QIGONG GLI ELISIR INTERNI

QIGONG GLI ELISIR INTERNI

   ————   QIGONG   ————

GLI “ELISIR” INTERNI

Il termine Qì Gōng (IPA: /tɕ’i kuŋ/, 氣功T, 气功S) si riferisce a una serie di pratiche e di esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione e particolari movimenti di esercizio fisico.
Il QiGong si pratica generalmente per il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisici sia psicologici, tramite la cura e l’accrescimento della propria energia interna (il Qi).

La parola 氣 (cinese semplificato 气, pinyin qi) significa sia aria sia spirito, esprimendo così un concetto di “soffio vitale”, con un’accezione simile a quella del greco antico pnéuma (πνεῦμα) e del sanscrito prana (प्राण). La parola 功 (pinyin gōng) significa tecnica o abilità

QIGONG GLI ELISIR INTERNI

Il termine completo QiGong vuol dire quindi “tecnica del respiro” o “tecnica dello spirito”, indicando l’arte di far circolare l’aria nel modo più adatto per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico.

I Tre principi fondamentali del QiGong sono il Jing, il Chi (Qi) e lo Shen, chiamati anche i “Tre tesori”. Sono tre forme di “Energia”, dalla più grossolana alla più sottile; Jing eShen sono anche definite come le forme yin e yang del Qi. Si possono anche collegare i tre Tesori con corpo, respiro e mente.
Questi tre principi del QiGong dovranno lavorare contemporaneamente con tutti gli aspetti della persona: non è possibile dare attenzione al corpo, senza darla alla mente, o al respiro, o viceversa non si può praticare solo la meditazione senza considerare il corpo (come si fa in molte tecniche religiose).

———-   Jing   ———-

JING

L’ideogramma che lo indica comprende un germe di un chicco di riso (perché formato dal radicale significante riso, più quello che significa germe o giovane, o anche verde. Gli è stato poi dato un significato più esteso: “germe di vita”, “essenza vitale”, “energia sessuale”. Se usato in una parola composta, dà ancora di più l’idea dell’essenza, la quintessenza di qualcosa, la purezza (es. jing+oro=oro puro, jing+erba=estratto concentrato).
Nel QiGong il Jing è la forma più yin del Qi, e tende ad andare in basso, come l’acqua, muovendosi attraverso i genitali e trovando espressioni nei fluidi collegati con la riproduzione: il seme, lo sperma, i lubrificanti vaginali, gli ovuli e il sangue mestruale. Queste sono tutte manifestazioni fisiche del Jing di natura yang.
Inoltre, se esso è yin rispetto al Qi, ha esso stesso espressioni yin e yang. L’aspetto yang è rappresentato dalla saliva. Questa, nonostante sia fisicamente composta di enzimi digestivi, e di anticorpi protettivi, energeticamente è legata alla sessualità.
Nelle tecniche sessuali del QiGong taoista, i partners sono consigliati di ingerire la saliva del compagno come scambio del qi sessuale durante il rapporto. Per la medicina cinese il Jing cresce e si sviluppa lentamente durante la fanciullezza, raggiungendo il suo massimo all’età di 21 anni, poi decresce, a meno che non controlli e si aumenti con la pratica del QiGong.
La diminuzione di Jing è associata, per questo, con molti dei segni di invecchiamento come osteoporosi, abbassamento della funzionalità del sistema immunitario, mancanza dalla libido, capelli bianchi, rallentamento dei riflessi, memoria povera.

Jing è l’energia che crea il midollo osseo e la materia grigia del cervello (cervello era chiamato anche “sui hai”, o mare dei midolli.). Una delle tecniche più famose del QiGong taoista era “huan jing bu nao” (lett. “invertire il Jing per ristabilire il cervello”).

Ci sono tre risorse esterne per accumulare Jing: è ereditato dai parenti; deriva dalle parti raffinate e purificate del cibo; e, nel QiGong taoista, è dato e assorbito dal proprio partner sessuale.
Ci sono anche varie risorse interne di Jing: la maggiore riserva è il Dantian inferiore; tra gli organi interni la sua sede è nel sistema dei reni (che include non solo i reni, ma anche le surreni e il sistema urogenitale). Secondo i testi alchemici taoisti, il Jing è prodotto internamente dalle energie combinate di reni e polmoni. Qualunque cosa migliori la salute di questi organi, aumenterà anche la riserva di Jing.

———-   Chi (Qi)  ———-

Il carattere di Qi ha un’etimologia più complessa, essendo utilizzato per migliaia di anni, fin dalle ossa oracolari risalenti ad almeno 700 anni prima di Cristo. Prima raffigurava solo del vapore che sale (prima immagine del carattere), poi vi è stato aggiunto lo stesso radicale che forma il Jing, indicante il chicco di riso (seconda immagine).

QI

Quindi qui si uniscono i vapori che dalla terra salgono verso il cielo a formare nubi, ed il riso, quindi la parte materiale che cuocendo rilascia quei vapori, tendendo a rimanere in basso. Si sintetizzano le convergenze dei due elementi fondamentali: l’elemento celeste, yang, e quello terrestre, yin.
Il Qi del cielo che preme da sopra, insieme a quello che viene dalla terra che preme da sotto. Inoltre vi era un secondo carattere connesso con lo stesso concetto (terza immagine), formato dal radicale indicante il fuoco, unito ad un carattere con un significato di astrazione, un quid non quantificabile, non visibile, formato da un uomo che lotta contro un ostacolo. Quel carattere da solo ora significa no, negazione. Entrambi i caratteri danno bene il senso di un certo stato di materia-energia non quantificabile, non visibile, che trasmette informazioni ed è in continuo movimento.

Il concetto di Qi si è sviluppato nel tempo, insieme alla medicina cinese. Infatti, via via che le basi teoriche della medicina delle corrispondenze sistematiche diventavano più solide e specifiche, anche il significato di vecchi termini, utilizzati in passato, cambiò. E’ questo il periodo in cui apparve per la prima volta un termine che aveva il significato di influenza sottile (qi) e scompare il termine “Gui”, (“demone”). Quindi, dove in passato si definiva un’influenza esterna maligna “demone cattivo” (xiegui), ora si cominciò ad utilizzare al suo posto la definizione di “influenza sottile maligna” (xieqi). Il termine Qi mantenne questo significato fino all’undicesimo, dodicesimo secolo d.C., quando, probabilmente, apparve anche il chicco di riso sotto il vapore. Da qui in poi, si può veramente tradurre il carattere di “Qi” come energia, soffio, energia vitale.

Il Qi nella medicina cinese è poi classificato in base alla sua qualità nella fisiologia del corpo umano: Yingqi (Qi nutritivo), Weiqi (Qi protettivo), Xieqi (Qi patologico, perverso), Yuanqi (Qi primordiale), Zongqi (Qi primario), Zhengqi o Zhenqi (Qi autentico o immunitario).

———-   SHEN  ———-

SHEN-

Lo Shen è il terzo dei tre tesori. Il carattere ha due significati in cinese: spirito e stirare. Lo Shen rappresenta l’energia spirituale e psichica, la parte divina di ogni essere vivente, ed ha una natura essenzialmente luminosa.
Considerandolo come energia corrispondente al cuore-mente, esso si identifica sia con la mente sia con la parte spirituale della vita emotiva della persona. Anche lo Shen può essere coltivato nel corpo e raccolto dall’universo. Tutte le forme tranquille di QiGong sviluppano Shen.
E’ associato con il fegato e con il cuore. Quando questi organi sono in salute, il loro Qi si combina e produce Shen. Se sono malati, anche lo spirito della persona è compromesso, e la mente può tendere ad una continua stanchezza, agitazione. Lo Shen è la luce degli occhi; è conservata e aumentata quando giriamo gli occhi verso l’interno, praticando introspezione e meditazione.
La sua energia è invece perduta quando passiamo troppo tempo a guardare fuori, preoccupandoci degli avvenimenti esterni o delle nostre idee rispetto a quelli. Gli stati di mente disturbata, confusa, … sono malattie dello Shen.

Mentre il Jing scorre attraverso le ossa e il Qi attraverso i meridiani principali, lo Shen scorre attraverso una serie di canali chiamati “Otto meridiani straordinari”. Questi sono quei percorsi su cui si focalizza l’attenzione attraverso alcune classiche meditazioni di QiGong, come “La piccola Circolazione celeste” (Xiao Zhoutian).

———-   I TRE TIAO   ———-

Le tre armonizzazioni

Questi sono i tre principi fondamentali della pratica del QiGong, che lo rendono completo come sistema di pratica, perché non tralascia alcuno dei principali componenti dell’organismo umano: corpo, respiro e cuore-mente:

1. Tiao Shen (Armonizzare, regolare il corpo)

Essenzialmente, questo significa fare in modo che il corpo si rilassi: che ogni cellula del proprio corpo raggiunga un rilassamento completo, cosicché anche la mente si rilassi di conseguenza. Quando vi è un disturbo in qualche parte del corpo, vuol dire che il Qi non scorre liberamente.
Attraverso le tecniche che permettono il “Tiao Shen”, e quindi, attraverso la regolazione del corpo ed il raggiungimento dell’equilibrio, è eliminato il blocco di energia (Qi), che può così scorrere in modo fluido e, se c’era dolore, scompare disciogliendo le tensioni. Si lavora sullo scorrimento, perciò, del Qi all’interno dei meridiani, si controlla lo Zheng qi (Qi autentico), regolando il corpo ed anche la mente, in modo che questa controlli le funzioni dell’intero organismo, anche attraverso l’incanalamento dell’energia data o ricevuta, negli organi malati.
Nelle arti marziali, questo controllo del Qi avviene, fino ad emetterla per attaccare o difendersi dal nemico. In termini più occidentali, si punta al rilassamento di muscoli, giunture, ed alla bonificazione dei tendini. tre-tesori
La corteccia cerebrale entra in uno stato di inibizione protettiva, di tranquillità. In questa situazione di rilassamento, i segnali trasmessi dalla corteccia cerebrale, di cui un terzo sono emessi dalle mani (soprattutto dal palmo), la posizione statica o il lento movimento fa sì che rivolgiamo la direzione dei campi magnetici dove più ci serve.

2. Tiao Xi (Armonizzazione del respiro)

Regolare la respirazione, significa far sì che l’energia presente nell’atmosfera possa entrare ed essere utilizzata bene dal corpo, in modo da allungare la vita di tutte le cellule, e così anche la vita umana. Inoltre regolare il respiro serve ad aprire la mente, a potenziare le capacità del cervello, a far uscire le tossine dal corpo attraverso i polmoni e la pelle. La respirazione naturale dovrebbe essere regolare, lunga, sottile e profonda, ma mai forzata. 

Ma cosa si intende per respirazione, quando si lavora con essa? Ci sono tre fasi che completano il ciclo respiratorio. 

– Respirazione esterna, la prima, è quella di solito considerata da sola come respirazione; in realtà è solo il primo scambio di aria che avviene all’interno dei polmoni, tra gli alveoli e i capillari polmonari, dove il gas passa nel sangue.
– La Distribuzione dell’aria, seconda fase, avviene nel sangue, dai capillari della circolazione polmonare attraverso tutta la rete di vasi e capillari periferici.
– La terza fase, quella della Respirazione interna, coincide con lo scambio interno, tra la circolazione sanguigna e le cellule dei tessuti. Da lì, poi, effettuato il nutrimento, la circolazione sanguigna serve al contrario, per riportare ai polmoni il gas già utilizzato, l’aria vecchia, da eliminare, per completare la purificazione di tutte le cellule nutrite.

Quindi, il sistema respiratorio e quello circolatorio, sono strettamente connessi: il cuore comanda la circolazione, ma il sangue raggiunge le varie parti del corpo solo quando l’energia dei polmoni fluisce senza interruzione. Il compito dei polmoni non è perciò solo di scambio con l’esterno, ma anche di distribuzione del nutrimento in tutto il corpo.

3. Tiao Xin (Armonizzazione del cuore-mente)

Visto che cuore e mente sono indicati qui da un unico carattere (anticamente la sede della mente era considerata essere proprio il cuore), il lavoro di regolazione è questa volta rivolto al cuore-mente, come sistema di emozioni, sensibilità, reattività, apparato psicofisico. Bisogna sgomberare la mente da ogni preoccupazione, coltivare pensieri positivi.

“Noi siamo come un pino fermo e stabile, esternamente sereni e rivolti verso la natura. Tutto quello che riguarda il nostro corpo è come gli uccelli, e i fiori della natura esterna”.

La mente deve essere calma e rilassata come l’acqua di un lago. Lo scopo più alto è non sentire più i limiti tra noi e la natura intorno a noi. “Il piccolo non ha confini interni, il grande non ha confini esterni.”
Dal punto di vista mentale, quindi, il QiGong regola la corteccia cerebrale ed il cervello su cui sono riflessi i pensieri e le attività mentali. La visualizzazione e la meditazione sono potenti mezzi di regolazione delle emozioni, ed attraverso quelle, degli impulsi nervosi che causano la produzione, tra l’altro di sostanze fisiologiche e chimiche (come l’adrenalina, o la produzione della saliva).
Si ha una sistematizzazione dell’attività elettrica delle cellule cerebrali nella corteccia, e un incremento della stessa funzione cerebrale, con l’entrata in uno stato inibitorio protettivo, che aiuta la riparazione degli organi interni.
Regola la funzione del Sistema Nervoso Vegetativo, cura l’ipertensione, l’ulcera gastrica, la nevrastenia, diminuisce e riequilibra le secrezioni interne, abbassa il colesterolo e cura le malattie cardiovascolari. Migliora i focolai causati da riflessi patologici, tratta malattie croniche di cuore, fegato, polmoni, milza, nevrosi e cancro; può far aumentare la secrezione di bile, bilanciando così le funzioni digestive.
Tutto questo avviene sempre se si fa un lavoro costante su tutti i componenti dell’organismo, e quindi, lavorando insieme con le tre armonizzazioni.

