SINOSSI PRIMA TAVOLETTA ENUMA ELISH 105/162
ENUMA ELISH
SINOSSI PRIMA TAVOLETTA 105/162
Marduk provoca con i quattro venti Tiāmat, la madre del Cosmo si prepara allo scontro: versi 105-162
105/108. Anu allora creò i quattro venti e …. li mise nella mano di Marduk … e avendo provocato l’onda disturbò Tiamat.
Anu, rimane estasiato nel vedere il divino Marduk e decide di generare e regalargli i Quattro Venti, chiamati rispettivamente “Vento del Sud, Vento del Nord, Vento dell’Est, Vento dell’Ovest” (qui probabilmente si riferisce alle 4 delle 7 lune di Marduk/Nibiru. Quando Marduk, un vero e proprio super-titano che con la sua possente forza gravitazionale crea scombussolamenti non di poco conto, passa troppo vicino ad Anu (Urano), gli strappa pezzi di materia formando così quattro satelliti che cominciarono a ruotargli intorno e che il racconto chiama “venti“).
Il giovane Dio li fa turbinare creando scompiglio e disturbando nuovamente Tiamat, riconfigurando così la medesima situazione che precedentemente aveva portato all’uccisione di Apsu da parte di Nudimmud/Enki.
Ancora una volta l’irrequietezza dei nuovi dèi, nello specifico Marduk, disturbano la tranquillità dell’entità primordiale, Tiamat, che ne rimane sconvolta.
Alcuni dèi, non meglio specificati, le ricordarono come non sia intervenuta
per difendere il suo sposo Apsu quando Nudimmud/Enki lo uccideva e imprigionava Mummu, il suo paggio, e che questo ha permesso la genesi dei venti e la sua solitudine.
Qui si tratta evidentemente delle influenze gravitazionali e del rischio collisione tra il pianeta Tiamat e 4 lune di Marduk-Nibiru [v. 123]
E così facendo attizzarono Tiamat alla guerra contro Marduk e la invitano a liberarli da questo fardello.
I pianeti del Sistema Solare primigenio con i loro comportamenti stravaganti in cielo e resi instabili da Marduk/Nibiru, iniziano e muoversi caoticamente attorno al Sole (Apsu), senza seguire più le usuali orbite ellittiche (il movimento caotico è assolutamente possibile nel campo gravitazionale di un sistema stellare, soprattutto quando è sconvolto dall’entrata di un corpo estraneo), turbando così il “Ventre” di Tiamat (E’ risaputo che in presenza di forza gravitazionale la parte del pianeta che prima si deforma è quella centrale l’Equatore (ventre) e il Nucleo interno è il primo punto della crosta terrestre che risente di un campo di attrazione allungandosi ovalmente.) che la spinsero a formare una terribile “schiera” di lune e satelliti intorno ad essa.
La prima volta fu compassionevole nei confronti della progenie ma questa volta il suo impeto fu furioso.
133. La Madre-Abisso, …., creò un’arma irresistibile:
159. Quando Qingu è stato promosso e ricevette il potere di Anu.
Quindi Ḫubur (Nome di un fiume dell’Oltretomba, qui epiteto di Tiāmat.) la progenitrice Tiamat si decide per la guerra con gli dèi che la sostengono, disturbata dalle nuove forze gravitazionali, come già accennato sopra, crea la sua “schiera” difensiva di undici Lune/Satelliti, descritti dal testo babilonese come “draghi ruggenti, ammantati di terrore“.
I mostri intorno a Tiamat indicano, infatti, una fascia asteroidale che gli gravita attorno e che risultava pericolosa per tutti i pianeti vicini. [20]
Mostri di ogni genere ai quali conferisce forza pari agli dèi e Consegna loro armi terribili.
Ne genera undici in totale, differenti specie di creature mostruose: Girtablullû (gli “uomini scorpione”), Uridimmu (gli “uomini leone” o meglio “uomini cane feroce”), Kulullû (gli “uomini pesce”), Kusarikku (gli “uomini toro”), Lahamu (gli “eroi pelosi”), U’mu dabrutū (le “tempeste terribili”), Mušmahhu, Ušumgallu e Bašmu (tre differenti tipi di “serpente con corna”), Mušhuššu (il “serpente-drago”), Ugallu (i “demoni leone”).
Tra i suoi figli divini, Tiamat sceglie Kingu, il più grande degli undici, (Qingu, un’altra divinità dall’origine non specifica e viene associato alla Luna), che pone a capo dell’armata e di tutti gli dèi, facendolo inoltre suo sposo [v. 155] e ponendo sul suo petto la “Tavola dei Destini” (accadico: ṭup šīmātu; sumerico: Dub.nam.(tar).Mesh.), che gli permette di “dominare il Vuoto, il Caos primordiale”, consegnandogli in questo modo la dignità che era e apparteneva ad Anu, e diventare così un pianeta a tutti gli effetti assegnandogli un “Destino Celeste”, ossia una traiettoria orbitale.
Sitchin interpreta questo passaggio come l’ intervento di 11 satelliti, e tra questi la crescita in dimensioni e influenza elettromagnetica e gravitazionale di uno in particolare, Kingu, il quale si sarebbe elevato alle proporzioni di un vero e proprio pianeta, acquisendo una sua proto-orbita indipendente non più necessariamente legata a Tiamat.
Tiamat, con gli dèi che la sostenevano, dichiarò guerra a Marduk.