Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parte

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parte

Angeli, Alieni, Dei, 25 similitudini – 1parte

L’esistenza degli Ufo nella nostra epoca è ormai del tutto accettata.
Ma ci sono ancora persone che ne rinnegano l’esistenza, sopratutto i religiosi cristiani che: o dicono che non esistono, o li considerano addirittura”entità demoniache”(…questo, secondo me, perchè non capiscono cosa siano)!
Queste affermazioni però sono alquanto imbarazzanti, poichè questi stessi cristiani credono fermamente all’esistenza degli Angeli!
Il Vaticano e il papa stesso hanno affermato tempo fa che gli Alieni esistono e che non sono “Entità Demoniache”, anzi sarebbero disposti anche a “Battezzarli, se loro lo chiedessero“! (Quindi, amici cristiani, mettetevi daccordo!)
… e per Coloro che affermano e assicurano che l’uomo antico ha creato queste storie per cercare di spiegare cose che non capivano, mi possono spiegare come mai queste storie stanno accadendo anche nei nostri tempi moderni?

Angeli-Alieni-Dei-25 similitudini-1parteMa torniamo a noi! …

La lista che segue tratterà le varie similitudini tra “Angeli“, “Alieni” e “Divinità Mitologiche“; giusto per farvi capire che i vostri amati “Angeli” altro non sono che Esseri venuti da chissà dove, e che tutte le popolazioni del mondo antico e moderno raccontano le stesse storie.

1 – PROVENGONO DA ALTRI MONDI E DA ALTRE DIMENSIONI

Sebbene questo sia il più ovvio, è il primo elemento della lista.
La cosa interessante è che non importa il posto del mondo, o il periodo storico che tu analizzi, questi esseri sembrano interaggire sempre allo stesso modo con l’umanità, e la loro origine è sempre legata al “cielo“.
– Alieni: provengono “da un’ altro Pianeta” o “da un’altra Dimensione“.
– Gli Dei Mitologici: provengono “da altri Pianeti” o “da altre Dimensioni” a seconda la cultura.
– Angeli: Matteo 18:10 perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Come già detto, questi Esseri “Extra” provengono anche da altre Dimensioni, e questa coincidenza li rende ancora più interessanti.

Nella mitologia, le diverse divinità abitano in svariate forme di Paradiso e Inferno che non possono essere raggiunti da vivi; vedi i campi Elisi Greci, o il Valhalla nella mitologia norrena.

Ma il paradiso per eccellenza credo sia il “Paradiso” dei Cristiani, quella “dimensione” dove risiedono gli Angeli, Dio i Santi ecc.. e tutti quelli che faranno i “Buoni da vivi“! (Strano però che di questo “Paradiso” il Vecchio Testamento non ne menzioni mai!)

2 VIAGGIANO NELL’UNIVERSO

La maggior parte delle persone che credono negli Extraterrestri, crede che essi viaggiano attraverso l’universo con le loro Astronavi, e che p

rovengano ognuno da Pianeti differenti. Ugualmente, molte leggende mitologiche raccontano che i loro Dei sarebbero venuti sulla terra da altri Pianeti.

Sebbene nelle Sacre Scritture non sia mai menzionato che gli Angeli o Dio viaggino specificatamente “per l’Universo“, racconta più volte che essi si spostano da una parte all’altra con determinati “veicoli” (Carri-Cherubbini ecc..) e tutto sembra indicare che lo fanno da una Dimensione all’altra, poichè le Navi diventano visibi e invisibili.

Numeri 14:10 … ma la gloria (Kavod) del SIGNORE apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d’Israele, … 

3 HANNO NAVI VOLANTI

Molte persone pensano che le “Navi Volanti” siano un’esclusiva dei tempi moderni, ma non è così! Ogni cultura ha segnalato l’esistenza di esseri provenienti dal cielo su “Mezzi Volanti“.

Gli Alieni, come tutti sanno, si spostano su ciò che chiamiamo Ufo;
gli Dei Mitologici usavano le “Macchine Volanti“; …come dimenticare i famosi Vimana, gli oggetti volanti, descritti in numerosi testi religiosi indiani!
ANTICHI UFO - CARRI DEGLI DEAnche gli Angeli hanno macchine volanti, che la Bibbia chiama “Carri” o “Cherubini”.

2 Samuele 22:11 Salmi 18:11 Cavalcò un cherubino e volò; si librò sulle ali del vento.
Inoltre ricordiamo Il Carro di Ezechiele (Ez 1-3), quello di Elia (2 Re2:11), o la Gloria che vide passare Mosè sul monte Sinai (Esodo 33,18-23), ecc…

(per la precisione, per capire meglio di cosa parla una qualsiasi storia della Bibbia, ogni volta che trovate le parole “Spirito” o “Gloria” dovete sostituirle con quelle originali, ossia “Kavod” e “Ruach“, che significano “Oggetto pesante” e “oggetto che si sposta nell’aria” (Per approfondire Leggi Qui))

4 POSSONO APPARIRE E SCOMPARIRE

Gli addotti riferiscono di essere soli nella stanza, e che, improvvisamente sentono una presenza con loro; a volte vedono questi esseri, altre volte li percepiscono, ma su una cosa sono sicuri, “non hanno idea di come siano arrivati“.

Gli Dei di varie mitologia come sappiamo appaiono e scompaiono a loro piacimento, vedi Zeus quando fa visita alle sue “donne“.

Immagine correlataNella Bibbia, Dio (Yahweh) e gli Angeli appaiono spesso senza preavviso:
… e il Signore apparve” ad Abramo…Mosè…Giacobbe … ecc… (Genesi 12:7/17:1/26:2 ecc..)

Esodo 3:2 L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto.
Giudici 6:12 L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!”.
Luca 1:11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.


