nord di Cipro, dato che Giona, dovette prendere una nave sulle coste di Giaffa in Canaan, località marittima a pochi km a sud dell’attuale Tel Aviv.
Tarsis è presente sin dal libro della Genesi mentre l’ultima citazione temporale è appunto nel libro di Giona.

Ma veniamo al racconto….nel capitolo 1 leggiamo: “Il Signore parlò a Giona figlio di Amittai..Va a Ninive la grande città e parla chiaro ai suoi abitanti. Io so che è gente perversa”.
Ma Giona non ne voleva sapere di andare e quindi si diresse dalla parte opposta verso Tarsis appunto.

Leggiamo….:”C’era a Giaffa una nave diretta verso quella città. Egli pagò il prezzo del viaggio e s’imbarcò con i marinai. Ma il Signore mandò sul mare un forte vento che scatenò una grossa tempesta. Tutti pensarono che la nave stesse per sfasciarsi. I marinai ebbero paura e ciascuno chiese aiuto al suo Dio. Per non affondare gettarono in mare il carico della nave. Giona, invece, era sceso nella stiva e dormiva. Allora gli chiesero:’Dunque sei tu la causa di questa disgrazia? Che cosa fai qui? Da dove vieni? Qual’è il tuo paese? Qual’è il tuo popolo? Io sono ebreo, rispose Giona, e credo nel Signore, Dio del cielo, che ha fatto la terra e il mare”.
Quindi raccontò che si era imbarcato per fuggire lontano dal Signore.

Leggiamo….:”Gli uomini si spaventarono e gli dissero…Hai commesso un’azione terribile. Intanto la tempesta aumentava, e i marinai gli chiesero…che cosa dobbiamo fare di te perchè il mare si calmi e noi possiamo salvarci? Giona rispose…gettatemi in acqua così il mare si calmerà e vi salverete.
I marinai invece, remando con tutte le loro forze, tentarono di portare la nave a una spiaggia; ma non ci riuscirono perchè la tempesta infuriava sempre di più.
Buttarono Giona in mare e la tempesta si calmò”.

Da questo ultimo passo potremmo dedurre che la tempesta era stata provocata artificialmente.

Nel capitolo II leggiamo: “Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse….Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto.
Tu mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Le acque mi hanno sommerso; l’abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti; Poi il Signore diede un nuovo ordine e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.
Dalla Bibbia ebraica di Gerusalemme invece leggiamo:” Il Signore disse al pesce, che sgorgasse Giona in su l’asciutto; e così fece”.

GIONA 2

Nel Capitolo III Giona si dirige verso la città di Ninive, per essere emissario della sua divinità così come gli era stato ordinato.

Possiamo ipotizzare che la “Balena”, che ha inghiottito Giona per tre giorni e tre notti e che lo ha portato in fondo agli abissi circondandolo di onde e alghe e che lo ha “risputato” sulla costa dopo averlo portato fino alle “radici dei monti” e avendo modo di dialogare da dentro il “ventre”, poteva benissimo trattarsi di un sofisticato sottomarino?

E che per gli uomini di allora, non conoscendo e contemplando questi oggetti, identificarlo con una balena era il modo più facile per descrivere ciò che stavano osservando?

Sono tanti i racconti biblici che descrivono oggetti dalla elevata tecnologia.

Leggende e cronache dei tempi antichi riferiscono di navi volanti, sfere, scudi e altri grandi oggetti che uscivano dal mare e dai grandi laghi.

Il MAHABHARATA, ad esempio, la grande storia di BHARATA, uno dei testi sacri più importanti della religione induista, è pieno di descrizioni, anche minuziose, di oggetti volanti, i “VIMANA”, per passare dai greci Nereo e Poseidone, al romano Nettuno, ai gernami Hler e Frigg, che abitavano in palazzi posti sotto la superficie del mare e si muovevano grazie a veicoli sottomarini.

Anche la mitologia cinese descrive un grande pesce che combattè, presso Lei-Chou, contro il Dio della tempesta.

La balena di Giona descritta nell’Antico Testamento, ricorda semplicemente un avanzatissimo sommergibile.

 

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FONTE ==> MISTERI E VERITA’

MOSE’ E LA “GLORIA” DI YAHWHE

MOSE’ E LA “GLORIA” DI YAHWHE

 

MOSE' SINAI 1Sappiamo che Mosè parlava con il suo Elohim (Dio) chiamato “Yahwhe” sul monte Sinai, e in un incontro particolare Mosè fa una richiesta precisa al suo Dio, quello di dare un segno della sua potenza, di modo da far capire a tutta la gente che lo seguiva che era in grado di mantenere tutte quelle promesse che egli aveva fatto e quindi convincerli a seguirlo nel deserto. Mosè quindi chiede espressamente che, se deve persuaderli, dovrebbe vedere personalmente questa sua potenza, quella che tradizionalmente viene sempre indicata come la “Gloria di Dio”. In realtà dalle traduzioni bibliche Mosè dice a Yahwhe << Mostrami il tuo “Kavod”>>, che in termini ebraici significa letteralmente “qualcosa di pesante”, un oggetto potente e pesante che non ha niente a che vedere col significato astratto di Gloria. Questo Kavod è talmente pesante e potente che Yahwhe dice a Mosè che quando glielo farà vedere non potrà passargli vicino altrimenti morirebbe a causa della potenza dell’oggetto (Esodo 33,18-23).

