Perché Dio odia i bambini – prima parte

Perché Dio odia i bambini

Saturno che divora suo figlio Ateismo Dio
“Saturno che divora un figlio” Francisco de Goya. (1819-1823)

.Dio odia i bambini. Di questo non c’è dubbio.

Può essere abbastanza comprensibile (date le circostanze del tempo) che Dio e gli scrittori hanno avuto rancore contro di loro, ad esempio dei maiali (animali impuri), cani (uno degli animali più bassi), o contro altri molti animali (perché sono inferiori all’uomo), e persino le donne (anche loro inferiori dal loro punto di vista) … ma quello che non si è mai capito, è l’odio che Dio ha contro i bambini indifesi e innocenti.

È inconcepibile che un Dio che si definisce “Amore” e “comprensione” non solo abbia permesso e sostenuto la morte di bambini innocenti; ma che anche lui stesso ha ucciso bambini con le sue stesse mani invisibili.

I bambini NON sono responsabili delle loro azioni, e né possono essere puniti per questo. Anche nella nostra era moderna, un bambino non viene punito fino a quando non raggiunge la maggiore età. 

PECCATI “EREDITATI”

Molto meno i bambini dovrebbero pagare per gli errori e i peccati commessi dai loro genitori. Questa è un’aberrazione che tuttavia la Bibbia esprime molto bene:

Esodo 34.7

6 … “Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, 7 che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli
dei figli fino alla terza e alla quarta generazione“.

Vediamo in questo orribile versetto come i bambini pagano per i peccati dei loro genitori fino alla quarta generazione. Questo contraddice tutti gli elementi della più elementare giustizia e ci insegna un Dio eccessivamente crudele e arbitrario. Che senso ha cercare di essere buono per tutta la vita se alla fine pagherò gli errori dei miei genitori o dei miei nonni? Perché un bambino non ha l’opportunità di essere buono e accedere al paradiso se ha già lo stigma del peccato e gli errori delle generazioni precedenti?

E questo non è un verso isolato; Dio lo rende molto chiaro anche tra i “10 Comandamenti”


Esodo 20: 5

5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, …

Dio ci dice in uno dei suoi comandamenti che il male e gli errori fatti da qualcuno saranno accusati fino alla quarta generazione. Assolutamente atroce!

Tu amico credente,dirai che tutte queste sono solo mie invenzioni per cercare di screditare il tuo Dio. Bene, mi dispiace informarti che non è così. La Bibbia stessa ci dice in innumerevoli passaggi che i bambini sono stati vittime degli odi e dei risentimenti di Dio.

Vediamone alcuni…..


La creazione dell’Uomo

Già dall’inizio del tempo si può notare un rifiuto e l’indifferenza di Dio nei confronti dei bambini. Vediamo che il Dio onnipotente che avrebbe potuto creare l’uomo così com’è … lo ha creato come una persona adulta; evitando totalmente lo stadio dell’infanzia e dell’adolescenza, periodi molto importanti per l’apprendimento. (Forse a causa di questo Adamo ed Eva erano abbastanza sciocchi da disobbedire a un semplice comando di Dio)

La creazione di Adamo ed Eva, ora adulti, sarebbe la prima indicazione del suo odio per i bambini?


Il diluvio universale

Questa è la prova più ovvia che a Dio non interessa un fico secco dei bambini.

Perché Dio odia i bambini - prima parteQuando decide in modo molto intelligente di distruggere l’intera razza umana sotto uno strato d’acqua, per risolvere l’inarrestabile problema del peccato eccessivo; Dio decide che solo 8 persone saranno salvate, tutti adulti, senza figli. La Genesi non lo fa notare, ma è molto probabile che i figli di Noè abbiano avuto figli o forse anche nipoti (ricordiamo che Noè iniziò a costruire l’arca all’età di 500 anni) … e se avessero avuto bambini piccoli, sicuramente morirono sotto l’angoscia dell’alluvione. Certo … non potevano protestare, al contrario, dovevano essere grati a Dio della loro sopravvivenza, non di certo che avesse ucciso la loro prole. 

Ma la cosa peggiore è la mancanza di cuore e la sensibilità divina, quando uccide il resto della popolazione di bambini nel diluvio . Bambini completamente innocenti che sono solo colpevoli di essere figli di genitori peccatori.

Il numero esatto di morti umane durante l’alluvione (che presumibilmente si è verificato circa 2 mila anni prima di Cristo) non è noto, ma conoscendo il prolifico dei primi umani, ci devono essere stati milioni.

Milioni di bambini innocenti uccisi da Dio !


Sodoma e Gomorra

Dopo che Lot offrì le sue figlie agli uomini di Sodoma e Gomorra per essere violentate, solo per salvare i due “Angeli” che gli avevano fatto visita…. Dio decide di distruggere entrambe le città sotto una pioggia di fuoco. Come sempre solo pochi eletti poterono fuggire, mentre gli altri vennero bruciati nella terribile strage … compresi centinaia se non migliaia di bambini innocenti, il cui unico errore era stato essere figli di peccatori. Ad ogni modo, a Dio non importa!

Genesi 19

24 quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo …


omicidio dei primogeniti

Ecco un altro atto di atrocità e divina irresponsabilità.

Come ultima piaga per far sì che il Faraone liberasse gli schiavi israeliti, Dio, attraverso il suo servo Mosè, decise di uccidere il primogenito di tutti gli abitanti della zona. Naturalmente, per impedire ai figli degli israeliti di morire, hanno dovuto dipingere con sangue d’agnello sulle porte delle loro case un segno, in modo che quando l’angelo della morte fosse passato, non avrebbe ucciso nessuno in quella casa.

E poiché gli egiziani non erano a conoscenza di tutto ciò, centinaia di primogeniti innocenti morirono tra la popolazione comune dell’Egitto che non aveva alcuna relazione tra questi conflitti politici e divini. E molti (forse la stragrande maggioranza) di questi primogeniti erano bambini innocenti.


Esodo 4

22 Allora tu dirai al faraone: Dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. 23 Io ti avevo
detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!“.Perché l’Onnipotente e Gentile Dio punisce gli innocenti bambini egiziani di tutto questo? … ricorda che Dio è “Onnipotente” e con il solo volere, sarebbero morti solo gli egiziani adulti, lasciando i bambini vivi. Perché non l’ha fatto?

Inoltre, non scordiamo che Dio aveva già punito la popolazione egiziana con devastanti piaghe, orribili malattie e flagelli, causando di conseguenza la sofferenza di migliaia di poveri bambini.


2 Samuele 12

… Natan tornò a casa. 15 Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente. …. 18 Ora, il settimo giorno il bambino morì

Ecco la migliore prova di come il vero Dio dell’amore uccida un bambino innocente con le sue stesse mani.

Per leggere la storia completa, vi invito a leggere l’articolo:”Dio, assassino di bambini


sterminateli tutti

Levitico 26:22

22 Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte…

Bene … Dio manda bestie per uccidere bambini. Non solo usa gli animali per i suoi scopi oscuri e non macchia le sue mani con il sangue; ma anche i bambini vengono uccisi in un modo molto brutale.


Deuteronomio 7

1 Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso ….  2 quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia.