5 POSSONO ESSERE CONTATTATI TRAMITE CHANNELING

La parola “canalizzazione” qui usata, si riferisce al contatto degli extraterrestri attraverso le tavole Ouija o le pratiche spiritiche.
Coloro che hanno familiarità con la stregoneria e altre pratiche occulte, sanno di certo usare le tavole Ouija, fare una seduta spiritica, una meditazione o una divinazione per entrare appunto in contatto con gli alieni.
Molti contattati riferiscono di aver “canalizzato” con gli alieni prima di avere avuto un contatto vero e proprio con loro.
Infatti è ampiamente documentato il caso del mago britannico e occultista Aleister Crowley che sostenne di essersi messo in contatto con degli esseri denominati “Angeli Enochiani“, che secondo alcuni ufologi mostrano somiglianze con i Grigi. In particolare, questo noto spiritualista, chiamò uno di loro “Lam“, che da li in poi fu la sua guida.

Uno di questi eventi è registrato nella Bibbia, con Saul e la strega di Endor:
1 Samuele 28:7 Allora Saul disse ai suoi servitori: «Cercatemi una donna che sappia evocare gli spiriti e io andrò da lei a consultarla». I servitori gli dissero: «A En-Dor c’è una donna che evoca gli spiriti». 8 Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna e Saul le disse: «Dimmi l’avvenire, ti prego, mediante l’evocazione di uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò».

6 POSSEGGONO GLI ESSERI UMANI

Forse la cosa più strana e inquietante su Alieni, Angeli e Dei, è la loro capacità di “possedere un corpo ospitante contro la loro volontà“.
Gli Alieni che si dedicano a questo possesso vengono chiamati “Walk-in” (concetto coniato dal movimento New Age, basato su spiriti che si impossessano di un corpo, temporaneamente o indefinitamente)
Vedi studi condotti da Corrado Malanga (film 6 giorni sulla terra) o Aleister Crowley.

… e anche nella bibbia troviamo riferimenti al “richiamo” di uno spirito …
1 Samuele 28: 8 Saul … Arrivò da quella donna di notte. Disse: “Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò”. … 11 Essa disse: “Chi devo evocarti?”. Rispose: “Evocami Samuele”. … La donna disse a Saul: “Vedo un essere divino che sale dalla terra”. … 15 Allora Samuele disse a Saul: “Perché mi hai disturbato e costretto a salire?”.

…. e alla “possessione” …
Marco 1:23 Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24″Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio”. 25 E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”. 26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. …. 32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. … 34 Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; …

7 POSSEGGONO LE DONNE

Le segnalazioni di sequestro di donne da parte di “esseri provenienti dal cielo” non sono un’invenzione prettamente di credenti di Ufo. Nella Mitologia greca, gi Dei scendevano dal cielo spessissime volte, per rapire donne, avere rapporti con loro e generare figli.

Allo stesso modo ancche gli Angeli hanno fatto la stessa cosa:
Genesi 6; 1-4 … i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. … quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli …

… e lo fece anche Dio (Yahweh)
Ezechiele 23: 1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2… vi erano due donne … 4 Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L’una e l’altra divennero mie e partorirono figli e figlie. …

8 PRODUCONO UNA PROGENIE IBRIDA

La “Progenie Ibrida” più famosa di tutti i tempi sono sicuramente gli Eroi o Semidei Greci. Li vediamo sempre nei film e negli spettacoli televisivi. Ercole, Hermes o Perseo sono alcuni dei figli che gli Dei hanno avuto con donne umane.

Tuttavia, non sono gli unici a possedere una “progenie ibrida“.
In Gensi 6:1/4 leggiamo che un gruppo di Angeli copulava con donne umane e che poi davano alla luce i loro figli.
4 C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
Questi bambini sono chiamati “Nephilim” o “Giganti“, e sono “Uomini di Fama“, vale a dire che sono cresciuti fino a diventare “Eroi Leggendari“.

Nel frattempo anche i nostri alieni moderni rapiscono donne, le quali affermano di aver dato alla luce bambini ibridi sulle loro Navi.
Ma il fatto più inquietante su questi rapimenti alieni, è che molte di queste donne denunciano di essere state violentate, fecondate e rapite una seconda volta per poter estrarre il feto.


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CHI SIAMO -LA TRACCIA VIOLA-

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LA TRACCIA VIOLA

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Buon Giorno caro Lettore!!

Con questo nuovo sito vogliamo iniziare un nuovo progetto inseme a te!!

6' ILLUMINAZIONE

A te che finalmente ti sei svegliato dal torpore, dal lungo sonno che ti teneva incatenato nelle bugie di questa orribile società! ….a te che finalmente noti le Scie Chimiche, che credi realmente agli Ufo, che hai capito che la politica dice solo bugie, che noti i simboli satanici e la sincronicità è parte ormai della tua vita, a te che vedi oltre e ti stai allineando alle linee sottili della quarta dimensione;

….insomma a tutti voi che finalmente avete intrapreso il lungo percorso del Salto Quantico!

Ed è quindi giunta l’ora di uscire allo scoperto, di rivelarci al Mondo!

Per troppo tempo siamo rimasti nascosti nell’ombra, per paura del giudizio della comunità…siamo in tantissimi nel mondo, e ancora non   ….. continua

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Erich von Däniken

Erich von DänikeErich von Dänikenn

Per oltre 45 anni Erich von Däniken, ha perseguito la teoria che postula che la Terra potrebbe essere stata visitata da extraterrestri nel remoto passato. Scrittore di maggior successo non-fiction al mondo di tutti i tempi, ha scritto 55 libri e di e-media sul tema e ha venduto oltre 65 milioni di copie in tutto il mondo. I suoi libri sono stati tradotti in 32 lingue. Negli Stati Uniti  ha vinto …. continua

   

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Peter Kolosimo

Peter Kolosimo

kolosimo
Peter Kolosimo

Peter Kolosimo (pseudonimo di Pier Domenico Colosimo; Modena, 15 dicembre 1922 – Milano, 23 marzo 1984) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Le sue opere sono state diffuse o tradotte in 60 paesi ed è stato uno degli scrittori italiani più popolari negli anni settanta. Noto divulgatore, è considerato, assieme al francese Robert Charroux e al britannico W. Raymond Drake e prima di Erich von Däniken, un pioniere …. continua


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Zecharia Sitchin

Zacharia-Sitchin

Zecharia Sitchin

 (Baku, 11 luglio 1920 – New York, 9 ottobre 2010) è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense. È stato autore di molti libri sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, e sostenitore della “teoria dell’antico astronauta” come spiegazione dell’origine  ……. continua
   

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GIOBBE, DIO E SATANA

GIOBBE, DIO E SATANA

GIOBBE

In un famoso episodio biblico, Dio permette che Giobbe sia messo alla prova da Satana e di tutta questa faccenda ci sono tre episodi che meritano di essere citati e rivisti alla luce delle conoscenze moderne ed ufologiche.