———-   DANTIANS   ———-

lett. “Campo del Cinabro”

Dantian è un termine proprio dei taoisti, della loro concezione del corpo umano e del suo funzionamento. Il termine esiste anche nella medicina cinese, ma nel taoismo e nel QiGong ha un significato particolare che sotto certi aspetti differisce da quello medico. Indica certi luoghi del corpo che sono sede di trasformazioni e di mutazioni.

dantian

Il cinabro, o solfuro di mercurio, sotto forma di pietra rossa, nell’alchimia è la materia prima della pietra filosofale, è il materiale di base per l’elaborazione dell’oro nell’alchimia esterna, e dell’elisir di immortalità nell’alchimia interiore.

Il carattere cinese “dan” o “cinabro” (come è spiegato anche nello “Shu Wen”, un antico dizionario della din. Han 221 a.C. – 206 d.C.), raffigura una cavità o pozzo, dove è contenuta una pietra, poiché il cinabro, molto abbondante in Cina, si estraeva da cave nelle montagne. Il termine “tian” o “campo”, preso dal vocabolario agricolo, introduce l’idea della coltivazione. Perciò i campi di cinabro, non sono né dei serbatoi, né dei punti concreti, ma veri e propri campi di trasformazione di determinati materiali dell’alchimia interiore.
Il termine compare durante la din. Han, ma poi dal terzo o quarto secolo, si comincia a distinguere tre diversi campi di cinabro nel corpo, su piani diversi: il campo di cinabro inferiore al di sotto dell’ombellico, il campo di cinabro mediano all’ altezza del cuore, ed il campo di cinabro superiore nel capo al centro all’altezza delle sopracciglia.

Il Dantian inferiore è considerato la radice dell’uomo, è il luogo di origine dei “cinque soffi” (altra antica denominazione dei cinque Qi, elementi o movimenti), racchiude l’essenza ed è il luogo dove si raccoglie il rimedio, il Dan. E’ la porta di unione di Yin e Yang.

A partire dal dodicesimo secolo, i campi di cinabro sono prima di tutto sede di trasformazione del Jing, del Qi e dello Shen, sono tre regioni del corpo attorno alle quali sono concentrate le tre tappe del lavoro psico-fisiologico del QiGong, chiamato anche Neidan, perché rappresenta l’insieme delle tecniche che permettono la coltivazione del Dan interno e quindi la possibilità di ottenere la longevità. Ecco perché in molte delle tecniche usate, si sviluppa la capacità di concentrazione sui Dantian, per sviluppare, coltivandolo, il principio vitale, chiamato anche “embrione della longevità”.

  —–  Teoria del Binomio Yin-yang e dei Wuxing  —–

Le Cinque fasi, Movimenti

Per quanto riguarda la teoria del binomio Yin-yang, l’abbiamo già brevemente trattata sopra. Ora brevemente introduciamo quella dei Wuxing, collegandola a quanto già detto di Yin e Yang.
Tutto ciò che esiste è il prodotto di un’unica energia che si manifesta a vari livelli.

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Nella cosmologia  cinese, il cosmo è un’immagine del principio (Dao), non il principio stesso. Il Taiji (lett. “Il Grande Polo”, raffigurazione della apparente dualità in continua trasformazione di Yin-yang) rappresenta che l’unità rimane anche dopo la trasformazione avvenuta durante e dopo la creazione dall’ Wuji (lett. “Non Polo”, “L’ultima vacuità” a cui si tende come scopo ultimo di tutte le pratiche spirituali).

Dunque, nella manifestazione dell’universo: dall’ Wuji si giunge al Taiji (dal Nulla si arriva all’Uno); dal Taiji si hanno Yin e Yang (dall’Uno si passa al Due), da Yin e Yang e dalla loro continua trasformazione in tre (cielo, terra e uomo al centro), quattro (le quattro direzioni che l’uomo vede intorno a se), cinque (le quattro direzioni più il centro, come comprensioni della relatività delle direzioni stesse, e della propria centralità), man mano si arriva alla differenziazione più particolareggiata con le “Diecimila cose”.

Ma la differenziazione è solo relativa, qualitativa, legata al continuo movimento trasformatore circolare di Yin e Yang. Dire che tutto è materia, o tutto è energia, a questo punto è la stessa cosa. L’energia è materia indifferenziata (stato yang), la materia è energia differenziata (stato yin). Più l’energia prende forma più essa è yin, meno ha forma più è yang.

Nello “Huangti Neijing” si dice: “Per trattare le malattie bisogna andare fino alla radice. Ora lo Yang

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accumulato forma il cielo, lo Yin accumulato forma la terra. Lo Yin è tranquillità, lo Yang è movimento. Lo Yang fa nascere, lo Yin fa crescere. Lo Yang fa morire, lo Yin sotterra…” Yin e Yang fermi si combinano, movendosi si separano, si differenziano, ed è proprio attraverso questa differenziazione dovuta al movimento continuo, inevitabile, che si hanno gli Wuxing, le cinque fasi (o cinque elementi, movimenti, come sono definiti sui testi occidentali).

Il fondatore della teoria filosofica degli Wuxing, connessa con la natura e che influenzò il sistema di corrispondenza della medicina cinese, fu Zou Yan (circa 350 – 270 a.C.). Secondo questa teoria, l’autore suddivise le connessioni di fenomeni naturali e concetti astratti, non in due (come nella teoria yinyang), ma in cinque linee di corrispondenza, scegliendo come simboli i cinque elementi naturali: metallo, legno, acqua, fuoco e terra. Il principio dinamico di trasformazione ciclico era lo stesso: ognuno di questi elementi era solo una fase nel continuo ciclo di trasformazione.

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Secondo questa teoria: il metallo crea l’acqua, l’acqua crea il legno, il legno crea il fuoco, il fuoco crea la terra, la terra crea il metallo. Invece secondo il ciclo di controllo, l’acqua sottomette il fuoco, spegnendolo; il fuoco sottomette il metallo, fondendolo; il metallo sottomette il legno, tagliandolo sottoforma di sega; il legno sottomette la terra, come attrezzo agricolo; la terra sottomette l’acqua, come una diga. Questi cinque elementi sono solo simboli di corrispondenza e ad ognuno di essi corrisponde un organo ed un viscere, una stagione, un colore, un periodo delle ventiquattro ore, un organo di senso, una nota musicale, un percorso specifico lungo la superficie del corpo che in seguito fu chiamato “meridiano” o “canale”.


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FONTE ==>> http://www.QiGongdao.it/italiano/principi%20teorici.htm

 

DANTIAN SUPERIORE

DANTIAN SUPERIORE

Il Dantian Superiore raccoglie il Chi (Qi) “Cielo” e rappresenta l’aspetto spirituale dell’uomo e la sua connessione con il divino. L’energia “cielo” che si trasforma nel Dantian Superiore ha una qualità eterea sottile, come il vapore.

Il Dantian Superiore è collegato al terzo campo di Wei Qi, diffondendosi parecchi piedi fuori del corpo. Quanto il Dantian Superiore si riempie di Chi (Qi), tanto l’intuizione spirituale aumenta la percezione psichica.

In fisiologia medica cinese, il cervello controlla la memoria, la concentrazione, la vista, l’udito, il tatto, e l’olfatto. Questi sensi rimangono in stretta comunicazione con il cuore e Shen. Il Dantian Superiore è anche considerato la “casa di spirituale” della comunicazione (intuitiva), della consapevolezza, e dei sentimenti.

DANTIAN SUPERIORE

DANTIAN SUPERIORE E JING

Il Jing e Chi (Qi) costituiscono la base materiale per la Shen. In cinese, il termine Jing-Shen significa mente, o la coscienza. Jing-Shen può anche significare vigore, vitalità, o unità. In Cina, i medici occidentale e la medicina tradizionale, usano il termine Jing-Shen Bing per fare riferimento a tutti i tipi di malattie mentali. Il termine Shen è quasi sempre utilizzato con la comprensione della stretta relazione tra la mente e lo spirito, anche nel contesto medico moderno.

JING

Il termine prenatale Wu Jing Shen viene utilizzata dal medico Chi Kung per descrivere l’essenza originale dei cinque Spiriti del corpo (Hun, Po, Zhi, Yi e Shen). Questi cinque spiriti combinano l’essenza energetica dei cinque organi Yin per creare l’innata coscienza spirituale del corpo.

Il Jing è considerato la base e il regolatore dell’essenza, ed è definito nella medicina cinese come una sostanza derivata dai reni, che nutre il cervello e il midollo spinale e che forma il midollo osseo. Il cervello è uno dei sei organi straordinari ed è chiamato il “Mare del Midollo”, in quanto è considerato come una forma di midollo.

I sei organi straordinari sono vuoti organi Yang che memorizzano Yin Jing. La carenza di Jing può portare a difficoltà di concentrazione, scarsa memoria, vertigini e distrazione. La carenza di prenatale Jing è legata al ritardo mentale e disturbi da deficit di attenzione (ADD) nei bambini.

In alcuni stili di Chi Kung, il Jing è volutamente conservato e la sua energia è tratta verso l’alto dal Dantian basso, attraverso la spina dorsale per nutrire il cervello. Tale nutrimento avvantaggia la mente e migliora la coscienza spirituale.

DANTIAN SUPERIORE E CHI (QI)

La testa è l’aspetto più Yang del corpo poiché è la parte del corpo più vicino al cielo.

Il Chi (Qi) che opera nel Dantian Superiore è, quindi, Yang in natura. La milza e reni inviano Clear Yang Chi (Qi) [pura, leggera e inconsistente] verso l’alto al cervello per favorire la chiarezza e l’attività mentale.

Qi

Il Dantian Superiore è anche il luogo in cui l’individuo si collega con lo Yang Chi (Qi) del Cielo. I professionisti Chi Kung consapevolmente assorbono il celeste Chi (Qi) attraverso la porta superiore, Baihui GV-20. Il Cielo Chi (Qi) è composto dai Chi (Qi) dei corpi celesti: il sole, la luna, i pianeti e le stelle. Il Dantian Alto si trova nel centro del cervello, in una zona che comprende la ghiandola pineale, l’ipofisi, il talamo, e l’ipotalamo.

La ghiandola pineale e l’ipotalamo hanno dimostrato di essere estremamente sensibili alla influenza della luce. Nel suo libro, “The Body Electric”, il Dr. Robert Becker cita gli esperimenti con le api e le diverse specie di uccelli che navigano con la luce del sole. Negli uccelli, questa capacità può essere dovuta al fatto che essi hanno sproporzionatamente grandi ghiandole pineali. Ha anche scoperto che gli uccelli sembrano avere un sistema di backup di navigazione basato sulla sensibilità dei campi elettromagnetici della Terra.

La luce, l’elettricità e il magnetismo sono tre forme di energia che il cervello è naturalmente condizionato a riconoscere automaticamente per ricevere e rispondere. Inoltre, il cervello interagisce e genera anche con l’energia della luce, elettricità e magnetismo. Queste particolari forme di energia stimolano le pineale, l’ipofisi, il talamo, l’ipotalamo e le ghiandole, influenzando lo stato mentale ed emotivo dell’individuo. La funzione ed il modello del cervello dipendono dalle interazioni di innumerevoli strutture energetiche all’interno dei campi di luce, di energia elettrica, e di magnetismo. Anche se il cervello è influenzato dal calore e dal suono, esso non usa o genera energia nella misura in cui produce luce, elettricità, e magnetismo.

DANTIAN SUPERIORE E SHEN

Abbiamo già discusso il rapporto del Jing e Shen con il Dantian Superiore. Di particolare interesse per gli alchimisti taoisti è l’apertura del centro del Dantian Superiore, chiamato “Crystal Room”, in quanto questo è dove avvengono le percezioni psichiche e la consapevolezza intuitiva. Comunicazioni più elevate, le esperienze di intensa gioia, e le percezioni che trascendono il tempo e lo spazio sono associati con il Dantian Superiore.

Queste esperienze sono particolarmente preziosi per i medici Chi Kung, che sono addestrati a usare queste percezioni per diagnosticare la malattia. L’efficacia della conoscenza intuitiva è ben documentata nelle opere di C. Norman Shealy e Caroline Myss, che usano il termine “medico intuitivo” per descrivere questa capacità paranormale.

Il Dantian Superiore è anche il luogo in cui l’anima eterna collega con il Wuji e con il Tao.

SHEN-

La consapevolezza associata a questa unione è indescrivibile, tanto quanto questo livello di unità supera il pensiero e le parole concettuale.

Sebbene il Dantian Superiore è responsabile per la fruizione di percezioni intuitive e psichiche, è necessario equilibrare le proprietà energetiche combinate di tutti i tre Dantians per stabilire una base affidabile per la percezione psichica genuina. La qualità del vapore, come l’energia all’interno del Dantian Superiore si fonde con la luce che si trova naturalmente all’interno di questo centro. Questa energia combinata, disperde, viaggia verso l’esterno nella Wuji, e torna indietro al divino. Questa interazione (del “vapore” raffinato e la luce interiore) è anche responsabile per ciò che i cinesi chiamano “la ricezione del messaggio”, che descrive la capacità di collegamento con il campo di energia sottile di un paziente e di acquisire conoscenza nascosta memorizzata all’interno dei tessuti.

