il colore viola
IL COLORE VIOLA
Il colore Viola nasce dalla mescolanza del rosso, che simboleggia la forza e l’energia, e del blu, che simboleggia la calma e la malinconia.
Questo colore esprime un’energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e all’intimo accoglimento dell’azzurro. È una colorazione insieme di attesa e di precognizione, ed eleva la coscienza umana fino al raggiungimento della pura luce bianca.
L’unione tra questi due colori identifica anche la componente della seduzione e la fusione intima tra due persone:
il rosso è il colore della passione ed esprime l’impulso istintuale e rappresenta quindi il Corpo/ il terrestre;
il Blu è invece il colore dell’armonia e della quiete e rappresenta lo Spirito/ il celestiale;
..dalla loro unione si manifesta così il colore Viola che è l’elaborazione raffinata tra corpo e spirito, tra passione e armonia, dando così vita ad un aggraziato erotismo misto alla delicatezza dell’amore, nel quale l’immediatezza dell’impulso evolve verso raffinate forme di piacere. Passione ed intelligenza, amore e saggezza.
E’, dunque, la tonalità della “coniunctio oppositorum”, della “congiunzione degli opposti”, un colore “tra l’umano e il divino, l’unione di due nature” (Jung, 1980), inteso però, non come sintesi finale, ma come complessità iniziale che spinge alla, spesso sofferta, trasformazione; difatti, a livello psichico, il viola esprime tematiche di confronto e conciliazione degli opposti psichici, divenendo il colore della trasformazione e della ricerca costante di un nuovo stato e di nuovi equilibri.
Il colore Viola è associato alla frequenza più alta e alla lunghezza d’onda più corta (compresa tra 380 e 420 nanometri), ed è collocato all’estremo dello spettro cromatico (visibile nel fenomeno dell’arcobaleno) e dopo questo colore si estende un altro territorio, la gamma degli ultravioletti…
…il mondo dell’invisibile e del mistero, non percepibile dai sensi ma solo dall’intuito; è questo il viola del fantastico e della magia.
Esso identifica gli incantesimi, ed è una fusione mistica di sentimenti che avvera le speranze; tant’è che chi ama questo colore è in cerca di rapporti magici e affascinanti, vuole ammaliare ed essere ammaliato.
Il colore dell’ametista e del quarzo era usato nell’occultismo fin dai tempi più antichi, come anche la violetta che veniva adoperata per conoscere il futuro interpretando il numero e la disposizione dei raggi sui petali.
(Ed è lo stesso magico e misterioso fluido viola che in Ecuador gli sciamani Jivaro “trasudano” dopo aver preso l’ayahuasca, ad essere alla base della loro capacità di divinazione (A. Cresti, 2002).
” Il viola è il supremo nucleo metafisico che ne sottolinea la complexio oppositorum, la dimensione che va oltre quella fisica, la natura sfuggente ed inafferrabile, l’aspetto trascendente.”
(R. Steiner, L’essenza dei colori )
Il significato del viola
Il Viola, come sintesi tra la passione e l’irruenza del rosso, con la tranquillità e la trascendenza del blu, diviene espressione di moderazione, senso della misura e di temperanza.
E’ sinonimo di intelligenza e prudenza, umiltà e saggezza, dignità e nobiltà.
E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno, dell’altruismo e della guarigione.
E’ il colore della metamorfosi, della congiunzione e della transizione.
Il Viola rappresenta il valore medio tra terra e cielo, ed è conosciuto come il colore della tradizionale della mistica, della spiritualità; esso infatti, associato alla preghiera ed agli stati alterati di coscienza, agisce sull’inconscio dando forza spirituale ed ispirazione.
Non per niente, questa gradazione equilibrata di rosso e di blu (viola), viene associata al Settimo Chakra ( Sahasrara ) o “dei Mille Petali”, dove l’umano si fonde con il divino.
Le sue funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore, alla medianità, al contatto con il Divino. Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla “Illuminazione”, vale a dire la relazione tra la coscienza dell’individuo e quella dell’universo. L’apertura o la creazione del Settimo Chakra porta a uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice dell’universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale, totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e grossolani.
La psicologia del viola
È il colore della volontà di essere diversi.
La persona che non preferisce il viola è una persona diffidente, critica, molto razionale ed è capace di rifuggire ogni stato emozionale.
Chi invece ama questo colore predilige le sensazioni forti e una vita eccitante, ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione, ed ha un’inclinazione per l’occulto, il magico e l’arcano.
E’ molto disponibile e comunicativo, tende ad identificarsi con il prossimo e possiede grande umanità e desideroso di aiutare gli altri in modo significativo.
Questo colore accresce la capacità creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola è un raffinato cultore della bellezza e amante dell’arte e coltiva interessi ad alto livello.
Tale persona è di buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico. Di grande intelligenza esprime la sua saggezza in modo umile e prudente; intuitiva e sensibile ma è anche apprensivo e impacciato, e nello stesso tempo vuole essere compreso.
Infatti Il carattere “viola” è un po’ difficile da comprendere, esso ha tendenze opposte e inconciliabili.
Talvolta diventa così fantasiosa e con la testa tra le nuvole, che risulta incapace di prendere delle decisioni: per questo gli amanti del viola non vogliono essere incaricati di responsabilità troppo impegnative.
È il colore più amato dai giovanissimi e dalle donne incinte, in grado di vedere il mondo con gli occhi innocenti di chi crede alle favole e ai lieto fine, nell’amore e nella felicità per tutta la vita.
Il colore viola è uno dei colori che emerge frequentemente nei disegni dei bambini. Rappresenta l’urgenza di esprimersi: il suo apparire frequente è in relazione a quella situazione ambientale che non consente al bambino di muoversi liberamente in tutti i settori per le regole o le norme di comportamento che gli vengono imposte. Tale situazione conflittuale insorge sia in famiglia che nella scuola e può investire nel bambino: la sfera del linguaggio; la sfera del comportamento; la sfera della libera espressione.
La simbologia del viola
Nei sogni il colore viola simboleggia il dolore, il tormento e la tristezza, significa quindi che hai bisogno di intimità ed affetto e ti senti attratto da ciò che è mistero e magia.
In Epoca Preromana nei Popoli Italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva l’attuazione del Ver Sacrum (Primavera Sacra, ossia venivano consacrati animali e bambini (-vedi wikipedia-), da qui l’utilizzo del colore viola da parte dei Romano-Cristiani nei periodi precedenti un cambiamento o un rinnovo.
Infatti per il Cristianesimo il colore viola non significa affatto penitenza, bensì è segno di attesa e rappresenta metaforicamente la lotta dello spirito (blu) contro la carne (rosso), mentre per i laici è invece il colore dell’ autodeterminazione dei popoli.
La Chiesa adotta questo colore nei paramenti liturgici durante il periodo di purificazione di Avvento e di Quaresima della “passio christi”, la “passione” vissuta da “Cristo” al momento di compiere il sacrificio sulla Croce, nel quale si spoglia della natura umana per unirsi a Dio.
Inoltre i Vescovi indossano abiti Viola come segno di intermediazione tra cielo e terra.
Durante i 40 giorni quaresimali, nel Medioevo venivano vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Questo comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi economici. Non potendo lavorare, infatti, le compagnie teatrali non avevano guadagni e di conseguenza anche procurarsi il pane quotidiano era ardua impresa: per questo motivo in teatro e in televisione abiti e oggetti di colore viola sono tuttora considerati malauguranti e, nei limiti del possibile, evitati.