Il primo riguarda quando il Signore domanda a Satana (entrambi sono apparsi davanti Giobbe) da dove quest’ultimo veniva e Satana risponde che praticamente era in orbita intorno alla Terra.

Giobbe: 1,7  <<Il Signore chiese a satana: “Da dove vieni?”.

Satana rispose al Signore: “Da un giro sulla terra, che ho percorsa”>>.

Il secondo episodio interessante riguarda un attacco dal cielo di Satana su alcune proprietà di Giobbe, le quali vengono disintegrate da qualcosa di simile a raggi laser.

Giobbe: 1,16 Mentr’egli ancora parlava, entrò un altro e disse:

“Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle
pecore e ai guardiani e li ha divorati.

18 …..”I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e
bevendo in casa del loro fratello maggiore,
19 quand’ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il
deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti.

Il terzo episodio riguarda la risposta del Signore alle invocazioni di Giobbe, che nomina anche il Leviatan, risposte che avvengono tramite un veicolo aereo in cui vi è il presunto “Signore” che parla a Giobbe.

Giobbe 3,1 <<Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno; 8 La maledicano quelli che imprecano al giorno, che sono pronti a evocare Leviatan.>>

38: 1 << Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:>>

40: 25 <<Puoi tu pescare il Leviatan con l’amo……..? >>

41: 1……al solo vederlo uno stramazza. ……chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
4 Non tacerò la forza delle sue membra: in fatto di forza non ha pari.
5 Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
6 Le porte della sua bocca chi mai ha aperto? Intorno ai suoi denti è il terrore!
7 Il suo dorso è a lamine di scudi, saldate con stretto suggello;
8 l’una con l’altra si toccano, sì che aria fra di esse non passa:
9 ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi.
10 Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora.
11 Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco.
12 Dalle sue narici esce fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13 Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme.
14 Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura.
16 Il suo cuore è duro come pietra, duro come la pietra inferiore della macina.
18 La spada che lo raggiunge non vi si infigge, ….
22 …….e striscia come erpice sul molle terreno.
23 Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso da unguenti.
24 Dietro a sé produce una bianca scia e l’abisso appare canuto.

In quest’ultima conversazione il “Signore” parla a Giobbe del mostro Leviatan descrivendolo come una potente astronave da guerra con capacità aeree, terrestri e specialmente anfibie. Questa astronave è di forma cilindrica o sigariforme, ha una doppia corazza impenetrabile, ha l’entrata posta sul davanti ed oblò luminosi, emette luminosità ed una nebbiolina, i suoi meccanismi vitali sono posti sulla parte anteriore, quando è in acqua la fa ribollire (quindi emette calore), ha sotto dei meccanismi che ne permettono l’uso anche sulla terra ferma, quando si muove lascia una scia bianca dietro di essa ed ha molte armi poste sulla parte anteriore, una delle quali è qualcosa di simile ai raggi laser.


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FONTE ==>> http://www.noiegliextraterrestri.it/2009/08/ufo-nella-bibbia.html#sthash.AKqWVDjr.dpuf777

EZECHIELE E IL CARRO DEGLI ELOHIM

EZECHIELE E IL CARRO DEGLI ELOHIM

EZACHIELE

Ancora più famoso e certamente meglio descritto, è il carro celeste che vide uno fra i più importanti profeti biblici, il profeta Ezechiele.

Nel 580 a.c. viveva in un ghetto di Babilonia il profeta biblico Ezechiele, un membro delle tribù israelitiche lì deportate qualche anno prima da parte del Re Nabucodonosor dopo la presa di Gerusalemme.
Nell’anno 584 Ezechiele, ancor giovane, durante una delle sue peregrinazioni nel deserto, vive un’avventura straordinaria, ed è testimone oculare di un avvenimento incredibile tanto da descriverlo per un intero capitolo:

“Un carro celeste” si posa al suolo davanti ai suoi occhi; in cima ad esso egli scorge la figura, che di li a poco incominciava a rivolgergli la parola.

Nel testo biblico si legge:

<< Il cinque del quarto mese dell’anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi “visioni divine” >>…….


Quello che Ezechiele vide era unentità con sembianze umane, avvolta da un alone di luce, seduta su un trono che poggiava su un “firmamento” di metallo all’interno del carro. Il veicolo stesso che poteva muoversi in tutte le direzioni per mezzo di ruote concentriche e sollevarsi verticalmente da terra, era descritto dal profeta come un turbine splendente.

La frase “visioni divine” è molto generica ed infatti viene sempre tradotto in questo modo, ma la differenza sostanziale sta proprio nel Testo Originale dove è espressamente indicato il termine “ELOHIM” ovvero “Quelli dell’alto”, quindi è chiaro che il Profeta ha visto una moltitudine di soggetti quando il “cielo si aprì”.

<< Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente.>>

Ezechiele osserva un oggetto nel cielo che emette luce propria, e fino a pochi decenni fa poteva sembrare tutto inspiegabile ciò che Ezechiele aveva visto ma già oggigiorno con molte più conoscenze ingegneristiche è più facile comprendere che non si tratta di un evento inventato o per lo meno inspiegabile.

