4′ ILLUMINAZIONE

4′ ILLUMINAZIONE

————————————————————————————————

— §§ – 4′ ILLUMINAZIONE – §§ —

4 – La lotta per il potere – 

“In questa prospettiva vedremo che gli esseri umani si sono sempre sentiti disconnessi da questa fonte sacra e hanno soddisfatto il loro bisogno di energia prevaricando gli altri.
Questa competizione è la causa di ogni conflitto.”

C’è un mondo di energia di cui tutti prenderemo coscienza, è questa la condizione umana, ma gli uomini vogliono l’energia, e lottano per prenderla agli altri invece di cercarla nella fonte che è dentro di se.
E’ questa la quarta Illuminazione, ossia che cercheremo di recuperare le forse rubando energia agli altri.

Troppo spesso gli uomini si allontanano dalla più grande fonte di energia che è dentro di se, sentendosi poi deboli e insicuri, o molto spesso per paura di perdere una persona amata, e per aumentare questa energia si tende quindi a manipolare o costringere gli altri a concedergli la loro attenzione e quindi la loro stessa energia.
Molto spesso è ciò che si fa, non ciò che si dice che ruba energia; non ci si rende conto, ma il voler convincere a fare qualcosa o manipolare qualcuno è sintomo di dominare, quindi pur non essendone consapevole gli si sta rubando energia. L’energia, rivela ciò che facciamo agli altri;

– Ma se mi dai una mano, io posso aiutarti! – Dai, tu li conosci, devi sapere qualcosa! – Ma non ci sto provando! l’hai detto tu che dovevamo parlare! – Non ascoltarlo, dammi retta, se vui sopravvivere devi stare dalla mia parte! – Fai un grosso sbaglio, te ne pentirai!-




La persona in questione (o magari sei proprio tu a farlo), detta “Intimidatore/tentatore” sta incrinando la vostra sicurezza togliendovi energia e facendovi sentire deboli, non riuscendo così più a farvi pensare;
e quando riesce finalmente a dominarvi, lui si sentirà più potente, mentre voi vi indebolirete.
Di queste persone ne incontrerete tutti i giorni, ed è bene saperle riconoscere, reagire e quindi ribbellarsi ad esse.

La competizione per l’energia è la causa di tutti i conflitti tra gli esseri umani, fra le nazioni, sul lavoro, in famiglia, ma c’è una soluzione.

==>> VAI ALLA 5′ ILLUMINAZIONE <<==

4' ILLUMINAZIONE
4′ ILLUMINAZIONE

5′ ILLUMINAZIONE

5′ ILLUMINAZIONE

———————————————————————————————

— §§ – 5′ ILLUMINAZIONE – §§ —

5 – Il messaggio dei mistici

“La risoluzione è stabilire un contatto con il divino, una trasformazione mistica che ci colma di energia e di amore infiniti, affina la percezione della bellezza e ci eleva a una consapevolezza spirituale superiore”

Con la Quinta illuminazione si attinge energia attraverso il connubio con l’universo provando amore per il tutto.
Insicurezza e violenza cessano di esistere quando finalmente proviamo una connessione interna con I’energia divina, descritta molte volte in pas­sato sopratutto dai mistici di tutte le religioni.
Un senso di leggerezza ed esuberanza e una costante sensazione d’amore, dimostrano l’esistenza di tale rapporto, ed è indispensabile per provarne l’autenticità. In mancanza di tali requisiti, la connessione è solo simulata.

Il tuo viaggio è solo all’inizio. Nonostante tu abbia appreso molto dalla vita, dalle esperienze e dalle persone che hai incontrato, ora tutto inizia ad avere un senso, e tutto cambia radicalmente. Non vedrai più il mondo per come te lo hanno sempre fatto credere, ma da un punto di vista completamente diverso; il “Tuo”!



E sarà solo allora che tutto crollerà e ti sentirai perso, spiazzato, a volte anche distrutto, crederai di morire, e con questo improvviso cambiamento proverai finalmente un’esperienza straordinaria, di leggerezza. Il velo che ti avevano posto sul capo finalmente è caduto via. ti sei aperto! Sei cambiato! Sarai confuso, ma in fondo capirai che ciò che ti sta accadendo è qualcosa che ti viene dal profondo, che quell’energia sacra interiore ti appartenesse da sempre.
Con la Quinta Illuminazione entrerai finalmente in contatto con l’unica fonte, il vero mondo, stabilendo un contatto con l’energia divina e gettando uno sguardo sul futuro.
Ma per adesso, questo contatto sarà discontinuo, non sarà stabile, perchè è uno sforzo troppo grande per noi al momento, ma stiamo andando in quella direzione e un giorno tutti vedremo in quel modo e vivremmo in quel mondo.

==>> VAI ALLA 6′ ILLUMINAZIONE <<==

5' ILLUMINAZIONE
5′ ILLUMINAZIONE

6′ ILLUMINAZIONE

6′ ILLUMINAZIONE

————————————————————————————————-

— §§ – 6′ ILLUMINAZIONE – §§ —

6 – Chiarire il passato

“Forti di questa consapevolezza, possiamo superare il dramma del controllo e scoprire la verità. Tutti gli uomini devono contribuire a far evolvere l’umanità verso questa nuova dimensione.”

La 6′ illuminazione, dice che facciamo parte del flusso evolutivo, siamo qui con uno scopo, e raggiungendolo contribuiremo a fare avanzare l’umanità verso il mondo che hai percepito con la Quinta Illuminazione.