16 Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non servire i loro dèi, perché ciò è una trappola per te.

Deuteronomio 20

16 Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; 17 ma li voterai allo sterminio:

.In questi tre versi Dio offre le istruzioni all’esercito israelita, rendendo molto chiaro che quando sono in battaglia devono uccidere tutte le persone di quei popoli. 

Uccidere senza pietà donne, anziani e soprattutto bambini!


Numeri 31

1 Il Signore disse a Mosè: 2″Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti … 7 Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. …  9 Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame …. 14 Mosè si adirò contro i comandanti dell’esercito, …..15 Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine? …. 17 Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.

Questo è ancora peggio. Dio costringe gli israeliti a uccidere i fanciulli e a “controllare” le ragazze e le donne. Quelle che non sono vergini testano il fil della spada!

Non voglio immaginare i soldati che massacrano un gruppo di bambini innocenti che piangono in un angolo. Suppongo che Dio sorrida con piacere ogni volta che un bambino morto cade a terra.


Giosuè 6

20 Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città (Gerico) crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. 21 Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall’uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l’ariete e l’asino.Anche Giosuè esegue alla lettera gli ordini di Dio, non risparmiando nessuno!!


Giosuè 7

20 Rispose Acan a Giosuè: “In verità, proprio io ho peccato contro il Signore, Dio di Israele, e ho fatto questo e quest’altro. 21 Avevo visto nel bottino (di Gerico) un bel mantello di Sennaar, duecento sicli d’argento e un lingotto d’oro del peso di cinquanta sicli; ne sentii bramosia e li presi ed eccoli nascosti in terra in mezzo alla mia tenda e l’argento è sotto”.

24 Giosuè allora prese Acan di Zerach e l’argento, il mantello, il lingotto d’oro, i suoi figli, le
sue figlie, il suo bue, il suo asino, le sue pecore, la sua tenda e quanto gli apparteneva. Tutto Israele lo seguiva ed egli li condusse alla valle di Acor. 25 Giosuè disse: “Come tu hai portato sventura a noi, così il Signore oggi la porti a te!”. Tutto Israele lo lapidò, li bruciarono tutti e li uccisero tutti a sassate.

A quanto pare a Dio non piace che gli rubino degli oggetti, sopratutto d’oro, e quindi per punizione fa lapidare e bruciare TUTTA la famiglia, compresi animali e quanto gli apparteneva!

Ma che se ne farà mai Dio, che è onnisciente e fatto di spirito, di oggetti, persone e oro!!!


…dopo Gerico, tocca alla città di Ai, per proseguire poi sul resto del territorio fino a conquistare il Negheb. Citta dopo città, tutti Sterminati! (Giosuè 8/9/10 )

Giosuè 10

40 Così Giosuè batté tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore,

Ancora una volta Giosuè “Il Sicario di Dio” devasta tutte le persone della montagna uccidendo “Tutto ciò che aveva vita”, compresi ovviamente i bambini!


1 Samuele 15: 3

2 Così dice il Signore degli eserciti: …. 3 Va’ dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio
quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”

Dio ordina di uccidere l’intera popolazione … compresi i bambini e gli animali innocenti.


Isaia 13

1 Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.

9 Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori.

15 Quanti saranno trovati, saranno trafitti, quanti saranno presi, periranno di spada.
16 I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi; saranno saccheggiate le loro case, disonorate le loro mogli.
18 Con i loro archi abbatteranno i giovaninon avranno pietà dei piccoli appena natii loro occhi non avranno pietà dei bambini.

Perché Dio odia i bambini - prima parteForse questi sono i passaggi in cui la furia omicida di Dio è più violenta con i bambini innocenti. Dio ordina che si schiantino contro i muri, che li trafiggano con gli archi, che aprano il ventre delle donne incinte …      … Fortunatamente, Dio è Amore!


Isaia 14:21

21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell’iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine”. 22 Io insorgerò contro di loro – parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe – oracolo del Signore -. 23 Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione – oracolo del Signore degli eserciti -.

In effetti … preparati a far macellare i tuoi figli nello stile “mattatoio” … come se fossero bestiame.


Osea 14

1 Samaria espierà, perché si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambinile donne incinte sventrate.

Dio minaccia di nuovo di sfracellare i bambini contro i muri e anche di aprire le donne incinte per eliminare e uccidere i feti non nati.

Apparentemente Dio vuole assicurarsi che questi bambini non abbiano la minima possibilità di vita….      ….Vai con il buon Dio!


Ezechiele 9,5-7

1 … la mano del Signore Dio si posò su di me … 5 Mi disse: “Figlio dell’uomo, alza gli occhi verso settentrione!”. … vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d’Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! … 18 Ebbene anch’io agirò con furore. Il mio occhio non s’impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò”. …4 Il Signore disse: “Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono”. 5 Agli altri disse, in modo che io sentissi: “Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. 6 Vecchi, giovani, ragazze, bambini
e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!”. Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7 Disse loro: “Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili.

Sempre più ordini da parte di Dio per uccidere un’intera città, compresi i bambini piccoli.


Geremia 51

20″Un martello sei stata per me, uno strumento di guerra;con te martellavo i popoli, con te annientavo i regni, … 22 con te martellavo uomo e donna, con te martellavo vecchio e ragazzocon te martellavo giovane e fanciulla, …

Qui Dio parla di Babilonia, e non si dimentica certo le ennesime minacce contro i bambini.


==>> CONTINUA 2′ parte <<==


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Fonte: http://ateismoparacristianos.blogspot.com.html

5 Storie Bibliche rubate dalla Mitologia Greca

5 Storie Bibliche rubate dalla Mitologia Greca

5 STORIE BIBLICHE RUBATE DALLA MITOLOGIA GRECA
Più o meno ogni storia è una truffa basata su qualcos’altro. Anche la Bibbia.
Script normale = Bibbia.
Script grassetto = mitologia greca.

La creazione5 STORIE BIBLICHE RUBATE DALLA MITOLOGIA GRECA

Non c’era assolutamente nessun mondo o niente, tranne Dio. Un giorno egli si annoiò e decise di creare tutto.
Non c’era niente, si chiamava Chaos. Un giorno, tutto è nato per qualche motivo.
Dio ha creato la luce. Ha chiamato “giorno” la luce, e oscurità la “notte” e ha separato il giorno dalle tenebre.
Il caos ha dato la luce e le tenebre alla terra per separare i giorni.
Dio creò Adamo ed Eva come i primi a popolare il mondo.
Il caos ha creato la dea dell’amore e il dio del sesso Eros.