In uno stato di tranquillità e di pace interiore, l’alto Dantian del medico Chi Kung elabora in modo intuitivo le informazioni dall’ambiente e dell’universo. Questa conoscenza intuitiva fornisce al medico Chi Kung una maggiore capacità di esplorare la propria coscienza, nonché i sottili modelli del subconscio del paziente. Gli antichi chiamavano questa capacità ” sapere senza sapere “.

L’alto Dantian è la residenza della parte superiore del “Hun” chiamato “Tai Guang” o “Eminente Luce”. Questo Hun si collega naturalmente con il cielo e lotta per la purezza fisica, mentale, emozionale e spirituale.

DANTIAN SUPERIORE E LA CONSAPEVOLEZZA INTUITIVA

Come il Shen è sviluppato e il Dantian Superiore è aperto, le comunicazioni spirituali possono rivelare se stessi in un lampo di un’immagine o come una visione nell’occhio della mente. Queste immagini e visioni sono a volte molto brevi e astratti.
Facendo pratica queste immagini verranno correttamente interpretare (come le immagini in streaming), dal Yuan Shen, e verranno distinte dalle peregrinazioni oniriche del subconscio che non possono però essere comprese senza i problemi dalla mente logica.

I medici Chi Kung devono essere in grado di distinguere tra i messaggi veri e i falsi riflessi attraverso le loro visioni. Le vere visioni vengono ricevute dalla connessione divina del medico con il Tao o Wuji, mentre le false visioni riflettono messaggi dal subconscio. La possibilità di separare con precisione queste visioni è un altro esempio di “conoscere senza sapere”.

liberarsi dell'ego

Anche se la comunicazione intuitiva dall’interno di solito è sentito come un forte impulso, il medico Chi Kung deve imparare a tenere lontana la mente logica e di farla interferire con la pratica di meditazioni spirituali. Queste meditazioni implicano tecniche per stabilire e rafforzare i chiari legami di comunicazione con il sé superiore, e dovrebbero essere praticate ripetutamente fino a che questa connessione diventa un fenomeno naturale ricorrente, altrimenti il vociferare dell’Ego e della mente logica non avranno fine. Più pratica si fà per calmare la mente logica ed eludere l’ego, più facile diventa il ricevere una comunicazione chiara dal sé superiore, il quale avvia una comunicazione, senza richieste o imposizioni.

Se un individuo non ignora costantemente queste comunicazioni interne sottili del sé superiore, esse spesso iniziano a manifestarsi esternamente in vari messaggi veicolati attraverso le persone, luoghi e cose. Questi messaggi esterni spesso sostituiscono proprio il regno dell’individuo dell’intuizione interna.

CINQUE PRINCIPI SPIRITUALI

I Cinque principi spirituali devono essere a posto prima che le linee di comunicazione tra l’individuo e il Sé superiore diventano completamente aperti e operativi.

Questi cinque principi spirituali sono descritti come segue:

1. L’individuo deve avere purezza di intenzione;
2. L’individuo non deve avere agende nascoste;
3. L’individuo deve arrendersi alla Divina Volontà;
4. L’individuo deve avere completa fiducia e la fede nel successo;
5. L’individuo deve avere un silenzio tranquillo e ricettivo della mente

Le linee di comunicazione con il Sé Superiore vengono recisi dalla mente logica attraverso il dubbio, la paura e l’incredulità. Una forte fede è necessaria per aprire questa linea di comunicazione. La fede non richiede alcuna prova logica; se la prova è necessaria, quindi, i dubbi interferiscono e portano al fallimento.
La mente logica non può conoscere la fede assoluta, ma l’autentica fede deve venire da molto più in profondità, all’interno di un vero sé. Ogni forma di cinismo porterà alla stagnazione della crescita spirituale, poichè colpisce alla radice della fede stessa.

La fede non è qualcosa che può essere forzata. Anche dopo aver praticato Medica Chi Kung per molti anni, i medici Chi Kung possono ancora avere a lottare con le proprie domande e dubbi. Attraverso la pratica dedicata, tuttavia, il seme della fede è fermamente stabilita, permettendogli di crescere e fiorire. Il contrario della fede è una combinazione di dubbio e la paura, l’oppressione e la negazione della paura costruisce le armature dell’ego, portando ad ulteriore dolore attraverso l’isolamento e la confusione. Quando un individuo riconosce e accetta la paura, lui o lei può superare ogni ostacolo per la fede.

DANTIAN SUPERIORE E SCIENZA

Il Dantian Superiore, in particolare il cervello, può contenere più connessioni cellulari di quante stelle ci sono nella Via Lattea. Il cervello non cade mai veramente e completamente addormentato, ma è sostenuto da diversi livelli di consapevolezza del subconscio. Energeticamente, il cervello è costantemente attivo. E ‘in uno stato di prontezza perpetua, progettato per reagire, difendersi o attaccare quando si avverte un pericolo.

POSIZIONE DEL DANTIAN SUPERIORE

L’Alto Dantian è centrato nella testa, circa tre pollici posteriormente al punto Yintang tra le sopracciglia. Ha la forma di una piramide in posizione verticale, che facilita la raccolta di energia dal cielo. Questa piramidali e la casa/serbatoio della luce.

Le posizioni anatomiche del Dantian Superiore sono descritti come segue:

1. Yintang (Sala delle Impressioni):

punto yin_tang

Il punto davanti al Dantian Superiore è il punto Yintang. Questo nome si riferisce alla tradizione buddista di mettere un segno rosso o “sigillo” sulla luminosa hall, o ingresso dello Spirito. L’antica tradizione buddhista sostiene che il Terzo Occhio è più o meno le dimensioni e la forma di una grande mandorla. Il punto Yintang rappresenta la saggezza e l’illuminazione, ed è noto anche come il “cancello anteriore del sesto chakra”, o il “punto del terzo occhio”.

2. Fengfu (Il Palazzo del vento):

punto-feng-fu

Il punto posteriore del Dantian Superiore si trova al di sotto della protuberanza occipitale esterna, sul punto Fengfu GV-16 (vento Palace). Questa zona è anche collegata con i punti UB-10 (celeste pilastro), e posizionati su entrambi i lati leggermente al di sotto del punto GV-16. Il campo energetico collegato a questo punto può essere paragonato ad un’antenna che riceve i messaggi. Esso permette al medico Chi Kung di regolare il suo stato di coscienza e, quindi, messa a punto per le varie frequenze di coscienza esistenti nell’universo.
Gli antichi Taoisti hanno insegnato che i due punti pilastro celeste (UB-10) erano un canale di punti trance-medium . In alcune scuole esoteriche, questi punti sono considerati i punti principali attraverso i quali, entità spirituali potrebbero estendere la loro Chi (Qi) e Shen nel corpo fisico. Questa zona è stata quindi comunemente utilizzata per la comunicazione dello spirito attraverso il linguaggio (cioè la canalizzazione).
Il punto di GV-16 è un mare di essenza utilizzato per influenzare il flusso di Chi (Qi) e di sangue al cervello. E ‘anche una “finestra del cielo” (uno degli undici punti utilizzati per il trattamento di disturbi Shen), così come uno dei “tredici punti fantasma” (per il trattamento possesso spirito) individuati dal famoso medico taoista Sun Simiao. I medici Chi Kung hanno osservato che gli individui con una protuberanza occipitale più prominente tendono a vedere l’aura più facilmente e sviluppare l’intuizione psichica più veloce. Questa zona è nota anche come la porta posteriore del Sesto Chakra.

3. Baihui (Cento Incontri):

Baihui

Il punto più alto del Dantian Superiore si trova sul vertice della corona, sul punto Baihui GV-20. Il nome “Baihui” si riferisce all’antica comprensione che un individuo può accedere e ricevere messaggi divini e intuizioni spirituali attraverso questo punto. I Taoisti esoterici capiscono che il Baihui è una delle aree che dirige il Chi Celeste (Qi) nella Camera del misterioso elisir, che si trova all’interno del terzo ventricolo del cervello. L’area Baihui è notoa anche come la porta superiore del palo Taiji, o la porta superiore del Settimo Chakra. 

Si dice anche che tutti i principali canali del corpo conservano un vascello collegato al Baihui in modo che al momento della morte di Shen esso può lasciare il corpo attraverso questa porta superiore e salire ai regni celesti.

“Secondo la leggenda di Huang (l’imperatore Giallo, il quale è stato accreditato come il vero creatore dell’antico taoismo sciamanico e magico) egli soddisfa e raccogliere un centinaio di spiriti e diecimila anime al “Mingtang” (The Hall of Light), che si trovano nella nona camera del Dantian Superiore, di fronte alla corte celeste. In cosmologia energetica si crede che l’Imperatore Giallo rappresenta l’anima umana che si trova all’interno delle camere interne del cuore, all’interno del Dantian Medio.
Quattro volte l’anno (durante gli equinozi e solstizi), i cento spiriti e le diecimila anime si riuniscono insieme al punto d’incontro del Baihui e Sishencong , permettendo all’anima umana la capacità di comunicare con il mondo degli spiriti al Mingtang o Sala della Luce.”

Questa interazione potrebbe essere avviata durante la meditazione, roteando gli occhi verso l’alto e concentrandosi sulla Mingtang o Sala della Camera di luce. L’unione e l’attraversamento degli occhi al Mingtang, è la zona consentita per la convergenza dell’individuo Hun (Ethereal Sou!), del Po (anima corporea), e del Yuan Shen (originale o prenatale Spirito) per unirsi con l’energia spirituale del Dao.
Nell’antica alchimia taoista, l’influenza energetica del Mingtang è stata a volte raggruppata insieme con il naso, con l’occipite, con gola, con il cuore, con la colonna vertebrale, e con il coccige. Queste sette aree erano conosciuti come le “Sette Porte” (Qimen), e sono stati degli importanti ingressi di interazione energetica e spirituale.

4. Il centro del Dantian Superiore:

pineal

Il centro del Dantian Superiore si trova nella ghiandola pineale , che è una piccola ghiandola colore rossastro-grigio fissata alla base del terzo ventricolo del cervello, di fronte al cervelletto. La ghiandola pineale è una massa di materia nervosa, contenente corpuscoli simili a cellule nervose e piccole masse dure di particelle calcaree. E ‘più grande nei bambini che negli adulti ed è più sviluppato nelle donne che negli uomini. La ghiandola pineale è l’organo di comunicazione telepatica, e riceve le sue impressioni attraverso il mezzo di vibrazioni causate da pensieri proiettati da altri individui. Quando un individuo pensa, egli avvia una serie di vibrazioni all’interno del campo di energia circostante che viene irradiato dal suo corpo come onde energetiche e impulsi. Pertanto, questa zona è considerata lo spazio in cui la Shen trascende i limiti della forma e si fonde con lo spazio infinito del Wuji. Dal Wuji, la Shen procede poi verso il ricongiungimento con il Tao.

DANTIAN SUPERIORE

FORMAZIONE DEL DANTIAN SUPERIORE 

In Medicina Chi Kung, la formazione del Dantian Superiore è usata per coltivare l’intuizione spirituale e di luce. Gli esercizi di allenamento del Dantian Superiore sono comunemente noti come meditazioni “Shengong” (Arhatic Yoga da GMCKS), e sono i metodi principali utilizzati per far progredire la capacità psichica del medico.

Il medico Chi Kung può assorbire il Chi (Qi) ambientale e universale nel Dantian Superiore attraverso il Baihui , Yin Tang (terza regione Eye), e il punto Tian Men (che si trova nel centro della fronte) . L’energia viene raccolta e quindi diretta come energia di guarigione per il paziente sia attraverso i punti di Yin Tang o Tian Men. La Shen può sia uscire che entrare nel corpo dal Dantian Superiore attraverso le aree del Baihui, del Tang Yin, o del Tian Men.

I medici Chi Kung si sforzano di raccogliere e bilanciare l’energia Yin e Yang all’interno del Dantian Superiore. Nell’antica Cina, l’unione dell’energia Yin e Yang all’interno del Dantian Superiore è stato chiamato “L’unione di marito e moglie nella camera da letto”.
Gli antichi sciamani taoisti credevano che il “respiro primordiale” (la sostanza che dà la vita di base all’interno del corpo) è sempre apparso come un’energia luce blu-verde, residente, come una nebbia luminosa, all’interno della Ni-Wan Palazzo del Dantian Superiore.

In alcune tradizioni taoiste, si dice che quando la coltivazione interna di un individuo ha raggiunto uno stadio avanzato, le aperture interne delle nove stanze del Dantian Superiore sono naturalmente aperte. Questa apertura energica rivela nove piccole sfere circolari che ruotano attorno alla circonferenza di una grande palla di luce. Questa grande sfera di luce corrisponde al sole e le nove sfere più piccole di luce corrispondono ai nove pianeti, come una versione in miniatura del sistema solare.