Avrai la consapevolezza che la tua vita è una parte importante dell’universo, tutto ha finalmente senso. Comprenderai il tuo passato alla luce degli scambi di energia, partendo dai drammi infantili creati da intimidatori, inquisitori, riservati e vittime. In fondo saprai che c’era qualcosa di più, e più a lungo resterai collegato, maggiore sarà la tua consape­volezza dei momenti in cui perderai il contatto, che sono in genere i periodi in cui sarai sottoposto a una eccessiva tensione.
In queste occasioni potrai riconoscere il modo partico­lare con cui rubiamo agli altri la loro energia, e quando ti ren­derai conto di come manipoli chi ti sta intorno, il tuo contatto diventerà più stabile e riuscirai a scoprire il sentie­ro evolutivo della tua esistenza e la tua missione spiri­tuale, intesa come contributo personale al benessere del mondo.
Se perseguiremo questo scopo, l’intuito ci indicherà la via da percorrere e farà in modo che il flusso di coincidenze ci rivelino qual’è la nostra missione.

==>> VAI ALLA 7′ ILLUMINAZIONE <<==

6' ILLUMINAZIONE
6′ ILLUMINAZIONE

7′ ILLUMINAZIONE

7′ ILLUMINAZIONE

————————————————————————————————————

— §§ – 7′ ILLUMINAZIONE – §§ —

7 – Lasciarsi trascinare dalla corrente – trovare la “Guida”

“Se perseguiremo questo scopo, l’intuito ci indicherà la via da percorrere e farà in modo che un flusso di coincidenze ci rivelino qual è la nostra missione.”

Sapere sempre cosa si deve fare è la settima illuminazione. Devi capire la tua guida!
Quando farai attenzione a presentimenti e intuizioni noterai certe idee o immagini che arrivano all’improvviso, allora apprenderai che il loro compito è guidarti e se le segui le coincidenze diventeranno sempre più frequenti e saprai cosa sei chiamato a fare. Lasciati portare dal flusso!
Dovrai solo riaprire quella porta, usare più energia ricordando come stavi quando hai avuto il contatto con il divino, com’era il mondo; prova a rivivere quel ricodo, e se non ci riuscirai, se penserai di essere sulla strada sbagliata, non chiederti dove hai sbagliato, non pensare subito al peggio, ma cerca sempre di vedere il lato positivo, il raggio di luce, solo così puoi restare nel flusso.

Conoscere quindi la nostra missione personale, aumenta il numero di coincidenze misteriose che ci guidano verso il nostro destino.
All’inizio dobbiamo porci una domanda, poi sogni, fantasticherie e intuizioni ci porteranno le risposte che di soli­to vengono fornite in modo
sincronico da ciò che ci circonda o dalla saggezza di un altro essere umano.
– I numeri ad esempio: vedere numeri doppi, tripli, o lo sempre lo stesso numero, è un messaggio importante; 
– I sogni: sogni confusi, ripetuti, vividi ecc.. che pensi non abbiano senso saranno d’ora in poi importanti, perchè spesso, anche se sono confusi, cercano sempre di dirci qualcosa. Forse ti serve solo una prospettiva più ampia.



– Immagini istantanee o sogni ad occhi aperti: molti sottovalutano questa esperienza, ma se ci si sforza un pò si capirà che anche queste fantasie momentanee sono dei messaggi chiari.
Tutto inizia con la sensazione che devi fare qualcosa ma non sai cosa di preciso, allora ti viene una visione, ed ecco che questa tua strana fantasia è una guida. Concentrati sui particolari e segui la strada, ricorda di ascoltare sempre il tuo intuito, e se non sai dove andare o cosa fare, vai avanti comunque, nessuno sa mai dove andare, non del tutto, ma se osservi bene tutto quello che trovi, qualcosa succederà.

Scoprire la corrente attraverso cui l’energia scorre è facile a questo punto; coincidenze e casi fortuiti che intuiscono e guidano la realtà, sogni che vanno interpretati e rapportati alla vita,ti porteranno al tuo destino.

==>> VAI ALLA 8′ ILLUMINAZIONE <<==

7' ILLUMINAZIONE
7′ ILLUMINAZIONE

8′ ILLUMINAZIONE

8′ ILLUMINAZIONE

———————————————————————————————

— §§ – 8′ ILLUMINAZIONE – §§ —

8 – L’etica interpersonale

“Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso dell’evoluzione, trasmettendo sempre energia agli altri, creeremo una nuova cultura, in cui i nostri corpi vibreranno a livelli sempre più elevati di energia e perfezione.”

L’Ottava illuminazione dice che, invece di rubarci l’energia a vicenda, dobbiamo darla, in ogni momento, e a chiunque.
E’ questo un’altro modo per incrementare la frequenza con cui si verificano le coincidenze che ci guidano, ossia migliorando le persone che entra­no a far parte della nostra vita.
Dare energia è un processo.
Quando interagisci con gli altri positivamente, quando parli con una persona, per elevarne l’energia, bisogna concentrarsi sul suo viso, dandogli così energia, il suo viso si illumina, e vorresti fosse sempre così radioso. In ogni situazione se la tua energia fluisce in una persona ti senti nel modo in cui si sente lei e avrai così una sensazione di pienezza, di appartenenza, un’enorme euforia. …. Amore!!
Dare è il segreto per mantenere il contatto, perchè l’energia, il tuo amore, cresce dentro di te mentre si trasmette agli altri.

Elevare spiritualmente qualcuno si rivela parti­colarmente facile all’interno dei gruppi in cui ciascun membro può sentire l’energia di tutti gli altri. Tale forma di sostegno è fondamentale per la crescita e la sicurezza dei bambini. Vedendo la bellezza negli altri poi possiamo trasformarli, aiu­tandoli a raggiungere uno stato di notevole saggezza e aumen­tando le possibilità di recepire un messaggio sincronico.