Ezechiele ci dice che questa grande massa di fuoco era posizionata nel mezzo, quindi quale termine migliore poteva trovare quest’uomo nel descrivere un “sistema di propulsione?”

Cerchiamo ora di immedesimarci nella situazione che visse Ezechiele: un sacerdote degli Israeliti, ha improvvisamente uno straordinario incontro con un “carro celeste”, ma noi sicuramente lo avremmo identificato con la parola UFO ma a quel tempo non si conosceva tale epiteto. Ma sono solo lo incontra, ma lo studia bene perchè ne riconosce la struttura, che lui denomina “ali”, “gambe metalliche”, “ruote”, un corpo centrale ed infine un essere posto al centro sulla sommità, seduto su di un trono che gli si rivolge verbalmente.

EZACHIELE aEzechiele descrive quindi quattro corpi, che ai suoi occhi avevano sembianze umane, in ognuno dei quali egli ravvisa quattro ali e quattro facce.
E’ bene precisare che Ezechiele non li definisce umani ma SIMILI, e oggi noi li definiremo “umanoidi”.
Nel testo originale è scritto che avevano sembianze di “Adam” ovvero diEZECHIELE SCAFANDRO “terrestri” per farci intendere che aveva visto personaggi dall’aspetto umano.
Inoltre è da notare che il Profeta dice “quattro FACCE” e no quattro TESTE…..quindi possiamo dedurre che potevano essere le “facce” di un qualche tipo di casco spaziale?
Gli scafandri da sommozzatori, ad esempio, a modo loro hanno quattro “facce”!

<< Da questi corpi si sprigionavano a più riprese dei lampi e avevano qualcosa di simile a mani umane sulle loro “gambe”. Tali “gambe” erano dritte e presentavano dei “piedi” arrotondati come dei piedi di un vitello che rilucevano come “rame lucido”>>.

Le “gambe diritte” potrebbe essere un effetto tubolare della presunta “tuta spaziale” che indossavano questi esseri? E per quanto riguarda l’aspetto dei loro piedi “arrotondati come dei piedi di un vitello che rilucevano come rame lucido”, non sembra che stesse descrivendo proprio degli stivali indossati dagli astronauti che sono appunto arrotondati e che presentano delle bande fluorescenti alla base?

Tutto questo è molto probabile visto che ai tempi di Ezechiele e parliamo del 600 a.c., esistevano solo sandali aperti, quindi immaginiamoci vedere delle scarpe a forma di tubolare!
E sicuramente se nel 1969 ci fosse stato un Ezechiele sulla Luna e avesse visto Amstrong, Aldrin e Collins sbarcare sul suolo lunare con le loro tute spaziali, forse li avrebbe descritti, magistralmente, allo stesso modo, e in effetti i tre astronauti erano tutti e tre “uguali”!

Ancora poi Ezechiele ci dice che questi esseri avevano quattro ali:

<< Le loro ali erano spiegate verso l’alto ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo>>.

Per la prima coppia di “ali che si toccavano” forse Ezechiele ha notato un qualche tipo di bombole di respirazione, proprie degli astronauti?….e la seconda coppia di ali che coprivano il corpo forse aveva notato qualcosa che indossavano questi esseri e non sapendo cosa fosse le ha chiamate impropriamente “ALI”…….ma la traduzione letterale di questo passo è questa:

<< le loro facce e le loro ali erano separate dal di sopra ciascuno aveva due uniti uno all’altro e due coprenti il loro corpo>>.

Alcuni studiosi sostengono che quando Ezechiele dicesse “al di sopra” intendesse dire “dalle spalle”, quindi non erano normali ali come per gli uccelli….
Infatti i versetti successivi ci aiutano a capire meglio la strumentazione che gli Elohim usavano per spostarsi e la loro velocità nei movimenti…

A questo punto sorge una domanda…..Ezechiele parla espressamente di Elohim ma li descrive con un aspetto nettamente diverso dagli altri personaggi biblici che ne hanno parlato….perchè?
Forse Ezechiele ha visto degli Elohim che indossavano speciali tute e maschere? E perchè se così fosse?

Forse la risposta viene dal luogo e contesto storico in cui Ezechiele si trovava al momento della visione.
Ricordiamoci che Ezechiele e gli altri Israeliti erano in schiavitù a Babilonia, in un territorio governato sicuramente da altri Elohim di fazione opposta agli Elohim degli Israeliti.
E se essi erano, come dice Ezechiele, gli “Angeli mandati dal Dio degli Israeliti”, forse erano una specie di militari in territorio nemico, potremmo dire oggi senza alcun problema “una spedizione”….

Ezechiele pregava da tempo il Dio degli Israeliti di liberarli dalla schiavitù in cui si trovavano, e sembra che questa visita fu fatta apposta per dare un messaggio ad Ezechiele….anche se per un semplice messaggio sembrano tanti quattro Elohim, ma se pensiamo che si trovavano in territorio ostile allora abbiamo una spiegazione logica sul numero e sicuramente sull’equipaggiamento che indossavano.

<< Sotto le ali ai quattro lati avevano mani d’uomo tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali e queste ali erano unite l’una all’altra. Essi avanzavano senza girarsi ciascuno avanzava diritto davanti a se. Procedevano dove tirava “quel vento” dello spirito senza girarsi>>.

Qui abbiamo una descrizione tipica degli apparecchi spinti da motori a razzo, infatti la parola “VENTO” è preceduta da “QUEL”, che indica la frase precedente e fa capire che non è il vento normale dell’aria, bensì il fuoco che esce dai “propulsori” che li spinge in direzione.