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FONTE ==>> http://www.ichikung.com/html/dantians.php

DANTIANS – CENTRI DI ENERGIA

DANTIANS – CENTRI DI ENERGIA

DANTIANS

Il Dantian (cinese: Dāntián 丹田; giapponese: Tanden 丹田; coreano: 단전 DanJeon 丹田; tailandese Dantian ตันเถียน) letteralmente significa “campo (tian) di cinabro (dan)” ed è, nella fisiologia della Medicina tradizionale cinese, il luogo del corpo dove viene conservato e accumulato il chi (in Pinyin qi, 气), e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo. Si collega all’Alchimia Interiore del taoismo, alle tecniche meditative interne di origine cinesi, alle arti marziali cinesi, in particolare a quelli Neijia. In Wade-Giles è reso come Tan T’ien.
Questo elemento di fisiologia della Medicina tradizionale cinese proviene dalle antiche teorie cinesi ed è diventato parte fondamentale delle idee su cui si basa l’Alchimia Interiore (内丹 , Neidan) di Ge Hong (circa 283-343)

DANTIANS - CENTRI DI ENERGIA

I TRE DANTIANS

Secondo l’antica anatomia e fisiologia energetica taoista , gli esseri umani hanno tre importanti “centri di energia” che immagazzinano ed emettono energia simile allo stesso modo in cui una batteria emette energia. Questi tre centri sono chiamati i tre Dantians . I tre Dantians sono strategicamente posizionati lungo il “Polo Taiji” al fine di facilitare il massimo trasferimento di energia.

Anche se i sistemi di chakra sono più significativi nelle tradizioni buddiste e yoga, entrambe queste discipline spirituali si riferiscono comunemente alle aree Tre Dantians nella loro pratica energetica. Secondo le antiche tradizioni buddiste e yoga, queste tre aree contengono i “tre nodi psichici” o “Granthi” dove l’energia di un individuo e coscienza spirituale interagiscono e si manifestano in modi particolari.

ALCHIMIA ESTERNA ED INTERNA

L’alchimia taoista, come l’alchimia occidentale, è praticata in due modi: l’alchimia esterna ( Wai Dan ) e l’alchimia interna ( Nei Dan ).

L’alchimia esterna è l’antenata della chimica moderna. Alchimisti e istituti di laboratori sperimentato con molte sostanze dal regno minerale, a quello animale e varie fonti vegetali, con l’obiettivo di scoprire come trasformare i metalli vili in oro. Segretamente cercando anche di scoprire un elisir che conferisce l’immortalità, o almeno una maggiore longevità. Nel processo di questa sperimentazione alchemica esterna, il cinese antico ha scoperto molte erbe medicinali eccezionalmente potenti, oltre ad altre formule chimiche come la formula per la polvere da sparo.

3 dantian

L’alchimia interna, invece, si occupa di purificare la natura umana e trasformare lo spirito nel suo potenziale più puro e luminoso, senza l’uso di agenti esterni.
Esercizi e meditazioni Chi Kung sono state sviluppate al fine di diffondere e raccogliere gli elisir interni di Jing (materia), Chi (Qi) (energia), e Shen (spirito) in vari punti all’interno del corpo.
Questi alchimisti interni visualizzano le tre Dantians come “crogioli interni” o “calderoni”, e li impiegano nel ruolo di raccolta e trasformazione di sostanze vitali, energie, e vari aspetti della consapevolezza. Tutti i metodi e formule di alchimia interna, coinvolgono specifiche combinazioni di Jing del corpo, Chi (Qi), e Shen. Gli alchimisti interni hanno mantenuto nascosto il loro lavoro utilizzando parole segrete con codici minerali come “oro”, “piombo” e “cinabro”, per descrivere i movimenti e le trasformazioni di sostanze energetiche e spirituali all’interno del corpo.
L’obiettivo finale di alchimia interna è l’immortalità, una completa trasformazione di Jing del corpo, Chi (Qi), e Shen.

Jing, Chi (Qi), e Shen sono le tre energie fondamentali necessari per la vita umana, e sono collettivamente indicati come i “Tre Tesori di Man”. (Vedi Articolo)

Per realizzare questa trasformazione, gli alchimisti prima raccolgono e trasformano Jing in Chi (Qi) nel Basso Dantian, poi raccolgono e trasformano Chi (Qi) in Shen in Medio Dantian, e successivamente si trasformano in Shen Wuji (l’apertura assoluta dello spazio infinito) nel Dantian superiore. Infine, si fondono in Wuji Dao (energia divina).
Queste trasformazioni possono essere paragonati ai cambiamenti di consistenza d’acqua, che quando riscaldata, può cambiare da ghiaccio solido, a liquido, a vapore. Queste trasformazioni progressive sono un esempio di utilizzo delle Tre Dantians come crogioli interni nel processo di alchimia interna. Attraverso un’ampia sperimentazione nel laboratorio interno del corpo fisico, energetico e spirituale, gli alchimisti taoisti sono in grado di diventare potenti stregoni, profeti e guaritori.

I tre tesori di Man (Jing, Chi (Qi), e Shen), sono anche collegati con le tre “Forze esterne” o “Poteri conosciuti” come il Cielo, Terra e Uomo.
Jing (essenza riproduttiva) è il più consistente e quindi il più Yin dei tre, ed è strettamente legato con la Terra Chi (Qi). Nella pratica medica Chi Kung e taoista l’alchimia interiore e l’energia della Terra sono riuniti nel Basso Dantian ed è quindi associato con il calore.
Chi (Qi) è strettamente connessa con l’energia atmosferica (una miscela di cielo e di energia della Terra), e si è riunita nel Medio Dantian ed è quindi associata con la vibrazione.
Shen (spirito) è il più inconsistente, e quindi il più Yang dei tre. Corrisponde con il Cielo Chi (Qi), e viene raccolto nel Dantian superiore, ed è associata con la luce.

I tre Dantians sono collegati tra loro attraverso il “Polo Taniji”.
Il Polo Taniji funge da passaggio di comunicazione tra le tre Dantians; e come una strada per il movimento delle varie energie di forza vitale. L’Anima Eterna è disegnata nel corpo al momento del concepimento attraverso il Polo Taiji e parte attraverso il Polo Taniji al momento della morte. Il Polo Taniji serve anche come un portale per Hun del corpo. Chi Kung Medico vede i tre Dantians per la coltivazione di energia. Sono aree importanti per la diagnosi e l’auto-guarigione, nonché per la proiezione terapeutica di Chi (Qi). I tre Dantians hanno relazioni specifiche ai tre Tesori di Jing, Chi (Qi), e Shen.

LE FUNZIONI ENERGETICHE DEI TRE DANTIANS

Le funzioni primarie delle Tre Dantians è di raccogliere, memorizzare e trasformare l’energia vitale. I serbatoi di energia dei tre Dantians sono collegati esternamente attraverso i vasi Governative e il concepimento e internamente attraverso i vasi di spinta e il Polo Taniji.

POLI TANIJI 1

Il centro di ogni Dantian è penetrato e collegato dal polo Taniji, che si estende dal punto Baihui nella parte superiore della testa al punto Huiyin del perineo. La posizione anatomica di ciascuno dei Dantians corrisponde ad un centro fisiologico per calore, luce, magnetica e vibrazione elettrica. L’intensità e la carica di questa vibrazione dipende all’intenzione mentale, dalla postura, dalla respirazione e dall’individuo.

Chi (Qi) si muove in Dantians del corpo attraverso il corpo del Polo Taiji. L’energia viene poi assorbita dai principali organi del corpo e dai tessuti circostanti e scorre attraverso i Dantians dei canali interni e quelli secondari ed esterni del corpo. L’energia viene anche assorbita dall’ambiente esterno attraverso canali, tessuti e organi, e scorre nelle Tre Dantians e, infine, nel polo Taiji.

Ogni Dantian agisce come un serbatoio che raccoglie questa energia e la ridistribuisce in tutti gli organi interni. Questo progetto di energia attraversa la superficie del corpo nel campo Wei Qi. La stessa energia viene proiettata anche in tutto il corpo fisico, che scorre attraverso i canali di energia, il sistema nervoso e le ghiandole endocrine, e quindi saturando il sangue per nutrire tutto il corpo.

Questa trasformazione di energia può essere visualizzata come segue:
Il Chi (Qi) fluisce nel corpo come acqua piovana che scorre in uno stagno (il corpo assorbe e raccogliere il Chi (Qi) nei Dantians). L’acqua piovana viene poi assorbita dai sistemi di terreno, ossia il fogliame e le radici circostanti (pelle, tessuti e cellule), poi raccoglie e ripulisce i profondi pozzi artesiani (le Dantians). La pressione inizia a costruire questi pozzi artesiani che si riempiono con l’acqua piovana e, infine, quando è troppo pieno, si versano in piscine più piccole (gli organi) prima di combinarsi con il flusso impetuoso di corsi d’acqua sotterranei (i canali).

Un’altra analogia popolare è considerare le Dantians come delle batterie; il Polo Taiji del corpo è come una barra magnetica collegata alle batterie, e i canali sono come i fili e i campi Wei Qi sono come i campi elettromagnetici che si manifestano dall’energia contenuta all’interno della struttura.

La consapevolezza mentale ed emotiva di una specifica zona di tessuto, può essere accresciuta aumentando il flusso di energia in quella posizione. Quando l’energia riempie i tessuti, avviene una reazione cellulare che provoca questi tessuti sia con una deposito che con un rilascio di emozioni, a seconda dell’eccesso o della carenza del corpo Chi (Qi).

Se, per intenzione focalizzata, Chi (Qi) aumenta nel Dantian Inferiore, il risultato è una sensazione intensificata di potenza e stabilità.
Se, per intenzione focalizzata, Chi (Qi) aumenta nel Dantian Medio, il risultato è una sensazione di consapevolezza emotiva.
Se, per intenzione focalizzata, Chi (Qi) aumenta nel Dantian Superiore, si verifica una consapevolezza spirituale e un senso di connessione con il divino.

La salute dell’individuo e la forza dei suoi campi energetici dipendono dalla quantità di energia presente nei Tre Dantians.


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Informazioni

jerry-alan-johnson1Estratto del Professor Jerry Alan Johnson Ph.D., DTCM, DMQ (Cina) .
Per ulteriori informazioni sui libri Professor Jerry Alan Johnson Medical Chi Kung si prega di andare Istituto Internazionale di Chi Kung Medico , che sono la miglior risorsa informazioni disponibili.

Il Professor Jerry Alan Johnson Ph.D., DTCM, DMQ (Cina), è uno dei pochi non cinesi Gran Maestri riconosciuti a livello internazionale, nella pratica dei medici, e regista/professore di Chi Kung Medico terapia.

(Si veda il sito “Tempio di il celeste cielo”). 


FONTE ==>> http://www.ichikung.com/html/dantians.php
FONTE ==>> https://it.wikipedia.org/wiki/Dan_tian#cite_note-3

LA VALUTAZIONE DEL CONSCIO

La valutazione del conscio

La valutazione del conscio

Il primo passo per la valutazione del quiz è la somma dei punteggi delle voci di ogni domanda. Gli elementi appartenenti alle domande specifiche sono riportate in tabella:


Elementi:
Dimensioni dell’Ego
8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15
Superare le funzioni di Ego
1, 3, 4, 7
Coscienza sveglia nel Presente
2, 5, 6, 16


I risultati raggiunti del quiz possono essere interpretati nel modo seguente:

Dimensioni dell’Ego

8-21 punteggi: siete in possesso di un piccolo Ego, che esiste a mala pena. In realtà non insistete su aver ragione in una lite. Siete simpatici con gli altri. Siete solitamente calmi, equilibrati, e siete soddisfatti con le cose intorno a voi, nel modo in cui lo sono. Non avete la smania per gli apprezzamenti.

22-35 punteggi: Il vostro Ego ha medie ambizioni e desideri.

36-48 punteggi: avete un grande Ego. Tendete a pensare di aver sempre ragione, mentre gli altri hanno torto. Vi offendete facilmente, e non accettate volentieri la verità. Siete molto inquieti, insoddisfatti, avete sempre voglia di qualcosa di più, qualcosa di diverso. Vi circondate di oggetti pensando che sarte apprezzati molto di più dagli altri.

Superare le funzioni di Ego

4-10 punteggi: siete completamente identificati con i vostri pensieri e sentimenti. Finora non potete superare il funzionamento del Ego. Per voi, è l’Ego ad interpretare la realtà e il contenuto che lo compone.

11-18 i punteggi: A volte è possibile superare il funzionamento dell’Ego. In questi momenti, sotto l’influenza dell’apparire spazio-coscienza, si può vedere e sentire l’insensibilità dei pensieri, ossia quel caos emotivo interno . Ma momenti come questo scompaiono rapidamente grazie alla vostra identificazione con l’ego e con le sue dichiarazioni di funzionamento.

19-24 punteggi: Avete superato il funzionamento dell’Ego. Non siete più completamente identificati con i vostri pensieri e sentimenti, lo spazio-coscienza è apparso dentro di te. Vi rendete conto di non ritrovarvi a vostro agio con le cose esteriori, quindi tentate di esplorare l’essere dietro i vostri pensieri e sentimenti.

Coscienza sveglia nel Presente

4-10 punteggi: la presenza della coscienza vigile, non è ancora efficace nella tua vita. È ancora intensamente identificata con il vostro ego. La maggior parte delle vostre energie sono spesi principalmente su come ottenere l’attenzione e il riconoscimento nel mondo delle forme.

11-18 punteggi: la presenza, la coscienza vigile si sta svegliando in voi. Ci sono momenti che prende forma nella vostra vita. Tuttavia, questi sono solo momenti evanescenti, l’Ego torna presto e rivendica la sua partecipazione.

19-24 punteggi: la presenza, la coscienza vigile è già apparsa nella vostra vita, e colpisce sempre più. Vivete il vostro corpo-vigilanza; sentite che la pienezza della vostra vita interiore e il campo di energia, sono intensamente vividi. Le identificazioni dell’Ego legate al mondo delle forme stanno gradualmente diventando più deboli.