Ma bisogna fare attenzione a non perdere il collegamento interiore impegnandosi in relazioni sentimentali sbagliate.
L’armonia di coppia è la cosa più difficile da raggiungere specialmente se la relazione è antica, se sembra che i due si conoscano già.



Quando si forma una coppia si ha spesso questa stupenda sensazione di pienezza, ma non dura quasi mai allungo, rendendo difficile mantenere il contatto iniziale. Senza accorgersene si inizia a sbagliare, a fare qualcosa che disturba l’altro, e anche se si fa del proprio meglio, non ci si spiega in modo adeguato, e si finisce quasi sempre a non riuscire più a venirne fuori. Così uno dei due diventa insicuro, e inizia a controllare l’altro e vuole avere sempre di più, e il partner che si sente minacciato comincia a tirarsi indietro, annullandosi persino, non si farà più valere quando è veramente importante e così giuriamo a noi stessi che non ripeteremo più questo sbaglio, ma lo faremo ancora con le prossime sfide da superare, e così ci si arrabbia ancora di più con noi stessi e con l’altro, e inizia infine una lotta di potere.
Ma tutto questo non accade se entrambi mantengono il contatto e quello che ha l’intuito più forte guida la coppia, quindi non c’è competizione, il controllo è condiviso.
E questo vale per tutto e tutti, e l’unico modo per farlo è che tutti noi dobbiamo impegnarci per conquistare questa grande capacità, e dovremmo ricordarcene sempre invece di continuare ad arrabbiarsi.

Ma la cosa straordinaria che descrive questa Illuminazione è che questa energia non non si limita solo al passaggio da una persona ad un’altra, non si da energia e basta, ma arriviamo a comprendere che passandola a qualcuno che a sua volta ce la restituisce allora incrementiamo l’energia che è tra noi, così da “Amplificarla” sempre di più.
E se tutti lo facessero, l’umanità andrebbe ancora più avanti nell’evoluzione.

==>> VAI ALLA 9′ ILLUMINAZIONE <<==

8' ILLUMINAZIONE
8′ ILLUMINAZIONE

9′ ILLUMINAZIONE

9′ ILLUMINAZIONE

———————————————————————————————–

— §§ – 9′ ILLUMINAZIONE – §§ —

9 – La cultura emergente

“La guida interiore farà evolvere il mondo verso un paradiso che è già qui, chi ne è consapevole conosce il proprio destino.”

Questa trasformazione ci porta ad una crescita spirituale, è così che partecipiamo all’evoluzione del big bang al fine ultimo dell’esistenza.
Infatti, facendo vibrare i corpi a un livello sempre maggiore di energia, varcheremo le soglie di un paradiso che potremo finalmente vedere.
Noi tutti siamo sulla via dell’evoluzione che ci permetterà di portare a termine la nostra missione spirituale.
Mentre gli esseri umani si concentreranno sulla crescita sincronistica, i mezzi tecnologici di sopravvivenza diventeranno completa­mente automatizzati e in un mondo ‘ecologico’ si chiarirà il rapporto fra tutte le religioni e si opererà per creare nuove condizioni di convivenza pacifica e di benessere.
Tale crescita porterà gli uomini a livelli sempre più alti di energia, trasformando infine i nostri corpi in forme spirituali e unendo questa dimensione di vita con quella dell’aldilà, ponendo così fine al ciclo di nascita e morte.

9' ILLUMINAZIONE
9′ ILLUMINAZIONE

1′ ILLUMINAZIONE

 — §§ – 1′ ILLUMINAZIONE – §§ —

1′ ILLUMINAZIONE

1 – Fase del risveglio –  La massa critica 

“Scopriamo di vivere in un mondo misterioso, ricco di improvvise coincidenze e incontri sincronistici che sembrano predestinati.”

La sincronicità, è così che inizia per tutti.

La prima illuminazione avviene quando prendiamo coscienza del risveglio spirituale in atto e ci rendiamo conto delle coincidenze che si presentano nella nostra vita.

Nel mondo si sta verificando un nuovo risveglio spirituale provocato da una massa critica di persone che vivono la loro esistenza come una sorta di sviluppo spirituale, un viaggio nel quale tutti noi avanziamo guidati da misteriose coincidenze.
Iniziamo a comprendere che c’è un mistero intorno a noi che guida la nostra esistenza con uno scopo. L’abbiamo sotto gli occhi, ma pochi lo notano.
Quando ci abituiamo a far caso a queste coincidenze e “sincronismi”, inizieremo a coglierne sempre di più.

“…é stato il caso a sognare lei? a vederla all’aereoporto?
è stato il caso a portarti in perù e a farti incontrare Tobson? Come mai ti sei trovato proprio su quell’aereo? pensaci bene, perchè ho guardato dalla finestra mentre passavi? ….sai una cosa? avevo deciso di andarmene, avevo già fatto i bagagli, e poi ho avuto la strana sensazione di aver lasciato qualcosa, e proprio all’ora ho visto te.”

Questa trasformazione è già in corso grazie alla quantità di persone che sta sperimentando contemporaneamente tale consapevolezza.

 ==>> VAI ALLA 2′ ILLUMINAZIONE <<==

1' ILLUMINAZIONE sincronicita
1′ ILLUMINAZIONE sincronicita

LA PROFEZIA DI CELESTINO

—– §§ – La Profezia di Celestino – §§ —–

– Libro – Trama – Premessa –  

La Profezia di Celestino

————————————————————-

 Dalla prima illuminazione
“Non guardare con gli occhi della mente, ma con quelli dell’anima. Poichè la vita che verrà è già davanti a noi, in attesa di svelarci la natura del mondo. Guarda con attenzione. Trova gli occhi per vedere”.