<< Le loro facce erano di uomo poi fattezza di leone a destra di toro a sinistra e ognuno dei quattro fattezze d’aquila. >>

Qui notiamo sempre una descrizione del loro abbigliamento o forse perchè era una loro simbologia ufficiale oppure perchè forse sempre in base al luogo dove si trovavano, per passare inosservati, avevano scelto di adottare una specie di travestimento indossando simboli tipici degli Elohim babilonesi in modo da passare inosservati e confondersi con loro, difatti “toro”, “aquila”, “leone” erano i simboli più ricorrenti della metropoli mesopotamica, ma queste sono solo delle ipotesi.

<< Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco di tutti e quattro>>

Qui Ezechiele fa capire che loro i “quattro” si muovevano in aria con molta velocità forse dall’alto controllavano che la zona fosse tranquilla ovvero che non ci fossero altri intrusi oltre Ezechiele.

<< e l’aspetto delle ruote era come il topazio tutt’e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un’altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni senza aver bisogno di voltare nel muoversi >>

EZACHIELEruotaEzechiele magistralmente non dice che la ruota è come il topazio, ma bensì la struttura e per gli ebrei antichi “topazio” è un’estensione, un gergo per dire: “portare l’anello al dito”, quindi intendendo un qualcosa di circolare e ancora con l’espressione << una ruota in mezzo un’altra ruota >>, quale meglio descrizione di un odierno disco volante? << senza aver bisogno di voltare nel muoversi >> Che può muoversi in quattro direzioni senza voltarsi?
Ricordiamoci che siamo nel 593 a.c. e si cercava di descrivere ciò che si vedeva, in base a ciò che si conosceva a quel tempo.

Se non si è convinti che Ezechiele stesse descrivendo un disco volante allora aspettate di leggere cosa dice ora….

<< La loro circonferenza era assai grande
e i cerchi di tutt’è quattro erano pieni di occhi tutt’intorno >>

Quindi Ezechiele sta descrivendo un oggetto circolare assai grande con una serie di oggetti luminosi tutt’intorno che lui identifica con l’appellativo di occhi.

<< Quando quegli esseri viventi si muovevano anche le ruote si muovevano accanto a loro e quando gli esseri si alzavano da terra anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse spinte le ruote andavano e ugualmente si alzavano perchè lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote. Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste >>

Qui abbiamo una chiara e precisa descrizione di quei tempi di qualcosa simile ad un cristallo splendente, noi avremmo detto un casco o oblò riflettente, difatti se immaginiamo un casco da astronauta ci rendiamo subito conto di come la visiera di vetro del casco rifletta come uno specchio.

<< e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese l’una di contro all’altra ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. Quando essi si muovevano io udivo il rombo delle ali simile al rumore di grandi acque come il tuono dell’Onnipotente come il fragore della tempesta come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano ripiegavano le ali >>

Sicuramente Ezechiele stava ammirando questi esseri che si accingevano a scendere sul terreno con le loro tute dotate di qualche sistema di propulsione ad “endoreattori”… << ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo >> quindi ogni tuta era dotata di due endoreattori localizzati ai fianchi delle tute che con il loro movimento dall’alto al basso permettevano a questi esseri di muoversi liberamente in aria.

<< Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste >>, qui Ezechiele sente subito un altro rumore e ci parla di un altro “firmamento” ma questa volta non “disteso sulle loro teste”, ma bensì “sopra le loro teste”, come se per guardare abbia dovuto alzare lo sguardo….

<< E al di sopra della volta posta sulle loto teste, si scorgeva una specie di trono brillante come uno zaffiro, sul quale sedeva un essere simile ad un uomo >>

Ezechiele ci parla di una specie di trono che dall’alto sembra scendere in basso con sopra un essere che somigliava ad un uomo….forse Ezechiele stava osservando una specie di sedile con comandi direzionali come usano gli astronauti nello spazio o qualcosa di simile?

<< Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della Gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava >>

Ezechiele ci dice di essere entrato in un arcobaleno di colori e di esserne rimasto estasiato e dopo di aver sentito la voce di qualcuno che parlava.

Il tutto avvenne in forma telepatica infatti Ezechiele scrive: << Mi disse: “Figlio dell’uomo, alzati, ti voglio parlare”. Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava. >>

Nulla di strano se il giovane profeta, di fronte ad un tale spettacolo cade in preda ad uno shock per l’esperienza vissuta; parecchi giorni dopo infatti scrive: << Mi riunii agli esiliati che vivevano lungo il fiume Kebar, a Tel Abib. Rimasi con loro sette giorni, completamente sconvolto>>.

Ezechiele descrive nel suo libro i ripetuti incontri che ebbe con tale veicolo spaziale ed il suo equipaggio. Per due volte egli venne preso a bordo, per essere portato in un luogo lontano.

Nel 40° capitolo scrive:

<< Nel venticinquesimo anno della nostra prigionia, all’inizio dell’anno, al decimo giorno del mese, la mano del Signore venne verso di me, per portarmi laggiù; là essa mi ripose su di un’alta montagna, ove stavano edificando qualcosa di simile ad una città rivolta verso sud>>.

Ezechiele, che non può sapere dove in realtà è stato portato, pensa di trovarsi in una qualche regione di Israele. Davanti al tempio, sotto la porta di accesso, stazionava un uomo di aspetto “metallico”, che in mano aveva una squadra ed un cordoncino di seta.

Quanto segue nel libro di Ezechiele è una dettagliata descrizione, di numerose pagine, relativa ad una strana struttura provvista di mura esterne, atri, cortili, interni, porte di accesso, scale, camere e dell’intero tempio. Di tale edificio si sono avuti nel passato ripetuti tentativi di ricostruzione, ma essi fallirono per l’imprecisione dei dati forniti da Ezechiele in merito alle dimensioni complessive ed al perimetro e la mancanza di indicazioni relative all’altezza delle strutture.