E qui si pone una prima riflessione sulla questione…..possibile che la Gloria di Dio uccide? Potremmo rispondere a primo avviso di si…..ma se è possibile che Dio non riesca a controllare gli effetti devastanti della sua Gloria? Evidentemente no…..non ne aveva le capacità e quindi è da ritenere che quando Yahwhe passava con il suo Kavod vicino ad un uomo questi ne moriva, e Dio stesso non era in grado di controllare e gestirne la potenza. Yahwhe  era cosciente di questa cosa, tanto e vero che dice a Mosè di nascondersi in una fenditura della roccia quando passerà accanto a lui (Esodo 33,22), e qui ci viene da supporre che la roccia sia più potente della “Gloria di Dio” in quanto capace di fermare gli effetti mortali del suo Kavod.

Ci viene anche da supporre che questa “Gloria” non era sempre a disposizione del “Dio” in quanto alla richiesta di Mosè di mostrargli un segno, Yahweh risponde << Tieniti pronto per domani mattina:…>>. Quindi la cosa andava programmata, e quando Dio si fece vedere con questa sua Gloria, il popolo che era ai piedi della montagna udì forti rumori e vide grosse nubi, quindi oltre ad uccidere se le stavi vicino faceva anche molto rumore

Ma torniamo all’incontro: sappiamo che, nonostante l’espediente della roccia, Mosè ne esce comunque toccato da questi effetti, e quando ridiscese il monte, il suo popolo vede sul suo volto gli effetti dell’esposizione al Kavod, poiché era bruciato in viso. E sappiamo anche che in seguito Mosè doveva coprirsi il volto con un velo quando stava all’aperto, e lo poteva scoprire solo quando stava in tenda o di notte. (Esodo 34)

Quindi possiamo affermare che la “Gloria di Yahweh” non è altro che un potente veicolo con chissà quali effetti, capace di poter procurare bruciature a parti scoperte del corpo,  o peggio ancora di uccidere chiunque ne entri in contatto diretto.

 

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FONTE ==> MISTERI E VERITA’

UFO NELLA BIBBIA

UFO NELLA BIBBIA

UFO BIBBIA

Negli ultimi tempi stiamo sorprendentemente apprendendo dal Vaticano che l’esistenza di civiltà extraterrestri è perfettamente compatibile con Dio e quindi con la dottrina cristiana, ma di certo non viene assolutamente accettata la “tesi” che una di queste sia scesa migliaia di anni fa e che ci abbia creato; questo infatti andrebbe a contrastare col “credo” dell’Unico Dio nostro creatore, e che di conseguenza farebbe crollare tutto il sistema.

Ma “purtroppo” per loro, la Bibbia, come gli altri testi sacri antichi, è piena di riferimenti ad “oggetti” strani che ci portano ad immaginare ad “oggetti” volanti arificiali, descritti, come meglio potevano, da popoli senza cognizione scientifiche.

Nuvole luminose, carri volanti, serpenti piumati, colonne e sfere di fuoco, non sono altro che dischi, sigari e sfere volanti, in altre parole UFO.

I primi a sostenere ufficialmente che le sacre scritture contenessero episodi UFO furono l’astronomo statunitense Morris Jessup e lo scienziato sovietico Matest Agrest; come ad esempio nella circostanza che riguarda la distruzione di Sodoma e Gomorra, descritta da un osservatore dell’epoca che nominò “zolfo” e “fuoco”, e che richiama a alla nostra mente un’esplosione nucleare, ed in particolarmodo la descrizione dell’onda d’urto che spazzò via i giacimenti di salgemma del Mar Morto ed infine ha investito la moglie di Lot trasformandola in una “statua di sale”.

Ma andiamo nello specifico:

EZACHIELEIl più famoso e ceramente meglio descritto è il “carro celeste” che apparve nel deserto al patriarca Ezechiele e che poi lo trasportò a Gerusalemme; questo veicolo, che ci dicono sia la “Gloria di Dio”, poteva muoversi in tutte le direzioni per mezzo di ruote concentriche e poteva anche sollevarsi verticalmente da terra.

Recentemente alcuni studiosi, tra cui Josef F. Blumrich della Nasa, si sono occupati di questo passo della Bibbia, concludendo che il “carro” visto da Ezechiele era probabilmente un elicottero formato da una cabina poggiata su quattro sostegni, ciascuno dei quali munito di ali rotanti.