————————————————————-

La Profezia di Celestino è un romanzo di James Redfield del 1993, che intreccia parabola e avventura per offrire un proprio percorso d’iniziazione, focalizzandosi su varie idee psicologiche e spirituali. Il libro è narrato in prima persona e parla del proprio risveglio spirituale, della sua ricerca attraverso un periodo di transizione della propria vita.

Trama:

Tutto inizia con la scoperta di otto antichi manoscritti del VI secolo a.c. contenente nove chiavi per interpretare l’esistenza. Il governo e la Chiesa peruviani cercano in tutti i modi di distruggerli e perseguitano tutti coloro che sono in possesso di alcune sue parti. Un insegnante di storia statunitense si lascia coinvolgere nella ricerca del testo completo e per trovare il quale dovrà affidarsi al flusso delle coincidenze della vita di ogni giorno che, una volta interpretate, portano verso il proprio autentico destino. La ricerca comincia sulle Ande e porta a una scoperta tra le rovine nascoste nella profondità della foresta pluviale.
Una volta trovate e comprese tutte e nove le chiavi, si avrà una nuova visione della vita e di come sia possibile salvare il pianeta, le sue creature, la sua bellezza.



Premessa

I manoscritti profetizzano che a partire dagli ultimi anni del secolo XX si verificheranno aventi e grandiose trasformazioni per l’intera umanità, tutti i conflitti e il caos che ci sono al mondo ci stanno cambiando; ciò significa che la violenza ci sta aprendo gli occhi.
La profezia dice che inizierà tutto all’inizio di questo secolo, e parla di una svolta della comprensione umana, dice che stiamo per scoprire qualcosa, che ci farà vedere tutto in modo diverso.
(Sembra un’assurdità, ma ti prego, ascolta prima di giudicare.)

Questa profezia è divisa in 9 manoscritti, ciascuno contiene una rivelazione sulla propria esistenza (chiamate dai protagonisti illuminazioni), che verranno rivelate una dopo l’altra, prima ampliando le percezioni, poi trovando la guida ed infine scoprendo la vera ragione per cui siamo qui; e quando alla fine un numero adeguato di individui si interrogherà sul significato della vita, noi tutti cominceremo a scoprirlo, e tutti alla fine ne prenderemo coscienza.

“Io potrei spiegartele tutte le illuminazioni anche adesso, e tu ascolteresti le mie parole, ma è importante fare un passo in più, devi scoprire da solo ogni illuminazione, è la profezia che deve rivelarsi a te;

… devi imparare a vedere il mondo com’è veramente.
…. tu continua ad imparare, qualcuno ti aiuterà, troverai sempre aiuto,
la persona giusta incrocerà sempre il tuo cammino se saprai notarla.
Qualcosa succederà.”

Questo libro è una parabola piena di verità, e dà speranza e… brividi… perché le sue profezie si stanno già realizzando. È il momento giusto per ascoltare e per cominciare il viaggio che darà un senso nuovo alla vita.

==>> VAI ALLA 1′ ILLUMINAZIONE <<==


——————————————————————————————————————–

==>> PER VEDERE IL FILM COMPLETO CLICCA QUI <<==

LIBRI

       

 

Mauro Biglino

Mauro BiglinoMauro Biglino

Mauro Biglino

Studioso di storia delle religioni è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collaborazione che si è conclusa una volta iniziata la carriera da scrittore in cui porta alla luce le sorprendenti scoperte fatte in 30 anni di analisi dei cosiddetti testi sacri che da sempre sono state omesse. Da oltre 10 anni, Mauro Biglino, si occupa inoltre di Massoneria in quanto …. continua

 

    

PER VEDERE TUTTI I LIBRI DI Mauro Biglino

==>> CLICCA QUI <<==


PER VEDERE TUTTI

I FUMETTI DI Mauro Biglino

==>> CLICCA QUI <<==


Erich von Däniken

Erich von DänikeErich von Dänikenn

Per oltre 45 anni Erich von Däniken, ha perseguito la teoria che postula che la Terra potrebbe essere stata visitata da extraterrestri nel remoto passato. Scrittore di maggior successo non-fiction al mondo di tutti i tempi, ha scritto 55 libri e di e-media sul tema e ha venduto oltre 65 milioni di copie in tutto il mondo. I suoi libri sono stati tradotti in 32 lingue. Negli Stati Uniti  ha vinto …. continua

   

PER VEDERE TUTTI I LIBRI DI Erich von Däniken

==>> CLICCA QUI <<==


 

Peter Kolosimo

Peter Kolosimo

kolosimo
Peter Kolosimo

Peter Kolosimo (pseudonimo di Pier Domenico Colosimo; Modena, 15 dicembre 1922 – Milano, 23 marzo 1984) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Le sue opere sono state diffuse o tradotte in 60 paesi ed è stato uno degli scrittori italiani più popolari negli anni settanta. Noto divulgatore, è considerato, assieme al francese Robert Charroux e al britannico W. Raymond Drake e prima di Erich von Däniken, un pioniere …. continua


PER VEDERE TUTTI I LIBRI DI David Icke

==>> CLICCA QUI <<==


Zecharia Sitchin

Zacharia-Sitchin

Zecharia Sitchin

 (Baku, 11 luglio 1920 – New York, 9 ottobre 2010) è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense. È stato autore di molti libri sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, e sostenitore della “teoria dell’antico astronauta” come spiegazione dell’origine  ……. continua
   