Pertanto i teologi si sono sinora accontentati della versione ufficialmente nota, secondo la quale Ezechiele non si sarebbe trovato di fronte ad un tempio vero e proprio, ma alla visione del futuro tempio di Gerusalemme. Che queste siano conclusioni quanto meno frettolose e semplicistiche, è stato sinora ampiamente dimostrato. Una cosa è certa: il tempio di Ezechiele più che “visione”, pare un qualcosa di realmente esistito: le misure da lui riferite sono esatte, risultano tra loro coerenti e descrivono un grande edificio costruito in qualche regione del nostro pianeta intorno all’anno 580 a.c.

Ma la domanda che si pone è: dove si trova attualmente questa struttura? Certamente non in Israele, non a Gerusalemme e forse neppure nel Medio Oriente, in quanto in tal caso essa sarebbe già stata scoperta. Il tipo di edificazione fa pensare ad un complesso sito in qualche regione del Sud o del Centro America. Una simile scoperta avrebbe sensazionali implicazioni. E se il tempio veniva effettivamente usato dagli extraterrestri come base logistica, è possibile che nella sua zona di ubicazione ancora oggi siano reperibili resti delle strutture di ricovero dell’astronave, vale a dire delle vestigia di una tecnologia extraterrestre.

In tal modo la ricerca del tempio di Ezechiele potrà affermarsi come uno dei più straordinari ed importanti compiti per la futura paleoastronautica.

Un esempio è il libro “Chariots of the gods” (I carri degli dèi) dello svizzero Erich von Daniken (ciò vale anche per il film che è stato tratto dal suo libro). L’autore sosteneva che il libro biblico di Ezechiele, al capitolo 1 conterrebbe una descrizione di dischi volanti provenienti dallo spazio che visitano la terra. Mentre recentemente alcuni studiosi (tra cui Josef F. Blumrich della NASA) si sono occupati di questo passo della Bibbia e hanno concluso che il carro visto da Ezechiele era un elicottero formato da una cabina poggiata su quattro sostegni, ciascuno dei quali munito di ali rotanti un vero e proprio turbine.


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FONTE ==> http://www.art-litteram.com/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Ai-nefilim-il-popolo-dei-razzi-fiammeggianti&catid=31%3Alo-scrigno-dellarcano&Itemid=36&showall=1

 

GIONA: BALENA O SOTTOMARINO?

GIONA: BALENA O SOTTOMARINO?

GIONA

Nella Bibbia troviamo frequentemente riferimenti ad oggetti strani che ci portano ad immaginare ad oggetti volanti artificiali.

Giona, probabilmente, era figlio di Amittai profeta in Ninive in Mesopotamia (Iraq).
Il racconto di Giona è uno dei più corti della Bibbia, composto da soli 4 capitoli di 48 versetti, ma non per questo meno interessante.
Il profeta Giona è menzionato nel II° Libro dei Re ed è contemporaneo di Gereboamo II (783-743) quarto re di Israele della dinastia JEHU.

Nel Capitolo 1 il Signore comanda a Giona di andare a predicare in Ninive, ma egli disobbedisce all’ordine e si dirige verso Tarsis.
La città biblica di Tarsis era conosciuta come “la città delle navi” proprio per la flotta navale di Re Salomone, ed è ancora oggi una località oggi sconosciuta.

Si presuppone però che Tarsis potrebbe essere una località a nord di Cipro, dato che Giona, dovette prendere una nave sulle coste di Giaffa in Canaan, località marittima a pochi km a sud dell’attuale Tel Aviv.
Tarsis è presente sin dal libro della Genesi mentre l’ultima citazione temporale è appunto nel libro di Giona.

Ma veniamo al racconto….nel capitolo 1 leggiamo: “Il Signore parlò a Giona figlio di Amittai..Va a Ninive la grande città e parla chiaro ai suoi abitanti. Io so che è gente perversa”.
Ma Giona non ne voleva sapere di andare e quindi si diresse dalla parte opposta verso Tarsis appunto.

Leggiamo….:”C’era a Giaffa una nave diretta verso quella città. Egli pagò il prezzo del viaggio e s’imbarcò con i marinai. Ma il Signore mandò sul mare un forte vento che scatenò una grossa tempesta. Tutti pensarono che la nave stesse per sfasciarsi. I marinai ebbero paura e ciascuno chiese aiuto al suo Dio. Per non affondare gettarono in mare il carico della nave. Giona, invece, era sceso nella stiva e dormiva. Allora gli chiesero:’Dunque sei tu la causa di questa disgrazia? Che cosa fai qui? Da dove vieni? Qual’è il tuo paese? Qual’è il tuo popolo? Io sono ebreo, rispose Giona, e credo nel Signore, Dio del cielo, che ha fatto la terra e il mare”.
Quindi raccontò che si era imbarcato per fuggire lontano dal Signore.

Leggiamo….:”Gli uomini si spaventarono e gli dissero…Hai commesso un’azione terribile. Intanto la tempesta aumentava, e i marinai gli chiesero…che cosa dobbiamo fare di te perchè il mare si calmi e noi possiamo salvarci? Giona rispose…gettatemi in acqua così il mare si calmerà e vi salverete.
I marinai invece, remando con tutte le loro forze, tentarono di portare la nave a una spiaggia; ma non ci riuscirono perchè la tempesta infuriava sempre di più.
Buttarono Giona in mare e la tempesta si calmò”.

Da questo ultimo passo potremmo dedurre che la tempesta era stata provocata artificialmente.

Nel capitolo II leggiamo: “Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse….Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto.
Tu mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Le acque mi hanno sommerso; l’abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti; Poi il Signore diede un nuovo ordine e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.
Dalla Bibbia ebraica di Gerusalemme invece leggiamo:” Il Signore disse al pesce, che sgorgasse Giona in su l’asciutto; e così fece”.

GIONA 2

Nel Capitolo III Giona si dirige verso la città di Ninive, per essere emissario della sua divinità così come gli era stato ordinato.

Possiamo ipotizzare che la “Balena”, che ha inghiottito Giona per tre giorni e tre notti e che lo ha portato in fondo agli abissi circondandolo di onde e alghe e che lo ha “risputato” sulla costa dopo averlo portato fino alle “radici dei monti” e avendo modo di dialogare da dentro il “ventre”, poteva benissimo trattarsi di un sofisticato sottomarino?