L’inizio

Le prime persone vivevano in un mondo perfetto, senza dolore e senza tristezza.
Questo posto fu chiamato il Giardino dell’Eden.
Le prime persone vivevano in un mondo perfetto, senza dolore e senza tristezza. 
Questo è stato chiamato “The Golden Age”.
Il Giardino dell’Eden era abitato da Adamo ed Eva. Dio aveva solo una regola, che non prendessero il frutto di un albero in particolare. (secondo la psicologia umana, questa regola sembra come se fosse una farsa o una trappola).
Eva, essendo la più debole tra i due, ha preso il frutto e, di conseguenza, il resto del mondo ha “ereditato” malattie e disgrazie.
(Le storie differiscono leggermente qui)
La prima donna greca fu creata come punizione. L’età dell’oro era composta inizialmente solo da uomini, finché un giorno un titano di nome Prometeo ingannò gli dei offrendoli delle ossa coperte di carne come cibo. Gli dei, così offesi inventarono una punizione tormentosa, il suo nome era Pandora. Gli hanno dato una scatola e l’hanna avvertita di non aprirla, ma essendo debole di mente (poiché era solo una donna), l’ha aperta e rilasciato quindi tutte le malattie e i mali del mondo.
Il punto di queste storie: le donne sono da biasimare per tutte le sofferenze umane

nel mondo fino ad oggi. Grazie, signore.5 Storie Bibliche rubate dalla Mitologia Greca

La “pulizia”

Nella Bibbia si dice che gli uomini erano diventati corrotti e l’unica scelta di Dio era di scegliere un uomo per continuare la vita, e condannò tutti gli altri a un’alluvione che li avrebbe fatti annegare.

Tuttavia, si sentiva molto male per questo.

Dio scelse un solo uomo, Noè, e gli disse di costruire un’arca e portare sua moglie, i suoi tre figli e le sue mogli al sicuro.
Zeus si stancò di tutti e decise di ucciderli tutti con una gigantesca inondazione.
Il tormentato Prometeo sapeva dell’inondazione e disse a suo figlio Deucalion di costruire un’arca e mettere al sicuro sua moglie. Apparentemente Zeus non se ne accorse finché non fu troppo tardi e non gliene importava molto per qualche motivo.
Il punto di queste storie: il tuo Dio ti ucciderà.

Il successore

I saggi dissero che il Re degli Giudei sarebbe nato e avrebbe sfidato l’autorità e avrebbe cambiato le loro vite.
Prima di Zeus, Kronos era il re degli dei. Ha sentito che un giorno avrebbe avuto un figlio che lo avrebbe rovesciato.
Re Erode decise che l’unico modo per assicurarsi che qualcuno potesse mai prendere il sopravvento era che i bambini fino a 2 anni a Betlemme sarebbero stati uccisi.
Cronos ha deciso di impedirlo inghiottendo tutti i suoi figli, dopo essere nati.
Dio disse a Giuseppe di prendere Gesù e fuggire, così solo i bambini non informati sarebbero morti.
Rea, la moglie di Cronos, nascose uno dei bambini, che naturalmente era Zeus che avrebbe poi ucciso Cronos per prendere il controllo, il che significa che Cronos inghiottì tutti quei bambini per niente.
Il punto di queste storie: molti bambini innocenti sono morti per niente?

Gesù e Dionisio

5 STORIE BIBLICHE RUBATE DALLA MITOLOGIA GRECA
Il biblico “Gesù” e “Dioniso“, il dio del vino” della mitologia greca, erano entrambi nati da una madre vergine e da un padre immortale. Hanno creato un rituale per onorare gli uomini che comprendono mangiare e bere elementi simbolici come la loro carne e sangue.
Entrambi morirono e furono resuscitati tre giorni dopo. Vivono ancora. (Clicca qui per l’Articolo)
Il punto di queste storie: … C’è qualcosa nella Bibbia originale?

SESTA TAVOLETTA ENUMA ELISH

SESTA TAVOLETTA ENUMA ELISH

SESTA TAVOLETTA

ENUMA ELISH

SESTA TAVOLETTA ENUMA ELISH

[v. 1-44] La creazione dell’uomo.

1. Marduk, udita la dichiarazione degli dèi,
2. il suo cuore lo spingeva a creare nuove meraviglie!
3. Aprì dunque la bocca e disse ad Ea,
4. spiegandogli il progetto che aveva chiuso nel cuore:
5. “Voglio condensare del sangue, costituire un’ossatura
6. e creare così un prototipo umano, che si chiamerà Uomo!
7. Questo prototipo, questo Uomo, voglio crearlo
8. perchè gli siano imposte le fatiche degli dèi e che essi abbiano tempo libero.
9. Nuovamente, voglio render più gradevole la loro esistenza,
10. affinchè anche se separati in due gruppi, siano ugualmente onorati!”
11. Come risposta, Ea gli pronunciò queste parole,
12. comunicandogli il suo progetto per il divertimento degli dèi:
13. “Che mi sia dato uno dei loro fratelli:
14. costui perirà perchè siano creati gli uomini!
15. Che i grandi dèi si riuniscano
16. affichè sia scelto il colpevole, gli altri saranno sani e salvi!”
17. Marduk, radunati dunque gli dèi,
18. li comandò benevolmente e diede i suoi ordini
19. e, quando aprì la bocca, tutti gli dèi ascoltarono con rispetto;
20. il Re rivolse dunque queste parole agli Anunnaki:
21. “Fino ad ora voi non avete mai detto che la verità, certo!
22. Ebbene! Non pronunciate ancora che parole veritiere!
23. Chi ha ordito il combattimento,
24. spinto alla rivolta Tiamat e organizzato la battaglia?
25. Che me lo si porti, colui che ha ordito il combattimento,
26. che gli inflicca il suo castigo affinche voi stiate in ozio!”
27. Gli Igigi, i grandi dèi, gli risposero,
28. a lui Lugal.dimmer.ankia, il Sovrano degli dèi, loro Signore:
29. “Quingu solo ha ordito il combattimento,
30. spinto alla rivolta Tiamat e organizzato la battaglia!”
31. Venne dunque incatenato e messo di fronte ad Ea;
32. poi, per infliggergli il castigo, fu dissanguato
33. e con il suo sangue Ea creò l’umanità,
34. alla quale impose il lavoro degli dèi, liberando questi ultimi.
35. Dopo che Ea-il-saggio ebbe creato l’umanità
36. e che le ebbe imposto il lavoro degli dèi
37. – ora, c’era un’opera che va al di là della comprensione;
38. e se Nuddimud l’ha creata, è grazie alla genialità di Marduk! –
39. Mardk, il Re, divise gli dèi
40. – Gli Annunaki al completo – in-alto e in-basso:
41. la assegnò ad Anu, perchè obbedissero ai suoi ordini,
42. e ne installò come guardie trecento in cielo
43. e altrettanti per regolare il funzionamento della Terra.
44. Tra Cielo e Terra, ne insediò quasi seicento in tutto.

[v. 45-120] Gli Anunnaki costruiscono Babilonia.