La valutazione del conscio 1


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(C) Frank M. Wanderer, 2013-2016 Tutti i diritti riservati
FONTE ==>> http://powerofconsciousness.blogspot.it/p/the-evaluation-of-conscious-alertness.html

QUIZ – SEI CONSAPEVOLMENTE SVEGLIO?

QUIZ – Sei Consapevolmente Sveglio?

QUIZ – Sei Consapevolmente Sveglio?

Al giorno d’oggi sempre più persone si stanno svegliando dal loro sonno profondo e sempre più persone sono preoccupate per questo: “chi o cosa sono io?” “Sono solo la somma della mia vita personale?” La storia, i ricordi, le esperienze, i pensieri e le sofferenze?” O “E’ nascosta in me una dimensione di una coscienza misteriosa, che si sovrappone dal rumore delle mie storie personali di vita?”

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Secondo l’opinione di Eckhart Tolle, la nostra coscienza attuale si apre una porta su una misteriosa dimensione umana della coscienza pura. L’individuo deve vivere il momento presente, mentre la prontezza della sua coscienza permette alla persona di visualizzare i pensieri propri, emozioni e reazioni innescate dagli stimoli dell’ambiente.

La Presenza così creata (attenzione cosciente) determina il senso di tranquillità e pace interiore. L’attenzione cosciente avvia il processo spirituale di transustanziazione che porta l’individuo alla vigilanza cosciente; nuove prospettive e nuovi modi di osservazione. Questo processo, trasformando la coscienza della persona, cambia l’intera personalità dell’individuo.

La trasformazione della coscienza, l’inizio della coscienza spirituale, è quando la persona sperimenta che lui o lei è la coscienza che percepisce l’operazione di Ego. A parere di Tolle, quando una persona è consapevole del fatto che lui/lei sta pensando, la coscienza che sperimenta questo, non fa parte del pensiero della persona. Questa è un’altra dimensione della coscienza.

Il risveglio spirituale significa per la persona ha la capacità “di vedere chiaramente ciò che percepisce” (esperienza, pensare o sentire). Non appena una persona riconosce che lui o lei “non è”, subito arriva il riconoscimento di ciò che lui o lei è in realtà; “la luce della coscienza, in cui le percezioni, esperienze, pensieri ed emozioni vanno e vengono. Questa coscienza in fondo, è il più profondo “vero sé”.

Il più importante fattore che ostacola in questo processo, è l’Io. Significa che il convenzionale “io”, costituisce l’errore comune in cui è radicata la convinzione illusoria nell’identità personale. Questo auto-illusorio sarà poi la base di tutti i processi mentali, le relazioni umane e l’interpretazione della realtà. Solo la coscienza del momento attuale è in grado di interrompere l’illusorio auto-interpretazione ed elevare la coscienza della persona ad un livello più spirituale più elevato.

Eckhart Tolle ritiene che questo “cosciente sveglia” è già apparso in una piccola, ma in rapida crescita, parte del genere umano.


Sei sveglio?

QUIZ - Sei Consapevolmente Sveglio

Tutto quello che dovete fare è compilare il seguente Quiz, il quale è assemblato secondo i rigorosi criteri dello sviluppo di un metodo di ricerca scientifica.
I risultati del quiz rappresentano la realtà solo quando si risponde onestamente agli elementi.

Si prega di leggere tutte le istruzioni con attenzione e segnare l’alternativa che meglio descrive le vostre emozioni e il comportamento per il numero di ogni affermazione, secondo i seguenti criteri:


SCALE:  1 = mai o quasi mai,   2 = raramente,   3 = talvolta,   4 = la maggior parte dei giorni,   5 = ogni giorno,   6 = molte volte al giorno


DOMANDE:
1. Credo che il flusso continuo dei miei pensieri è ricorrente e inutile.
2. Sono sopraffatta dalla gioia e tranquillità, senza alcun motivo particolare.
3. Credo che non sono in grado di trovare me stesso nelle cose esterne (casa, auto, denaro).
4. Credo che i miei pensieri e le emozioni costituiscono solo un piccolo frammento di quello che realmente sono.
5. Credo che dietro la forma esterna del mio corpo c’è una vitalità interiore, campo intensamente vivido di energia.
6. Credo che le cose intorno a me, anche le inanimate hanno un’anima.
7. Io non reagisco ai miei pensieri ed emozioni, semplicemente le faccio accadere.
8. Penso che ho ragione in molte cose, ma gli altri non lo riconoscono.
9. Vengo offeso facilmente
10. Nelle conversazioni, menziono le cose che possiedo sembrare più prezioso agli occhi degli altri
11. Ho la sensazione che nulla è abbastanza per me, voglio sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso
12. Mi sembra un onere il dover fare quello che sto facendo.
13. Tendo a rimuginare sugli sbagli che faccio.
14. Penso che di essere imprudente e insoddisfatto.
15. Tendo a lamentarmi di altre persone.
16. Credo che io sono la coscienza dietro i miei pensieri e le emozioni.


Il Quiz rivela tre dimensioni del Risveglio:

 – Dimensioni dell’Ego.
 – Superare le funzioni di Ego.
 – Coscienza sveglia nel Presente.


Troverete la valutazione del Quiz  ==>> QUI

Sulla base del quiz completato, come si potrebbe descrivere la vostra presenza?

Non dimenticare, che questo è solo un gioco! Il risultato del quiz riflette la realtà solo se le domande del quiz sono state risposte onestamente .


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(C) Frank M. Wanderer, 2013-2016

FONTE==>>http://powerofconsciousness.blogspot.it/2015/04/the-consciousness-of-present-moment.html

EGO – AMICO O OSTACOLO?

EGO – AMICO O OSTACOLO?

L’Ego – Amico o un ostacolo?

Nel nostro presente, singolo stato di coscienza, ci identifichiamo con i pensieri e le emozioni che appaiono nella nostra mente, credendo così di essere una persona “illusoria” separata, un “Ego”.

EGO - AMICO O OSTACOLO

La verità è che siamo l’incarnazione della vita, siamo nati in questo mondo come risultato di un miracolo, e poi ci siamo persi in mezzo alla moltitudine di insegnamenti e dogmi. Dopo l’identificazione con le nostre credenze e convinzioni, ci dimentichiamo chi siamo veramente, della persona nata in noi nel mondo, al fine di sperimentare l’esistenza e conoscere tutti gli insegnamenti.

Un segno di risveglio è quando ci rendiamo conto che lo stato in cui ci identifichiamo con il nostro Ego è a basso ordine, molto povera, e non ci sono misteri più significativi dietro la nostra esistenza. Solo la consapevolezza del momento presente è in grado di interrompere l’illusoria auto-interpretazione, ed elevare la coscienza della persona ad un livello spirituale più elevato.

Che cosa è un Ego?

L’Ego è la figura centrale della nostra storia personale, basata sul passato e guardando al futuro.
I componenti del Ego sono pensieri, emozioni, memorie (con il quale la persona si identifica come “la mia storia”), fissi ruoli inconsci e collettiva identificazione (nazionalità, religione, etc.). la maggior parte delle persone si identificano completamente con queste componenti del Ego, e per loro non esiste niente “al di fuori” di questo.

L’Ego è la forma del passato, che determina la sua struttura e i suoi contenuti.
La struttura del Ego è un fattore inconscio, che costringe l’individuo a rafforzare la sua identità unendo un “oggetto esterno”. Il contenuto dell’Ego sarà quindi la cosa con cui l’individuo lui/lei (la mia casa, la mia macchina, il mio bambino, la mia intelligenza, la mia opinione, ecc) si è identificato. Il contenuto dell’Ego (con cui i singoli identifica) è plasmato dall’ambiente e dall’educazione della persona, cioè, la cultura in cui la persona diventa un adulto.

 

L’identificazione del Ego con le cose (oggetti, proprio il corpo della persona, il modo di pensare) crea il legame dell’individuo alle varie cose.
egoL’Ego (e quindi la persona spiritualmente inconscia) sperimenta il la sua esistenza attraverso il possesso di vari oggetti. La soddisfazione fornita dal senso di possesso è, tuttavia breve, così l’individuo si porta di solito alla ricerca di nuovi oggetti.
Vi è una forte motivazione alla base di questa attività dell’individuo, una domanda psicologica per ottenere di più, l’inconscio senso di “non è ancora abbastanza”, e questo sono le superficiali sensazioni di un bisogno di “più”. Questa mancanza è la forza trainante più potente per l’Ego cioè il desiderio di possedere. il disagio dei sentimenti, l’imprudenza, la noia, lo stress e l’insoddisfazione sono tutti in gran parte i prodotti del desiderio insoddisfatto che si ha di più.

I pensieri del tipo “è mio”, “lo voglio”, “ne ho bisogno”, “non è sufficiente”, appartengono alla struttura dell’Io. Il contenuto del Ego cambia con il tempo; è sostituito con nuovi contenuti. Nessun contenuto è, comunque, in grado di soddisfare durevolmente l’Ego finché la struttura del Ego rimane al suo posto. L’individuo continua la ricerca di qualcosa di diverso, qualcosa che promette una maggiore soddisfazione, rendendo il senso di sé dell’individuo più completa.

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Questa struttura determina le varie funzioni dell’Io. A parere di Eckhart Tolle la più importante delle funzioni sono i seguenti:

· L’Ego si sforza di proteggere, sostenere ed espandersi;
· Le funzioni dell’Io in modalità di sopravvivenza.

Una delle più importanti strategie della Ego per sostenere e rafforzare se stessa è l’esperienza di “ho ragione”. Questa è l’identificazione di un’idea, di posizione, di valutazione. Niente dà all’Ego più potere di quanto sperimenta che “ho ragione”.

Una delle strategie preferite di auto-rafforzamento della Ego è il “lamentarsi” e questo implica il senso del “ho ragione”.  Quando un altro Ego si rifiuta di accettare che “ho ragione”, questa diventa “un’offesa” al lamentarsi dell’Ego, che a sua volta, rafforza ulteriormente la propria auto-consapevolezza.

L’affermazione delle funzioni dell’Io, in una modalità di sopravvivenza, significa che si fa fatica continuamente a rimanere “psicologicamente vivi”, e vede gli altri Ego come rivali o addirittura nemici. E ‘il desiderio del Ego di avere ragione, e, quindi, di superare l’altro, assicurando la propria superiorità.

L’Ego è una piccola parte della personalità.

Se vogliamo capire come funziona l’Io, non bisogna trascurare il fatto che “Ego” è solo una piccola parte della nostra personalità.
Ego è una parte della personalità, e il suo contenuto viene dalle nostre percezioni e ricordi sensoriali; la nostra storia di vita e conoscenze e le esperienze raccolte in tutta la nostra vita. Ego è il pensiero, sentimento e parte del rilevamento.
La parte del nostro ego ci mostrano il mondo esterno, definito da Carl G. Jung, come la recitazione della personalità, ossia quella parte dell’Io che è in primo piano quando siamo in compagnia di altre persone, e che infatti, è la raccolta delle nostre maschere.

Una gran parte della personalità è costituita dal’Ego inconscio, definito da Freud come l’Io istintivo. È qui che la maggior parte degli istinti di base (mangiare, la sessualità ecc) si trovano, ed è anche la parte della personalità descritta da Carl Gustav Jung come ombra. “L’Ombra” è modellata e sviluppata dalla società, quasi in contemporanea con il nostro gioco di ruolo della personalità.

ego maschere

I bambini, quando vogliono soddisfare l’Ego dei genitori, e/o attraverso di loro le aspettative della società, cominciano a svilupparsi queste maschere. Rifiutare certi stimoli offerti dall’ambiente, innesca la disapprovazione dei nostri insegnanti, così l’intenzione di respingere gli stimoli è soppressa. È così che la nostra “ombra-personalità” si sviluppa; non esiste all’interno della nostra personalità, ma la nostra educazione la relega nel nostro subconscio.

Freud ritiene che la terza componente importante della nostra personalità è il “Super-Io”. Esso comprende i valori sociali che la cultura in cui siamo cresciuti siano importanti reperti. Nel corso di un processo lungo e complicato questi valori sono incorporati nella nostra personalità e si manifesta come il sé ideale (la persona che vorremmo essere). Questi valori diventano integrali, parti interne della personalità, e la superficie come opinione e convinzione.

I risultati della ricerca psicologica suggeriscono che più del 90% delle funzioni della personalità sono inconsce. Ampie parti della Istinto-Ego, la Persona e il Super-Io sono inconsce. Le funzioni dell’Io sono anche in gran parte inconscio.

L’Ego è responsabile per l’integrità della personalità, per il nostro benessere interiore. Questo non è un piccolo compito per l’Ego, in quanto è costantemente bombardato da aspettative inconsce dall’istinto Io e l’ombra, che tentano di influenzare il suo comportamento. Esso genera angoscia all’Ego (vale a dire, in noi stessi), che si manifesta come il disagio (non ci sentiamo a posto). L’Ego vuole fuggire dall’angoscia e utilizza anche i meccanismi inconsci. Tale meccanismo è, per esempio, la proiezione. L’Ego proietta i desideri inaccettabili e le funzioni provenienti dal ombra e l’istinto Ego sugli altri (per esempio “io non sono aggressivo”, “si sono aggressivo”). Queste proiezioni del subconscio, di protezione e di angoscia, eliminandoli sono le fondamenta di alcuni dei giochi di mente per essere discussi in seguito.