PER VEDERE TUTTI I LIBRI DI Z. Sitchin

==>> CLICCA QUI <<==

GLI “SHEM” E I RECINTI SACRI

GLI “SHEM” E I RECINTI SACRI

MU - MONETA DI BIBLO2

Il re sumero Gudea, festeggiando la costruzione del tempio in onore del suo dio Ninurta, scrisse che gli era apparso «un uomo fulgido come il cielo… con un elmetto sulla testa: certamente un dio». Durante questa apparizione, Ninurta, accompagnato da altri due “dèi”, stava in piedi dietro il suo “divino uccello di vento nero”. Come risultò poi evidente il tempio era stato costruito prevalentemente allo scopo di fornire una zona riservata, un riparo cintato e sicuro per questo “uccello divino”.
Per la costruzione del recinto, riferisce Gudea, furono necessarie travi enormi e grosse pietre importate da lontano. Solo quando l’Uccello divino” fu posto all’interno del recinto, il tempio fu considerato finalmente ultimato. Una volta la suo posto, l’”uccello divino” poteva “impadronirsi del cielo” e riusciva a “unire Cielo e Terra”. La sua importanza era tale che esso era costantemente sorvegliato da due “armi divine”, armi che emettevano fasci di luce e raggi mortali.

Negli antichi testi si trova anche la descrizione di alcuni veicoli usati per portare gli aeronauti nei cieli.

Gudea affermò che, quando l’uccello divino si innalzava sopra le terre. «gettava luce sui muri di mattoni».

Il recinto protetto veniva chiamato MU.NA.DA.TUR.TUR (“la forte pietra dove riposa il MU”).
Urukagina, sovrano di Lagash, disse riguardo al “divino uccello di vento nero”: «Il MU che emana luce come un fuoco, io l’ho fatto alto e forte».
Analogamente, Lu-Utu, che regnò a Umma nel III millennio a. C., costruì un luogo per un mu, «che emana una specie di fuoco», per il dio Utu, «nel luogo consacrato all’interno del suo tempio».
Il re babilonese Nabucodonosor II, vantandosi di aver ricostruito il recinto sacro di Marduk, disse che all’interno della fortificazione, fatta di mattoni bruciati e onice lucente:

<< Ho innalzato la testa della barca ID.GE.UL. Il Carro del principato di Mardul; La barca ZAG.MU.KU, che si vede avvicinarsi, la suprema viaggiatrice tra Cielo e Terra, ho chiuso nel mezzo del recinto, schermandone tutti i lati.>>

ID.GE.UL, il primo nome utilizzato per descrivere questa “suprema viaggiatrice” o “Carro di Marduk”, significa letteralmente “alto fino al cielo, luminoso di notte”. 
ZAG.MU.KU, il secondo nome con cui viene citato il veicolo riposto nello speciale recinto, significa “lo splendente MU fatto per andare lontano”.

Abbiamo le prove che un mu – un oggetto conico, dalla sommità ovale – era effettivamente contenuto nel recinto sacro, quello più interno, dei templi dei Grandi Dei del Cielo e della Terra.
MU - MONETA DI BIBLOSu un’antica moneta trovata a Biblo (la biblica Gebal), sulla costa mediterranea dell’odierno Libano, è raffigurato il grande Tempio di Ishtar. Sebbene la moneta lo mostri com’era nel I millennio a. C., possiamo comunque ritrovarvi gli elementi base dell’originario tempio di millenni prima, visto che gli antichi usavano ricostruire infinite volte i templi nello stesso luogo e secondo gli stessi criteri del piano originario
Dalla figura si vede che il tempio era diviso in due parti.
Anteriormente vi era la struttura principale, imponente con il suo ingresso a colonne;
dietro c’è una corte interna, o “area sacra”, nascosta e protetta da un muro alto e massiccio.
Il tempio si trovava in posizione sopraelevata ed era raggiungibile solo salendo una scala.
Al centro dell’area sacra vi è una speciale piattaforma fatta di travi incrociate (sul modello, per intenderci, della Torre Eiffel), che sembra fatta apposta per sostenere un peso ingente.
E su questa piattaforma sta l’oggetto di tutto questo apparato protettivo, un oggetto che non può essere altro che un mu.
Come la maggior parte delle parole sillabiche sumeriche, mu aveva un significato primario: “ciò che sale dritto”.
Nell’uso comune, poi, il termine assumeva una trentina di sfumature diverse, da “alture” a “fuoco”, da “comando” a “periodo di tempo circoscritto”, fino a significare, in tempi più recenti, “ciò per cui uno è ricordato”.

Un inno a Inanna/Ishtar e ai suoi viaggi sulla Barca del Cielo dimostra che il mu era il veicolo con il quale gli dei giravano in lungo e in largo per il cielo:

<<Signora del Cielo: Ella indossa il suo Abito del Cielo E arditamente sale verso il Cielo. Al di sopra di tutte le terre abitate Ella vola nel suo MU. La Signora che nel suo MU Gioiosamente vola fino alle vette celesti. Al di sopra di tutti i luoghi in pace Ella vola nel suo MU.>>

É provato che i popoli del Mediterraneo orientale avevano visto tali oggetti simili a razzi non soltanto nei recinti dei templi, ma addirittura in volo.

MU - GLIFI ITTITIAlcuni glifi ittiti, per esempio, mostravano, sullo sfondo di un cielo stellato, missili in volo, razzi montati su rampe di lancio e un dio all’interno di una camera radiante.

Parlando dei recinti più interni dei templi o dei viaggi celesti degli dei, o persino dei casi in cui furono dei mortali a salire al cielo, i testi mesopotamici usano il termine sumerico mu o i suoi derivati semitici shu-ma (“ciò che è un mu”), sham o shem. Poiché queste parole indicavano anche “ciò per cui uno è ricordato”, il termine assunse gradualmente il significato primario di “nome”, e così è stato pressoché universalmente tradotto, anche quando lo si trovava in testi antichissimi in cui il termine veniva chiaramente usato nella sua accezione originaria, quella di “oggetto usato per volare”.