45. Quando ebbe loro distribuito le totalità dei poteri delegati
46. e ne ebbe suddiviso gli attributi agli Anunnaki celesti e terrestri,
47. questi stessi Anunnaki avendo aperto la bocca,
48. si rivolsero personalmente a Marduk, loro Signore:
49. “Ora che, nostro Signore, hai deciso la nostra emancipazione,
50. quale beneficio, in cambio, ti offriremo?
51. Ebbene! Costruiamo il santuario di cui hai pronunciato il nome!
52. I tuoi quartieri saranno la nostra sosta: vi riposeremo!
53. Gettiamo le fondamenta di questo santuario, dove sarà installato il nostro Divano:
54. ogni volta che vi verremo, noi vi riposeremo!”
55. Marduk, quando ebbe udito ciò,
56. i suoi lineamenti brillarono infinitamente, come il pieno giorno,
57. e disse: “Erigete dunque Babilonia, poichè ve ne volete assumere la fatica!
58. Che ne venga preparata la muratura, poi alzatene la copertura!”
59. Gli Anunnaki scavarono il suolo con le loro zappe
60. e, per la durata di un’anno, fabbricarono mattoni;
61. poi, a partire dal secondo anno,
62. dell’Esagil, copi dell’Apsu, posero il coronamento.
63. Erassero anche, alta, la torre a gradoni di questo nuovo Apsu.
64. E vi apprestarono una dimora per Anu, Enlil ed Ea.
65. Allora, in maestà, egli venne a prender posto davanti a questi ultimi
66. dal piede dell’Esarra. Se ne poteva contemplare la cima!
67. Quando fu completata l’opera dell’Esagil
68. tutti gli Anunnaki vi portarono il loro luogo di culto:
69. Trecento Igigi del Cielo e seicento con quelli dell’Apsu, vi si erano stabiliti, in totale!
70. Il Signore, nel luogo molto augusto che gli avevano costruito come dimora,
71. al suo banchetto invitò gli dèi suoi padri
72. e disse loro: “Ecco, Babilonia, vostra dimora e residenza:
73. Trastullatevi! Riempitevi di letizia!”
74. I grandi dèi presero dunque posto
75. e, posando le loro coppe, restarono a banchettare.
76. Quando ebbero eseguito un’aria di festa
77. e, nel maestoso Esagil, ebbero proceduto all’oblazione
78. ed i loro poteri delegati furono confermatie anche tutti i loro uffici
79. e Marduk ebbe distribuito a tutti loro le Stazioni del Cielo e della Terra,
80. i grandi dèi, in numero di cinquanta, presero posto
81. e incaricarono delle decisioni gli dèi dei destini, in numero di sette.
82. Il Signore presentò allora il suo Arco e depose davanti ad essi questa arma
83. e gli dèi suoi padri contemplarono la Rete che si era costruito
84. e ammirarono quanto meravigliosa fosse la fattura dell’Arco
85. e lodarono le grandi gesta che aveva compiuto!
86. Anu, sollevato l’Arco, lo baciò
87. e declamò all’assemlea degli dèi: “Sì! E’ mio figlio!”
88. Ecco i nomi che attribuì all’arco:
89. “Il primo sarà Lungo-legno; il secondo Vittorioso;
90. il terzo Costellazione-dell’arca-che-brilla-in-cielo!”
91. – di cui stabilì la posizione tra gli astri divini, suoi fratelli!
92. Quando Anu ebbe stabilito i destini dell’Arco,
93. eresse un trono regale che superava quello degli altri dèi
94. e, nel mezzo di questa assemblea divina, Anu vi insediò Marduk:
95. e i grandi dèi, unanimi,
96. esaltarono i destini di Marduk e si inchinarono davanti a lui.
97. Formularono essi stessi un giuramento esecratorio,
98. giurando per l’acqua e per l’olio e la mano alla gola,
99. lo autorizzarono ad esercitare la regalità sugli dèi,
100. confermandolo nel potere assoluto sugli dèi del Cielo e della Terra.
101. Anshar aggiunse ai suoi nomi quello di Asalluhi
102. e disse: “Quando si pronuncerà questo nome logiamo il viso a terra!
103. Quando aprirà la bocca, che gli dèi lo ascoltino con rispetto
104. e che i suoi ordini prevalgano in-alto e in-basso!
105. Che sia esaltato nostro figlio e vendicatore!
106. Che la sua supremazia prevalga e che sia senza eguali!
107. Che eserciti l’ufficio del Pastore delle teste-nere [1], sue creature!
108. D’ora innanzi, senza mai dimenticarla, che si racconti la sua impresa!
109. Che assicuri ai suoi padri ricche offerte alimentari!
110. Che eserciti per loro l’ufficio del Curatore e si assuma l’incarico dei loro luoghi di culto!
111. Che faccia esalare il profumo delle fumigazioni! Che diriga i sortilegi contro il male!
112. Che realizzi sulla Terra la copia di ciò che ha realizzato in Cielo!
113. Che insegni alle teste-nere a riverirlo!
114. E che le popolazioni abbiano timore dei loro dèi e li invochino;
115. che alla sua parola trattino con rispetto le loro dèe!
116. Che alle loro dèe e dèi portino le offerte alimentari
117. e non dimentichino di offrirle ai loro dèi!
118. Che illuminino il loro paese costruendovi per essi Luoghi di culto!
119. E se le Teste-nere sono divise per i loro dèi personali,
120. per noi, in qualunque modo lo chiamiamo, che sia il nostro solo Dio!”

[v. 121-166] I primi 10 dei cinquanta nomi di Marduk.

121. “Recitiamo dunque i suoi cinquanta Nomi
122. per dimostrare la gloria della sua persona e anche le sue opere!”
123. Innanzi tutto: Marduk, come, alla nascita, lo chiamò il padre Anu [2]:
124. il Fornitore di pascoli e acquazzoni, colui che fa risorgere le stalle degli uomini!
125. Colui che con la sua arma Diluvio ha vinto i fautori dell’agitazione
126. e salvato dal grande pericolo gli dèi suoi padri!
127. E ancora: Mar.utu, il Figlio-Sole-degli-dèi, perchè brilla
128. e, nella sua luce sfolgorante, essi vi vanno e vengono in perpetuo!
129. Agli uomini che ha creato, esseri dotati di anima,
130. ha imposto il lavoro degli dèi, per lasciare questi ultimi in ozio!
131. Creare o annientare, liberare o punire!
132. E’ a suo piacimento – essi non fanno che contemplarlo!
133. Marukka: cioè il dio che li ha creati, lui stesso,
134. per la gioia degli Anunnaki e il piacere degli Igigi!
135. Marutukku: cioè il Sostegno del paese, della città e della sua popolazione!
136. Che mai i popoli smettono di celebrare!
137. Mar.sa.kus.ù: Irritato, ma che ragiona; infuriato ma che si contiene;
138. tollerante e che tiene a freno la sua anima!
139. Lugal.dimmer.ankia: è il nome che gli conferì la nostra assemblea,
140. dando così ancor più importanza alla sua parola che a quella degli dèi suoi padri:
141. infatti è il Signore di tutti gli dèi del Cielo e della terra,
142. il Re, davanti a cui gli dèi hanno pauram in-alto e in-basso.
143. Nade.lugal.dimmer.ankia: è il nome che gli abbiamo dato come reggente di tutti gli dèi;
144. colui che, nel Cielo e nella Terra, ha ristabilito la nostra posizione, fuori pericolo,
145. e assegnato i loro posti, agli Igigi ed Anunnaki!
146. Che a questo nome gli dèi tremino e tremino ovunque si trovino!
147. Asalluhi, tale è il nome che gli ha conferito suo padre Anshar [3]:
148. poichè è la luce degli dèi, loro potente capofila,
149. colui che, in accordo col suo nome, è il protettore degli dèi e del mondo
150. e che, con un formidabile duello, ha salvato la nostra situazione dal pericolo!
151. Lo si è anche chiamato Asalluhi.namtila: dio vivificatore,
152. egli che, in accordo con la propria natura, ha ripristinato tutti gli dèi in pericolo!
153. Il Signore che, con il suo snto incantesimo, ha reso la vita agli “Dèi Morti”
154. e distrutto i loro ostinati avversari! Celebriamo il suo coraggio!
155. Asalluhi.manru, secondo il nome che gli è stato conferito per terzo,
156. il Dio Puro, purificatore della nostra condotta”
157. Anshar, Lahmu e Lahamu, avendo attribuito ciascuno uno di questi ultimi tre nomi,
158. dichiararono agli dèi loro figli:
159. “Noi abbiamo conferito ognuno di questi tre nomi!
160. Ebbene! Voi, come noi, attribuitegli altri nomi!”
161. Avendo udito questi ordini, gli dèi ne furono lieti
162. e, nella sala delle deliberazioni, si scambiarono le proposte:
163. “Di nostro figlio, campione e vendicatore,
164. del nostro curatore, esprimiamo dunque i nomi, noi!”
165. E sedendo nell’assemblea, nominarono i suoi destini,
166. affinchè in tutte le cerimonie si invochi di lui un nome diverso.