Al di là del Ego

L’Ego non è male, è semplicemente privo di sensi. Ego è il sogno più profondo della Coscienza . Se un individuo è in grado di notare e osservare le funzioni dell’Io, lui o lei sarà in grado di trascenderlo. In tal caso, l’individuo che è alla ricerca di una percezione più completa del sé, riconoscerà che è sempre stato lì, ma le funzioni dell’Io-identificazione con gli oggetti e pensieri, l’ha spinto in secondo piano.

Uno dei modi di trascendere l’Ego non è reagisce con tutto il cuore al caleidoscopio mutevole di pensieri ed emozioni, ma concentrandosi sulla coscienza vigile in sottofondo.

liberarsi dell'ego

Nella maggior parte delle persone, il termine “coscienza” si identifica con quella dell’Ego socialmente condizionata. In un certo numero di persone questa identificazione è così potente che non sono a conoscenza che la loro vita è governata da una mente socialmente condizionata.

Coloro che sono in grado di andare al di là dell’identificazione riconoscono con la mente questo stato di essere socialmente condizionati, e sono anche in grado di lasciare il condizionamento sociale alle spalle. Una tale persona non identificherà con la mente, ma, sempre più, con la Coscienza (la testimonianza di presenza). La presenza deve, quindi, controllare la mente in misura crescente e si manifesterà attraverso la mente tranquillizzata.


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FONTE ==>> http://powerofconsciousness.blogspot.it/2015/07/ego-friend-or-obstacle.html

FASE 3 – LUCIDITA’ POSITIVA

Fase 3 – Lucidita’ Positiva

Fase 3 – Lucidita’ Positiva

Riguardo alla convergenza positiva diciamo che è un mezzo per effettuare la connessione con i propri “aspetti superiori” sufficientemente permanente (attraverso l’esposizione ripetuta e la pratica, che a sua volta cambia la struttura del cervello e l’anima per creare una connessione più cablata), in modo che si può finalmente avere la consapevolezza di sé e non interrompere la connessione.

Questa è la terza tappa: essere connessi contemporaneamente e lucidi.

Ci sono due categorie di meditazione, una abbassa la coscienza e l’altra la solleva. Entrambi cercano di unificare la mente conscia con il subconscio e, quindi, realizzare l’integrazione di tutto l’essere. Ma mentre la prima categoria è regressiva, la seconda è progressiva.

meditazione regressiva

La meditazione regressiva cerca di dissolvere l’ego del subconscio in modo che, in teoria, si diventa un’estensione inconscia delle fonti più elevate. Se si entra quindi nella convergenza positiva, allora ciò è buono.

Ma il subconscio è semplicemente una “porta” che da sul nulla o sul tutto al di fuori del sé inferiore, e senza impostare deliberatamente una destinazione vera e positiva questa porta potrebbe facilmente condurre verso il diventare il burattino di complessità del subconscio o di entità negative.

Ciò significa che le pratiche regressive comportano il rischio di perdere l’ego a favore delle influenze potenzialmente malevoli: cantare alcuni mantra, concentrarsi su un guru esterno, praticare canalizzazione senza filtri in atto e scivolare in stati alterati di coscienza per il bene di novità, sono esempi di cose che portano questo rischio, se non si è impegnati in convergenze positive con il vostro nucleo spirituale per essere e sentirsi.
Alcune forme di meditazione commercializzati in Occidente dovrebbero essere chiamati “meditazioni imprudenti” poichè questo è esattamente ciò che compiono: un abbassamento della consapevolezza in uno stato oscuro di incoscienza che termina solo con il creare insensati stati di trance e quindi portati a manipolazioni da parte delle forze deliranti o malevoli; funziona per alleviare lo stress ma non è appropriato per lo sviluppo spirituale dal momento che nel migliore dei casi soltanto inebria e tranquillizza e nel peggiore dei casi porta a diventare un pupazzo senza cervello.

Tecnicamente parlando, la convergenza positiva è regressiva perché ci mette di nuovo in uno stato infantile ingenuo di innocenza divina come prima della Caduta. La consapevolezza di sé si abbassa in mera consapevolezza, e si diventa espressione di una volontà superiore. Ma finché questo rimane un mezzo allora va bene.
Nonostante sia regressiva, questo stato è meglio dell’essere in convergenza negativa, ossia in uno stato sterile di lucidità non collegata a nulla di positivo e vivere in una società sonnambula e senza cervello.

senza sentimenti

Ad alcuni accade infatti che praticando il “ricordo di sé” per anni, non riusciranno mai a formare la loro capacità di amare, non avranno empatia nè intuizione e altre facoltà spirituali. Diventeranno, si molto lucidi, ma saranno anche molto freddi e induriti, e ciò sta a significare l’inizio di ossificazione o disarmonizzazione dell’anima.

Così come un mezzo, la convergenza positiva (fase 2) è più utile come un trampolino di lancio verso l’emergere nella coscienza divina attiva (fase 3). L’obiettivo è in funzione con la consapevolezza del sé intatto in modo che, invece di essere un prolungamento inconscio di una fonte superiore, uno evolve in quella fonte più alta.

In questa terza fase, si pratica la consapevolezza senza interrompere il flusso di impressioni derivanti dai centri superiori. Ciò equivale a un’osservazione passiva e reintegrazione dolce dell’influenza del vostro Sé Superiore che esercita sopra i vostri pensieri, sentimenti, parole e azioni.



Perché è di nuovo importante la lucidità dopo che è stata messa da parte nella seconda fase? Perché rimanere lucidi, lasciando le influenze positive che lavorano all’interno, è semplicemente un atto di sovrintendere al processo, in modo da poter intervenire se necessario per correggere deviazioni o iniziare una nuova linea di indagine e di azione.

Il problema con la Fase 2 è che la convergenza positiva passa facilmente in negativo, perché non si è sempre consapevoli di sé in modo sufficiente da catturarne il passaggio. La convergenza positiva è fragile, proprio come Adamo ed Eva erano in uno stato fragile che era buono finché è durato, ma l’ignoranza è beatitudine. il che ha permesso loro di essere facilmente influenzati da forze negative.

E ‘abbastanza difficile ottenere la lucidità senza interrompere il flusso, che è il motivo per cui la lucidità deve dapprima essere passiva all’inizio della terza fase, ossia “guardare te stesso ma non interferire con l’espressione del tuo cuore”, al contrario invece della seconda fase cioè “esprimere il tuo cuore dimenticando te stesso”.
Quest’ultimo è comunque un mezzo per realizzare la prima, ma che tuttavia ci si può bloccare nella prima fase al punto di diventare più lucida ma simultaneamente più freddo internamente, deve quindi praticare molto ed entrare in convergenza positiva. Ciò significa che allenare e assorbire se stessi in attività positive, produttive, creative, empatiche, rivelatrici, e generalmente spirituali.

Fase 3 - Lucidita' Positiva

Una volta che il sé inferiore è libero da convergenze negative e il Sé Superiore ha un collegamento di comunicazione chiara e permanente e quindi sia il superiore che l’inferiore sono presenti allo stesso tempo, un flusso reciproco di comunicazione è possibile. Il sé inferiore diventa un adepto e assimila la saggezza e l’essenza del Sé Superiore, salendo così al suo livello. In questo modo il minore si fonde con il superiore e raggiunge la totale integrazione dell’essere.


Evoluzione Non Lineare

In pratica, queste fasi di risveglio cosciente non sono sequenziali come le classi a scuola, ma sono delle tappe che possono spontaneamente avere dei picchi nei livelli superiori oppure avere una caduta in quelli inferiori.

picchi coscienza

Le fasi più alte sono le più difficili da accedere e mantenere, ma questo non significa che il loro accesso sia escluso, solo senza pratica si accede meno frequentemente.
Gli scorci che catturiamo negli stadi più alti ci dovrebbero motivare sempre di più per riuscire ad acquisire in modo permanente questo nostro nuovo “centro di gravità”, il quale però rimane incomprensibile fino alla totale padronanza delle fasi più basse.

Bisogna ricordare che c’è una differenza tra i sistemi di coscienza dell’evoluzione e sistemi di consapevole risveglio.
Non siamo qui per far crescere le nostre anime da zero, in quanto non vi è più tempo per questo, ma piuttosto per risvegliare noi stessi in pieno ricordo spirituale, dato che non abbiamo iniziato la nostra vita come una tabula rasa ma anzi il nostro spirito è piuttosto condito da incarnazioni precedenti.
I centri superiori dell’anima, possono semplicemente essere latenti o atrofizzati a causa di fattori biologici e sociali di programmazione che riceviamo dalla nascita, che causano abbandono e quindi il dimenticare.
Il processo può essere spiegato con la seguente storia.
“Un principe lascia il regno di suo padre e subisce una perdita di memoria e conduce poi la vita di un contadino fino a che non si stanca della povertà. Nel suo desiderio di una vita migliore, si ricorda improvvisamente che lui è un principe e torna a vedere suo padre. Da lontano osserva suo padre esercitare le funzioni di un re, poi, quando si accerta della propria identità, il principe raccoglie il coraggio di parlare con il padre. Negli anni successivi questa riunione, il re insegna al figlio tutta la sua saggezza finché un giorno il principe stesso diventa re.”

Quindi l’obiettivo è quello di recuperare ciò che è stato rinchiuso dentro di noi, per ristabilire il contatto con i nostri centri superiori, e, infine, ricordare chi siamo.
E tutto comincia con l’auto-osservazione e l’ascolto del tuo cuore.

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FASE 2 – CONVERGENZA POSITIVA

Fase 2 – Convergenza Positiva

Fase 2 – Convergenza Positiva

In sintesi, osservando l’espansione della larghezza di banda della vostra consapevolezza, romperete le forme negative di convergenza, con effetti migliori sul tuo cervello e sull’anima. Tornare al tuo “centro” consente di scegliere in modo opportuno cosa pensare, sentire, o fare in quel momento. Senza la consapevolezza di sé non c’è scelta, ma solo una reazione meccanica ad un dato stimolo. Per impostazione predefinita, ci comportiamo come le macchine, ma in qualsiasi momento possiamo ritrovare la lucidità e disinserire il pilota automatico.

Sembra quindi che, il ricordo di sé, la consapevolezza, o la lucidità, abbiano bisogno di sviluppare spiritualmente, ma purtroppo questo non è sufficiente. Alcune scuole esoteriche di pensiero si fermano qui e si preoccupano di “deprogrammare il ricordo di sé” nel tentativo di raccogliere le erbacce della mente e dell’anima. Tuttavia senza piantare i semi, e con l’aggiunta di acqua e sole, ciò che rimane è un campo immacolato e sterile di sporcizia.

Si noti che di per sé, la lucidità è semplicemente uno stato di consapevolezza che reprime la reattività meccanica e permette di pensare a cosa fare dopo, ma non necessariamente offre un’influenza trascendente di indirizzarvi verso il risultato ideale. “La spada è liberata dalla pietra ma nessuna mappa o bussola è prevista per la ricerca.”

E così c’è bisogno di un secondo stadio dello sviluppo consapevole che va oltre il semplice ricordo di sé. Mentre la prima fase ha lo scopo di interrompere la convergenza negativa, la seconda fase prevede l’avvio di convergenze positive con gli aspetti più alti del vostro essere.

Fase 2 - Convergenza Positiva

Partendo dal tuo cuore, seguendo la vostra intuizione, e toccando il subconscio, virtualmente “canalizzerete” il vostro “Sé Superiore”; questi sono tutti esempi di convergenza positiva, dove cercare volentieri gli impulsi superiori, e se fatti scorrere, la vostra auto-consapevolezza passerà in secondo piano, e riflettendo su momenti in cui le parole fluiscono da voi, percepirete che provengono da qualcosa di più elevato, e mentre le parole fluiscono, sarai a conoscenza di te stesso come in trance (non privo di sensi, ma “non consapevole” ). Allora ciò che hai detto sarà più saggio e più utile.
Questo è uno stato di “essere nel flusso”, nella cosiddetta “zona”.

Questo tipo di convergenza è produttiva e accade di volta in volta anche senza essere addestrato in auto-osservazione. Tuttavia, l’osservazione di sé ti aiuta a fare queste connessioni in modo più coerente e intenzionale, riducendo le interruzioni per periodi di convergenza negativa, principalmente attraverso il vostro notarli stroncandoli sul nascere.



La funzione principale della seconda fase è il potenziamento del collegamento con i centri superiori, i “chakra superiori”, e ascendere al vostro “Sé Superiore” o “Mente Superiore”. Esercitandosi su questi aspetti superiori attraverso l’uso regolare degli esercizi, le loro influenze diventano più permanenti.
Questo è importante perché in questa seconda fase, diventando più lucidi si resta di più nel “flusso”, ma succedere ancora che momentaneamente il collegamento potrebbe interrompersi. Per esempio, parlando con il cuore improvvisamente diventiamo consapevoli di noi stessi ed interromperemo così temporaneamente la connessione.

La “lucidità” quindi ostacola tutti i tipi di convergenza, anche quelli positivi. Cioè, se il flusso è sufficientemente forte la lucidità non interrompererà il flusso.
Per capire meglio, facciamo l’esempio di quando andiamo a dormire la notte; se ci siamo appena addormentati ma immediatamente ci svegliamo, lo stato di sonno iniziale non è abbastanza forte per resistere alla mente cosciente e quindi improvvisamente si ritira dalla convergenza.
Tuttavia, una volta che si è entrati in un sonno più profondo e iniziato a sognare, è possibile diventare “lucidi” e continuare a sognare e rendersi conto di continuare a sognare, mentre coloro che non sono qualificati nel sogno lucido hanno difficoltà a mantenere la loro lucidità, e continuano a sognare inconsapevoli. Con la pratica lo stato di sogno lucido può essere prolungata. 