E che per gli uomini di allora, non conoscendo e contemplando questi oggetti, identificarlo con una balena era il modo più facile per descrivere ciò che stavano osservando?

Sono tanti i racconti biblici che descrivono oggetti dalla elevata tecnologia.

Leggende e cronache dei tempi antichi riferiscono di navi volanti, sfere, scudi e altri grandi oggetti che uscivano dal mare e dai grandi laghi.

Il MAHABHARATA, ad esempio, la grande storia di BHARATA, uno dei testi sacri più importanti della religione induista, è pieno di descrizioni, anche minuziose, di oggetti volanti, i “VIMANA”, per passare dai greci Nereo e Poseidone, al romano Nettuno, ai gernami Hler e Frigg, che abitavano in palazzi posti sotto la superficie del mare e si muovevano grazie a veicoli sottomarini.

Anche la mitologia cinese descrive un grande pesce che combattè, presso Lei-Chou, contro il Dio della tempesta.

La balena di Giona descritta nell’Antico Testamento, ricorda semplicemente un avanzatissimo sommergibile.

 

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FONTE ==> MISTERI E VERITA’

UFO NELLA BIBBIA

UFO NELLA BIBBIA

UFO BIBBIA

Negli ultimi tempi stiamo sorprendentemente apprendendo dal Vaticano che l’esistenza di civiltà extraterrestri è perfettamente compatibile con Dio e quindi con la dottrina cristiana, ma di certo non viene assolutamente accettata la “tesi” che una di queste sia scesa migliaia di anni fa e che ci abbia creato; questo infatti andrebbe a contrastare col “credo” dell’Unico Dio nostro creatore, e che di conseguenza farebbe crollare tutto il sistema.

Ma “purtroppo” per loro, la Bibbia, come gli altri testi sacri antichi, è piena di riferimenti ad “oggetti” strani che ci portano ad immaginare ad “oggetti” volanti arificiali, descritti, come meglio potevano, da popoli senza cognizione scientifiche.

Nuvole luminose, carri volanti, serpenti piumati, colonne e sfere di fuoco, non sono altro che dischi, sigari e sfere volanti, in altre parole UFO.

I primi a sostenere ufficialmente che le sacre scritture contenessero episodi UFO furono l’astronomo statunitense Morris Jessup e lo scienziato sovietico Matest Agrest; come ad esempio nella circostanza che riguarda la distruzione di Sodoma e Gomorra, descritta da un osservatore dell’epoca che nominò “zolfo” e “fuoco”, e che richiama a alla nostra mente un’esplosione nucleare, ed in particolarmodo la descrizione dell’onda d’urto che spazzò via i giacimenti di salgemma del Mar Morto ed infine ha investito la moglie di Lot trasformandola in una “statua di sale”.

Ma andiamo nello specifico:

EZACHIELEIl più famoso e ceramente meglio descritto è il “carro celeste” che apparve nel deserto al patriarca Ezechiele e che poi lo trasportò a Gerusalemme; questo veicolo, che ci dicono sia la “Gloria di Dio”, poteva muoversi in tutte le direzioni per mezzo di ruote concentriche e poteva anche sollevarsi verticalmente da terra.

Recentemente alcuni studiosi, tra cui Josef F. Blumrich della Nasa, si sono occupati di questo passo della Bibbia, concludendo che il “carro” visto da Ezechiele era probabilmente un elicottero formato da una cabina poggiata su quattro sostegni, ciascuno dei quali munito di ali rotanti.

ELIA 2AUn’altro mortale che ebbe il privilegio di salire al cielo fù il profeta Elia, che fu sollevato da terra da un “carro di fuoco”, un “turbine di vento”; ma l’evento non fu improvviso ed inaspettato ma anzi accuratamente preparato. Fu detto ad Elia di andare a Beth-El “la casa del Signore” in un determinato giorno, e tra i suoi discepoli si era già diffusa la voce che egli stava per essere “assunto” in cielo. Quando chiesero se l’evento fosse la verità, gli fu risposto che si, in effeti <<oggi il Signore porterà via il Maestro>>…<<Quindi apparve un carro di fuoco, e cavalli di fuoco…ed Elia salì al cielo portato da un turbine di vento>>.

Poi abbiamo il profeta Giona che venne inghiottito da un “grosso pesce” per tre giorno e tre notti, e <<Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio>>…<<E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull’asciutto>>.

Ma oltre al “pesce” di Giona, la Bibbia ci parla che di un’alro mostro marino, ssia il serpente alato Leviatan, che viene descritto con un corpo cilindrico capace di muoversi in acqua, come un mezzo anfibio, ed in cielo (come una specie di portaerei) per lanciare piccoli ordigni.

MOSè fuocoUn’altro personaggio biblico che fu più volte testimone diretto della visione della “Gloria” di Dio fu certamente Mosè, che ad indicargli la via dell’esodo fu una misteriosa “colonna di fuoco”, che di giorno assomigliava ad una nube; o ancora sul monte Sinai, dove Mosè chiede a Yahweh di fargli vedere la sua “Gloria”, << Ma tu non potrai vedere il mio volto, perchè nessun uomo può vedermi e restare vivo…quando passerà la mia Gloria, ti coprirò con la mano finchè sarò passato…e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere>> .

Ma la Gloria non è fatta di luce e soavità e si espande da tutte le direzioni??….come mai se la guardi dal da vanti muori??!!

Ma andiamo avanti!

kos1Mosè narrava anche che il Signore (Yahweh) discendeva dal cielo con il suo “Cherubino” <<si librava in volo su ali di vento>> e da qui possiamo palesemente dedurre che i “cherubini” erano veri e propri “carri celesti”, altro che angeli santificati; inoltre si spostava da un luogo all’altro con la sua “Gloria”, o come propriamente trascritto dai testi antichi originali, si spostava sul suo “KAVOD”.