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NOTE
[1] Cioè i Sumeri, per estensione tutti i terrestri.
[2] In questo passo sembrerebbe che il padre di Marduk fosse stato Anu e non Enki; oppure il padre fu Enki ma fu Anu a decidere il nome Marduk; oppure Anu è definito padre perchè della generazione di suo padre Ea.
[3] In questo passo sembrerebbe che il padre di Marduk fosse stato Anshar e non Enki; oppure il padre fu Enki ma fu Anshar a decidere il nome Asalluhi; oppure Anshar è definito padre perchè della generazione di suo padre Ea.

 

ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

ENUMA ELISH

IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONE

Le parole Enûma Eliš o Enuma Elish, equivalgono alle prime parole del poema “Quando lassù…”.
E’ un poema Teogonico e Cosmogonico, in lingua accadica, appartenente alla tradizione religiosa babilonese, che tratta in particolar modo il Mito della Creazione e le Imprese del Dio Marduk.
E’ il testo scritto più antico mai documentato sulla creazione e, invece di essere annoverato tra i più validi testi di studio, viene censurato e dimenticato come tutta l’Epica Babilonese e Proto-Babilonese.

marduk e tiamat ENUMA ELISH IL MITO BABILONESE DELLA CREAZIONELa versione originale di questo poema, è di data incerta e di autore totalmente sconosciuto, poichè presso i babilonesi non si teneva conto della paternità delle opere letterarie di nessun tipo (=>Vedi Datazione).

Dal punto di vista letterario ha un linguaggio altamente poetico e molto raffinato, che fa pensare alle classi colte. Ogni distico (strofa formata da una coppia di versi) consta di due emistichi (ciascuna delle due parti in cui un verso è suscettibile di ripartizione), separati da una specie di cesura (è la denominazione che in metrica definisce ogni demarcazione ritmica statisticamente significativa all’interno di un verso sufficientemente lungo), che non coincide solo con la pausa del ritmo e del respiro, ma anche con il senso di ciò che si dice.
I racconti Babilonesi contenuti nell’Enuma Elish, come nel caso dell’ “Epopea di Gilgamesh”, derivano da una versione originale ancora più antica; quella “Sumera”, alla quale, dopo l’improvvisa e inspiegabile scomparsa (o forse evacuazione) della Sumeria a causa del “Vento di Ur” (Esplosione atomica, di cui ne troviamo traccia anche nella Bibbia), i Babilonesi ne saranno i loro diretti prosecutori.

Come abbiamo già accennato prima, l’Enuma Elish si rivela essere un misto di Teogonia e di Cosmogonia. Essendo ogni Divinità associata ad un Pianeta o a una Stella secondo le usanze sumere e babilonesi; infatti i Sumeri solevano descrivere la creazione di tutte le cose in “Chiave Mitologica”, ma nello stesso tempo conoscevano perfettamente il Sistema Solare e la sua origine. Anzi, conoscevano qualcosa che oggi noi stentiamo a credere: la presenza di un pianeta chiamato Nibiru.

Inoltre, l’Enuma Elish, riesce a conformare le vicende degli dei e le loro battaglie rispettivamente alla fisica dei corpi celesti e alle loro collisioni,
I protagonisti sono gli “Dei” che, attraverso battaglie e divine alleanze, donano all’opera una struttura epica e avvincente, con tanto di ribellioni, uccisioni e trionfi.
I nomi di questi Dei sono attribuibili ai nomi dei pianeti; le azioni degli dei, le loro decisioni, le loro alleanze, le uccisioni coincidono incredibilmente con i moti dei corpi celesti, con le attrazioni reciproche dovute alle forze di gravità, con le loro orbite, con le loro inevitabili collisioni.
Si ottiene così un forte parallelismo tra epica e documentazione scientifica di cosmologia.

AKITù
Akītu

Queste divinità presentano caratteri antropomorfici, ma il racconto è permeato di Simbologie Astrali dell’ultimo periodo della religione mesopotamica, anche se non conosciamo con precisione il significato di questi riferimenti astrali.
Ogni dio rappresenta un carattere naturale, e lo si vede specialmente nel conflitto fra Marduk e Tiamat; il primo rappresenterebbe la primavera, il secondo l’inverno.
Il mito infatti si celebrava in primavera, per propiziare il favore degli dei sulle seminagioni: può essere il racconto del sorgere del sole (Marduk) e del suo affermarsi all’orizzonte, con riferimento all’anno che sorge. Ma l’antropomorfizzazione è talmente evoluta che si fatica a riconoscere il significato che sta dietro al racconto. Anche le prime divinità, che si riferiscono all’acqua, potrebbero avere un significato legato al ciclo delle stagioni, ma potrebbero avere anche un significato di vittoria del bene sul male, dell’ordine sul disordine.

L’Enuma Elish o “Poema della Creazione” veniva recitato durante “l’Akītu“, il quarto giorno della Festa del Capodanno di Babilonia, come Inno di Propiziazione.
L’Urigallu, il Gran Sacerdote, lo declamava davanti alla statua di “Baal” (Marduk), verso sera. In quell’occasione le statue degli altri dei dovevano restare coperte, per deferenza verso il Dio Nazionale, Marduk. Lo scopo dell’inno era pertanto celebrativo, della capacità di Marduk come ordinatore del cosmo, capacità che gli ha permesso di salire da un secondo rango di divinità fino ad essere di diritto il capo del Pantheon.
le sette tavolette dell'enuma elishL’opera è composta da Sette Tavole (la settima parte, ricordiamo, è la celebrazione dei nomi di Marduk e appare quasi come a se stante) contenenti tra le 115 e le 170 versi ciascuna e, oltre a quello celebrativo, ha anche un significato astrale con lo scopo di descrivere la cosmogonia.
Per conservare la divisione il Poeta a volte chiude nel bel mezzo di un’azione una certa parte, per proseguire l’azione nella parte successiva.

L’epopea può essere divisa in Cinque Parti:
⦁ la Genealogia degli Dei, che è certamente sumera, con qualche lieve aggiunta,
⦁ la Vicenda di Ea e Apsu (Mito Eridiano del Drago),
⦁ il Mito del Drago,
⦁ il Racconto della Creazione,
⦁ e l’Inno dei Cinquanta Nomi.