Così G. A. Barton (The Royal Inscriptions of Sumer and Akkad, «Le iscrizioni reali di Sumer e Akkad») fissò quella che divenne l’incontestata traduzione dell’iscrizione trovata sul tempio di Gudea:
«Il suo MU abbraccerà le terre da un orizzonte all’altro»  è diventata «Il suo nome riempirà tutte le terre».
Un inno a Ishkur, che esaltava il suo «“MU che emana raggi” in grado di arrivare fino al Cielo», è stata parimenti tradotta con «Il tuo nome è radioso e raggiunge lo zenith del Cielo».
Alcuni studiosi, poi, intuendo che mu e shem potessero indicare un complemento oggetto e non un “nome”, lo trattarono come un suffisso o una struttura grammaticale che non richiedeva traduzione, e così hanno completamente evitato il problema.

I traduttori biblici, che hanno indiscriminatamente tradotto shem con “nome” ogni volta che si sono imbattuti nel termine, non hanno evidentemente tenuto conto di un illuminante studio pubblicato più di un secolo fa da G. M. Redslob (in Zeitschrift der Deutschen Morgenlandischen Gesellschaft) nel quale l’autore affermava, a ragione, che i termini shem eshamain (“cielo”) derivano dalla radice shamah. Che significa “ciò che è rivolto in alto”.
Quando l’Antico Testamento ci dice che re Davide “fece uno shem” per affermare la sua vittoria sugli Aramei, diceva Redslob, certamente non “fece un nome”, bensì un monumento rivolto verso il cielo.
 
Una volta compreso che mu e shem in molti testi mesopotamici non vanno tradotti con “nome”, ma con “veicoli celesti”, si leggono sotto un’altra luce anche molte altre antiche storie, compreso l’episodio biblico della Torre di Babele. ===>>> BABELE

La terminologia sumerica per indicare gli oggetti connessi al volo celeste non si limitava al me indossato dagli dèi o al mu rappresentato dai loro “carri” conici.

MU - APINI testi sumerici che descrivono la città di Sippar ci dicono che essa aveva una parte centrale nascostaeprotetta da mura possenti, al cui interno si trovava il tempio di Utu, “una casa simile a una casa nei cieli”. In un cortile interno del tempio, anch’esso protetto da alte mura, stava «eretto verso l’alto, il possente APIN» (“un oggetto che si apre da sé la via”, secondo i traduttori). Un disegno trovato presso la collina del tempio del dio Anu a Uruk rappresenta tale oggetto. 

Qualche decennio fa avremmo avuto non poche difficoltà a capire di cosa si trattava, ma oggi sappiamo che esso è un razzo spaziale a diversi comparti, in cima al quale sta il conico mu, o cabina di comando.
Le prove che gli dèi di Sumer possedessero non soltanto “camere volanti” per aggirarsi nei cieli più vicini alla Terra, ma anche vere e proprie navicelle a razzo a diversi comparti emerge anche dall’esame dei testi che descrivono gli oggetti sacri del tempio di Utu a Sippar. Vi si dice infatti che alla corte suprema di Sumer i testimoni dovevano prestare giuramento in un cortile interno, vicino a una porta attraverso la quale potevano vedere tre “oggetti divini”: la “sfera d’oro” (forse la cabina dell’equipaggio?), il GIR e l’alikmahrati, un termine che letteralmente significa “avanzatore che fa muovere il veicolo”, cioè quello che noi oggi chiameremmo motore.
É più che probabile che ci troviamo di fronte a un riferimento alle tre parti di una navicella a razzo, con la cabina a modulo di comando a una estremità, i motori all’altra estremità e il gir al centro. Quest’ultimo era un termine molto utilizzato con riferimento a voli spaziali. Le guardie che Gilgamesh incontrò presso “il luogo di atterraggio” di Shamash erano chiamati uomini-gir; nel tempio di Ninurta, l’area interna sacra, la più sorvegliata, si chiamava GIR.SU (“dove compare il gir“). É ormai universalmente riconosciuto che gir era un termine utilizzato per descrivere un oggetto appuntito. Uno sguardo attento alla rappresentazione pittorica del termine ci consente di capire meglio la sua natura “divina”: ciò che vediamo, infatti, è un oggetto allungato, a forma di freccia, suddiviso in diverse parti scompartimenti:MU - freccia

Il fatto che il mu potesse rimanere sospeso da solo nei cieli più vicini alla Terra, o volare sopra la terraferma quando era attaccato a un gir, o ancora diventare il modulo di comando di un apin a comparti plurimi testimonia l’alto livello di ingegneria che gli dèi di Sumer, gli Dèi del Cielo e della Terra, avevano raggiunto.
A questo punto, se riguardiamo l’insieme dei pittogrammi e degli ideogrammi sumerici, non possiamo più avere dubbi sul fatto che chiunque abbia tracciato quei segni conosceva bene forme e funzioni dei razzi e delle relative scie di fuoco, dei veicoli simili a missili e delle “cabine” celesti.
MU - bocca del razzoKA.GIR (“bocca del razzo”)

indicava un gir o razzo pinnato, contenuto in una struttura sotterranea simile a un pozzo.

 

MU - dimora divinaESH (“dimora divina”)
era la camera o modulo di comando di un veicolo spaziale


MU - ascendenteZIK (“ascendente”)

 

Era forse un modulo ascendente in fase di decollo?