ELIA 2AUn’altro mortale che ebbe il privilegio di salire al cielo fù il profeta Elia, che fu sollevato da terra da un “carro di fuoco”, un “turbine di vento”; ma l’evento non fu improvviso ed inaspettato ma anzi accuratamente preparato. Fu detto ad Elia di andare a Beth-El “la casa del Signore” in un determinato giorno, e tra i suoi discepoli si era già diffusa la voce che egli stava per essere “assunto” in cielo. Quando chiesero se l’evento fosse la verità, gli fu risposto che si, in effeti <<oggi il Signore porterà via il Maestro>>…<<Quindi apparve un carro di fuoco, e cavalli di fuoco…ed Elia salì al cielo portato da un turbine di vento>>.

Poi abbiamo il profeta Giona che venne inghiottito da un “grosso pesce” per tre giorno e tre notti, e <<Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio>>…<<E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull’asciutto>>.

Ma oltre al “pesce” di Giona, la Bibbia ci parla che di un’alro mostro marino, ssia il serpente alato Leviatan, che viene descritto con un corpo cilindrico capace di muoversi in acqua, come un mezzo anfibio, ed in cielo (come una specie di portaerei) per lanciare piccoli ordigni.

MOSè fuocoUn’altro personaggio biblico che fu più volte testimone diretto della visione della “Gloria” di Dio fu certamente Mosè, che ad indicargli la via dell’esodo fu una misteriosa “colonna di fuoco”, che di giorno assomigliava ad una nube; o ancora sul monte Sinai, dove Mosè chiede a Yahweh di fargli vedere la sua “Gloria”, << Ma tu non potrai vedere il mio volto, perchè nessun uomo può vedermi e restare vivo…quando passerà la mia Gloria, ti coprirò con la mano finchè sarò passato…e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere>> .

Ma la Gloria non è fatta di luce e soavità e si espande da tutte le direzioni??….come mai se la guardi dal da vanti muori??!!

Ma andiamo avanti!

kos1Mosè narrava anche che il Signore (Yahweh) discendeva dal cielo con il suo “Cherubino” <<si librava in volo su ali di vento>> e da qui possiamo palesemente dedurre che i “cherubini” erano veri e propri “carri celesti”, altro che angeli santificati; inoltre si spostava da un luogo all’altro con la sua “Gloria”, o come propriamente trascritto dai testi antichi originali, si spostava sul suo “KAVOD”.

Per secoli il significato di questa parola ci viene spiegata ed infiocchettata come il “peso dell’essere”, “l’essere trascendente di Dio” ecc.. ma in realtà il suo vero e letterale significato è “oggetto pesante o grosso”.

E qui è d’obbligo nominare il prof. Mauro Biglino che da anni ormai si occupa dell’argomento e che ha tradotto letteralmente l’antico testamento direttamente da Codice Masoretico (dal quale derivano le Bibbie che ognuno di noi ha a casa).

Sulla parola Kavod egli afferma:

<<Da alcuni anni sostengo che il termine biblico Kavod – che viene tradotto con “gloria” dagli esegeti teologi – indica in realtà “oggetto pesante” con cui Yahweh si muoveva e sicuramente combatteva.

Stessa affermazione fa il Dr. Jeff Benner, fondatore dell’Ancient Hebrew Researc Center.

Questo ovviamente non viene accettato dagli esegeti giudaico-cristiani che devono sostenere la presenza nella Bibbia del Dio spirituale e della sua presunta “gloria”.>>

Poi abbiamo la parola RUACH, che ci viene tradotta come “Spirito”, ma che in realtà significa ” ciò che si sposta nell’aria” o ” aria che si sposta rapidamente”; indica inoltre il volo classico dei rapaci che si fanno trasportare dall’aria senza muovere le ali.

ruachQuesta parola non è originaria ebraica, ma è stata presa dalla cultura Sumero-Accadica, una lingua sillabica dove RUACH è scritto RU.A e le due sillabe sono rappresentate da due figure ben distinte per la rappresentazione di RU.A.

Il secondo versetto della Genesi ci dice infatti che << In principio…e lo spirito (Ruach) di Dio (Elohim) aleggiava sulle acque>>, e i Sumeri ce lo raffigurano nello stesso modo.

Infine vi è la parola MERKAVA’ che significa “carro/strumento per trasportare uomini e merci” (oggi abbiamo un bell’esemplare di carro armato con questo nome!!…alla faccia della gloria di dio!!)

Quindi, se uniamo i 3 termini, Kavod, Ruach e Merkavà, con il loro significato reale, “oggetto pesante” “che si sposta nell’aria” e che “trasporta uomini o meci”, possiamo benissimo pensare ad un aereo o a un elicottero; il concetto è lo stesso.

Per concludere, possiamo affermare che è alquanto evidente l’analogia tra le descrizioni bibliche e gli avvistamenti moderni; questi veicoli, chiamati “carri”, “uccelli volanti”, “turbini di vento” ecc…, che erano in grado di alzarsi in volo ed emettere luce brillante, erano senza dubbio delle macchine volanti!

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