La sua traduzione ci regala una delle versioni più affascinati della creazione; è un patrimonio dell’umanità di inestimabile valore!!!


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IL MISTERO DEL GATTO

IL MISTERO DEL GATTO

IL MISTERO DEL GATTO

Il mondo del fantastico, non sapendo mai esattamente dove finisce e dove inizia, è sorprendentemente ricco di Entità Fatate, anche di molti esseri simili agli animali che, per via della loro forma o della loro dimensione, o per gli atteggiamenti che assumono o per il ruolo che rivestono in storie e leggende, possono essere definiti “Animali Fatati”.
Tra tutti gli animali fatati la figura del Gatto assume un’eco particolare: esso viene definito l’animale più misterioso tra tutti, ed è come se fosse un “ponte tra la nostra dimensione e la dimensione del Fato”.

ponte tra la nostra dimensione e la dimensione del Fato

Chi possiede uno di questi animali può capire…Il Gatto è un animale speciale. A dirlo non sono solo gli amanti di questo felino da compagnia, ma una lunga storia di miti e leggende.
Un grande legame esoterico dal punto di vista della mitologia e della religione ha sempre caratterizzato il rapporto tra uomo e Gatto. In tutti i tempi e in tutti i luoghi, i Gatti hanno sempre rappresentato quel meraviglioso anello di congiunzione tra il mondo umano e qualcosa che va verso la trascendenza dello spirito, qualcosa che per noi è invisibile, ma forse per i nostri compagni felini non è poi così celato ai loro sensi. Basta osservare un Gatto, anche il più piccolo ed appena nato, per assimilare questa verità.
Una lunga tradizione di pensiero assegna al Gatto poteri magici, in quanto la sua sensibilità va oltre quella dei cinque sensi e gli permette di intuire cose che sfuggono alla nostra percezione.
La capacità di avvertire calamità naturali prima dell’uomo (molti hanno dichiarato di essere stati avvertiti dai propri gatti dell’arrivo di un terremoto), o la capacità di accorgersi di “presenze” immateriali, naturali o sovrannaturali che siano, sono solo alcune delle speciali qualità che vengono attribuite ai Gatti. Possiamo crederci o meno, ma è difficile rimanere impassibili di fronte al fascino felino. Fatevi catturare dal loro mistero, non potrete che venirne arricchiti…

Ben più che un luogo comune sono poi le proprietà terapeutiche dei Gatti. Rispetto ad altri animali il Gatto è dotato di una sensibilità particolare, riesce ad entrare in sintonia con l’uomo, comprenderne lo stato d’animo ed agire di conseguenza. Inoltre, accarezzare un gatto, così come un cane, fa sentire meglio, libera delle endorfine che agiscono positivamente sul nostro cervello, soprattutto quando siamo un po’ giù di morale.

La magia del Gatto consiste nella straordinaria e sorprendente capacità di affascinare, di farsi amare, di coinvolgere e di “imporsi” nel mondo degli uomini. Il Gatto è il simbolo vivente della bellezza, dell’invincibilità, della meraviglia, dell’orgoglio, della libertà, dell’autosufficienza, della squisita individualità e del godersi le cose piacevoli. Attraverso i suoi occhi di profondo osservatore e critico imparziale, egli intuisce profondamente ed accetta con indifferenza vizi e virtù del suo amico umano.
Non giudica mai ed è meno che mai un moralista, bensì un complice nella buona e nella cattiva sorte. Non è un compagno passivo, però. L’arrivo di un Gatto nella vita di un uomo ha significato sempre una svolta sia a livello esistenziale, sia creativo.
Perché un Gatto è una presenza magica, sempre, nella nostra vita. Molti si sono chiesti che cosa stiano guardando i Gatti quando si siedono così, fermi, apparentemente persi nei loro “pensieri”, o forse “a sognare ad occhi aperti”.

pensieri gatto

Loro stanno guardando dentro, guardano la trama della vita attraverso loro stessi. Stanno osservando l’affascinante connessione, lo svolgersi di vite dentro alle vite, mondi dentro ai mondi. Stanno ascoltando la dolce canzone della trama della vita, che li rassicura della bellezza senza fine. Quando vedete un Gatto in profonda meditazione, la ragione è sempre la stessa: ha la mente perduta in rapimento e in contemplazione del pensiero.

Esiste una canzone che nutre la trama della vita, è un ritornello bellissimo a cui tutti gli esseri aggiungono il proprio ritmo. Gli animali sono sempre connessi alla trama della vita, non ne perdono mai la consapevolezza, mai. Loro sanno esattamente in che modo la loro stessa “voce” si adatti nella canzone.
Questa voce, o la loro canzone personale, è semplicemente il loro modo di vibrare. Proviene da loro in ogni momento, e conoscendo questa canzone, essi sanno sempre in che modo adattarsi, sanno esattamente qual è la loro relazione con ogni altra forma di vita, istantaneamente. Perciò, diversamente dagli umani, loro non si perdono mai. Perché, non soltanto sanno in che modo relazionarsi con tutto ciò che li circonda, ma sanno anche in che modo la canzone del loro essere sublima la Creazione. Lo possono sentire, lo possono percepire sempre, in ogni momento. E tutta la creazione a loro risponde, mentre essi vivono e si muovono attraverso la loro vita.

IL MISTERO DEL GATTO | Gatto Mistico

Ogni volta che una persona si avvicina ad un animale con amore, si trova proprio davanti ad un’apertura verso l’esperienza della trama della vita, la trama della canzone, la trama dell’Amore, in cui ogni cosa vivente sa esattamente in che modo si adatta nel piano del Creatore.

Se lo guardate negli occhi e andate da lui con un cuore aperto, il Gatto può diventare il vostro portale verso la trama della vita. Allora vi potrà mostrare la meraviglia dei corridoi tra le stelle, i portali verso le altre dimensioni, e l’esistenza magica che gli esseri umani hanno dimenticato.
Le sue zampe possono davvero camminare attraverso il cielo stellato. Il sentiero della sua vita lo ha portato avanti e avanti e avanti, mentre è tenuto nelle braccia invisibili del Creatore. Questo sentiero su cui cammina continua per sempre, ma le impronte delle sue zampe diventano a volte più chiaramente visibili e, altre volte, di meno. Ci sono dei momenti in cui è in forma fisica (quando le impronte sono chiare e fisiche), ed altri in cui non lo è. Ma la cosa più importante è che la sua vita non cambia, continua sempre a giocare, è sempre vivo. È sempre un Gatto, vivo e sveglio, ed esprime ciò che è.
Quando è “qui”, come un essere fisico, questa parte di lui ha, ugualmente, soltanto una piccola parte della sua attenzione. Il resto della sua attenzione è sveglio verso tutta la Gloria dell’altra parte del cerchio. Poiché “Tutto Ciò Che È”, è un insieme in cui la coscienza, come anche ogni altro aspetto della vita, è completa. Rotonda. Una sfera della vita. Così, quando lui guarda o si ferma, quando è consapevole, lo è di tutto quanto in una volta.
Noi non siamo separati da loro, noi facciamo intimamente parte di questa “vita gloriosa”, pertanto loro ci possono facilmente mostrare quello che ci manca. E, oltre a vivere nella pienezza della trama della vita, che è un grande dono che ci possono portare, hanno un valore ancora maggiore nel periodo della trasformazione umana, in quanto sono un linguaggio di Dio attraverso cui Dio si manifesta.
Così, i Gatti, maestosi come sono, possono facilmente condurci alla contemplazione di Tutto Ciò Che È. TUTTO.