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FASE 1- ROTTURA DELLA CONVERGENZA NEGATIVA

Fase 1 – Rottura della Convergenza negativa

FASE 1- Rottura della Convergenza negativa

Il primo passo per il risveglio richiede la rottura di questa convergenza negativa, guadagnando così un grado di lucidità, una valutazione di auto-consapevolezza.
In qualsiasi momento è possibile addurre la vostra concentrazione verso l’interno e osservare così meglio se stessi, ponendo con fermezza la vostra attenzione nel momento presente.

Fase 1 - Rottura della Convergenza negativa

Noterete così i vostri pensieri – analizzerete i vostri sentimenti – presterete più attenzione alle sensazioni nel vostro corpo – sentirete il vostro respiro – vi impegnerete in un auto-esame analizzando la vostra situazione da una prospettiva più elevata.
In tal modo, ci si rende rapidamente conto che tutte queste percezioni in ultima analisi provengono dal di fuori e che stanno giocando all’interno della vostra stessa mente; questo perché il centro stesso della vostro intelletto è un centro di percezione che definisce il vero te, mentre il territorio periferico della tua mente è popolata da pensieri che possono o non possono essere il proprio.

Questo “nucleo interno” è l’osservatore silenzioso, la coscienza che guarda attraverso gli occhi e pensa attraverso la vostra mente.

Diventare “lucidi” dipende quindi dall’essere conscio della propria consapevolezza; alcuni chiamano questo primo grado di risveglio “il ricordo di sé” in quanto la “convergenza negativa” è lo stato di auto-dimenticanza .
La lucidità una volta raggiunta è semplice come giocare.
Quindi ricordare se stessi nel momento presente ferma la convergenza negativa, e l’arresto di quest’ultima è il primo passo per balzare fuori da ciò che soffoca la vostra identità spirituale.
Una cosa è sapere “Che” Sei, un altro è sapere “Chi” Sei.
Con il tempo, la prima porta al secondo.

neurotrasmettitori

Essere consapevoli del momento presente è facile da attivare ma difficile da mantenere.
Il problema è sia fisico che metafisico.
Aumentare il proprio stato di consapevolezza richiede sia energia vitale che un adeguato apporto di neurotrasmettitori, i quali però dopo un breve periodo di sforzo, si riducono notevolmente scivolando così di nuovo nella coscienza abbassata.
Ma la mente è come un muscolo che va allenato, e con molta concentrazione mentale esso cresce e si trasforma, così come i corpi fisici e sottili si adattano ad una maggiore richiesta di energia.

Mantenere la lucidità diventa sempre più facile con la pratica, aumentando gradualmente la lunghezza e la profondità di fuoco. Praticando la lucidità in un ambiente controllato, lo stesso stato di consapevolezza può più facilmente essere raggiunto e mantenuto in condizioni più naturali. Quindi alcune forme di meditazione aiutano la formazione di consapevolezza di sé.

A differenza della meditazione trascendentale in cui il canto di un mantra per ore porta ad auto-ipnosi e quindi ad un abbassamento della coscienza; un metodo comune di esercitare la lucidità e sollevare la coscienza è la meditazione della consapevolezza, dove si presta attenzione ai propi pensieri e sensazioni per essere un osservatore calmo e lucido.

Vipassana

Un’altra pratica chiamata Vipassana (detta anche meditazione di visione penetrativa) richiede che ci si rilassi e quindi si presti attenzione ad ogni sensazione nel vostro corpo, a partire dalla parte superiore della testa fin giù alle dita dei piedi, e poi di nuovo verso l’alto. Il vantaggio principale di questo tipo di meditazione è che diventiamo consapevoli dei segnali che vengono altrimenti ignorati e dimenticati. Questo è utile perché in questa età moderna, non solo noi normalmente ci dimentichiamo di noi stessi, ma tendiamo a dimenticare i nostri corpi.
Per esempio, guardando la televisione o utilizzando Internet la nostra attenzione viene spostata dal nostro corpo a quello virtuale, provocando così una scissione tra il sé e la mente. La dissociazione di questo tipo è il nemico maggiore della nostra coscienza, ma se osserviamo e riconosciamo queste sensazioni fisiche rammenderemo lo scisma, integrando così la consapevolezza tra corpo e mente.

onde cerebrali

È interessante notare che, praticando nel tempo questa meditazione, tale “lucidità” cambia letteralmente la struttura encefalica, aumentando sempre di più l’attività delle onde cerebrali gamma, che sono 40Hz, oscillazioni del cervello intero risonante con coerenza quantistica.

Oltre al Vipassana vi sono altri tipi di esercizi che si possono eseguire, come il metodo “dell’Orbita Microcosmica“, di Yoga Taoista o quello descritto da Robert Bruce in “New Energy Ways”tutti hanno l’effetto di stimolare le strutture non fisiche e i circuiti all’interno del corpo eterico, che se non altro può contribuire a rimuovere i blocchi e le energie stagnanti. Se correttamente eseguito con sufficiente regolarità della pratica, tuttavia, questi possono anche risvegliare certe capacità extrasensoriali.

Trattare con Emozioni Negative

Diventare consapevoli dei vostri pensieri, sentimenti e sensazioni fisiche, è utile anche nel trasmutare interno dell’energia emotiva negativa. Osservando le emozioni negative che si presentano e oggettivamente notando le sensazioni fisiologiche che evocano, si ritiene di entrare in un ciclo di reazioni in fuga tra pensieri ed emozioni, che altrimenti esploderebbero in un eccesso di reattività e generare così un senso distorto della percezione e del giudizio. In altre parole, questa pratica può rompere la convergenza delle provocazioni esterne.

emozione negativa-positiva

Se l’emozione negativa è innescata da qualche tasto (persona o episodio) che spinge l’evento in modo automatico, la lucida consapevolezza dell’emozione stessa è un modo per disinnescare l’energia negativa senza sopprimerla. D’altra parte, se la negatività è più una pressione costante senza alcuna causa automatica specifica, la consapevolezza aiuta a stare in posizione verticale contro la forza della gravità emozionale.
In mezzo a queste tempeste, attraverso la lucidità, riuscirete a percepire dove si trovi l’occhio del ciclone, quell’osservatore impersonale che sta al di sopra e al di là di tutto. Questo è il livello critico che disarma e trasmuta l’energia.
Così, la lucidità è la chiave per mantenere la propria compostezza. Solo quando hai ottenuto il sopravvento su un’emozione crescente sarete in grado di fare una scelta informata sul fatto di andare con lui o regnare da soli; senza consapevolezza, la reazione sarà semplicemente come quella di un animale.



Sopprimere le emozioni, girarsi dall’altra parte, consente loro di crescere, il che li farà
divampare all’improvviso in modo inaspettati. Questo non è sano; le emozioni devono essere affrontate, non ignorate.
Diventando consapevoli “dell’energia emotiva grezza”, la si può sfruttare in modo appropriato:
in un momento d’ira, convinti di essere spinti dalla saggezza e dalla necessità, daremo sicuramente sfogo alla rabbia, e questo è sintomo di debolezza, poichè sarà l’emozione a prendere il sopravvento, ma se ci prenderemo cura di quell’emozione allora saremo noi a prenderne il sopravvento. mostrando così la vera saggezza e lucidità dell’osservatore trascendentale.
Così se si disinnescata e si sfrutta l’energia verso l’azione necessaria questa verrà trasmutata in una forma più alta di energia positiva, un grado superiore di combustibile spirituale per la vostra anima.

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3 FASI DEL RISVEGLIO COSCIENTE

3 Fasi del risveglio cosciente

3 FASI DEL RISVEGLIO COSCIENTE

E ‘imperativo che ci dobbiamo risvegliare dalla banale consapevolezza che ci ha attanagliato fino ad oggi, per rievocare in pieno il ricordo spirituale di ciò che siamo realmente.
Il problema è che anche quando siamo fisicamente svegli, possiamo essere ancora mentalmente addormentati, ignari di noi stessi e del tutto assorbiti da qualunque impulso meccanico o stimolo esterno che cattura la nostra attenzione.
Questo stato di convergenza o assorbimento mentale, ci mantiene in uno stato di sogno improduttivo.

3 Fasi del risveglio cosciente

La comune comprensione di ciò che significa essere “svegli” nasconde però la verità, e cioè che, nonostante siano in giro con gli occhi aperti, le persone tendono ad essere comunque ipnotizzati, vagamente coscienti, sognano ad occhi aperti, insomma “sonnambuli” in uno stato di trance.
Ciò che tutti questi stati hanno in comune è che il nucleo cosciente dell’individuo è assente o passivo; soffia come una foglia nel vento trasportato dagli stimoli ambientali.

I nostri sogni non hanno “logica”, associamo cose e fatti in modo strano, stiamo osservando noi stessi, ma nella realtà, questi sogni, li trasformiamo e li ottimizziamo alla “logica” della società. Ciò che ci accade, l’impulsività il parlare ecc.. li modifichiamo totalmente, non riuscendo più a mettere in discussione chi siamo realmente.
Confrontando questo, vediamo come le persone tendono a comportarsi nella vita quotidiana:
si esprimono con aneddoti e pettegolezzi imitando frasi banali senza pensiero cosciente o originalità; prendono in prestito e comunicano attraverso interpretazioni di linee di film o spettacoli televisivi assumendo una personalità sciocca; si impegnano in comportamenti programmati stilando piccoli drammi ridicoli.
Per loro, i sogni non finiscono al mattino.



Il mondo è un manicomio e la società è troppo addormentata per notarne la follia, le implicazioni di sonnambulismo di massa è evidente: miliardi di persone dormono mentre chi detiene il potere è sveglio e quindi ha il vantaggio. Le persone addormentate sono facilmente controllabili, dato che il loro nucleo cosciente esiste all’interno di una prigione mentale che ruba tempo, lavoro ed energia. Essi possiedono poco o nessun libero arbitrio perché hanno abbandonato la consapevolezza necessaria per sfruttare la propria coscienza.

La mente e il corpo possono essere svegli o addormentati indipendentemente l’uno dall’altro.
Esistono quattro gradazioni di Stadi che vanno da ipnosi e trance al sognare ad occhi aperti e vari dimensioni di coscienza:
1 – con la mente e il corpo sveglio, uno è veramente sveglio;
2 – con la mente e il corpo addormentato, si sogna;
3 – con la mente sveglia e il corpo addormentato, uno è lucido ma sogna;
4 – infine con la mente addormentata e il corpo sveglio, uno è sonnambulo.

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10 FATTI CHE NON SAI SULLA BIBBIA

10 FATTI CHE NON SAI SULLA BIBBIA

10 FATTI CHE NON SAI SULLA BIBBIA


La Bibbia è un Testo Sacro della religione Ebraica e Cristinana ecc… ecc…
…e come tutti i Libri “Sacri” dovrebbe essere letto in “chiave allegorica” non letterale! Ok! …ma siete sicuri di AVERLA LETTA?!!! Perchè queste 10 curiosità non ci sono proprio scritte in questo Grande Libro Ispirato da Dio!!!

1) Da nessuna parte sta scritto che Adamo ed Eva mangiarono una mela. 

mela

Leggendo il terzo capitolo di Genesi (il primo libro della Bibbia) si parla solo ed esclusivamente di “albero” e di “frutto”. Che poi la mela sia un frutto particolarmente diffuso, rappresentato e famoso…è ben altra cosa, ma la Bibbia non cita mai la mela quale frutto proibito da Dio.

2) Gesù aveva dei fratelli.

gesù e fratelli

Ebbene sì. Ma non è una rivelazione da documentario pro-ateismo, bensì è scritto chiaramente nei vangeli (nel Vangelo di Giovanni si parla apertamente dei fratelli di Gesù ben 7 volte). Fu il concilio di Costantinopoli del 553 d.C a istituire il dogma della verginità perpetua di Maria, mai giustificata apertamente dai Vangeli. Considerando che ai tempi non avere figli o averne uno solo era considerata quasi una maledizione…anche in questo caso un invezione dell’uomo è alla base di questa credenza popolare molto diffusa.

3) Non esistono i 7 peccati capitali.

peccati capitali

Invidia, Ira, Accidia, Lussuria, Gola, Superbia e Avarizia furono introdotti secoli dopo la morte di Gesù da alcuni monaci tra cui Giovanni Climaco ed Evagrio Pontico. La Bibbia non ne parla, anzi, Gesù specifica che i due comandamenti più importanti sono “Ama il Signore Dio tuo con tutto il corpo, l’anima e la mente” e “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Difatti, rispettando entrambi, vengono rispettati tutti gli altri 8 di conseguenza. Solamente Paolo poi, nelle sue lettere aggiunge i detti “frutti dello Spirito” e i “frutti della carne” che rappresentano l’uomo nel suo essere carnale e spirituale.

4) I magi non erano tre.

re magi

Nel Vangelo di Matteo sta scritto “alcuni magi”, “dei magi”, “i magi”. Gesù ricevette tre doni (oro incenso e mirra), ma da nessuna parte sta scritto che i magi erano 3.

5) Il purgatorio non esiste.

purgatorio

Nella Bibbia non vi è alcun versetto che vi faccia riferimento. La dottrina cattolica del Purgatorio venne definita la prima volta nel 1274 durante il concilio di Lione. E neanche troveremo nella Bibbia alcun riferimento al “limbo” famoso posto incluso dal cattolicesimo dove finivano i bambini non battezzati morti.