Diamo un’occhiata, infine, al segno pittografico che indicava gli “dèi” in lingua sumerica. La parola era composta da due sillabe: DIN.GIR. Abbiamo già visto che cosa significava il simbolo di GIR: un razzo pinnato a due comparti. DIN, la prima sillaba, significava “virtuoso”, “puro”, “luminoso”. Unite, dunque, le due sillabe DIN.GIR indicavano il concetto di “virtuosi degli oggetti luminosi, appuntiti”, o, più esplicitamente, “i puri dei razzi fiammeggianti”.
Questo era il segno pittografico per din:

MU - dinViene subito in mente un motore a reazione che sprigiona fiamme dalla parte posteriore, mentre quella anteriore è stranamente aperta. Proviamo ora a “scrivere” dingir combinando i due segni pittografici: scopriremo che la coda del gir pinnato si inserisce perfettamente nell’apertura frontale deldin!

MU - dingirEd ecco dunque lo sbalorditivo risultato: ci troviamo davanti a una vera navetta spaziale con razzo propulsore, munita di un modulo di atterraggio perfettamente agganciato: un meccanismo, dunque, non dissimile da quello dell’Apollo 11!

Si tratta di un veicolo a tre comparti collegati fra loro: il comparto propulsore contiene i motori, quello centrale i viveri e gli equipaggiamenti, mentre la conica “camera del cielo” ospita gli individui chiamati dingir, gli dèi dell’antichità, gli astronauti di tanti millenni fa.
A questo punto, possiamo avere ancora dei dubbi sul fatto che quando i popoli antichi parlavano dei loro Dèi del Cielo e della Terra intendevano riferirsi letteralmente a individui in carne e ossa, che erano scesi sulla Terra dal cielo?
Persino gli antichi compilatori dell’Antico Testamento, che dedicarono la Bibbia a un unico Dio, ritennero necessario ammettere la presenza sulla Terra, in tempi antichissimi, di tali entità divine.


PER VEDERE TUTTI GLI ARTICOLI  ==> CLICCA QUI <== 

TORNA SU


FONTE ==> http://www.art-litteram.com/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Ai-nefilim-il-popolo-dei-razzi-fiammeggianti&catid=31%3Alo-scrigno-dellarcano&Itemid=36&showall=1


 

MARIA: ASSUNZIONE O …???

MARIA: ASSUNZIONE O …???
MARIA ASCENSIONE1

Anche per quanto riguarda l’Assunzione di Maria in Cielo le teorie sono molte dato che nella Bibbia non vi è alcun riferimento a riguardo!
Il Dogma cattolico afferma che Maria, terminato il corso della vita terrena, fu trasferita in Paradiso, sia con l’anima che con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo; mentre altri teologi sostengono che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo, dopodiché sarebbe stata assunta in cielo, e da qui deriva il termine “dormizione”.

La Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”, di papa Pio XII, si limita a proclamare in modo irrevocabile il dogma dell’Assunzione senza specificare se la Madonna sia morta o meno, facendone comunque riferimento come una credenza universale dei fedeli, della liturgia, dei Padri della Chiesa, dei teologi e dell’iconografia cattolica.

Alcune fonti storiche reputate attendibili, risalgono al periodo compreso tra la fine del secolo IV e la fine del V, e parlano dell’argomento:
Efrem il Siro (373d.c.) sosteneva che il corpo di Maria non aveva subito corruzione dopo la morte.
Timoteo di Gerusalemme (sec. IV) scriveva che la Vergine era rimasta immortale perché il Cristo l’aveva trasferita nei luoghi della sua ascensione.
L’operetta siriaca Obsequia Beatae Virginis riferiva che l’anima di Maria, subito dopo la morte, si era riunita nuovamente al corpo.

Ma ci sono anche altre fonti che raccontano di questa “ascenzione” ma che “stranamente” non vengono riconosciuti come canonici, ma come leggende, e quindi reputati falsi!
I cosiddetti APOCRIFI!

Uno è La Dormizione della Santa Madre di Dio, attribuita a San Giovanni il Teologo, ovvero l’Evangelista (sec. VI).
L’altro, molto più dettagliato e descritto assai minuziosamente è Il Transito della Beata Maria Vergine, attribuito a Giuseppe d’Arimatea, vecchio di 2000 anni, che ne dovrebbe attestare l’antichità di tale fenomeno, ma che essendo troppo esplicito alcuni studiosi, anche in questo caso, hanno dovuto offuscare la verità, facendolo risalire al IV secolo, e quindi di conseguenza confonderne l’attendibilità.

Questo scritto viene attribuito, a torto o a ragione, ad un testimone oculare dell’epoca di Cristo, Giuseppe d’Arimatea, il pio ebreo che fu una delle persone maggiormente vicine alla famiglia di Gesù nelle ore della crocifissione; fu lui che donò il telo detto Sindone per avvolgere le spoglie di Cristo e fu sempre lui che ebbe in custodia il calice dell’ultima cena, il futuro Santo Graal.