Se li osserverete attentamente, con una mente vuota, eccetto la ricerca del Tutto, la luce, ed un cuore completamente aperto, sarete attratti verso l’interno, attraverso il vostro Gatto come portale, nella trama della gloriosa e magnifica vita. Cambierete velocemente la vostra energia, riorganizzerete i vostri valori e capirete quale minuscola parte della realtà sia la vostra esistenza fisica. Nel momento in cui lo farete, sarete in armonia con la trama. Sentirete i toni vibranti dell’Amore mentre questi si muovono, vorticando, dentro e fuori da ogni essere vivente.

Pensate forse che il vostro Gatto stia seduto per delle ore a fissare semplicemente lo spazio?

Entrate… andate attraverso questo portale che lui è, che i Gatti sono, a conoscere la meravigliosa, gloriosamente viva danza e canzone di Amore in movimento, che è la verità della vostra esistenza, come anche della loro. Piangerete per la gratitudine… vi domanderete se il vostro cuore riuscirà ad espandersi abbastanza da contenerlo. Sarete meravigliati del fatto di poter vivere una tale magnificenza di Amore, di bellezza, di tenera cura ed elevazione e, più di tutto, di profonda, incrollabile connessione.
Allora capirete, partendo da qui, dal portale del loro mondo, la verità della vita, che è Unità. Afferrerete immediatamente che, ogni forma che voi avete usato per percepire qualunque forma di vita come separata da voi, è falsa, costruita su un’illusione. Voi tenderete, con il vostro cuore, ad abbracciare il Tutto e allora conoscerete Dio.

reticolo-di-hart

Il Gatto è alla costante ricerca di dormire sopra i cosiddetti “Nodi di Hartmann”, ossia quelle particolari intersezioni delle linee del campo magnetico terrestre che avviluppano tutto il pianeta ad intervalli regolari.
Se un uomo sostasse a lungo sopra uno di questi nodi, proverebbe una sensazione di spossatezza e via via di malessere: non così il Gatto, che sembra al contrario rilassarsi in questi nodi evitati da tutti gli altri animali. Perché? Questa percezione del magnetismo è nota in tanti animali, come ad esempio tutti i migratori, ma il Gatto fa di più, è come se fosse in connessione con l’Energia Oscura che permea tutto l’Universo. È questo il segreto dei Gatti? È questo il calore curativo che ci trasmette quando stiamo male?
Se pensiamo che questa energia, teorizzata e dimostrata attraverso calcoli matematici ma non ancora “avvistata” per il deficit sensoriale degli esseri umani, è in relazione con i riti magici ancestrali legati al concetto della Dea Madre, si comprende come gli Egizi avessero potuto divinizzare il Gatto come esponente terreno della stessa divinità femminile universale.

Occorre dunque considerare il Gatto come un essere evoluto, intelligente e sensibile, forse anche più dell’Uomo a livello emotivo, e bisogna trattarlo in maniera sempre rispettosa e riverente, comportamento peraltro che si dovrebbe tenere con tutti gli esseri viventi. Ma più di tutto, occorre cogliere ed osservare le sue sfumature, per imparare da lui a percepire i mondi sottili, le dimensioni invisibili che ci circondano.

Chiunque viva con un Gatto non ha alcuna difficoltà a riconoscere le sue facoltà psichiche ed extrasensoriali. I Gatti, spesso, sono portatori di messaggi e presagi; medium e veggenti sono i primi a riconoscere in loro una capacità soprannaturale di percezione ed empatia, tale da indurli ad averli sempre al loro fianco come compagni fidati, ed utilizzarli come mezzi di collegamento tra ciò che è visibile e ciò che non lo è.

In molte culture ai Gatti viene riconosciuta la capacità di vedere e percepire l’invisibile, spiriti e fantasmi inclusi. Gli improvvisi scatti di gioco verso presenze invisibili, che spesso vengono spiegati con la presenza di moscerini od insetti a noi impercettibili, sono invece la manifestazione più emblematica di questo misterioso potere.
Alcune dottrine antroposofiche spiegano inoltre che molti animali e i Gatti in particolare, possiedono la capacità di vedere l’aura che circonda gli esseri umani, il corpo sottile, ovvero i colori che circondano una persona e che sono lo specchio dei suoi stati d’animo, delle sue paure e convinzioni, del suo stato emotivo e fisico. Questo spiega come spesso gli animali siano diffidenti nei confronti di alcune persone, mentre si dimostrano amichevoli e bendisposti nei confronti di altre.

La storia è costellata di episodi che confermano il forte valore simbolico ed evocativo del Gatto. Nessun animale ha conosciuto vicende tanto alterne, dalla venerazione come divinità alla persecuzione come incarnazione demoniaca, come questo animale.

MUEZZA
MUEZZA

Si narra il mito del Gatto di Maometto, Muezza, il primo Gatto con nove vite della storia. Questo Gatto privilegiato si addormentò sulla manica del padrone quando lo stesso dové allontanarsi e, non volendo disturbare il Gatto così profondamente addormentato, si tagliò la manica sulla quale esso dormiva.
Al ritorno di Maometto, Muezza s’inchinò in senso di gratitudine nei confronti del Profeta, e Maometto, commosso, gli riservò un posto in Paradiso, poi lo accarezzò tre volte sul dorso, e secondo alcune leggende questo gesto donò al Gatto la meravigliosa capacità di atterrare sano e salvo dall’alto sulle sue quattro zampe, senza farsi male. Il numero tre ha un significato importante poiché tre per tre volte, indica l’infinito, donando così al Gatto una vita infinita.

Bisogna chiedersi, per comprendere fino in fondo il significato della leggenda, che cosa potesse rappresentare il taglio della manica della veste, effettuato dal Profeta come offerta simbolica al Gatto. La manica destinata a Muezza altro non era che un dono destinato ai Gatti di tutto il mondo e di tutti i tempi, ma che cosa vi fosse racchiuso, nessuno lo sa.
Comunque apprezzabile è il fatto che sia stato destinato ai domestici felini quale segno di riconoscenza; analizzata in questo contesto la sacra eredità risulta essere veramente notevole, perché conferisce al Gatto dalle nove vite un’eternità di virtù: le azioni risultano essere sempre più forti delle parole.
Nella leggenda non è però molto chiaro il tipo di razza a cui appartenesse Muezza, pare potesse essere un’Abissino perché Gatto sacro ufficiale dell’antico Egitto.

tigre e gatto

Ma il suo fascino nasce anche dalla sua somiglianza con i feroci cugini felini (leoni, ghepardi, tigri, leopardi…), dalla fierezza con la quale preserva la sua indipendenza, ed anche perché capace di conquistarsi gesti di affetto e di tenerezza.