Per secoli il significato di questa parola ci viene spiegata ed infiocchettata come il “peso dell’essere”, “l’essere trascendente di Dio” ecc.. ma in realtà il suo vero e letterale significato è “oggetto pesante o grosso”.

E qui è d’obbligo nominare il prof. Mauro Biglino che da anni ormai si occupa dell’argomento e che ha tradotto letteralmente l’antico testamento direttamente da Codice Masoretico (dal quale derivano le Bibbie che ognuno di noi ha a casa).

Sulla parola Kavod egli afferma:

<<Da alcuni anni sostengo che il termine biblico Kavod – che viene tradotto con “gloria” dagli esegeti teologi – indica in realtà “oggetto pesante” con cui Yahweh si muoveva e sicuramente combatteva.

Stessa affermazione fa il Dr. Jeff Benner, fondatore dell’Ancient Hebrew Researc Center.

Questo ovviamente non viene accettato dagli esegeti giudaico-cristiani che devono sostenere la presenza nella Bibbia del Dio spirituale e della sua presunta “gloria”.>>

Poi abbiamo la parola RUACH, che ci viene tradotta come “Spirito”, ma che in realtà significa ” ciò che si sposta nell’aria” o ” aria che si sposta rapidamente”; indica inoltre il volo classico dei rapaci che si fanno trasportare dall’aria senza muovere le ali.

ruachQuesta parola non è originaria ebraica, ma è stata presa dalla cultura Sumero-Accadica, una lingua sillabica dove RUACH è scritto RU.A e le due sillabe sono rappresentate da due figure ben distinte per la rappresentazione di RU.A.

Il secondo versetto della Genesi ci dice infatti che << In principio…e lo spirito (Ruach) di Dio (Elohim) aleggiava sulle acque>>, e i Sumeri ce lo raffigurano nello stesso modo.

Infine vi è la parola MERKAVA’ che significa “carro/strumento per trasportare uomini e merci” (oggi abbiamo un bell’esemplare di carro armato con questo nome!!…alla faccia della gloria di dio!!)

Quindi, se uniamo i 3 termini, Kavod, Ruach e Merkavà, con il loro significato reale, “oggetto pesante” “che si sposta nell’aria” e che “trasporta uomini o meci”, possiamo benissimo pensare ad un aereo o a un elicottero; il concetto è lo stesso.

Per concludere, possiamo affermare che è alquanto evidente l’analogia tra le descrizioni bibliche e gli avvistamenti moderni; questi veicoli, chiamati “carri”, “uccelli volanti”, “turbini di vento” ecc…, che erano in grado di alzarsi in volo ed emettere luce brillante, erano senza dubbio delle macchine volanti!

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I CARRI DEGLI DEI

I CARRI DEGLI DEI

CARRI DEGLI DEI

Riferimenti ad oggetti volanti non identificati, o UFO nel termine propriamente letterale, la nostra storia moderna ne è piena; ma forse pochi di noi sanno che non sono una caratteristica solo di questo secolo, o di questo continente.

Provando ad osservare minuziosamente i quadri sacri che troviamo in giro per le chiese e nei musei
e a leggere più attentamente i Testi Antichi, e sopratutto accantonando i riferimenti vari dell’interpretazione soggettiva canonica che l’uomo ha operato nei secoli, potremmo arrivare ad una conclusione tutt’altro che sacrale e direi anche fantasiosa, ma che piuttosto porta alla luce trasparenza e veridicità.

In tutte le cronache dell’antichita del mondo si parla di questi Dei che “miracolosamente” si alzano dalla terra per salire in cielo emettendo una luce brillante e facendo molto rumore e che vagano a loro piacimento da un luogo all’altro.
Ma era davvero un miracolo? Oppure questi presunti “Dei” avevano un qualcosa con cui spostarsi? Magari una macchina volante?

Sta di fatto che TUTTE le culture dell’antichità chiamarono queste apparizioni “Carri degli Dei”, ed altre varianti:
Immagine Carri, Gloria, Shem, ecc.. sono quindi una costante sia negli episodi canonici che in tutte le altre ideologie e credenze in linea e non con quelle dominanti e maggiormente diffuse, ed aventi tutti quanti le stesse specifiche oggettive che oggi possiamo riscontrare negli UFO.

Ma da dove nasce l’archetipo di queste cosiddette manifestazioni soprannaturali? Sono davvero accadute?

Secondo uno studioso americano, Joseph Campbell, questi sarebbero solo dei semplici miti legati alla vita di tutti i giorni di specifiche tribù o popolazioni (concetto che ci propinano ormai da secoli), ma forse o più sicuramente, potremmo affermare che qualcosa di reale e tangibile avrebbe comunque dovuto generare quell’IDEA di apparizioni totalmente estranee a quelle singole culture; ossia una tribù, che viveva in modo semplice di coltivazione o di caccia e che si spostava con carretti e cavalcature, è molto improbabile o meglio impossibile, che si sarebbe inventata dal nulla certi “oggetti volanti splendenti e rumorosi”, possiamo quindi affermare che queste tribù “semplicemente” LI abbiano visti di persona, e di conseguenza li avrebbero descritti con le sole parole che conoscevano, come carri, nubi, uccelli, ecc…

Ma se quindi questi “carri celesti” erano comuni a tutti gli abitanti di quelle epoche e visibili nella vita di tutti i giorni, cosa centrano con la religione?

Centrano e come!
Dato che ad un certo punto questi personaggi sono spariti nel nulla lasciando dietro di loro solo una scia di ricordi e speranze, ecco che spunta fuori la Religione con i suoi sacerdoti che, come ha fatto con tantissime altre situazioni, per manipolare e controllare le società, ha inserito anche questi “Ufo” nel suo contesto sacro interpretandoli col suo misticismo come il transito di una “nube divina” e trasformandoli infine come manifestazioni soprannaturali.


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