In questo vangelo viene descritta puntigliosamente la morte della Madre di Gesù.
Vi si racconta che tre giorni prima del suo trapasso, la Madonna ricevette la visita di un angelo con una palma, che le preannunziava la sua prossima assunzione al cielo, senza precisare se in vita o da morta. E quando quel giorno arrivò, alla terza ora, tutti gli apostoli eccetto S. Tommaso si trovarono improvvisamente trasportati a Gerusalemme, dinanzi alla casa di Maria, a bordo di una nube.
Un po’ come nel caso dei “vimana” indu.
MARIA ASCENSIONE, ANGELIGiuseppe narra che erano tutti sbalorditi per il loro repentino trasporto; non sapevano capacitarsi di cosa stesse succedendo; uno di essi, Simon Pietro, commentò addirittura: “Nessuno sa perché siamo qui. Ero ad Antiochia e a gran velocità mi sono ritrovato qui.” Stupiti, senza alcun ricordo, tutti gli apostoli erano stati come “teletrasportati” a bordo delle “nubi” (qui gli ufologi avrebbero di che sbizzarrirsi).
L’antico vangelo prosegue poi narrando l’arrivo, la domenica sempre alla terza ora, di Gesù. É quello il momento culminante di tutta la vicenda: la Madonna muore e la sua anima viene portata in cielo; sui Transfiguration_Raphaelpresenti si verificò un effetto identico a quello toccato agli apostoli durante la trasfigurazione biblica di Gesù sul monte Tabor: tutti gli astanti caddero con il viso a terra, restando paralizzati ed incoscienti per un’ora e mezza, mentre l’anima di Maria veniva “portata via in una grande luce”; la nube che trasportava l’anima della Madre di Dio, viene detto, “si sollevò in cielo”, mentre un grande boato, un terremoto, scosse la terra.
Anche in questa antichissima narrazione troviamo degli effetti fisici tipici delle apparizioni UFO: rumori, luci, nubi e addirittura la paralisi totale di tutti i presenti e la cancellazione del loro ricordo, eccetto in uno dei presenti (ovvero, in colui il quale descrisse in questo modo “Il transito di Maria”).
Ripresisi, i discepoli, confusi e istigati da Satana, pensarono di seppellire o cremare il corpo di Maria, dice il cronista. Decisisi per l’inumazione, i discepoli si stavano apprestando a deporre il corpo della Vergine in un sepolcro, quando all’improvviso si verificava un secondo evento straordinario: di colpo appariva una misteriosa luce dal cielo che li abbatteva tutti a terra; in quel momento il corpo di Maria veniva sollevato in cielo da una forza invisibile e, secondo questo vangelo, portato in Paradiso; immediatamente dopo tutti i discepoli venivano poi riportati, a bordo della solita “spessa nube”, ognuno e singolarmente al proprio luogo di provenienza.

La storia dell’assunzione in cielo del corpo di Maria non sembra essere il frutto solo di una fantasia accesa, ma più probabilmente sono stati ispirati ad eventi “ufologici” che nulla avevano a che fare con la Madonna, ma che sono stati riletti nell’ottica di una visione mistica.

Quest’episodio è stato tramandato per secoli nell’arte slava.

MARIA MORENTE LOZMAEsiste una tavola pittorica che riproduce lo stesso evento: in essa si vede la Madonna portata in alto, mentre gli apostoli, a due a due, volano in cielo a bordo di strane nubi a goccia. Ma mentre il vangelo di Giuseppe d’Arimatea è presumibilmente di origine ebraica e vecchio di duemila anni, questo dipinto è di origine jugoslava; è un’opera del 1638 del pittore Kozma, è stato trovato a Piva ed ha soltanto trecento anni.

Impossibile pensare che i due autori, l’estensore del vangelo o il pittore della tavola, possano essersi copiati; il dipinto di Kozma è noto da tre secoli, mentre il vangelo apocrifo, di cui in epoca medievale esistevano solo alcuni frammenti in latino, è stato ricostruito dal filologo tedesco Tischendorf e riportato alla luce dai biblisti solo in questo secolo.

É dunque lecito pensare che sia lo pseudo-Giuseppe d’Arimatea che il pittore Kozma assistettero indipendentemente ad apparizioni UFO, e rilessero gli episodi in chiave sovrannaturale, come reminiscenze o visioni di passati eventi divini?
 
In tal caso Kozma avrebbe riprodotto i sorvoli di UFO servendosi dell’iconografia mistica ortodossa; il suo dipinto, difatti, è strettamente collegato ad un più antico affresco jugoslavo, presente sulla navata della Chiesa di S. Sofia a Ocrida dell’XI secolo; esistono altri dipinti analoghi, sempre con la Vergine MARIA DORMIZIONE TVERmorente attorniata da “angeli in astronave”, ma la sagoma delle nubi è totalmente differente da quelle di Kozma; nella Galleria d’arte Tretjakov di Mosca ne troviamo almeno tre; uno è del XV secolo, dellaScuola di Tver; un altro, intitolato “La dormizione”, è degli inizi del XIII secolo (detto “icona del monastero delle Decime di Novgorod”); è una tempera su legno che chiaramente riproduce uno schema classico per l’arte russo-ortodossa: la Madonna morente al centro di un letto, Gesù e gli apostoli al capezzale, gli angeli che scendono dal cielo. In questo caso però gli apostoli che arrivano volando sono dentro nubi rozzamente accennate, che non hanno alcuna relazione con i dipinti jugoslavi e che contornano banalmente le figure umane; esse scompaiono addirittura nella “Dormizione” realizzata da Teofane il Greco nel 1392, anch’esso custodito nella Galleria Tretjakov.

Gli “angeli in astronave” della Dormizione, dunque, non sempre sono una costante nell’arte slava. Ed occasionalmente sono dipinti “a goccia” come nella visione di Kozma.

Siccome non è stato possibile stabilire alcun legame diretto tra l’opera del pittore di Piva ed i vangeli apocrifi sopracitati, sino a prova contraria, dobbiamo dedurne che questi episodi siano indipendenti, e di natura ufologica. Inoltre la paralisi dei testimoni (evento oggigiorno associato a diversi casi UFO, come pure la cancellazione della memoria) la si trova anche nel papiro Bodmer, noto come “Natività di Maria” o “Protovangelo di Giacomo” che narra come durante la nascita di Gesù la gente di Betlemme, e persino gli animali, rimasero come pietrificati.


PER VEDERE TUTTI GLI ARTICOLI  ==> CLICCA QUI <== 

TORNA SU


FONTI ==>> https://it.wikipedia.org/wiki/Assunzione_di_Maria
FONTI ==>> http://www.alfredolissoni.net/carri1.htm


 

Translate »
Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.