Occhi vivaci, un corpo snello, lucido, forte, un animo affettuoso e fiducioso, indipendenza, raffinatezza ed uno spirito saggio e saccente al contempo. Che il Gatto accanto a noi abbia il pelo lungo o corto, che sia soriano o color tartaruga, la nostra reazione è sempre la stessa: ne restiamo affascinati. I Gatti sono curiosi e complessi, “affettuosi” ma “indipendenti”, “addomesticati” ma “selvatici”, “riservati” e “premurosi”
Affascinante ed enigmatico, il Gatto ama il calore e la tranquillità, è un osservatore attento ma discreto, curiosissimo, che adora ficcare il muso nei nostri affari: si siede sul giornale quando lo stiamo leggendo, o su un foglio proprio nel momento in cui siamo intenti ad appuntarvi sopra qualcosa. È fatto così, non lo fa per dispetto, ma per un irrefrenabile desiderio di essere al centro delle nostre attenzioni.
Misteriosi ed eleganti, giocherelloni e teneri, i gatti sono le creature più “ingannatrici” che la nostra specie abbia mai “civilizzato”, ma, nel corso dei tempi, tutte le civiltà hanno faticato a capire i Gatti. Dolci, o riservati? Solitari, o socievoli? Meditativi, o funerei? Fisicamente i Gatti sono cambiati ben poco, è cambiato il nostro modo di vederli. Diversamente (e quanto diversamente…) dal cane, uno dei primi animali domestici, i Gatti si sono avvicinati all’uomo relativamente tardi, tuttavia si sono rifatti dei tempo perduto ed hanno occupato ben presto un posto non solo nelle nostre case, ma anche nei nostri cuori…

Il Gatto infatti non suscita sentimenti tiepidi: creatura magica e misteriosa, o lo si ama, o lo si detesta


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IL PLAGIO DELLA CREAZIONE DELLA TERRA

IL PLAGIO DELLA CREAZIONE DELLA TERRA

“Nel principio Iddio creò i cieli e la terra”

Il primo plagio che riscontriamo nella Bibbia è in Genesi 1, dove viene descritta la creazione dei Cieli e della Terra.

Uno testi Sumerici, racconta di come, il Dio Ea (Enki), i primi giorni organizzò il luogo dell’atterraggio.
Con il suo “Carro” (astronave) ammarò nelle aque del Golfo Persico, e con la sua muta si tuffò nella palude per raggiungere la riva. Come si evince già dai primi versetti biblici la similitudine è molto chiara: Genesi 1,2 “E la terra era informe e vuota, …e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.”
Il 2′ giorno Ea esamina le acque, e valuta come poter procurasi acqua da bere. Nomina dei suoi sottoposti affinche costruissero argini e e fossati così da poter raccogliere e separare le acque salate da quelle dolci.
Anche il Dio biblico si adopera in questa operazione: Genesi 1,6-7 “Poi Dio disse: ‘Ci sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque’….E Dio fece la distesa e separò le acque ch’erano sotto la distesa, dalle acque ch’erano sopra la distesa….Così fu sera, poi fu mattina: e fu il secondo giorno.”
Il mattino dopo Ea esaminò tutto ciò che cresceva nell’E.din, e affidò il compito di procurare il cibo da piante e alberi ad un’altro suo sottoposto. Genesi 1,11-12-13 Poi Dio disse: ‘Produca la terra della verdura, dell’erbe che faccian seme e degli alberi fruttiferi…Così fu sera, poi fu mattina: e fu il 3′ giorno.
Per il 4′ giorni i racconti si discostano completamente, poichè le tavolette sumere ci dicono di come Ea ordina di costruire delle dimore per l’accampamento, mentre nel testo biblico viene raffigurata la creazione del sole, della luna e delle stelle. Qui per gli autori biblici, in effetti, era parecchio difficile trascrivere il fatto, poichè “Dio” non aveva ancora “creato” l’uomo.
Il quinto giorno vengono esaminati pesci e uccelli; vennero create barriere per separare i pesci buoni da quelli cattivi e costruite gabbie per distinguere i volatili commestibili da quelli immangiabili.
Gensi 1,21/23 E Dio creò i grandi animali acquatici… secondo la loro specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il quinto giorno.
Il sesto giorno Ea si occupò di distinguere le varie specie di animali, da quelle che strisciano e quelle che camminano, e accortosi delle belve più feroci ordinò che l’accampamento fosse finito in fretta e che fosse circondato da uno steccato per protezione.
Anche stavolta la Bibbia ci dice che Dio ha creato gli animali: Genesi 1,24/31 “Poi Dio disse: ‘Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali salvatici della terra, secondo la loro specie’.” ma ancora una volta viene omessa la vicenda dell’accampamento, e in compenso i “traduttori” aggiungono, e anticipano, la vicenda della “crezione” di Adamo.
Infine l’ultimo giorno, il settimo, Dio finito di compiere l’opera, si riposa, Genesi 2, 2-3 “Il settimo giorno, Iddio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno….E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta.”
Questo è l’ennesimo scopiazzamento della Bibbia, poichè in questo giorno gli eroi Anunnaki si riuniscono nell’accampamento che verrà chiamato Eridu, ed Ea dichiara che ogni 7 giorni tutti dovranno riposare.

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I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici

I racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti Mesopotamici.

I Testi Sumerici sono gli scritti tra i più antichi del pianeta e quindi molto più precedenti di quelli Bibblici, e come tali i racconti Bibblici non sono altro che copie dei racconti mesopotamici.
Anche se la civiltà Sumera si è ormai estinta da migliaia di anni, la Religione Mesopotamica sopravvive tutt’oggi influenzando le varie religioni più o meno moderne.

La Genesi e gran parte del materiale contenuto nella Bibbia non sono altro che passaggi di eventi immortalati su tavolette di argilla precedentemente dai Sumeri, e questa cosa è ormai nota a tutti.
La religione ebraica, nata dal culto del dio Enlil e della sua stirpe, è giunta a noi come religione monoteista e ha spianato la strada per il cristianesimo e l’islamismo, ma nella sua fase iniziale l’ebraismo non conosceva una singola divinità.
A questo punto è bene tenere presente che essendo l’ebraismo nato dalla devozione a En.Lil, è a lui che vengono attribuiti tutti gli eventi e le azioni principali e ‘positivi’ per la civiltà ebraica, a lui e alla sua progenie.

Storie e azioni, coerenti con i più vecchi antichi miti mesopotamici, le possiamo riscontrare nel Giudaismo, nel Cristianesimo, nell’ Islam ecc… in particolarmodo nella Creazione, nel Giardino dell’Eden, nel Diluvio Universale, nella Torre di Babele, e in personaggi biblici come Nimrod con Marduk (Dio Sumerico; Ra per gli Egiziani) o Mosè con Sargon di Akkad; per non parlare dei 10 Comandamenti che rispecchiano antichi codici legali assiro-babilonesi.

Ma vediamo alcuni esempi.

testi sumero-biblici

Quindi mi chiedo..come mai i racconti delle prime civiltà umane sono solo dei “Miti” mentre le storie raccontate (ricopiate e rivedute) della Bibbia sono le sole “Verità” “ispirate da Dio”??

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