6) Nessun bambino viene battezzato, solo adulti.

battesimo

Gesù stesso si battezzò a 30 anni. Nel Vangelo di Marco sta scritto chiaramente “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato.” Prima bisogna credere, dunque. Come può un neonato prendere una decisione così importante? Il battesimo dei bambini fu introdotto sempre dalla chiesa cattolica. L’atto del battesimo è un atto dimostrativo, serviva alle persone per testimoniare della loro fede, serviva per far capire come si aveva creduto…un bambino può arrivare a tale concetto?

7) Il pane spezzato.

pane spezzato

Nella tradizione ebraica, spezzare il pane a tavola e bere il vino annunciava una partenza e auspicava (o meglio, prevedeva) un ritorno. Gesù spezzò il pane proprio per sottolineare il fatto che sarebbe morto e risorto, associando simbolicamente il pane e il vino al suo sacrificio di corpo e sangue. La “transustanziazione” (ossia la vera e propria trasformazione del pane e del vino in corpo e sangue di Gesù) fu introdotta (a questo punto non è più un gran mistero) dalla chiesa cattolica tra il 1200 e il 1500.

8) Gesù non è nato il 25 dicembre.

25-dicembre

O forse sì, con una probabilità di 1 a 365/366. Da nessuna parte nei vangeli sta scritta una data precisa. Ma abbiamo dei riferimenti che non confermamo il 25 dicembre. Nei vangeli troviamo infatti che nella notte della nascita c’erano i pastori che pascolavano le pecore…in inverno questo, nel deserto è impossibile!

9) Età degli apostoli:

apostoli

Nei film o negli scenggiati sono sempre rappresentati come degli affascinanti 30/40enni. In realtà potevano essere poco più che adolescenti. Quando gli apostoli andarono a Capernaum (Vangelo di Matteo capitolo 17) le guardie chiesero loro di pagare il tributo. Pagarono solo Pietro e Gesù. Ciò significa che gli altri apostoli ne erano esenti, come ogni giovane dell’epoca.

10) Non vi è intermediario tra Dio e gli uomini se non Gesù.

bibbia

E’scritto a chiare lettere nel Nuovo Testamento. Per cui, se vi sentite strani quando vi impongono di andarvi a confessare… tranquilli, è tutto ok. Potete parlarne con Dio direttamente.



“…Questi sono solo alcuni esempi di “credenze popolari” portate avanti da migliai di anni, gente, RIFLETTETE E STUDIATE, NON FATE LE PECORE 😉….”

FONTE ==>> www.semplicementelavorando.it/ 😉

IL COLORE VIOLA

il colore viola

IL COLORE VIOLA

il colore viola

Il colore Viola nasce dalla mescolanza del rosso, che simboleggia la forza e l’energia, e del blu, che simboleggia la calma e la malinconia.

Questo colore esprime un’energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e all’intimo accoglimento dell’azzurro. È una colorazione insieme di attesa e di precognizione, ed eleva la coscienza umana fino al raggiungimento della pura luce bianca.

L’unione tra questi due colori identifica anche la componente della seduzione e la fusione intima tra due persone:
il rosso è il colore della passione ed esprime l’impulso istintuale e rappresenta quindi il Corpo/ il terrestre;
il Blu è invece il colore dell’armonia e della quiete e rappresenta lo Spirito/ il celestiale;
..dalla loro unione si manifesta così il colore Viola che è l’elaborazione raffinata tra corpo e spirito, tra passione e armonia, dando così vita ad un aggraziato erotismo misto alla delicatezza dell’amore, nel quale l’immediatezza dell’impulso evolve verso raffinate forme di piacere. Passione ed intelligenza, amore e saggezza.

E’, dunque, la tonalità della “coniunctio oppositorum”, della “congiunzione degli opposti”, un colore “tra l’umano e il divino, l’unione di due nature” (Jung, 1980), inteso però, non come sintesi finale, ma come complessità iniziale che spinge alla, spesso sofferta, trasformazione; difatti, a livello psichico, il viola esprime tematiche di confronto e conciliazione degli opposti psichici, divenendo il colore della trasformazione e della ricerca costante di un nuovo stato e di nuovi equilibri.

Il colore Viola è associato alla frequenza più alta e alla lunghezza d’onda più corta (compresa tra 380 e 420 nanometri), ed è collocato all’estremo dello spettro cromatico (visibile nel fenomeno dell’arcobaleno) e dopo questo colore si estende un altro territorio, la gamma degli ultravioletti…

ultravioletti

…il mondo dell’invisibile e del mistero, non percepibile dai sensi ma solo dall’intuito; è questo il viola del fantastico e della magia.
Esso identifica gli incantesimi, ed è una fusione mistica di sentimenti che avvera le speranze; tant’è che chi ama questo colore è in cerca di rapporti magici e affascinanti, vuole ammaliare ed essere ammaliato.
Il colore dell’ametista e del quarzo era usato nell’occultismo fin dai tempi più antichi, come anche la violetta che veniva adoperata per conoscere il futuro interpretando il numero e la disposizione dei raggi sui petali.
(Ed è lo stesso magico e misterioso fluido viola che in Ecuador gli sciamani Jivaro “trasudano” dopo aver preso l’ayahuasca, ad essere alla base della loro capacità di divinazione (A. Cresti, 2002).

” Il viola è il supremo nucleo metafisico che ne sottolinea la complexio oppositorum, la dimensione che va oltre quella fisica, la natura sfuggente ed inafferrabile, l’aspetto trascendente.”
(R. Steiner, L’essenza dei colori )

Il significato del viola

Il Viola, come sintesi tra la passione e l’irruenza del rosso, con la tranquillità e la trascendenza del blu, diviene espressione di moderazione, senso della misura e di temperanza.
E’ sinonimo di intelligenza e prudenza, umiltà e saggezza, dignità e nobiltà.
E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno, dell’altruismo e della guarigione.
E’ il colore della metamorfosi, della congiunzione e della transizione.

Il Viola rappresenta il valore medio tra terra e cielo, ed è conosciuto come il colore della tradizionale della mistica, della spiritualità; esso infatti, associato alla preghiera ed agli stati alterati di coscienza, agisce sull’inconscio dando forza spirituale ed ispirazione.

il colore viola 7chakra

Non per niente, questa gradazione equilibrata di rosso e di blu (viola), viene associata al Settimo Chakra ( Sahasrara ) o “dei Mille Petali”, dove l’umano si fonde con il divino.
Le sue funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore, alla medianità, al contatto con il Divino. Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla “Illuminazione”, vale a dire la relazione tra la coscienza dell’individuo e quella dell’universo. L’apertura o la creazione del Settimo Chakra porta a uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice dell’universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale, totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e grossolani.

La psicologia del viola

È il colore della volontà di essere diversi.

La persona che non preferisce il viola è una persona diffidente, critica, molto razionale ed è capace di rifuggire ogni stato emozionale.

Chi invece ama questo colore predilige le sensazioni forti e una vita eccitante, ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione, ed ha un’inclinazione per l’occulto, il magico e l’arcano.
E’ molto disponibile e comunicativo, tende ad identificarsi con il prossimo e possiede grande umanità e desideroso di aiutare gli altri in modo significativo.
Questo colore accresce la capacità creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola è un raffinato cultore della bellezza e amante dell’arte e coltiva interessi ad alto livello.
Tale persona è di buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico. Di grande intelligenza esprime la sua saggezza in modo umile e prudente; intuitiva e sensibile ma è anche apprensivo e impacciato, e nello stesso tempo vuole essere compreso.



Infatti Il carattere “viola” è un po’ difficile da comprendere, esso ha tendenze opposte e inconciliabili.
Talvolta diventa così fantasiosa e con la testa tra le nuvole, che risulta incapace di prendere delle decisioni: per questo gli amanti del viola non vogliono essere incaricati di responsabilità troppo impegnative.

È il colore più amato dai giovanissimi e dalle donne incinte, in grado di vedere il mondo con gli occhi innocenti di chi crede alle favole e ai lieto fine, nell’amore e nella felicità per tutta la vita.
Il colore viola è uno dei colori che emerge frequentemente nei disegni dei bambini. Rappresenta l’urgenza di esprimersi: il suo apparire frequente è in relazione a quella situazione ambientale che non consente al bambino di muoversi liberamente in tutti i settori per le regole o le norme di comportamento che gli vengono imposte. Tale situazione conflittuale insorge sia in famiglia che nella scuola e può investire nel bambino: la sfera del linguaggio; la sfera del comportamento; la sfera della libera espressione.

La simbologia del viola

Nei sogni il colore viola simboleggia il dolore, il tormento e la tristezza, significa quindi che hai bisogno di intimità ed affetto e ti senti attratto da ciò che è mistero e magia.
In Epoca Preromana nei Popoli Italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva l’attuazione del Ver Sacrum (Primavera Sacra, ossia venivano consacrati animali e bambini (-vedi wikipedia-), da qui l’utilizzo del colore viola da parte dei Romano-Cristiani nei periodi precedenti un cambiamento o un rinnovo.

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Infatti per il Cristianesimo il colore viola non significa affatto penitenza, bensì è segno di attesa e rappresenta metaforicamente la lotta dello spirito (blu) contro la carne (rosso), mentre per i laici è invece il colore dell’ autodeterminazione dei popoli.

La Chiesa adotta questo colore nei paramenti liturgici durante il periodo di purificazione di Avvento e di Quaresima della “passio christi”, la “passione” vissuta da “Cristo” al momento di compiere il sacrificio sulla Croce, nel quale si spoglia della natura umana per unirsi a Dio.
Inoltre i Vescovi indossano abiti Viola come segno di intermediazione tra cielo e terra.
Durante i 40 giorni quaresimali, nel Medioevo venivano vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Questo comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi economici. Non potendo lavorare, infatti, le compagnie teatrali non avevano guadagni e di conseguenza anche procurarsi il pane quotidiano era ardua impresa: per questo motivo in teatro e in televisione abiti e oggetti di colore viola sono tuttora considerati malauguranti e, nei limiti del possibile, evitati.


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2 – Un presente più esteso –

“Quando prenderemo coscienza di questo mistero, creeremo una visione del mondo nuova e ridefiniremo l’universo sacro e pieno di energia.”

La seconda illuminazione, è la comprensione della storia; rappresenta il sorgere di una nuova visione del mondo ed un nuovo passo importante dello sviluppo umano. Spiega che la nostra visione del mondo sta per cambiare.

Questo risveglio rappresenta il sorgere di una nuova e più completa visione del mondo, capace di sostituire il desiderio di sopravvivenza fisica e agiatezza che ha dominato fino ad ora.
Anche se questa necessità di tipo esclusivamente materiale è stata un passo importante nello sviluppo umano, il risveglio alle coincidenze della vita ci porta a sco­prire il vero scopo dell’esistenza umana su questo pianeta, oltre alla vera natura del nostro universo.

La seconda illuminazione amplia la consapevolezza del tempo storico e insegna a comprendere con obbiettività il percorso dell’uomo occidentale dell’ultimo millennio, riconoscendo che noi siamo il risultato finale di questo lungo cammino.

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– Una questione di Energia –

“Ci renderemo conto che ogni cosa è generata da un’energia divina che tutti cominciano a percepire e a comprendere.”

La Terza Illuminazione avviene quando cominciamo a renderci conto che l’univer­so in cui viviamo è composto di energia dinamica, e non di semplice materia. Quindi iniziamo e riusciamo a percepire/intuire che tutto ciò che esiste è “energia sacra”.
Scopriamo finalmente che c’è un’altra fonte dentro di noi, e che dobbiamo connetterci con essa aprendoci completamente, e così il modo in cui vediamo il mondo cambia. Ma dobbiamo credere che questa esperienza possa avvenire, dobbiamo aprirci all’idea che ci sia qualcosa di più, che è proprio di fronte ai nostri occhi.

E così, dopo aver trovato questa fonte potremmo sentire e percepire questa energia e scoprire così che possiamo assorbire quest’energia sacra che si irradia da tutto ciò che ci circonda, in particolare dalla bellezza; e possiamo anche proiettarla concentrandoci nella direzione scelta («dove va l’attenzione, l’energia scorre») influenzando altri sistemi ener­getici e aumentando la velocità con cui si verificano le coinci­denze nella nostra esistenza.

Questa energia è “l’Aura”, o “alone luminoso”, (parola che deriva dal greco alos «corona»), e denota un sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonderebbe e animerebbe tutti gli esseri viventi (persone, animali e piante) come una sorta di bozzolo o alone, capace di riflettere l’anima dell’individuo cui tale aura appartiene, e di sopravvivere al decadimento della sua vita biologica.
Hai presente le aureole che i pittori un tempo dipingevano sulle teste dei santi? persi che se le inventassero o le vedessero davvero? E’ l’energia! E rivela ciò che facciamo agli altri.



Un piccolo esperimento che puoi fare è avvicinare le dita. Adesso osserva lo spazio tra le due dita. quando l’immagine si sfoca, che cosa vedi? guarda attentamente. Le dita ora sono fuori fuoco. cosa vedi adesso?
E’ come un filo di fumo. E’ l’energia!
Guardati attorno ora. Osserva una pianta; lei non si sforza di far succedere qualcosa, lasciati andare anche tu, osserva bene la pianta, la sua bellezza, i colori, il modo in cui spicca tra le altre. Inspira profondamente, vedrai tutta la vera bellezza.  ( (PER VEDERE ALTRE TECNICHE =>CLICCA QUI<= ))

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